LA SFIDA PIU' DURA DI TUTTE
..Il perdono..
Il giovane AMBU marciava tranquillo per le vie di Konoha, ignaro di essere seguito da un' altro ninja.
“ Eccoti, mio eterno rivale!” proruppe una voce allegra, Gai apparve a un centimetro dal volto mascherato di Kakashi.
“ Ehi” lo salutò scialbo, togliendosi la maschera di porcellana.
“ Prima che tu parta in missione, voglio proporti una sfida”.
Oh no, ci risiamo, pensò afflitto l' AMBU.
“ Allora. Vincerà...chi bacerà per primo Rin”.
La compostezza del ninja copia sparì sotto uno sguardo a dir poco sconcertato.
“ Ok. Non è divertente, Gai” mormorò serio.
“ Non sto scherzando” rispose l' altro, con lo stesso tono.
Adesso? Se lui non avesse accettato, l' avrebbe perseguitato a vita.
“ Va bene” accettò.
“ Perfetto, che la sfida abbia inizio!”.
Gai sparì.
Kakashi non seppe mai che quella strana sfida indetta da Gai, serviva solo a riavvicinare i due dato che dopo la morte di Obito si erano entrambi persi.
L' unica partecipante era lo shinobi dai capelli argentati.
Gai avrebbe solo fatto da spettatore.
Kakashi si pentì amaramente di aver accettato. Erano quasi due settimane che non parlava con la kunoichi, il motivo era che dopo la morte di Obito, lui si era arruolato negli AMBU e Rin si era semplicemente adeguata a quella scelta continuando la sua vita.
Come aveva sempre fatto.
Quel giorno Rin decise di portare dei fiori a Obito, si svegliò presto uscendo di casa all' alba.
Fece comporre un piccolo mazzo dalla signora Yamanaka, gigli e lillà.
Arrivò davanti alla lapide verso mezzogiorno, accorgendosi che vi era qualcun' altro.
Kakashi.
La voce interiore della ragazza le disse di fare marcia indietro. Magari non voleva neanche vederla.
Obito era morto per colpa sua alla fine.
Ma Rin, la ignorò.
Kakashi sentì i passi leggeri dietro di lui.
“ Ciao, Kakashi” la giovane si mise accanto a lui, posando il mazzo a terra.
“ Ciao..” rispose lui, notando il tono mesto di lei.
Rin soffriva più di quanto dimostrasse.
“ Che ci fai qui?” gli domandò, gli occhi castani erano più spenti del solito.
E non sorrideva.
Lei che aveva sempre amato sorridere.
“ Bè ecco” Kakashi voltò la testa dall'altra parte.
Non ci riusciva.
Quella volta decise volutamente di perdere la sfida anche se secondo lui sotto la proposta di Gai c'era un secondo fine.
“ Sei in missione?” deviò l' argomento lei, indicando con una mano la divisa.
“ Sì, parto tra poco. Prima però, mi farebbe piacere, poter passare un po' di tempo con te. E da un po' che non ci vediamo, siamo compagni di squadra dopotutto, no?” le sorrise benevolo.
Sentendo le parole di Kakashi, il cuore di Rin si spezzò.
Gli occhi le divennero lucidi.
“ Già...compagni di squadra” ripete Rin, fissando il nome di Obito sulla lapide.
“ Mi dispiace per essere sparita e non aver neanche provato a parlarti, temevo c'è l' avessi con me...” continuò lei, accennando un sorriso colpevole.
“ Se qualcuno deve chiedere scusa, quello sono io, Rin” disse Kakashi a voce bassa.
Rin si aggrappò al suo braccio, appoggiando la testa poco sotto la sua spalla.
Gai guardò i due, davanti al monumento.
Un' altra vittoria per il grande Maito Gai, pensò per poi dissolversi.