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Autore: wjlliamsfaith    03/02/2013    0 recensioni
FLASH BACK
Che noia stare in un parco senza fare nulla.
Ma dovevo uscire, dopo aver litigato con i miei.
Per di più sono sola, anzi, in compagnia del mio nuovo libro. L'ho appena comprato per non annoiarmi.
Mi siedo in una delle poche sedie rimaste libere e inizio a sfogliarlo. Meltdown di Ben Elton.
Il signor Elton era uno sconosciuto, finchè la mia migliore amica non mi ha tartassata con questo libro per tutte le ultime settimane passate insieme.
Passando davanti una libreria, avevo deciso di dargli un'occhiata e la trama mi era bella, quindi l'ho comprato.
Continuo a leggere, pagina per pagina, perdendo la cognizione del tempo.
"No, Jimmy Protested’’ urla un tizio al mio orecchio.
Salto in aria dallo spavento, facendo cadere il libro in mezzo al prato.
Mi ero totalmente isolata e non mi sarei mai aspettata una simile reazione da qualcuno.
Alzo gli occhi e incontro lo sguardo meraviglioso del ragazzo davanti a me.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                                     to my best friend, Martina 
 
FLASH BACK
Che noia stare in un parco senza fare nulla.
Ma dovevo uscire, dopo aver litigato con i miei, per una stupidaggine.
Per di più sono sola, anzi, in compagnia del mio nuovo libro. L'ho appena comprato per non annoiarmi.
Mi siedo in una delle poche sedie rimaste libere e inizio a sfogliarlo. Meltdown di Ben Elton.
Il signor Elton era uno sconosciuto, finchè la mia migliore amica non mi ha tartassata con questo libro per tutte le ultime settimane passate insieme.
Passando davanti una libreria, avevo deciso di dargli un'occhiata e la trama mi era bella, quindi l'ho comprato.
Continuo a leggere, pagina per pagina, perdendo la cognizione del tempo.
<< No, Jimmy Protested >> urlò un tizio al mio orecchio.
Saltai in aria dallo spavento, facendo cadere il libro in mezzo al prato.
Mi ero totalmente isolata e non mi sarei mai aspettata una simile reazione da qualcuno.
Alzai gli occhi e incontrai lo sguardo meraviglioso del ragazzo davanti a me. 
<< Mi scusi signorina, non volevo farla spaventare, ma volevo essere amichevole, mi scusi. >> si scusò quel ragazzo dagli occhi azzurri.
<< Tranquillo, non è la prima volta che mi accade, ma comunque sei perdonato per la tua perfezione.>> dissi io senza rendermene conto di quello che dicevo, infatti dopo un minuto me ne accorsi grazie allo sguardo meravigliato del ragazzo sconosciuto.
<< Oddio, mi scusi, non volevo dire quelle parole, cioè non sei perdonato, potevi farmi venire un infarto.>> dissi io, arrossendo come un peperone fritto alla griglia.
<< No, signorina, come ha detto?>> disse lui
<< Che non ti perdono. >> ripetetti io.
Il ragazzo si avvicinò a me, con una faccina di un piccolo bambino che voleva comprare un giocattolo mentre la mamma non voleva.
Mi fece tanta tenerezza.
<< Cosa posso fare per farmi perdonare? >> chiese il ragazzo triste.
Si avvicinò ancora di più prendendomi i fianchi.
<< Ehm.. scusa, ehm, devo a-andare.>> balbettai io lasciando la presa del ragazzo.
<< Ci rivedremo ancora?>> domandò il ragazzo.
FINE FLASH BACK

<< Mamma, mamma, papà, papà, sveglia. >> disse una vocina tenera.
<< Si amore, ora mi sveglio. >> dissi io, prendendo in braccio la bambina.
Da quel giorno, quando incontrai il ragazzo, Louis, così si chiamava, iniziammo a uscire insieme, una notte per sbaglio facemmo l'amore e ora siamo fidanzati ufficialmente e abbiamo una piccola bambina di tre anni, nostra figlia, Chanel.
Louis non mi aveva ancora chiesto di sposarci, non so, forse era troppo presto, ma non avevamo tanta fretta di sposarci. Lo so che tutto questo è strano ma un giorno ci sposeremo.
Tutto ciò era meraviglioso.
<< Buongiorno amore di mamma.>> dissi io ridendo con Chanel.
<< Mamma, ma papà non si sveglia?>> chiese la bambina fissando il papà coperto dalla testa ai piedi dalle coperte.
<< Lo svegliamo?>> chiesi io alla piccola.
<< Si mamma.>> fece Chanel sorridendo.
Mi avvicinai al orecchio di Louis, abbracciandolo e gli dissi sottovoce: << Buongiorno amore.>> per poi baciarlo sulla guancia.
Nessun segno di risposta.
<< Mamma, si è svegliato?>> chiese la bambina notando la mia faccia preoccupata.
<< No amore, sta dormendo.>> dissi io per non farla preoccupare.
<< Amore, quando ti decidi a svegliarti? Chanel vuole il suo papà>> dissi io nuovamente, scuotendolo.
Non mi risponde.
<< AAAAAAAAAAAAAAH. Buongiorno principesse.>> urlò Louis.
Chanel e io ci spaventammo, ma poi Chanel scattò a ridere vedendo il papà con un parrucca e un naso rosso da clown.
Io non mi ripresi, il mio cuore batte a mille, e bevvi un bicchiere d'acqua.
<< Amore? Tutto okay?.>> mi fissò Louis, normalmente ero pallida.
<< Ma certo amore, dopo che tu mi hai fatta spaventare a morte.>> ribattei io.
<< Oh scusami amore.>> disse lui avvicinandosi a me, baciandomi.
<< Mamma e papà si baciano.>> disse Chanel divertita.
Io e Louis sorridemmo nel bacio e poi Louis si staccò e disse a Chanel:
<< Ora preparati a correre che il papà ti divora.>> per poi avvicinarsi a Chanel e prenderla in braccio abbracciandola.
Louis, era un papà, marito e uomo perfetto per tutto le donne, tutte vorrebbero un uomo così.
<< Siete così dolci, lo sapete?>> dissi io guardandoli.
<< Amore.>> disse Louis per poi avvicinarsi con Chanel in braccio e abbbracciarmi.
Amavo i suoi abbracci, era lunghi e caldi. 
<< Ora papà prepara la colazione e poi va al lavoro con i tuoi quattro zii.>> disse Louis divertito.
<< A proposito amore, Niall mi ha detto che ha preso la patente per la macchina e Zayn che ha bisogno di parlarti, urgentemente.>> lo avvisai.
<< Zayn? Strano.>> disse lui.
<< Papà, papà.>> lo richiamò Chanel.
<< Dimmi piccola.>> disse Louis sorridendole.
<< Voglio vedere come lavori.>> disse Chanel per poi nascondersi tra le mie braccia, era così tenera.
<< Amore mio, perchè ti nascondi? Vuoi vedere il mio lavoro? Bene, mettiti il vestito che ti ho regalato ieri.>> disse Louis per poi fissarmi negli occhi.
Era preoccupato, più o meno strano.
<< Amore, va tutto bene?>> domandai.
<< Si tranquilla.>> per poi scendere dal letto e andare sotto in cucina a preparare la colazione.
<< Mamma, mi aiuti con il vestito?>> chiese Chanel.
Io mi ero persa nei miei pensieri.
Che succedeva a Louis?
Aveva il terrore negli occhi.
Forse sa qualcosa che io non so o non mi vuole dire la cosa per non farmi preoccupare.
<< Mamma?>> mi richiamò Chanel.
<< Si amore, ti aiuto.>> scesi dal letto e andai ad aiutarla.
<< Mamma, posso farti una domanda?>> disse Chanel mentre si spazzolava i suoi lunghi capelli biondi.
<< Dimmi amore.>> le risposi dolcemente.
<< Papà sta male?>> chiese.
Le stavo per rispondere quando sentii un botto provenire dal piano di sotto.
Corsì subito a vedere, dicendole a Chanel di non preoccuparsi.
Quando scesi, vidi una cosa che non dovevo vedere.
Quel ragazzo meraviglioso, mio marito, era a terra sanguinante.
Non volevo vedere quella scena, non doveva succedere.
<< AMORE?>> urlai io.
<< Amore, perchè non ti svegli? Dio mio, cosa hai fatto?>> notando i vetri rotti, il suo corpo che perdeva sangue, corsi a chiamare l'ambulanza che dopo una decina di minuti arrvò.
<< Si calmi, signora.>> cercò di tranquillizzarmi il medico.
Chanel era terrorizzata per aver visto il sangue mentre io le dicevo che era solo il sangue che si faceva dopo una caduta con la bicicletta.
<< Papà è morto?>> disse Chanel piangendo.
Solo a sentir la parola 'morte' o 'morire' pensavo a come dovevo continuare la mia vita con Chanel senza lui.
<< No amore, stavo dormendo quando lo hai visto salire su quel mezzo di trasporto.>> le dissi io.
<< Perchè piangi?>> disse una voce che riconosceva troppo bene, era la voce di Louis.
Alzai gli occhi in alto e lo vidi con una gamba ingessata, dei cerotti sul suo corpo coperto dalla benda, e poi il suo meraviglioso viso, i suoi occhi azzurri e quel suo sorriso, mi fiondai tra le sue braccia piangendo.
<< Amore, scusami, ero arrabbiato quando è successo. Non lo farò mai più, te lo prometto.>> disse Louis, abbracciandomi ancora più forte.
<< Papà, perchè sei così?>> chiese la piccola vedendo il papà ingessato e protetto dalla benda.
<< Sono caduto piccola mia.>> si sforzò a prendere in braccio la bambina per abbracciarla nonostante il suo dolore.
<< Loooouis.>> sentimmo urlare all'unisono.
<< Ehi ragazzi.>> disse tranquillamente Louis.
<< Cazzo hai fatto?>> disse Harry.
<< Dove è finita la tua dolcezza? Abbiamo una bambina qua.>> disse Liam per poi avvicinarsi a Chanel che gli disse: << Zio Liam.>> sorridendo per poi allungare le braccia per abbracciarlo.
<< Scusatelo. Era nervoso e preouccupato quando l'abbiamo scoperto.>> disse Zayn per poi avvicinarsi a Louis e dirgli sottovoce: << E' tutto risolto per quel fatto.>> e lo abbracciò delicatamente ma Louis lo strinse ancora più forte.
A lui non gli importava se si faceva male, era preoccupato che se in caso non c'è l'avreste fatta, non sarebbe riuscito ad abbracciarli.
E infine Harry, Liam, Niall, Zayn, Chanel e io ci abbracciammo, un abbraccio di gruppo.
<< Non lo fare mai più, chiaro? Ci hai fatto spaventare a morte.>> disse Niall giocando con Chanel.
Dopo tornammo a casa tutti e sette, avevamo invitato i ragazzi a mangiare a casa nostra, anche se loro dicevano che dovevano dirci una cosa.
<< Amore, ma il nostro frigo è vuoto, come facciamo?>> dissi io preoccupata, non volevo che venivano a casa nostra per poi ordinare una pizza.
<< Perchè non andiamo in quel ristorante?>> disse Louis.
<< Amore, per me va bene, ma quale ristorante? Abbiamo tanti ristoranti qui a Londra.>> dissi io.
<< Piccola, ti ricordi il nostro primo appuntamento in quel ristorante in spiaggia?>> disse lui avvicinandosi per baciarmi.
Misi un dito sulle sue labbra e gli dissi: << Certo che me lo ricordo. Come poter dimenticare quel giorno?>> e poi lo baciai.
<< Ehm piccioncini, la smettete, mi fate venire il diabete così. Giusto Chanel?>> disse Niall per poi guardare Chanel che si era addormentata durante il tragitto dall'ospedale fino ad arrivare a casa nostra
Io e Louis ridemmo per poi abbracciarci, io avevo un sonno incredibile, erano le sei di pomeriggio e naturalmente dopo quella giornata faticosa volevo fare un sonnellino.
Arrivammo a casa, aprimmo la porta e dissi a Louis: << Amore, ho sonno, mi lasci dormire nelle tue braccia?>> 
<< Certo piccola, ora andiamo in camera di letto e dormiamo insieme. Mentre i ragazzi stanno sotto con Chanel che si è svegliata poco fa.>> disse per poi darmi un bacio a stampo.
Andai in bagno a farmi una doccia calda, poi mi misi la tuta e mi fiondai nel letto.
Sentii la porta aprirsi, era Louis.
<< Amore, il ristorante è alle nove di sera.>> mi avvisò.
<< Okay amore. Io intanto dormo, quando si fanno le otto mi svegli, intesi?>> dissi.
<< Intesi.>> rispose, e ci addormentammo abbracciati.
Fummo svegliati dai ragazzi che ci dissero che erano le otto e che Chanel aveva mangiato la pastina con il formaggion Mio.
<< Dio mio, che mi metto?>> pensai, vedendo i due vestiti tra cui ero indecisa di mettermi.
<< AMOOORE?>> urlò Louis.
<< Dimmi.>> risposi.
<< Mettiti il vestito del nostro primo appuntamento, eri stupenda e lo sei tutt'ora.>> disse mentre mi lasciava una scia di baci sul collo.
Erano il mio punto debole, e lui lo sapeva.
<< O-ok-a-y>> balbettai io mentre mi baciava il collo.
<< Vado a cercarlo e me lo metto.>> Ci vediamo dopo.>> mi staccai dandogli un bacio a stampo e andai a cercare quel vestito.
Eravamo tutti pronti dopo mezz'ora.
<< Si parte?>> chiese Harry.
<< Sii.>> urlò Chanel.
<< Oh Niall, ho saputo dall'amore mio, Martina, che hai preso la patente. Auguri, ma non guidare come Harry.>> disse Louis facendo l'occhiolino a Harry.
<< Ti ho sentito amico.>> disse Harry a sua volta.
Niall scattò a ridere, e Chanel si alzò dal sedile per venire da me.
<< Mammaaa>> disse sorridendo.
<< Amoreee>> l'abbracciai.
<< Dove andiamo?>> disse Chanel speranzosa.
<< In un ristorante dove i tuoi genitori sono usciti insieme per la prima volta e poi hanno fatto una cosa e poi sei nata tu.>> disse Zayn.
<< Ehm.. è una bambina, Zayn.>> disse Liam.
<< Quale cosa?>> chiede Chanel.
<< Niente amore, zio Zayn ha confuso cosa con abbraccio.>> disse Louis per poi fulminare Zayn con lo sguardo.
<< Siamo arrivati, gente.>> disse Harry felicissimo,
<< Sani e salvi.>> dissi io alzando le mani al cielo e facendo il segno della croce.
Ridemmo tutti insieme.
<< Abbiamo ordinato un tavolo a nome Tomlinson per tre persone e un tavolo a nome Styles per quattro persone.>> disse Niall.
<< Amore, tre e quattro? Perchè loro stanno in un altro tavolo, scusa?>> dissi io incredula.
<< No, è che abbiamo organizzato una sorpresa anzi Louis deve farti una sorpresa.>> disse Liam.
<< Louis? A me? Amore, quanto posso amarti?>> dissi io con gli occhi lucidi.
<< Tanto, tanto.>> disse Styles malizioso.
Louis lo fulminò con gli occhi e mi strinse per poi baciarmi.
Aveva delle labbra sottili e delicate. Per non parlare dei suoi baci, erano meravigliosi.
Andammo a sederci sul tavolo per tre persone, Chanel voleva stare in mezzo ai suoi genitori e allora io e Louis ci trovammo faccia a faccia e Chanel che era così tenera ci diceva che dovevamo baciarci tutto il tempo.
<< Amore, quando mi dirai della sorpresa?>> dissi io, non riuscivo a contenermi, non era la prima volta, ma era da tempo che non me le faceva.
<< Quando finiremo di mangiare.>> disse Louis che conoscendomi troppo bene, mi disse che dovevo aspettare tanto.
<< Ma papà la sorpresa anche a me?>> chiese Chanel.
<< Certo piccola mia.>> disse Louis e si avvicinò a lei per baciarle la fronte.
<< Avete già scelto cosa ordinare?>> disse il cameriere interrompendo il momento dolce.
<< Mmh, il menù di casa, e per la piccola, niente, grazie.>> disse Louis.
<< Okay, da bere?>> chiese nuovamente il cameriere.
<< Acqua e vino bianco.>> rispose.
Quando il cameriere se ne andò, chiesi a Louis: << Il menu di casa? Ma sei impazzito amore?>> ridendo, mi rispose che faceva parte della sorpresa.
Finimmo di mangiare tutto, Chanel si era addormentata nel passeggino, e Louis fece l'occhiolino ai ragazzi che presero il passseggino con Chanel dentro e uscirono e poi fece un segno al capo del ristorante che spense le luci del ristorante e mise una musica lenta.
<< Che cosa stai facendo?>> chiesi io meravigliata dall'inizio della sorpresa.
Louis si alzò, mi fece alzare, e si mise in ginocchio.
<< Ti sto chiedendo se mi vuoi sposare, amore.>> disse con gli occhi lucidi.






 
  
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