Buondì! Nuova shot, anche se è passato poco
dall'ultima che ho pubblicato.
Mi è venuta in mente stamattina mentre facevo la doccia *sese* sto leggendo "i
love shopping in bianco" e mi è venuto in mente il momento prima quando vengono
i dubbi, e ho pensato di infilarci il migliore amico di sempre.
Molto breve, cinque minuti ;)
Hermione allungò le mani sulla gonna voluminosa e la scosse un po' dubbiosa. Si
sforzò di sorridere. Ginny, d'altronde lo stava facendo, e in modo molto
entusiasta. Quindi sorrise anche Hermione, anche se sembrava una smorfia.
Luna, seduta sul letto, la osservava nel riflesso dello specchio mentre la rossa
si affaccendava per chiudere al meglio quella gonna di organza. Strano, fino a
ieri adorava il suo vestito.
“Sorridi Hermione” La incitò Luna, e il sorriso che Hermione avevo stampato
in faccia si dissolse.
“Quello non era un sorriso vero” Ginny si raddrizzò e la guardò in faccia
anche lei attraverso lo specchio.
“Come non era un sorriso vero?”
Hermione sospirò e si voltò verso le altre due “No, non lo era”
“E perchè mai tu oggi dovresti fingere di sorridere?”
Luna si alzò e si affiancò a ginny, poi la prese sottobraccio e con fare
cospiratore disse “Beh, ma succede a tutte le spose, non lo sai? Ci sono
sempre dei dubbi, una qualche paura, nello sposarsi. Questo "sì" è per sempre”
Ginny annuì “Sì, ma tra loro perchè dovrebbe esserci questa incertezza? Sono
sempre stati...”
“Tutte le spose” Ripeté Luna, Hermione intanto si fissava la gonna nel punto
dove avrebbero dovuto essere i suoi piedi nudi. Sospirò ancora.
“Beh, non ci possiamo fare nulla, se non assicurarti, Hermione, che tutto
andrà benissimo, anzi meglio!”
Ginny la fece voltare di nuovo per chiuderle la cerniera del corpetto,
cianciando a proposito della bellezza del matrimonio, del bel sole che fuori
occupava il cielo, dell'azzurro intenso di quello, del suo vestito, della
splendida pettinatura di Hermione, del fatto che tra poche ore la sua amica
riccia avrebbe camminato verso il suo amato in mezzo ad un mare di gente.
“Ragazze... Potreste lasciarmi un attimo... sola?”
Luna si illuminò e cominciò subito a trascinare fuori Ginny che protestava che
dovevano ancora finire, ma dopotutto mancavano solo le scarpe bianche.
Una volta che furono uscite Hermione si sedette sul bordo destro del letto. Il
suo sposo doveva essere da qualche parte, nella stessa casa, che si preparava
con i suoi migliori amici. Peccato, perchè i suoi migliori amici erano anche
quelli di Hermione.
Non che non lo amasse più, sia ben chiaro, anzi, amava l'idea di vivere con lui,
di essere al suo fianco per sempre, di amarlo finché la morte non lo avrebbe
portato via, per poi ritrovarsi. E non che non sarebbe stato lo stesso se non si
fossero sposati. Lei tutto questo lo sapeva anche senza la fede al dito.
Ma avevano voluto sposarsi, e allora lei ora aveva paura. E se quel loro
conoscersi così a fondo avrebbe portato alla routine e alla stanchezza? Se tra
qualche anno lui si fosse pentito? Se lei si fosse pentita? Certo, certo, esiste
il divorzio, ma lei non voleva. Sarebbe stata una sconfitta, sarebbe stato il
divedersi da lui. Sarebbe stato perdere il suo migliore amico.
In quel momento bussarono educatamente alla porta ed Hermione, colta di
sorpresa, sobbalzò.
“Posso?” Disse una voce familiare da fuori, e la sposa si rilassò, salvo poi
raddrizzarsi e dire con voce stridula “E tu che ci fai qui?”
“Se potessi entrare te lo spiegherei” Rise imbarazzato. Hermione gettò
un'occhiata attorno un po' in panico, poi non trovando nulla di ciò che cercava
si rassegnò.
“Non puoi entrare!”
“Oh, andiamo Hermione!”
“Non puoi!”
“Sono il tuo migliore amico! Posso!” Disse, cinque secondi prima di entrare,
Hermione si alzò di scatto e si gettò verso la porta, ritrovandosi faccia a
faccia con Harry. Una Harry più scompigliato che mai e con il papillon disfatto,
che penzolava sulla camicia e la giacca.
“Harry!” Gemette Hermione, soffiandosi via una ciocca che le era ricaduta
sul viso, Harry gliela sistemò dietro l'orecchio e lei sbuffò andandosi a sedere
di nuovo sul letto, ma stavolta si appoggiò più indietro e incrociò le gambe
nella gonna. Harry La osservò divertito e poi chiuse la porta.
“Che ci fai tu qui?”
“Ginny e Luna ne parlavano”
“Di che?” Chiese Hermione strabuzzando gli occhi, che seguivano il movimento
dell'amico che si sedeva al suo fianco e poggiava i gomiti sulle ginocchia,
congiungendo le mani.
“Del fatto che hai dei dubbi, a dire il vero credo che Luna abbia fatto
apposta a farmi sentire la conversazione”
“Ma io non ho...”
“Anche lo sposo ha dei dubbi” La interruppe Harry guardando fisso davanti a
sé, assorto, Hermione si morse le labbra portando via il rossetto che Calì e
Lavanda le avevano applicato prima di lasciare il campo per controllare la
disposizione degli invitati in chiesa.
“Dubbi?”
Harry annuì, poi spiegò “Ti ama, ma ha un po' paura”
“Anche io ho paura”
“Ma lo ami?”
“Certo, lo amo”
“Allora andrà tutto bene. Questo è stato il suo ragionamento” Hermione
annuì.
“Ma resta comunque un po' di paura”
“Anche a lui ne è rimasta un po'“
“Digli che non scapperò, se è questo che lo preoccupa”
“Glielo riferirò, anche perchè scappare in due non sarebbe appropriato”
Ridacchiò, ma l'espressione della ragazza lo bloccò.
“Scherzavo Hermione. Non scapperà, te lo prometto. Dirò a Dean e Seamus di
appostarsi all'uscita della chiesa per acciuffarlo, in caso”
Lei sorrise sempre un po' titubante. Rimasero in silenzio per un po', da fuori
della porta si sentivano persone correre qua e là, loro le conoscevano tutte,
quelle voci che urlavano a destra e a manca. Dopo un po' Harry si voltò nella
sua direzione con un sorriso appena accennato.
“E così, oggi ti sposi” Hermione annuì e spostò le gambe, piegandole e
portandole al petto, le strinse in un abbracciò, spiegazzando un po' la stoffa
bianca. Ma non le importava.
“Harry... Tra noi... sarà sempre... lo stesso?”
“Te lo prometto. Sono il tuo migliore amico, e questo non potrà cambiare mai
>>
“E se... mio marito mi facesse arrabbiare...”
“Prima lo curerei, perchè una Hermione arrabbiata è pericolosa anche a livello
fisico. Poi lo prenderei a pugni”
Hermione rise e si sporse verso il ragazzo mentre le loro risate si spegnevano
dolcemente, Harry le abbracciò e lei posò la testa e l'orecchia nell'incavo
della sua spalla.
“Grazie Harry”
“Non c'è di che”
“Ho solo un perplessità piccola piccola: tu non dovresti essere qui”
“ah-ahm”
“Come risolviamo la cosa?”
“Sono soltanto il tuo migliore amico, non c'è niente di male a fare gli auguri
alla sposa”
“E i migliori amici possono vedere il vestito della sposa prima del
matrimonio?”
“Certo. E poi tu non sei neanche completamente vestita, mancano le scarpe e la
rosellina che sta là sopra” disse accennando al comodino, poi si allungò e la
prese i mano. La porse ad Hermione che si era seduta n modo più consono alla
situazione. Rimasero in silenzio, finché Ginny non venne a bussare istericamente
alla porta.
“Dio santo! Hermione! Sei in ritardo di dieci minuti! La cerimonia sta per
cominciare!”
“Cosa?” Strillò Hermione, schizzando alla porta. Ginny entrò seguita de
Seamus che le stava portando il Bouquet, appena vide Harry diventarono entrambi
verdognoli.
“Che ci fa lui qui?”
“E' il mio migliore amico, Ginny, non c'è niente di male” la rossa annuì un
po' stralunata poi senza indugiare oltre la afferrò per un braccio e la trascinò
via prendendo il bouquet dalle mani di Seamus che intanto stava illuminandosi di
gioia.
“Finalmente ti ho trovato! E' un pezzo che ti cerchiamo, sono tutti
terrorizzati!”
“Beh, tranquillizzali. Non scappo”
Afferrò anche lui Harry per un braccio e presero a correre al piano di sotto.
Passarono per la cucina ed uscirono nel cortile della casa di Harry, che un
tempo era stata la casa dei suoi genitori che ora lui aveva ricostruito, e da
dietro salirono sulla piccola piattaforma bianca rialzata da terra. Seamus lo
mollò proprio sulla sinistra dell'arco bianco pieno di rose, per poi essere
tempestivamente raggiunto da Ron che sembrava molto sollevato di vederlo.
“Finalmente Harry! Ma ti pare il momento di scomparire questo? Ero
terrorizzato!” Il moro annuì e l'amico riprese “Oddio! Il papillon! Perchè è
disfatto? Io non so rifarlo!” Ron si voltò verso la piccola folla che sedeva
sulle panchine smaltate di bianco per cercare qualcuno che sapesse sistemare la
cosa, ma tutti si erano voltati per osservare la sposa che stava ferma,
imbarazzata, sul fondo, accanto a suo padre.
“Oh” Disse soltanto, Harry che invece si stava guardando le scarpe si sfilò
il papillon disfatto e lo gettò a terra lì vicino. Poi sentì l'organo intonare
la marcia nuziale e sollevò il capo di scatto. C'era Hermione che avanzava
sorridendo incerta alla folla. Lui sorrise quando incrociò il suo sguardo, e il
sorriso della ragazza si fece disteso. Era fatta. Ora erano solo loro due.
E lei era radiosa. Nulla di più, nulla di meno. E lui l'amava.
Dubbi? Paure? Stupidaggini.
La riccia lo raggiunse salendo le scalette e Luna si affiancò a lei, era la sua
testimone, Ginny invece si sedette in prima fila.
Mentre il pastore cominciava con la funzione lui le sfiorò appena la mano e lei
gli sorrise.
“Non sei scappato”
“C'è ancora tempo” Dovettero trattenere le risate, mentre il pastore li
squadrava severamente. Hermione però si riaccostò alla testa scarmigliata di
Harry e con le gote rosse per l'imbarazzo e uno scintillio birichino e divertito
negli occhi disse “Ho i piedi nudi, non ho fatto in tempo a mettere le scarpe,
Ginny mi ha trascinata qui”
“Io ho buttato via il papillon”
Ridacchiò Harry di rimando lanciando un'occhiata all'uomo che distava di qualche
metro, dietro l'altare, e che in quel momento considerava alla stregua della
McGranitt.
“E sei spettinato”
“E tu hai il vestito spiegazzato”
“E tu hai la giaccia sbottonata”
“E tu sei bellissima e io ti amo”
Hermione arrossì abbassando un po' lo sguardo.
“Ti amo anche io”
Harry ghignò quasi e borbottò “Ma come? Io non sono bellissimo?” Hermione
fece di tutto per non scoppiare a ridere davvero, ma una risatina le scappò. E
mentre Harry si premeva una mano sulla bocca per non ridere il pastore
interrompeva il suo soliloquio per guardare contrariato i due sposi.
La ragazza arrossita e sorridente abbassò lo sguardo, spostandolo appena verso
destra, dov'erano le loro mani giunte, Harry fece altrettanto, stringendo.
(Grazie Hermione per la correzione della direzione dello sguardo di Hermione^_^)
E' un po' ispirata dal telefilm "un medico in
famiglia"... avete presente la puntata prima del matrimonio di Lele e Alice?
Ecco loro due stanno in macchina e Alice chiede a Lele cosa succederebbe se lei
litigasse con il marito, in futuro, e Lele risponde che lo prenderà a pugni... o
qualcosa del genere XD adoro quella puntata *çç* e ho subito pensato ad Harry ed
Hermione quando l'ho visto *ç*