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Autore: MileyVero    04/02/2013    6 recensioni
SPOILER 5X12
« Devo andare. » disse Artù portando la mano sulla maniglia per aprire le porta.
Merlino non riuscì a rispondere e chiuse gli occhi, preso dallo sconforto. Non lo avrebbe abbandonato nemmeno questa volta e avrebbe voluto tanto dirglielo, quasi per rassicurarlo, ma purtroppo non poteva farlo.
« Però, » sussurrò Artù facendo scivolare la sua mano dalla maniglia. « volevo dirti una cosa, prima di partire. »
Genere: Angst, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Merlino, Principe Artù, Sir Leon | Coppie: Merlino/Artù
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Salve a tutti! Questa è la mia prima one shot Merthur che pubblico ^^ Ho preso spunto dalla penultima puntata di Merlin, precisamente dalla scena in cui Artù e Merlino si parlano per l’ultima volta prima della battaglia di Camlann, infatti la mia fan fiction inizierà da lì :) All’inizio sarà un po’ angst, ma siccome io sono nata per scrivere storie simpatiche (?), alla fine prenderà una piega completamente diversa, infatti l’ho scritta per far sorridere un po’ XD
Spero apprezziate, buona lettura ^^
P.S. Ho lasciato la parola ‘poetry’ in inglese perché mi piaceva di più XD





 

Poetry.

 
« Credo troverete tutto in ordine, maestà. »
« Notevole, davvero notevole. Non ho mai visto un lavoro così ben fatto, non da te, almeno. »
« Grazie, maestà. »
« Allora, cosa vuoi? »
« Cosa voglio? »
« Andiamo, sei il peggior servo al mondo, e all’improvviso fai questo per me? Vuoi del denaro? »
« No. »
« No, hai già vinto tutto quello che avevo. Tempo libero? »
« Artù… »
« No, neanche quello, del resto non fai nulla nel tempo libero. »
« Volevo assicurarmi che aveste tutto il necessario per il vostro viaggio a Camlann per i giorni a venire. »
« Grazie. Merlino, che intendi con il “mio” viaggio? »
« Temo che non potrò venire con voi, non questa volta, mi dispiace. Devo sbrigare una commissione urgente per conto di Gaius, delle provviste essenziali che non si trovano in zona. »
« Provviste essenziali. »
« Sì... Non è che… »
« No, no. Va bene. Va bene, capisco. »
« Artù… »
« Sai, Merlino, tutte le mie battute sul fatto che sei un codardo non le ho mai dette sul serio. Ho sempre pensato tu fossi l’uomo più coraggioso che avessi mai conosciuto. Immagino di essermi sbagliato. »

 

Merlino rimase immobile, sorpreso dalle parole di Artù, e si sentì dispiaciuto ancor più di prima per non poter andare con lui. Il re rimase con la testa bassa, pensieroso, e si sentì quasi tradito dal suo valletto che l’avrebbe abbandonato proprio in quella battaglia. Appoggiò la pergamena che aveva in mano sul tavolo e sospirò. Merlino aveva abbassato lo sguardo, mentre Artù si era avviato verso porta, senza guardarlo.
« Merlino. » il re si fermò prima di aprire la porta e il mago alzò lo sguardo su di lui. « Forse non tornerò vivo da questa battaglia, lo sai. »
Merlino si limitò a stare in silenzio, poi fece qualche passo verso di lui e si fermò alle sue spalle.
« Devo andare. » disse Artù portando la mano sulla maniglia per aprire le porta.
Merlino non riuscì a rispondere e chiuse gli occhi, preso dallo sconforto. Non lo avrebbe abbandonato nemmeno questa volta e avrebbe voluto tanto dirglielo, quasi per rassicurarlo, ma purtroppo non poteva farlo.
« Però, » sussurrò Artù facendo scivolare la sua mano dalla maniglia. « volevo dirti una cosa, prima di partire. »
Il re girò un po’ la testa verso sinistra e Merlino andò a cercare i suoi occhi dietro ai capelli biondi.
« Io… » Artù si voltò completamente dietro. « Volevo… »
Si ritrovò il viso del valletto ad un soffio dal suo e Merlino sentì il suo respiro sulle labbra, ma non si mosse. Il cuore del mago iniziò a battere forte e i suoi occhi caddero sulle labbra di fronte a lui. Anche Artù rimase fermo, con il cuore a mille, mentre i loro nasi si sfioravano e i respiri si mescolavano.
« Non c’è bisogno di parole… » sussurrò Artù portando le sue dita sulla guancia di Merlino e accennando una carezza.
Lentamente si avvicinò ancor di più all’altro e le loro labbra si incontrarono. Merlino sentì il cuore esplodere, un calore invadergli le guance e chiuse gli occhi per poter assaporare quei momenti. Affondò le dita nei capelli di Artù mentre lui circondava la sua vita col braccio e lo stringeva più forte a sé. I due petti si toccarono e Merlino poté sentire il cuore del re battere forte quanto il suo. Artù aprì la bocca, cercò la sua lingua, e Merlino schiuse le labbra ansimando.  Le loro lingue si cercarono, si scontrarono e anche Merlino andò a circondare la vita del biondo con il braccio mentre con l’altra mano stringeva i suoi capelli. Continuarono a baciarsi con foga e a stringersi forte, come se quelli fossero gli ultimi momenti in cui sarebbero potuti stare insieme.
Improvvisamente qualcuno bussò alla porta e, senza ricevere nessuna risposta, una figura entrò frettolosamente nelle stanze di Artù.
« Sir- »
Il re si staccò troppo tardi dalle labbra del suo valletto. Si voltò verso la porta dove vide un Sir Leon con un’espressione alquanto stupita e ritrasse velocemente le sue braccia da Merlino, portandosele lungo i fianchi.
Artù si girò completamente verso il cavaliere e i due rimasero in silenzio a guardarsi confusi. Sir Leon era rimasto con la bocca aperta, e il giovane re non era riuscito a dire una parola. Avrebbe potuto inventarsi qualcosa e dare la colpa a Merlino di questa imbarazzante situazione, ma non riuscì a pronunciare una sola parola per rimediare a questo inconveniente.
Finalmente Sir Leon si riscosse dai suoi pensieri e riuscì mettere fine a quell’interminabile silenzio. Inizialmente non riuscì a dire nulla, aprì e chiuse la bocca un paio di volte senza emettere nessun suono, poi sbatté le palpebre e riuscì a formulare qualcosa. « Scusate… » sussurrò con difficoltà.
Artù aprì bocca per dire qualcosa, ma non riuscì a fare altro che scuotere in modo quasi impercettibile la testa.
Sir Leon diede un’occhiata a Merlino, che era rimasto immobile tutto il tempo con gli occhi spalancati, poi fece un mezzo passo indietro annuendo con il capo.
« Poetry… » borbottò sparendo dietro la porta.
Artù alzò un sopracciglio e si voltò disorientato verso Merlino. « Poetry? »
Il re lo guardò confuso, ma il mago scosse la testa e alzò le spalle: anche lui non sapeva proprio cosa volesse dire Sir Leon.
 
 
Fine.
 
 
 
 









 
Sì ok, lo ammetto: immagino baci Merthur ovunque, amo troppo questa coppia :’D
E poi, quella scena della ‘poetry’ della 5x03 mi è piaciuta molto e dopo aver visto la faccia di Leon in quei momenti, mi è venuto in mente di riprenderla :’D
Spero che la mia one shot vi sia piaciuta :) Mi farebbe piacere leggere una vostra recensione, grazie mille! Ciao ^^

  
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