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Autore: Celeste9    05/02/2013    2 recensioni
Il vostro sogno è lavorare con gli One Direction? Leggendo le testimonianze di alcune figure professionali che hanno avuto a che fare con loro, cambierete idea. O forse no.
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Questa è una raccolta di OS umoristiche che ho scritto in una notte insonne in cui avevo bisogno di buonumore. ATTENZIONE: sono racconti leggeri, senza pretese, che contengono doppi sensi e allusioni sessuali. I fatti descritti sono di mia invenzione e non intendono dare rappresentazione veritiera del carattere di questi ragazzi, né offenderli in alcun modo.
Credits: i titoli sono versi delle canzoni degli One Direction.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Il mio nome è Celeste e sono la parrucchiera degli One Direction; prima di invidiarmi lasciate che vi racconti quanto è faticoso lavorare con loro e sono sicura che cambierete idea.

Prendiamo Louis, per esempio, che strilla in continuazione perché l’acqua a suo avviso è sempre troppo calda o troppo fredda, perché lo shampoo gli fa bruciare gli occhi o non è abbastanza profumato. Senza contare che è un eterno indeciso e impiega un sacco di tempo per decidere la posizione di quel misero ciuffo che si ritrova.

È ovvio che non appena finisco con lui, ho bisogno di uno come Liam: un vero tesoro, soprattutto da quando ha tagliato i capelli e ci vuole un attimo tra lavarglieli e asciugarglieli; dopo ogni seduta gli do sempre un bacio in testa: se lo merita e mi aiuta a rilassarmi prima di passare a un altro osso duro del gruppo.

Zayn e il suo ciuffo mettono sempre a dura prova la mia pazienza; lui è un perfezionista e la sua pettinatura deve essere simile a una scultura; userebbe una gran quantità di prodotti e devo sempre schiaffeggiargli le mani per convincerlo a mettere giù i barattoli e i tubetti che vorrebbe portarsi via.

Niall fortunatamente, è una boccata d’aria fresca dato che ha dei bei capelli facili da gestire nonché poche pretese su come acconciarli. E poi c’è lui, Harry, l’incubo di ogni parrucchiere poiché non si sa mai con quale pettinatura si sveglierà. A volte i suoi capelli sono lisci, altre volte ricci, certi giorni schiacciati, altri voluminosi: definirli bipolari è un complimento! E non tralasciamo la sua ossessione per lo shampoo alla mela con cui un giorno probabilmente gli farò un clistere!

Naturalmente questa è la routine, il vero delirio è quando accade qualche imprevisto, come quella volta in cui vidi qualcosa che non andava nei capelli di Louis.

-Louis, hai delle sorelle più piccole vero?

-Sì.

-E le hai viste di recente?

-Sì, perché?

-Ti hanno attaccato i pidocchi.

-I pidocchi?!- quando gridava era come se avesse un megafono, gli altri si precipitarono immediatamente nella stanza per vedere cosa fosse capitato. Li informai della situazione:

-Ragazzi, devo comunicarvi una brutta notizia: Louis ha i pidocchi e probabilmente li ha passati anche a voi visto che dormite e viaggiate insieme e che le vostre teste sono sempre in contatto.

Li ispezionai uno a uno, non sembrava ne avessero, ma ne sarei stata certa solo dopo aver passato un pettinino a denti stretti su tutti i loro capelli a seguito di un inevitabile trattamento antiparassitario.

Il primo che passò per le mie mani fu naturalmente l’untore al quale strappai letteralmente alcune ciocche di capelli nell’intento di eliminare le uova degli sgraditi ospiti.  Ovviamente strillò per tutta la durata dell’operazione.

Niall si lagnò tutto il tempo di quanto puzzasse e bruciasse il prodotto che avevo usato e quando ebbi finito, la sua cute delicata era rossa come un pomodoro.

Il santo Liam fece tutto da sé, perché ero troppo impegnata a convincere Zayn che il trattamento sarebbe bastato ad eliminare il problema e che non avrei dovuto raparlo a zero come faceva suo padre quando era piccolo.

-Meno male, non voglio essere brutto e pelato come Liam- disse.

Consolai quest’ultimo col solito bacio in testa sfidando l’odore nauseabondo che emanava.

Li spedii tutti fuori ad asciugarsi al sole e cominciai a cercare Harry che si era nascosto. Quando finalmente lo trovai, m’implorò

-Non farlo, sarà dolorosissimo!

Poi mi guardò e, come se avesse avuto una rivelazione, il suo sguardo cambiò improvvisamente da supplichevole a spavaldo:

-Anche tu sei stata testa a testa con noi. Anche tu avrai sicuramente i pidocchi!

Deglutii: avevo i capelli ricci come i suoi e notevolmente più lunghi. Avanzò verso di me brandendo il pettinino.

-Chissà come sarebbe contento Niall di bruciarti la cute con quel prodotto rivoltante, per non parlare delle ciocche che ti strapperebbe Louis passandoti il pettine, sai quanto è isterico quando vuole. Altrimenti potremmo usare il vecchio metodo di casa Malik: la rasatura, così Liam potrebbe darti un bacino consolatorio sulla pelata! Facciamo un patto: tu non mi farai niente e io non farò notare a nessuno che anche tu avresti bisogno del trattamento.

Quello sporco ricattatore ormai era vicinissimo a me, i nostri corpi si toccavano, il desiderio salì vertiginosamente. Quella sera uno dei due passò i pidocchi all’altro e probabilmente anche qualche malattia sessualmente trasmissibile.

 

  
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