LE PROMESSE DELLE STELLE

A chi ci protegge dal lassù...

Quella notte, una ragazzina di appena tredici anni era sul tetto dell'edificio più alto del villaggio, i ricordi le avvolgevano la mente come una bolla d' acciaio.

Era appena passata la mezzanotte, il giorno seguente sarebbe stato il 15 settembre.

Fissò il cielo stellato sopra di lei sospirando afflitta.

Ascoltami, Obito ti ha sempre voluto bene, anzi, ti amava. Eri tutto per lui. Ha dato la vita per salvarti, lo capisci questo?

Rin continuava a sentire le parole di Kakashi nella sua testa, una volta che finivano, queste tornavano indietro, e si ripetevano.

Non ne poteva più.

Per quanto la giovane volesse bene a Obito, e lo avrebbe ringraziato all' infinito per averle salvato la vita.

Lei non ci riusciva.

Obito non era Kakashi.

E lei amava Kakashi.

Poteva passare per l' ipocrita di turno, ma sarebbe stato più falso fingere di amare una persona che in realtà non si ama, o negare i sentimenti verso la persona per cui davvero si provano?

Quella domanda, sembrò non trovare mai una risposta per lei.

Rin sbuffò tormentata.

“ Cosa ci fai qui?” bisbigliò una voce dietro la kunoichi.

Di tutte le persone che la ragazza si aspettò di incontrare nel cuore della notte, di certo il compagno di squadra dai capelli gessati, era l' ultimo.

“ Potrei farti la stessa domanda” ribatte lei sorpresa di vederlo lì.

Kakashi non le rispose ma si sedette accanto a lei.

“ Comunque auguri” gli sorrise Rin, ricordandosi che il compleanno dell' amico cadeva esattamente il 15.

“ Grazie” rispose pacato.

I due rimasero in silenzio a contemplare la volta celeste sopra di loro.

Fu Rin a spezzare quel silenzio.

“ Obito ci starà guardando da lassù” sentenziò, stringendosi le gambe magre al petto.

“ Probabile” concordò il ragazzo al suo fianco.

“ Sai Kakashi, poco fa ripensavo a quello che mi avevo detto, dopo che Obito è stato sepolto dalla frana e noi siamo fuggiti sugli alberi”.

“ Non mi ricordo tutto quello che ti ho detto in quel frangente, Rin” le rispose franco, guardandola con l' occhio nero.

“ Mi hai detto che Obito mi amava e che ero tutto per lui” le parole bruciarono come veleno nel mentre la giovane le tirò fuori.

“ Era vero, Obito ti ha amata. Lui non ti ha abbandonata come ho fatto io...Rin, perchè non te ne rendi conto?” il giovane Jounin assunse un tono sprezzante vero la compagna.

Rin non si stupì, sapeva che Kakashi stava cercando di farle aprire gli occhi.

Il problema era che lei, si gli avrebbe anche aperti, ma niente sarebbe cambiato.

“ Ho sempre voluto un bene dell' anima a Obito, ma non posso neanche fingere le cose, Kakashi. Tu pensi che io non mi senta un' ipocrita in questo momento? Ma cosa credi che a me non dispiace di non provare quello che Obito provava per me?”.

“ Non lo metto in dubbio, Rin. Ma perchè dopo tutto quello che è successo, continui a preferire me che a lui?” la mise alle strette.

“ La verità è che io e Obito ci conoscevamo sempre da piccoli. E mi ha sempre detto, di seguire il mio cuore. Non ha mai preteso nulla da me, solo che gli stessi vicino e che fossi felice. Tutto qui. E così sbagliato, che a me piaci tu?”.

Kakashi non la guardò più.

“ Io non ti merito...”.

“ Cavolate”.

Rin prese la mano di Kakashi tra le sue.

Lui fissò quei dolci occhi castani resi più lucenti dalle stelle, trapassargli l' anima, letteralmente.

“ Qualunque cosa accada in futuro, ci sarà sempre qualcuno ad apprezzarti per quello che sei. Al di là di quello che hai fatto, detto o pensato. Ricordatelo, Kakashi. Io sarò in prima fila” sussurrò cristallina.

Kakashi sorrise, lieto di quelle parole.

Il giorno dopo, la ragazza morì in missione.

Fu il peggior compleanno della vita del ninja.