Gli gnomi delle montagne ( 冒険コロボックル, Boken korobokkuru ) è un anime ideato da Satoru Sato e prodotto in 26 episodi dalla Tatsunoko nel 1973. La serie è stata trasmessa in Giappone a partire dall'ottobre 1973 dal network YTV e in Italia da TMC a partire da settembre 1973.
La storia narra le vicende del giovane Strapper, un ragazzino timido e sfortunato, che non riesce a farsi delle amicizie. I ragazzi della sua età lo scherniscono e fanno i prepotenti con lui, che rimane sempre più solo. Ma un giorno Strapper incontra l'intrepido Tobor, la graziosa Airin e il simpatico Sorriso, tre piccoli gnomi delle montagne, che lo aiuteranno a risolvere tutti i suoi problemi e a trovare la fiducia in sé stesso.

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http://www.youtube.com/watch?v=u6JNN1ixh34

Non tutti gli umani sono senza cuore

- Sparisci, bastardo pulcioso che non sei altro!

Dopo averlo scaraventato fuori del negozio a pedate, il droghiere intimò quel povero terranova affamato di tenersi alla larga. L'animale guaì tristemente, guardando l'uomo con due occhioni lucidi capaci di intenerire chiunque, ma quell'iracondo energumeno aveva evidentemente un sasso al posto del cuore.

- Sei ancora qui ?!? - ruggì nuovamente, brandendo minaccioso una spranga di ferro sopra la testa. - Se non te ne vai subito, ti spacco la testa a randellate... Fila via, bestiaccia!
- CAI... CAI... CAI...

Evitando per un soffio un colpo che altrimenti lo avrebbe ucciso, lo sfortunato cagnolone dovette darsi alla fuga.
Dal lampione ove erano appollaiati, Tobor e gli altri avevano avuto modo di osservare tutta la scena con profondo disgusto.

- E' orribile - esclamò Airin. - Povero cucciolo... Quel tizio è veramente un uomo orribile!
- Mi hai tolto le parole di bocca - commentò Sorriso.
- Non sopporto i prepotenti - fece Tobor sguainando la minuscola spadina dal fodero appeso alla cintura. - Diamogli una lezione, d'accordo?
- LAMPO - risposero in coro gli altri, lanciandosi dietro al compagno e balzando assieme a lui sull'insegna della drogheria.

Quel disgustoso energumeno del proprietario, una volta allontanato l'animale solo perché si era messo a fiutare i resti di una salsiccia davanti all'ingresso del negozio, adesso stava pulendo con una scopa per buttare tutto nel bidone dell'immondizia.

- E' veramente un individuo spregevole - osservò Airin. - Se intendeva buttarla via, avrebbe potuto lasciarla a quella povera bestia affamata!
- Gli uomini di quel tipo sono solo dei grandi egoisti - replicò Tobor. - Sorriso, dammi una mano a sganciare l'insegna!
- Con piacere - rispose l'altro, annuendo col capo.

I due gnomi si accinsero a scheggiare gli anelli metallici che sorreggevano l'insegna, colpendoli ripetutamente con le loro minuscole spadine affilate, mentre Airin osservò da basso in attesa del momento buono per colpire.

- Ancora un po' a destra - mormorò, facendo oscillare l'insegna in equilibrio sempre più precario. - Un altro po' a sinistra... Adesso!

In risposta al segnale convenuto, Tobor e Sorriso ruppero l'anello metallico giusto in tempo. Priva del suo appoggio fisso, l'insegna si scardinò dalla sua sede, rovesciandosi su sé stessa, e andò a finire sulla zucca del malcapitato droghiere. Questi accusò la botta proprio in mezzo alla grossa pelata, barcollando pericolosamente sulla soglia, e si ritrovò gambe all'aria sulla pila di merce esposta davanti l'ingresso.
Gli gnomi saltarono via un attimo prima della caduta e, atterrando sul marciapiede, si fermarono a contemplare l'ottimo lavoro svolto.
Quel vile prepotentaccio stava infatti mezzo frastornato, immobile tra le merci e l'insegna fracassata del negozio, a contare le stelle e ad ascoltare gli uccellini.

- Giustizia è fatta - fece Tobor soddisfatto. - Andiamo a vedere come sta quel cane!

I tre piccoli gnomi raggiunsero il cucciolo fuggitivo, il quale si era andato a rintanare dietro alcuni cespugli al margine della strada. Il poverino era stanco e, a giudicare dall'espressione che aveva, doveva essere anche molto affamato. Da principio si spaventò nel veder sbucare dal nulla i tre esserini saltellanti ma, percependo istintivamente la loro bontà d'animo, si rasserenò immediatamente.

- Povero cuccioletto - mormorò Airin, saltandogli sopra per carezzargli l'orecchio. - Hai fame, vero?

Il cane annuì.

- Bisognerebbe trovargli qualcosa da mangiare...
- Dipendesse da me, trasformerei quel ciccione antipatico in una grossa salsiccia - disse Sorriso, immaginando l'odioso droghiere come una specie di insaccato. - Ma ho paura che gli resterebbe sullo stomaco!
- Potremmo chiedere aiuto a Strapper - suggerì Airin.
- Buona idea, andiamo a spiegargli la situazione!

Una volta messo al corrente dell'accaduto, il loro giovane amico non si fece certo pregare.
Il tempo di sottrarre alcune cibarie dal frigorifero, senza ovviamente farsi vedere dai genitori, Strapper si recò dunque assieme agli amici gnomi per portare da mangiare al cagnolino in difficoltà. L'animale spazzolò tutto il cibo in men che non si dica, ringraziando il ragazzo con grandi leccate affettuose sulla guancia.

- Meno male che ci sono anche esseri umani come il nostro Strapper - osservò Tobor contento.
- Non sono d'accordo - ribatté Airin, diventando rossa in volto come al solito. - Il MIO Strapper è unico!

FINE