05/02/2013
0 recensioni#Flashback#
Le sue mani continuavano insaziabili a perlustrare ogni centimetro del mio corpo e le sue labbra non si staccavano dalle mie, le nostre lingue giocavano instancabili e lui era sdraiato sopra di me tenendomi saldamente, facendo intrecciare le mie gambe con le sue.
Sciolse abilmente il nostro bacio per guardarmi dritto negli occhi, rimasi immobile sotto il suo sguardo incapace di fare o dire qualcosa, sorrise soddisfatto si riavvicino alla mia bocca e afferro il mio labbro inferiore fra i denti per poi tirarlo, mi prese alla sprovvista e mi fece scappare un gemito sorrise nuovamente soddisfatto. Iniziò a slacciarmi la camicetta bottone per bottone, lentamente, facendomi impazzire,
forse non mi era del tutto indifferente.
Mi accarezzò i fianchi e vi posò le mani premendo forte i polpastrelli, iniziò a baciarmi il basso ventre, sentii esplodermi dentro, fremevo sotto al suo tocco mi lasciò un paio di morsi sotto le costole, tirò fuori la lingua e incominciò a segnare cerchi immaginari intorno al mio ombelico.
Piano piano piano arrivò fino al mio seno dando dolci baci uno dopo l’altro lentamente, lasciando una tiepida scia umida e sorridendo sghembo sulla mia pelle lo morse, sospirai e automaticamente inarcai la schiena, rise divertito.
Venni presa da un senso d’orgoglio mi liberai dalla sua presa e capovoltai la situazione distendendomi sopra di lui, li sfilai abilmente la canotta bianca e la lanciai dietro di me, seguita subito dopo dalla mia camicetta ,
sorrise lo guardai qualche secondo ma non riuscì a decifrare quel ghigno, non ero abbastanza lucida per rifletterci su, e eliminai quel pensiero, ricambiai il suo favore e scendendo lentamente e più sensualmente possibile alla sua vita baciai lentamente il suo ombelico scesi di un paio di centimetri e morsi un lembo di pelle al confine dei boxer, rimase impietrito e fu il mio turno di sorridere soddisfatta.
Ribaltò nuovamente la situazione sdraiandosi sopra di me e coprendomi avaramente mi baciò con foga.
Scese rapidamente mi sfilò un tacco e poi l’altro, slaccio i miei pantaloncini e sfilò anch’essi gettandoli da qualche parte in quella stanza buia, così rapidamente che non feci nemmeno in tempo a ribattere,
una volta arrivato al cotone degli slip mi guardò in cerca del consenso, i suoi occhi color caramello penetrarono nei miei erano lucidi probabilmente per l’eccitazione e per il troppo alcool, non so, erano desiderosi, quasi supplichevoli. Annuii, e deglutii un paio di volte per via della gola secca.
Sorrise e tolse anche quel pezzo di stoffa, inizio a baciarmi l’interno coscia, rapidamente mordicchiando qua e là, mi sentì andare letteralmente a fuoco, arrivò sempre più vicino ansimai rumorosamente, arrivò al punto dolente e gemetti di piacere, si liberò dell’impiccio dei pantaloni , risalì e mi iniziò a baciare senza fermarsi, con foga, e lentamente -- come per non farsi notare -- infilò le mani sotto la mia schiena arrivando al gancetto del reggiseno ci guardammo per un istante e mi tenne stratta a lui come se avesse paura che me andassi, ma ero ansata troppo oltre per fermarmi ora, lo slacciò e lo accompagnò finche non lo lasciò, cadere atterra inanime.
Si mise a cavalcioni su di me e mi osservò, in quel momento mi senti invadere dall’imbarazzo ma la passione del momento sovrastò quella sensazione, si levò i boxer e si attaccò a me, senza giraci troppo intorno,
in attimo di lucidità li dissi guardandolo negli occhi “ Justin, sono vergine. ” Mi diede un bacio sulla fronte e mi sorrise dolcemente rassicurandomi. “Tranquilla.”
Lo sentì entrare delicatamente dentro me, sentì il suo profumo inebriarmi le narici e e fu invasa dal suo calore. Misi le mani sulla sua schiena lo premetti forte su di me.
Sentì delle spinte più forti spostai le mani sul lenzuolo strinsi i pugni mi scappò un grido soffocato dai gemiti e in arcai la schiena per sentirlo mio. Il dolore che provavo era sovrastato dal piacere e dall’alcool. Continuavamo ad ansimare entrambi e i nostri respiri si muovevano a l’unisono , in quel momento tutto ciò che era successo tutto ciò che sapevo di lui scomparve c’eravamo solo noi due, e la nostra unione niente più barriere. Non avevo mai provato nulla di simile, tutte quelle sensazioni nuove e il piacere mi invasero completamente.
Da li in poi ho immagini sfuocate nella mia mente nulla di più, l’unico ricordo che credo non scorderò mai sono i suoi occhi lucidi, che quando tutto finì guardarono diritto nei mie e una frase inaspettata mi colpì “ Stai bene?”
Forse era diverso da come pensavo.
#fine flashback#
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una frase inaspettata mi colpì “ Stai bene?”
Frose era diverso
da come pensavo.
So che è un po' spinto ma era da tempo che volevo
scrivere una storia del genere spero davvero vi piaccia,
Lasciate delle recenzione per favore e grazie :)