Due tazze di tè alle tre di notte ~

L’ orologio segna le due e cinquantaquattro del mattino quando Yixing apre lentamente la penultima porta del corridoio, una lama di luce penetra l’oscurità della stanza, illuminando il profilo di WuFan che dorme raggomitolato nel piumone. Yixing si avvicina in punta di piedi sul pavimento gelido e si inginocchia di fianco  al letto, le sue labbra sono all’altezza dell’orecchio destro di WuFan e gli sussurra piano di svegliarsi, WuFan borbotta qualcosa simile a un ‘che ore sono?’ e si stropiccia gli occhi, poi li apre e il volto sorridente di Yixing nella semi-oscurità silenziosa gli fa capire tutto. Senza una parola lascia il suo bozzolo caldo di coperte e rabbrividisce quando i piedi toccano le mattonelle fredde, Yixing lo prende per mano, WuFan lo segue fuori dalla stanza sbadigliando. Jongdae, dal suo letto, sorride, facendo finta di dormire. Ormai è un’abitudine.

Sono le tre in punto mentre Yixing, davanti ai fornelli, versa attentamente dell’acqua bollente nelle tazze per il tè. WuFan, da dietro, circonda la sua vita con le braccia e poggia il mento appuntito sulla sua spalla. Yixing sta canticchiando qualcosa a bassa voce e sorride appena, assonnato, e una pigra fossetta si disegna sulla sua guancia. WuFan si sporge per morderla dolcemente e la risata di Yixing è come un sospiro.

Alle tre e cinque minuti, WuFan è affondato tra i cuscini del divano, Yixing accoccolato contro di lui. La luce è spenta, l’oscurità è mitigata dalla luce calda della cucina che hanno lasciato accesa. Sorseggiano lentamente il loro tè alla rosa -rubato dalla scorta di LuHan- e bisbigliano discorsi futili, sorridono parole non dette e si baciano a lungo, con calma. Perché nel cuore della notte non sono Lay e Kris, niente baci fugaci dietro porte chiuse, nessuna restrizione, nessun pudore, nessun segreto. Solo Yixing e WuFan. Sulle loro lingue il tè alla rosa è più dolce.

E diciannove e le tazze vuote sono appoggiate sul pavimento. I piedi nudi di WuFan spuntano dal bordo del divano, Yixing è abbandonato contro il suo petto, il viso adagiato tra la sua spalla e il suo collo: le labbra che sfiorano la pelle sensibile, il respiro ritmato che accarezza caldo la gola di WuFan, cullandolo. Il dormitorio è silenzioso e il ticchettio della lancetta dei secondi è invadente. WuFan accarezza i capelli di Yixing con dita pigre e si gode questa banale quotidianità che non gli appartiene, che è come una pepita d’oro nella sabbia pastosa ed ingombrante della loro vita.

Tre e venti e le sue labbra sono premute contro la conchiglia dell’orecchio di Yixing in un sussurro che solo lui può sentire:‘’ Wŏ ài ní ’’. Perché, in momenti come questo, amare Yixing è naturale come respirare e dirglielo è necessario allo stesso modo, prima che l’ultimo secondo della loro banale quotidianità venga inghiottito dal tempo passato. Yixing socchiude gli occhi e preme le proprie labbra distese in un sorriso su quelle di WuFan, in un asciutto bacio, per poi ricadere dolcemente al suo comodo posto. ‘’Anche io,’’ sospira e le parole si infrangono con il suo respiro contro il collo di WuFan.

Alle tre e ventisei si sono addormentai abbracciati sul divano.

Alle sei e trenta del mattino LuHan li trova nella stessa posizione, li osserva per qualche minuto e, anche se dovrebbe, non ha il coraggio di svegliargli perché Yixing sorride persino nel sonno quando sta con WuFan.

Ci pensa  Minseok, alle sette e due, a farlo, facendo il solletico alla pianta dei piedi di WuFan. Il ragazzo ha uno spasmo, Yixing si ritrova a terra e si guarda confuso intorno mentre WuFan scatta in piedi e rincorre, urlando improperi in inglese, Minseok per tutto il dormitorio. Yixing ride, si rimette in piedi e si massaggia la natica che ha pestato cadendo a terra.

Alle sette e quarantacinque WuFan e Yixing si preparano per un'altra giornata da Kris e Lay e sorridono perché in fin dei conti quella è la loro normalità e sono contenti così.

Note:

Okay, tutto ciò è un esperimento che inizialmente pensavo di tenere per me, perché, obbiettivamente, quando ho finito di scrivere volevo vomitare cuoricini ed arcobaleni per quanto è vomitevolmente dolce, ma qualcuno mi ha detto che non è poi così male e blablabla, e io odio scrivere e lasciare le cose a marcire nel PC, quindi ecco qui questo embrione di cosa non meglio identifica e neanche betata. Anche perché poi non aver ancora scritto niente sui miei amati EXO mi irritava psicologicamente. Oltretutto io ora dovrei star finendo di studiare un capitolo di geofrafia astronomica per l'interrogazione di domani, ed invece sono qui a postare cagate. Spero solo ne sia valsa un minimo la pena. Scusate, la stanchezza e la certezza di prendere quattro mi rendono acida ç-ç

Ovviamente, grazie per aver letto ♥