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Autore: Aida    26/08/2007    3 recensioni
Dodicesima ff della serie "Pezzi di vita". Draco scopre la realtà del suo sentimento e della loro coppia. Avviso coloro che leggono che questa è una raccolta e non una storia a capitoli, le storie possono essere lette anche separatamente, di certo se le si leggeranno una di seguito all'altra si troverà un filo conduttore.
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Draco/Harry
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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IL PRIMO REGALO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Eccolo lì che lo attende su una panchina, sei mesi che si frequentano e ancora si emoziona al solo vederlo, davvero imbarazzante. Si avvicina a lui che ancora ignaro della sua presenza e nota che di fianco al ragazzo c’è un pacchetto, sussulta; sarà per lui? Ma non ha tempo di pensarci, l'altro si è finalmente accorto del suo arrivo e gli fa un sorriso che ancora adesso riesce a sciogliere il ghiaccio che è in sé, gli si avvicina con la mente ormai dimentica di quello strano pacchetto. L’altro si alza per raggiungerlo e quando lo fa gli scocca un leggero bacio sulla guancia, strano, davvero strano. Con un sopracciglio inarcato per rimarcare la sua domanda inespressa lo saluta “Ciao.”

“Ciao.” gli risponde l’altro con voce imbarazzata.

“Come mai questo?” gli fa indicandogli la guancia. Non rispondendo lo trascina verso la panchina e lo fa sedere, adesso il pacchetto è di fianco a lui.

Si guardano negli occhi ed inizia a parlare “Quello era per dirti che per me sei importante, Draco”.

Oddei.

Nessuno lo aveva mai considerato importante oltre a sua madre.

“Sei arrossito” gli fa lui con vocina dolce.

“Harry...” Tenta di dire qualcosa, ma non ci riesce; Harry, che gli si era inginocchiato davanti, non se ne preoccupa e distoglie l’attenzione da lui per prendere il pacchetto e passarglielo. Draco emozionato oltre ogni misura e più che
arrossire impallidisce all’inverosimile; alla fine decide di scartare il pacchetto oltre che guardarlo attonito.

È il primo regalo di Harry. Mentre lo scarta nota che la carta è di un orrido rosso e che il contenuto sembra morbido sotto le sue mani, alza per un attimo lo sguardo e vede che Harry l’osserva con un enorme sorriso grattandosi, nel frattempo, la
cicatrice; indice del suo imbarazzo.

Finito di scartare il regalo Draco si trova di fronte un piccolo peluche, costernato nota che è un cervo. Rialza lo sguardo e vede che Harry lo guarda con un sorriso più enorme di quello di prima e con gli occhi lucidi, riporta lo sguardo sul peluche e nota che il cervo ha un ciondolo, lo prende vedendo che il pendaglio è un portafoto; lo apre sempre più incuriosito e ha la visione di un bel viso di donna dagli occhi verdi e i capelli rossi.

Iniziando, forse, a capire riporta l’attenzione su Harry, ormai anche lui con gli occhi lucidi. Restano per un po’ così, lui emozionato ad ammirare il suo ragazzo, ed
Harry a guardare il suo regalo.

Alla fine è Harry a parlare “Draco... ti presento i miei genitori”. Non avrebbe resistito molto, questo pensava, mentre cercava di non spezzarsi, il primo regalo e lui gli presenta i genitori, amava quel ragazzo.

“Harry... non so che dire.”

“Vuoi essere solo mio? Solo a questo devi rispondere, Draco. Vuoi essere per sempre mio come io lo sarò per te?”

Oddei.

Sarebbe morto se non avesse sentito le mani di Harry sulle cosce che lo tenevano ancorato alla realtà. Adesso era lì che lo guardava incerto, perché lui non rispondeva, pensando di aver fatto un errore, di essersi esposto troppo.

Per tranquillizzarlo gli risponde “Tu sei già mio, Potter.”

E finalmente il suo sguardo ritrova la gioia, Draco abbassa il suo e con voce flebile dice “Ed io sono già tuo”.

L’altro salta e lo abbraccia, si alza e lo trascina con sé e finalmente lo bacia, un bacio dolce, ma che lui provvide a far diventare passionale. Staccatisi e affannati, ancora abbracciati si sorridono.

“Dai, ti porto fuori.”

“E gli anelli, Potter?” fa con atteggiamento altero.

“Una cosa alla volta, Draco; prima i genitori e poi gli anelli, e mi pare che i tuoi manchino all’appello, no?” fa Harry con evidente divertimento.

Adesso però che ci rifletteva, vabbé riflettere tra le braccia di Harry era una parola grossa, la foto della donna aveva senso, ma perché un cervo per il padre?

“Harry perché un cervo per simboleggiare tuo padre? Non ha molto senso.”

“Oh Draco, ne ha, ne ha eccome.”

 

 

 

 

 

 

 

  
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