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Autore: Sheisapanda    03/02/2013    7 recensioni
Cammino avanti e indietro per quel palco, quel palco da cui tutto iniziò.
I miei piedi producono un ticchettio sulla plastica dura e nera, il bastone un tonfo pesante.
Trascino le mie ossa stanche per quel palco che mi rese ciò che sono.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cammino avanti e indietro per quel palco, quel palco da cui tutto iniziò.
I miei piedi producono un ticchettio sulla plastica dura e nera, il bastone un tonfo pesante.
Trascino le mie ossa stanche per quel palco che mi rese ciò che sono.
-Ancora cinque minuti, poi deve uscire.- un uomo con un caschetto giallo spunta dalla porta.
Mi giro e vedo la mia bellissima ragazza. Sono molto fiero di lei, così bella, con i capelli mori e ricci che le ricadono sulle spalle.
Mia figlia, frutto di un amore innato.
-Darcy, vieni vicino al tuo vecchio.-
La ragazza si avvicina con un sorriso. Oh, quel sorriso, lo stesso del mio amore, così innocente.
-Sì papà?-
-Ti ho mai portato in questo posto?-
-No, non ci entra più nessuno da tanto tempo.-
-beh, quando ero giovane io era sempre pieno di gente. Beh, una volta a settimana, ma questo era teatro di grandi emozioni. felicità, disperazione, malinconia, tutte qui. Tutto per un sogno che credevamo impossibile.
La storia iniziò diversamente da come viene raccontata. Ti racconto sempre del gruppo di cui facevo parte, vero? Beh, inizialmente io non ero felice di questa cosa. Il mio sogno era di diventare un cantante. UN SOLISTA. Ma i giudici credettero che da solo non potevo fare molto. Così unirono me e altri quattro ragazzi in questo gruppo. Ero anche abbastanza amareggiato. “Quattro sconosciuti dovrebbero farmi diventare una leggenda, perfavore” pensavo.
Piano piano però iniziai a conoscere quei quattro ragazzi che mi cambiarono la vita e...
-E papà.-
-Sì, papà.- Un sorriso mi attraversa le labbra. -Papà fu l’unico che veramente mi colpì dall’inizio. Lo vedevo più come un fratello che come un fidanzato. Era così piccolo, indifeso, avevo come un istinto protettivo verso di lui. Ma poi le cose cambiarono.-
Non potevo certo raccontare nei dettagli ciò che successe a me e ad Harry, era mia figlia!
Era solo sbocciato un amore immenso, che nessuno poteva veramente capire, perchè non vi era dentro. Certo, i managers non ci aiutarono, anzi, fecero di tutto per ostacolare la nostra relazione, ma poi tutto venne fuori. Non volevo rendere partecipe mia figlia della società omofoba in cui ero costretto a vivere.
-Fermati lì.- Indicai il punto in cui vi era mia figlia. -proprio in quel punto dissi per la prima volta a tuo padre che l’amavo. Aveva sedici anni e ancora non aveva idea di che cosa volesse significare, mentre io, un po’ più grande, avevo tutto chiaro. Ci volle un po’ perchè capisse che cosa provava. Fai qualche passo verso di me. Ecco, fermati.-
Quel punto era forse il più significativo per me. Riesco ancora a vedere tutto distintamente.

“Le luci mi accecano, i coriandoli mi coprono la vista e mi sento tutto appiccicaticcio per il sudore, qui fa veramente caldo. Una mano calda e amichevole si poggia sulla mia spalla. -Stai tranquillo, a noi non interessa come andrà.- Due occhi azzurri e una testa bionda spunta da dietro la mia spalla -Fai quello che ti senti, senza fretta.-
Beh, io di fretta ne ho eccome, non posso più aspettare. Il pubblico è in delirio, i cartelloni ondeggiano creando ulteriori giochi di luce che vanno a coprirmi la vista, sono disorientato, ma so quello che devo fare.
Giunti alle ultime note della canzone mi avvicinai ad Harry -...and let me kiss you.- gli giro la testa, e lo bacio per la prima volta in modo che si potesse vedere, in modo che tutti potessero capire ciò che stava succedendo.
Il pubblico si ammutolisce, c’è un attimo di shock. Persino Harry, abituato ai miei baci a sorpresa, rimane interdetto. Niall ci guarda e sorride. Era stato il primo a cui dissi che ero gay e che amavo Harry, ma ero più che sicuro che lo sapesse già.
Sono sicuro anche che il management si sta mettendo all’opera per fare qualcosa, sicuramente un “Ha bevuto.” o cose del genere.
Ecco che arrivano.
Si spengono le luci, si chiude il sipario e sento due mani che mi afferrano dai fianchi.-Adesso voi venite con noi.-
veniamo portati dietro le quinte.-Ma come ti è saltato in mente? Questo potrebbe compromettere tutto!- davanti a me un uomo mi sbraita contro -Siamo tutti nella merda!-
Dietro di lui Eleanor mastica una cicca e si guarda le unghie. Ah, la mia “fidanzata”, sempre interessata a ciò che la circonda.
-che male c’è? Un sacco di artisti hanno fatto coming out, non vedo che male ci sia.-
-Beh, voi non potete! Che cosa faranno le fan? Adesso i loro sogni inverosimili sono infranti, siete TROPPO irraggiungibili per loro!-
-Allora, se per voi dobbiamo esistere solo perchè le nostre fans sognano di scopare con noi e non per la nostra musica, beh, addio.-
Le uscite sono sempre state il mio forte. Prendo Harry per mano e me ne vado, seguito da tutta la band. -Andiamocene, qui non è più posto per noi.-”


Poi ci fu uno scandalo mediatico. Superammo anche quello. credevano che la nostra carriera fosse finita. Invece no.
Una piccola casa discografica ci fece firmare un contratto. Eravamo un po’ restii a firmare, quell’etichetta era poco conosciuta.
Riuscimmo comunque a raggiungere di nuovo l’apice del successo. Sfornavamo album a non finire, il tutto rimanendo come eravamo, cinque ragazzi.
La storia tra me e harry continuò, sempre tra alti e bassi.
-Tesoro, ti ho mai raccontato di come ti abbiamo avuto?-
-Sì, nata in provetta dallo sperma di papà.-
-Oh, che spiegazione scientifica e poco sentimentale che hai dato alla cosa! la tua nascita era stata oggetto di discussioni per anni. Compiuti i ventinove anni tuo padre sentiva il bisogno di paternità, mentre io preferivo rimanere libero. Un figlio! Era davvero una grande responsabilità, non ero sicuro di riuscire a sopportarlo.
Dopo circa due anni di discussioni, una separazione, è riuscito a convincermi. Stavo diventando vecchio, sentivo anche io il bisogno di un figlio. Andammo alla clinica, tua madre era una donna bellissima, zia Mary, hai presente? Beh, tu tecnicamente sei sua figlia, ma ci ha solo prestato delle cellule, non prendere questa cosa alla lettera. Siamo ancora in contatto con lei, è stata a tutti i tuoi compleanni. Harry è il tuo padre naturale, decisi che era la scelta migliore, ti aveva tanto aspettato. Hai il suo stesso sorriso, le stesse fossette. Mi sembra di rivederlo in te...- Una malinconia innata mi trapassò gli occhi. -Quanto vorrei riaverlo qui con me.- Una lacrima veloce mi percorse la guancia. Anche mia figlia era diventata d’un tratto triste.-Sì, manca anche a me.- disse, con la voce strozzata.
-Lasciami solo un momento, voglio dire addio a questo posto.- mi allontanai.
Dietro le quinte vari appendiabiti impolverati erano ammassati in un angolo. Quel posto abbandonato era stata la mia adolescenza.
-Harry, quanto mi manchi.- Scoppiai in un pianto disperato. -te ne sei andato troppo presto.- una mano calda e amichevole si poggiò sulla mia spalla.
La stessa che si appoggiò sulla mia spalla quando avevo bisogno di aiuto.
La stessa che si appoggiò sulla mia spalla quando baciai Harry.
Niall.
-Anche tu qui eh? Certi posti sono difficili da lasciare.- Mi disse con un sorriso. Aveva gli stessi occhi azzurri di quando era giovane, la stessa luce che non si spegneva mai, anche nei momenti più bui. -Manca anche a me, tanto.-
Lasciai cadere il bastone e iniziai a piangere, mentre lo abbracciavo. Poi mi asciugai le lacrime, mentre lui mi prendeva il bastone da terra. -Sono sempre più giovane di te.-
-scusami, non sono più abituato a tali emozioni. L’ultima fu quando mi operarono alla cataratta.- E scoppiammo a ridere. Lui aveva la stessa risata cristallina di quando aveva diciannove anni, non era cambiato per niente.
-Disturbo?- Un ciuffo grigio fece capolino tra le tende.
-Zayn! Anche tu qui?-
-Ci sono anche io!- Liam arrivò con il suo sorriso buono. Iniziammo a ridere e a ricordare ciò che eravamo.
Un velo di malinconia però cadde su di noi. -Manca Harry.-
Harry, morto di tumore cinque anni prima. Mi lasciò un vuoto incolmabile dentro.
-Louis, mi dispiace.-
-Non deve dispiacervi, sono cose che capitano.-
Mia figlia spuntò dalle tende.
-Fuori dicono che dobbiamo uscire.-
-Darcy! Vieni qui, ti presento il resto della band. Lui è Niall, lui Liam, e poi c’è Zayn.-
Tutti rimasero sbalorditi dalla somiglianza con Harry.
-Piacere di conoscerti, mi ricordi tuo padre.- Niall le strinse la mano, facendosi sfuggire una lacrima.
Sentimmo l’avviso sonoro, segno che dovevamo uscire.
In fila indiana uscimmo, dando un ultimo addio al teatro dei sogni.
-Pronti, partenza, via!- un uomo spinse un pulsante, e lo studio crollò. Ormai gli avevamo detto per sempre addio.

_______


Era una domenica pomeriggio, il sole filtrava dalle finestre, la brezza mi sfiorava il viso.
Mia figlia era seduta vicino a me, piangeva.
Tutti i miei compagni di avventure, Liam, Zayn, Niall, erano morti, troppo attaccati a quel posto per rimanere sulla Terra. Avevano raggiunto Harry, e quella domenica pomeriggio era la mia volta.
-Darcy, tesoro mio, tu sei una benedizione, ti amo e tuo padre ti amava come non abbiamo mai amato niente e nessuno. Non essere triste, è la vita, ormai è il mio momento. Abbi una vita serena e felice, al meglio delle tue aspettative, perchè è ciò che ti meriti.-
Mi teneva la mano, guardavo il suo viso, ma tutto ciò che vedevo erano i miei quattro miglior amici, tornati giovani, che mi salutavano. Vedevo Harry che si sbracciava pur di farsi vedere, piangeva.
D’un tratto non sentivo più le mie stanche ossa, ma un nuovo vigore si impossessava del mio corpo. Ero tornato giovane, riuscivo a percepirlo.
Corsi verso i miei amici, li abbracciai uno ad uno e ritrovai le braccia di Harry.
Le aspettavo da così tanto. Lo baciai come se fosse la prima volta.
-Louis, ti ho aspettato così tanto.-
-Non importa, adesso staremo insieme per sempre, vero?-
-Per sempre.-





Ciao a tutti, sono tornata con questa One Shot un po' malinconica, e devo dire che... ehm... mi sono messa a piangere mentre la scrivevo (shh).
Spero che vi piaccia c:
passata anche per la mia ff, sono al quinto capitolo :
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1458788 spero che vi piaccia anche questa, se volete lasciate una recensione in tutte e due, ciao c:
  
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