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Autore: Twayla    03/02/2013    4 recensioni
-Io non capisco come fai.- Sbotta Em mentre ci dirigiamo verso le nostre classi. Sbuffo.
-Sul serio Iris, ti tratta sempre male. Anzi, non male. Ma in modo strano. Io lo avrei mandato a quel paese un sacco di tempo fa. Gli voglio bene ma se facesse a me quello che fa a te..-
-Em sai che non lo farei mai, gli voglio troppo bene. Per me lui è importante.- La interrompo.
-Ma si comporta come se fosse il tuo ragazzo geloso, non va affatto bene!-
-E cosa ci posso fare? Sai che è permaloso da morire, si arrabbierebbe a morte se solo gli dicessi qualcosa e io odio litigare. O saperlo arrabbiato con me.-
-Ma non è accettabile!-
-Emma lo sai anche tu che non cambierà mai. Ora è meglio che vada in classe prima che suoni la campanella.- La saluto, ponendo fine a quella scomoda conversazione.
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"Ciao Iris, questa sera passo a prenderti io alle 9. A Emma ci pensa JJ. Josh."
"Iris, ho saputo che vai al Soul questa sera. Ci sarò anche io."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: George Shelley, Josh Cuthbert
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DOVE SEI?



Finalmente sento suonare la campanella che segna la fine dell'ora. Raccolgo i miei libri, infilo l'astuccio nella borsa e mi affretto a raggiungere Emma che mi sta aspettando sulla porta. Chiacchierando ci dirigiamo ai nostri armadietti per fare il cambio di libri e aspettare l'inizio della lezione successiva. Matematica per me, arte per lei. Io ed Emma abbiamo tanto cose in comune, tranne una: io amo la matematica, lei ama l'arte.

-Hei, sta arrivando!- mi sussurra, all'improvviso su di giri.

-Chi?- Chiedo guardandomi intorno.

-Ma come chi? Josh ovviamente.-

-Ciao ragazze.- Eccolo, sorridente come sempre, il ciuffo verso l'alto e la voce perfetta.

-Ciao Josh.- Sorride ancora di più nel sentirci rispondere contemporaneamente.

Josh Cuthbert è un ragazzo decisamente carino. E simpatico. E molto intelligente. È uno sportivo, gli piace leggere e sa dire sempre la cosa giusta. Il ritratto dell'uomo perfetto no? Tutte le mie amiche sospirano quando viene a parlare con noi. Il che, è da notare, succede molto spesso perchè, a detta loro, Josh ha una cotta tremenda per me. La cosa mi sembra alquanto surreale per la suddetta perfezione del soggetto, ma non può che farmi piacere notare che effettivamente in queste circostanze lui si rivolge prevalentemente a me, mi lancia sorrisi e occhiolini. Che puntualmente mi fanno arrossire. Come in quel momento.

-Mi piace il tuo nuovo taglio di capelli, mette in risalto i tuoi bellissimi occhi.- E quando ricevi questi complimenti cosa puoi fare? Abbassi lo sguardo, diventi viola fino alle orecchie e rispondi che in realtà non è che i tuoi occhi siano poi così belli. Ed è proprio quello che faccio io. Il problema di Josh è che quando dice queste cose non lo fa perchè vuole fare colpo, o almeno non solo per quello. Pensa veramente quello che dice e questo non fa altro che aumentare il mio imbarazzo.

Si lascia scappare una risata divertita buttando la testa all'indietro prima di tornare a puntare lo sguardo su di me.

-Dovresti smetterla di avere una così bassa considerazione di te.- Dice spostandomi una ciocca di capelli dietro all'orecchio. In quel momento sento una mano grande e calda posarsi sulla mia schiena. Ringrazio mentalmente George che mi ha tolto da questa situazione, per poi ricordarmi che la cosa non può migliorare se lui si intromette. Le sento affiancarsi a me mentre mi stringe per un fianco.

-Emma ciao.- Dice rivolgendo un sorriso a Em.

-Ciao George.- Ricambia la mia amica.

-Cuthbert. Non dovresti essere con Hamblett ed Hensley? Credo di averli visti cercarti.- Odio quando si rivolge a Josh con quel tono, come se avesse subito un torto personale. Per fortuna non tutti i ragazzi sono uguali, infatti la risposta che riceve è decisamente più cordiale.

-Ciao anche a te George. Hai ragione, avevo promesso a Jaymi un aiuto in biologia, ma appena ho visto Iris non ho potuto resistere dal dirle quanto bene stia con i capelli più corti.- Ancora quel sorriso che mi fa arrossire. Dannazione Cuthbert!

-Beh, ti consiglio di raggiungerli, mi sembrava abbastanza nel panico il ragazzo.-

-Sì, ora vado. A presto Iris,- dice avvicinandosi per lasciarmi due baci sulle guance, -Ciao Em, ciao George.-

Quando si allontana sento Geroge rilassarsi al mio fianco e addolcire la presa del suo braccio sulla mia vita, che aveva stretto in una morsa quando Josh mi si era avvicinato. Lo sento sospirare e mi divincolo, parandomi di fronte a lui con un sopracciglio alzato. Lui alza le spalle e si volta, avviandosi verso la classe di matematica.

-Ci vediamo in aula Iris.-

 

-Io non capisco come fai.- Sbotta Em mentre ci dirigiamo verso le nostre classi. Sbuffo.

-Sul serio Iris, ti tratta sempre male. Anzi, non male. Ma in modo strano. Io lo avrei mandato a quel paese un sacco di tempo fa. Gli voglio bene ma se facesse a me quello che fa a te..-

-Em sai che non lo farei mai, gli voglio troppo bene. Per me lui è importante.- La interrompo.

-Ma si comporta come se fosse il tuo ragazzo geloso, non va affatto bene!-

-E cosa ci posso fare? Sai che è permaloso da morire, si arrabbierebbe a morte se solo gli dicessi qualcosa e io odio litigare. O saperlo arrabbiato con me.-

-Ma non è accettabile!-

-Emma lo sai anche tu che non cambierà mai. Ora è meglio che vada in classe prima che suoni la campanella.- La saluto, ponendo fine a quella scomoda conversazione.

Entrando in classe noto che George sta allegramente chiacchierando con Hilary, una ragazza bionda, dalle gambe chilometriche e rigorosamente cheerleader. Quando incontro lo sguardo del mio amico, indicandogli con un cenno della testa un banco vicino al mio, lui fa una smorfia e torna a concetrarsi sulla ragazza che ha di fronte e che gli sta scompigliando i capelli. Ricaccio indietro un ringhio. Io sono sempre stata l'unica a poter toccare i suoi capelli e non capisco perchè ultimamente si stia comportando in modo così strano.

Io e George siamo cresciuti insieme. Abitiamo nella stessa via, i nostri genitori sono molto amici e noi abbiamo passato tutti i pomeriggi della nostra vita a giocare insieme. I classici amichetti che dormono l'uno a casa dell'altro, che passano le vacanze al mare insieme e condividono tutto. Ma è ormai da due anni che lui ha sempre da fare, non studiamo più insieme, non usciamo più insieme, non mi chiede più di andare alle feste con lui e i suoi amici. Quando gli ho chiesto, molto velatamente, spiegazioni la risposta che ho ricevuto è stata:

-Dai Iris, è normale che ad una certa età ognuno abbia bisogno dei suoi spazi, io ti lascio uscire con le tue amiche, in modo che voi possiate fare le vostre cose da ragazze, e io esco con i miei amici. Non ci vedo nulla di strano.- E io avevo accettato questa sua idea, credendo che fosse corretta questa piccola separazione.

-Hey!- Una voce mi scuote dai miei pensieri. È JJ che si è seduto al banco vicino al mio. Adoro questo ragazzo, è un chiacchierone di prima categoria ma anche un ottimo confidente.

-Ciao JJ.- Gli sorrido, ricambiando il bacio che mi ha appena dato sulla guancia. Lo sento ridacchiare, così gli lancio uno sguardo interrogativo, accorgendomi che la prof ha iniziato la lezione.

-Niente, semplicemente Shelley ci ha appena fulminati con lo sguardo. Cos'è successo questa volta?-

In velocità gli racconto dell'episodio di stamattina con Josh e le mie successive riflessioni, poi però sono costretta a stare attenta al nuovo argomento che stiamo affrontando, rimandando la conversazione con JJ a un altro momento.

 

Emma mi scuote per un braccio. La giornata di scuola è finalmente finita e così anche questa lunghissima settimana. Ci stiamo avviando fuori da scuola quando sento una voce chiamarmi. Mi volto e scorgo JJ correre verso di me.

-Iris, scusa se te lo chiedo così ma Josh mi ha pregato di invitarti a ballare questa sera. Vuoi venire? Ovviamente, Emma, sei invitata anche tu.- Ci dice rivolgendo un sorriso alla mia amica. Ballare? Sì, ne avevo proprio voglia. Accetto l'invito con un sorriso, cominciando a discutere sull'abbigliamento con Em.

 

 

"Ciao Iris, questa sera passo a prenderti io alle 9. A Emma ci pensa JJ. Josh."

"Iris, ho saputo che vai al Soul questa sera. Ci sarò anche io."

Quando esco dalla doccia trovo questi due messaggi sul telefono.Subito rispondo al primo.

"Grazie mille Josh, ci vediamo tra poco allora. Un bacio. Iris."

Per il secondo messaggio mi fermo a pensare. Se dicessi la cosa sbagliata Goerge potrebbe anche arrabbiarsi.

"Sì, ci siamo sia io che Emma. Tu come mai sarai li?" È un messaggio neutro, così premo invio.

"Me ne stava parlando Hilary questa mattina. Vieni con me come al solito?"

-Come al solito?- penso confusa. -Sono secoli che non usciamo insieme!-

"Non serve, ci vediamo direttamente li ok?" Questo lo farà arrabbiare di sicuro. Dopo pochi secondi il telefono vibra nuovamente.

"Ok." Alzo gli occhi al cielo, lancio il cellulare sul letto e continuo a prepararmi.

 

-Sei bellissima, come sempre.- Mi sorride Josh aprendo cavallerescamente la portiera della sua auto dalla parte del passegiero per farmi salire. Come da copione arrossisco, cercando di allungare il vestito che Emma mi ha regalato per il compleanno e che questa mattina mi ha costretta a promettere di indossare. Il viaggio passa tranquillo, Josh ha la capacità di mettere le persone a proprio agio. Quando entriamo nel locale troviamo JJ ed Em ad apettarci al bancone del bar, come eravamo rimasti d'accordo. Dopo un drink veloce offerto dai ragazzi ci avviamo tutti e quattro in pista dove Em mi trascina in un ballo scatenato.

 

Stiamo ballando senza fermarci da un sacco e inizio a maledire i tacchi che mi fanno male al piedi. Josh, con il quale sto ballando da ormai un'infinità di tempo, mi cinge la vita con un braccio e mi trascina verso un divanetto. Quando mi fa sedere mi parla all'orecchio, facendomi rabbrividire con il suo fiato caldo.

-Ho notato che inizi ad essere un po' stanca, riposiamo un attimo.- Gli rivolgo un sorriso, veramente grata, per poi appoggiare la mia testa alla sua spalla. Iniziamo così a chiacchierare, ridere e scherzare.

All'improvviso una figura di para di fronte a noi.

-Iris.- George ha la voce dura, sembra teso e nervoso. Mi alzo di scatto, seguita da Josh che invece sembra perfettamente a suo agio.

-George, finalmente. Ma dove eri finito?- Gli chiedo avvicinandomi a lui.

-Sono sempre stato in questa sala, pensavo saresti venuta a cercarmi ma, a quanto pare, era troppo impegnata.- Indica il ragazzo dietro di me con un cenno della testa. Sbuffo scocciata. Sinceramente non l'avevo visto e non avevo avuto voglia di cercarlo, non tanto perchè non volessi vederlo, quanto per il fatto che non avessi voglia di vederlo ballare con Hilary.

-Mi dispiace, stavo ballando.-

-Ho notato. Beh allora adesso devo ballare anche io, Hil mi aspetta.- Esattamente come quella mattina mi volta le spalle e se ne va. Trattengo a stento un'esclamazione di frustrazione, afferro la mano di Josh e lo trascino nuovamente in pista. Dopo qualche istante noto che Hilary e George si sono avvicinati a noi e lei, probabilmente già ubriaca, sta tentando di aprirgli la camicia, lasciando baci lungo tutto il collo del mio amico che non fa niente per togliersela di dosso, le accarezza la schiena e nel frattempo mi lancia occhiate che non riesco a decifrare. Sento un nodo in fondo allo stomaco e una strana voglia di piangere. Così mi scuso con Josh e sentendo le lacrime sulle guance mi avvio verso l'uscita del locale per prendere una boccata d'aria e calmarmi.

Finalmente l'aria fresca della sera mi avvolge e mi sento libera di lasciarmi andare a singhiozzi più forti. Mi siedo sul marciapiedi e nascondo la testa tra le braccia. Perchè fa così male? Lo so, so di avere una cotta per George ma credevo fosse una cosa passeggera, dovuta al nostro stare sempre insieme. E invece adesso che so che non lo potrò mai avere capisco che la cosa è bene più seria. Sento dei passi dietro di me e qualcuno si siede al mio fianco. Mi asciugo gli occhi, cercando di non sbavare il trucco.

-Scusa Josh, adesso torno dentro, avevo solo bisogno di aria.-

-Iris..- Non è Josh. Non è neanche Em. E neppure JJ.

-George, cosa ci fai qui?-

-Perchè stai piangendo?- Mi lascio scappare una risata nervosa. Ha anche il coraggio di chiedermelo?

-Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda.- Sospira a questa mia affermazione.

-La mia migliore amica è corsa in lacrime fuori dal locale in cui stava ballando con un ragazzo, dovevo lasciarti da sola?-

-Certo, eri impegnato con Hilary.- Non volevo suonare così acida. Oh beh, lui si comporta in quel modo? Io ho il diritto di essere un po' arrabbiata.

-Tu sei più importante di Hilary, Iris.-

-Non credo proprio.-

-Non sai cosa stai dicendo.-

-Ah no? Beh so solo che Hilary è più bella, più bionda e soprattutto più magra.- Esclamo, ricominciando a piangere.

-Hei, cosa cavolo stai dicendo?- Mi chiede, con sguardo confuso. Mi alzo in piedi, iniziando a gesticolare e sputando fuori i pensieri che mi attanagliano la mente da parecchio tempo e che Em e le mie amiche avevano alimentato costantemente.

-Mi prende che non ti capisco più! Non mi cerchi, non mi fai più uscire con i tuoi amici, in classe non ti siedi più vicino a me e non mi rivolgi praticamente più la parola, se non quando mi si avvicina Josh, o JJ o qualcun'altro. Perchè riappaio nella tua vita solo quando devi venire a fare il possessivo e marcare il territorio? Che cavolo di comportamento è questo? Apparte in questi rari momenti io sono invisibile e c'è solo Hilary o qualche altra cheerleader, magra come uno stecchino. Sai cosa ti dico? Non mi importa se loro sono più belle o più magre, io ho una dignitosa taglia 46 e preferisco essere così che come quelle li, senza cervello! Vorrei solo riaverti indietro George! Perchè quando è stata l'ultima volta che mi hai abbracciata, che abbiamo dormito insieme, che siamo stati amici sul serio? Io non me lo ricordo.- Finisco, tra i singhiozzi sempre più forti.

Lui mi guarda con gli occhi spalancati per un tempo che mi pare infinito, poi afferra il telefono che tengo nella borsetta e inizia a digitare velocemente.

-Cosa stai facendo?- Gli chiedo, la voce leggermente segnata dall'isteria.

-Andiamo a casa.-

-Ma come? E Josh..-

-Chissene frega di Josh, gli ho appena scritto che ti porto a casa perchè non ti senti bene.-

-Ma io sto benissimo!- Ribatto indignata.

-No che non stai bene, sei stravolta, hai bevutotroppo per i tuoi standard e..-

-Io non ho bevuto troppo, non sai neanche quali siano i miei standard!-

-Ma smettila! Stai delirando, dici cose che non sono assolutamente vere.-

-Per esempio?-

-Che quelle stupide cheerleader sono più belle di te! Non capisci veramente quanto sei bella? Guardati stasera! Questo vestito ti sta benissimo e la taglia 46 ti dona perchè ti rende vera, non una ragazza finta come Hilary. Non vedi come ti guardano i ragazzi, come ti vorrebbero per i tuoi meravigliosi occhi, per quella labbra, per quel tuo sorriso che ti rende unica e spettacolare? Smettila di dire cavolate e vieni con me, Iris.- Mi dice porgendomi la mano. Sono assolutamente, totalmente, completamente confusa. Quindi non faccio altro che stringergli la mano e farmi guidare verso la sua macchina. Durante il viaggio guardo fuori dal finestrino, cercando di riordinare i pensieri. Ci sono talmente tante cose che vorrei chiedergli, spiegazioni che vorrei avere. Ma non credo sia questo il momento giusto. Sento che anche lui si trova a disagio, adesso. Quando arriviamo davanti a casa mia mi accorgo di non avere le chiavi di casa e che i miei genitori non sono ancora rientrati.

-Vieni ad aspettarli da me.- Mi dice semplicemente George, spalancando la porta di casa sua ed entrando. Lo seguo un po' titubante, attacco il cappotto all'appendiabiti e mi siedo sul divano in salotto. George mi raggiunge dopo poco, lanciandomi una sua felpa leggera per rimpiazzare quel vestito che porto, per poi entrare in cucina. Non appena la infilo mi sento avvolgere dal suo profumo e respiro a fondo. Sento le guance bagnarsi, di nuovo.

-Cosa succede?- Mi chiede preoccupato mentre mi raggiunge. Non gli rispondo, troppo presa dal fatto che in quel momento potrei rivelargli ogni sentimento che provo nei suoi confronti.

-Smettila Iris, devi sfogarti con me, altrimenti non posso aiutarti. Te lo giuro, mi uccide vederti così e non sapere cosa fare.- Mi dice guardandomi negli occhi.

-Dimmi perchè!- Urlo.

-Perchè cosa?-

-Perchè tutto.Perchè fai così, perchè compari al mio fianco solo quando Josh ci prova con me, perchè non vuoi che Josh ci provi con me, perchè mi hai allontanata da te, perchè non so più dove sei. Dove sei George?- Gli chiedo in lacrime. Prende un respiro profondo, si siede al mio fianco e mi fa appoggiare al suo petto. Mi stringe in un abbraccio e appoggia il suo mento sulla mia testa. Mi sta cullando, come faceva da bambino quando avevo paura del buio. Rimane in silenzio per un po', poi comincia a parlare.

-Mi dispiace Iris. So di essermi comportato maledettamente male con te ma non sapevo come fare. Tu sei così fantastica e io così problematico. So che siamo sempre stati tu e io ma le cose sono cambiate. No, non ti agitare, non è colpa tua. Sono cambiate nel senso che sono cambiato io, sono cambiati i miei sentimenti per te. Così ho deciso di non volerti imporre niente. Se tu avessi saputo come stavano le cose ti saresti costretta a ricambiare ciò che provavo io, quindi ho preferito cercare di cancellare questo sentimento. Ma non ce la posso fare. Ogni volta che qualcuno ti guarda, che qualcuno ti si avvicina, mi sento invadere dalla rabbia perchè dannazione, se potessi sorriderti come fa Josh, non un sorriso da amico, ma da uno che ti vuole per se, stai tranquilla che lo avrei già fatto secoli fa. E sappi che tutto quello che ho fatto l'ho fatto in buona fede. Pensavo che allontanandomi lentamente non ti avrei fatta soffrire. Ma è impossibile. E vuoi sapere quello che mi fa stare ancora più male? Vedere come tu ricambi i sorrisi di Josh. E mi dispiace ma non ce la faccio proprio a starti lontano, a lasciarti a lui. Ma come potevo dirti che tu, la mia migliore amica, quella ragazza con cui sono cresciuto, sei diventata ben di più, e che non avrei mai voluto lasciarti? Scusami Iris, ma non sapevo come fare. Mi dispiace. Aver rovinato tutto, intendo.-

Sto cercando di assorbire quel fiume di parole. Non ci posso credere. Ora tutto mi sembra, se possibile, ancora più strano. Ancora più inspiegabile. Senza dire una parola cerco la sua mano con la mia e quando la trovo faccio intrecciare le nostre dita. Sento che ricambia la stretta e uno strano calore mi avvolge dall'interno. Finalmente mi sento bene. Finalmente, dopo due anni, mi sento bene.

-Mi hai fatta stare malissimo, perchè anche i miei sentimenti sono cambiati. E tu hai iniziato a comportanti sempre peggio e.. no, questo ora non conta. Conta che ho capito che quello che provo non è una stupida cotta. Conta che ho capito che nonostante Josh sia perfetto, non lo è per me. Tu sei perfetto per me. Solo tu.- Mi va voltare verso di lui, scrutandomi negli occhi. Le sue labbra si posano lentamente sulla mia fronte. Chiudo gli occhi a quel contatto inaspettato.

-Andiamo a dormire Iris.- Mi dice, prendendomi in braccio. Rido e gli spettino i capelli, annuendo e apoggiando la testa al suo petto. Mi posa sul suo letto e quando torna indossa una tuta sgualcita e una maglietta a mezze maniche.

-Ho avvisato mia madre che dormi qua, ci pensa lei a dirlo ai tuoi.- Mi dice, sdraiandosi al mio fianco. Sorrido sentendolo abbracciarmi da dietro e fare intrecciare nuovamente le nostre dita. Poco prima di addormentarmi lo sento sussurrare.

-Sono sempre stato qui, Iris.-



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Sono tornata, con una nuova OS anche se molto simile alla precedente. Se non si fosse capito io amo questo tipo di storie e spero di riuscire a trasmettere a voi la mia stessa passione. 
Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate, e se siete d'accordo con me sul fatto che alla fine Iris abbia scelto George, invece che Josh (perchè diciamocelo, non è una scelta facile!). 

Vorrei ringraziare le 6 meravigliose ragazze che hanno recensito la mia precedente OS "Odi et Amo". Credo non sarà mai abbastanza. 
Bosos,
Twayla

 

  
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