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Autore: Emily Smile    03/02/2013    1 recensioni
-Harry!?-
-Si?-
-Ti ricordi...quando ti ho detto che...ero disposta a tutto per te?
-Si, certo che mi ricordo-
-Intendevo anche questo!-
Genere: Drammatico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1 mese dopo

EMILY

Ormai è passato tantissimo tempo da quando Harry è partito e ci siamo tenuti sempre in contatto. Facevo delle videochat anche con i ragazzi, soprattutto con Louis che è diventato il mio migliore amico, dopo Harry ovviamente. Harry per me è un po’ tutto: fidanzato, fratello, migliore amico. Mi fidavo di lui ed è per questo che è l’unica persona che sa esclusivamente tutto su di me. Il preside mi ha fatto i complimenti per l’impegno svolto durante la mia cosiddetta “punizione” e, quando la incontrai, ringraziai di cuore Tania. In fondo è grazie a lei che sto con Harry! Come avevo presupposto, Billy chiese a Lucy di andare al ballo scolastico con lui e lei accettò. Io quella sera rimarrò forever alone e già mi immagino sdraiata sul divano con i pop corn e un bel film da vedere. Anche la professoressa Smith mi ha chiesto di partecipare alla sua cosiddetta “recita” e io le ho detto che ci avrei pensato. Intanto continuavo ad andare da Sebastian a fare volontariato appena avevo un po’ di tempo, cioè quasi sempre.

Tra pochi giorni tornerà Harry e gli ho fatto un regalo, visto che prima di partire mi ha fatto il regalo più bello del mondo. –Emily? Mi stai ascoltando?- Tornai in me. –Certo Lucy! Facciamo una pausa, non ne posso più di fare latino!- esclamai. –Ottima idea! Ho un po’ di Gossip da leggere!- disse uscendo dalla stanza. –Ma davvero leggi tutte quelle cose? Non mi piace come trasformano la vita delle star in materiale per fare soldi!- dissi appena rientrò con circa venti giornalini. –Non tutto quello che dicono è falso! Leggi con me, così facciamo i nostri sfacciati commenti!- disse ridendo. La adoravo.
Dopo due ore di lettura di giornalini ce ne mancavano ancora parecchi. –Pensavo ne avessi portati una ventina!- esclamai. –Sono piccoli, quindi una settantina sembrano una ventina!- disse calma. –Guarda un po’ chi si rivede!- esclamò. –Che hai?- le chiesi. –Una star che non vedevo uscire da mesi con una ragazza!- esclamò portandomi il giornalino. Ah, per precisare, lei compra ogni tipo di giornalino e non si perde un’uscita! Qualche volta se ne perde una, ma va alla redazione e se la fa portare a casa. Strana ragazza! –Che pagina?- le chiesi. –Mi sembra undici!- disse aprendone un altro. Girai le pagine con attenzione. Arrivata al numero undici alzai lo sguardo per leggere l’articolo e vedere le foto. Mi mancava l’aria. Sentivo che stavo per svenire. –Emily, stai bene?- mi chiese preoccupata Lucy. Non risposi. Non ci riuscivo. Stavo per scoppiare a piangere. Uscii dalla stanza e andai nel bagno. Mi chiusi dentro e mi sedetti schiena alla porta. Il viso affondato nelle mani ormai bagnate dalle lacrime. ‘Un’altra volta no, ti prego! Non un’altra volta!’ dicevo a me stessa.

LUCY

Non sapevo cosa avesse. Mi disse che aveva avuto un po’ di nausea e che le capitava spesso ultimamente, quindi non c’era da preoccuparsi. Tornai in camera e ripresi il giornalino che le avevo dato. “Harry Styles ritorna all’attacco” Questo era il titolo. Le foto rappresentavano lui e una ragazza mentre si baciavano con molta foga. Nell’articolo c’era scritto che erano diversi giorni che li avevano avvistati insieme e l’ultima volta è stata ieri, quando lei è stata vista uscire dall’albergo di lui, dopo esserci entrata la sera prima.
Il giorno dell’incontro con Harry.

EMILY

Oggi dovevo rivedere Harry a Streatham. Gli avevo comprato un papillon, ma lo lasciai a casa. Chiesi a Lucy se potevo tenere il giornalino per finirlo di leggere, ma il mio intento era un altro. Sono stata malissimo in questi giorni. Mi ero fidata di lui, gli avevo dato tutto. Avevo ragione quando ho detto che tutti i ragazzi sono degli idioti senza cuore. Ha tradito la mia fiducia e questa volta la fitta al cuore è stata più forte e dolorosa. L’1% di me diceva che era una falsità, che lo avevano scritto solo per fare pubblicità, ma la percentuale che prevale è quella che dice ‘Emily, ti ha usata, sei una delle tante vittime a cui ha spezzato il cuore’. Presi il treno delle due e arrivai per le due e mezza. Lui era già là. Mi feci forza di non piangere.

HARRY

Finalmente la intravedevo tra le persone che passavano. Era bellissima come sempre, forse di più. Ero così contento di rivederla, di poterla riabbracciare. Appena mi arrivò di fronte però, notai qualcosa di diverso. –Ehi bellissima! Non mi abbracci?- dissi scherzoso. Mi abbracciò, ma non mi mandava il calore che di solito mi attraversava quando mi abbracciava. –Che hai?- le chiesi. –Niente, perché?- mi disse facendo finta di niente. –Emily, che hai?- insistetti. Mi guardò, ma distolse subito lo sguardo che si posò sulla sua borsa. La aprì e ne uscì un giornalino. –Mi avevi detto che non li leggevi!- dissi ridendo. Ma lei rimase seria, e li capii che la situazione era grave.

EMILY

‘Ora o mai più’ mi dissi. Gli diedi il giornalino. –Emily, continuo a non capire!- disse. –Pagina undici!- gli dissi. Volevo assumere un tono freddo, ma non ci riuscivo. Neanche quando mi arrabbiavo, avevo sempre un lato dolce. Lo aprì. Appena lesse, chiuse gli occhi. Non alzò lo sguardo. –Pensavi che visto che non leggevo i giornalini non lo sarei venuta a sapere?- gli chiesi calma. Non rispose. –Harry, perché lo hai fatto? Io mi fidavo di te, ti ho detto tutto, ti ho dato tutto!- continuai. Le lacrime riuscivo a trattenerle a fatica, ma dovevo resistere. –Emily…- -No Harry. Tu sapevi del mio passato, di quanto ho sofferto, ma lo hai fatto lo stesso!- lo interruppi. –Emily…- -E la sai una cosa? Mi hai spezzato il cuore più tu, che Josh! E lo sai perché? Perché anche se lui si ubriacava, si drogava e frequentava brutte compagnie, non mi avrebbe mai tradita. Non lo ha mai fatto. Ogni volta che qualche ragazza gli girava attorno lui le diceva ‘Ho una ragazza, e la amo!’- stavo quasi cominciando a strillare. –Volevi tanto difendermi, non farmi soffrire, ma alla fine ci sei riuscito nel peggiore dei modi!- Ci furono dei minuti di silenzio. Glielo dovevo chiedere. Dovevo farmi forza. –Ci sei andato a letto?- Non rispose. –Harry, ci sei andato a letto?- Alzò lo sguardo e annuì leggermente con la testa. Chiusi gli occhi. Come poteva un semplice ‘si’ provocare tanto dolore? Non avevo più niente da dirgli. Mi girai e mi incamminai. Mi corse dietro e mi afferrò un braccio. Riuscii a liberarlo. Ero ancora girata e non avevo il coraggio di guardarlo negli occhi. –Harry, non mi toccare!- feci una pausa. Con molta difficoltà riuscii a pronunciare –Mi fai schifo!- e iniziai a correre verso la stazione.

HARRY

Quelle tre parole si ripetevano dentro la mia testa. Lo aveva veramente detto? Perché sono così stupido? Ho tradito la sua fiducia. Aveva perfettamente ragione. Sono un idiota schifoso. Come ho potuto farle questo? Non la volevo perdere. Iniziai a rincorrerla. Senza che me ne accorgessi i miei occhi lacrimavano, ma io li lasciai fare. C’era qualcosa di più importante a cui pensare. La vidi salire su un treno e la seguii.

EMILY

Sapevo che mi avrebbe seguito, quindi ideai un piano. Appena salii andai nel vagone successivo e scesi dall’altra parte. C’era tantissima gente, per fortuna, e appena scesi le porte si chiusero.

HARRY

Appena le porte si chiusero pensai di averla in pugno, ma mi sbagliavo. Non la trovai nel vagone e mi affacciai al finestrino. Stava lì, in piedi, di fronte a me. Solo un vetro ci divideva. Il treno iniziò a muoversi lentamente. Vidi una lacrima scenderle dagli splendidi occhi verdi. Aveva resistito tutto quel tempo, per non apparire debole. Non voleva piangere davanti a me, nonostante lo avesse già fatto. Vidi scomparire la sua figura, come vidi scomparire l’amore sincero che provava per me. Le avevo spezzato il cuore e non me lo avrebbe mai perdonato. Non me lo sarei mai perdonato. Mi sedetti scoraggiato su un sedile. L’unica cosa a cui pensavo era a come avevo distrutto le nostre vite, e il nostro amore. Mi trovavo su un treno diretto chissà dove, ma l’unico posto in cui volevo andare era dove c’era lei, nel suo cuore.
  
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