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Autore: hazzaslady    05/02/2013    5 recensioni
«Mi stai dicendo che vuoi che ritorniamo insieme?» Domando con un misto di felicità e incredulità.
«No, la cosa è diversa.» Scuote la testa sorridendo. «Non è mai finita
MOMENTANEAMENTE SOSPESA.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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1. Ogni posto è migliore se non ci sei tu.

 

«Zayn Jawaad Malik, esci immediatamente da questo bagno per l’amor di Dio. Sto aspettando da più di venti minuti e la mia pazienza è ormai giunta al limite!» urlo spazientita, bussando per la millesima volta alla porta del bagno con insistenza.
Tutte le mattine è sempre la stessa storia. Zayn sabota la mia sveglia in modo da farla suonare un quarto d’ora dopo così lui ha strada libera per il bagno e si chiude lì dentro a vita. 
«Zayn ti prego, devo prepararmi per andare a scuola.»
Lui e la sua fissazione per i capelli, è peggio di una ragazza delle volte.
La porta finalmente si apre. «La smetti di essere così rompi palle per favore?» sbuffa posando il tubetto del dentifricio.
Mi trattengo dalla voglia di saltargli addosso, - e premetto, non perché è un bel ragazzo, ma per riempire di sberle quel suo bel faccino - solo perché ha usato le due paroline magiche. Quasi mi commuovo, insomma non capita molto spesso che le dice.
Lo sfrattono via dal bagno proprio nel momento in cui sta per portare lo spazzolino alla bocca, di conseguenza il sottile strato di dentifricio cade per terra scansando per qualche centimetro le sue scarpe preferite. Mi incenerisce con lo sguardo ma prima che possa replicare o urlarmi qualche insulto del tipo “Ma sei proprio una stronza!” oppure “Come facciamo ad essere imparentati noi due? Sicura di non essere stata adottata? Non possiamo essere imparentati.” gli chiudo la porta in faccia.


L’odore forte della lacca di Zayn mi entra nelle narici facendomi storcere il naso, comincio a tossire, come quando qualcuno ti fuma allegramente accanto facendoti arrivare tutto il fumo addosso senza nessun problema, se ne fregano proprio. 
Sistemo un po’ il casino che ha fatto sul lavandino e mentre apro il getto d’acqua calda della doccia per riscaldare l’acqua.
Mi tolgo il pigiama con una mossa veloce ed entro dentro, cominciando a riflettere su come vendicarmi per la sveglia.
Cosa posso combinargli? Oh, ho sempre desiderato svegliarlo facendo rumore con le padelle.


«Milena!» urla mio fratello dal corridoio bussando alla porta.
Non dargli retta e rimani incazzata, infondo è colpa sua se sei in ritardo.
«Milena!» urla ancora più forte.
Non dargli retta e continua a rimanere incazzata con lui.
«Milena!!»
Perdo completamente la pazienza e chiudo il getto dell’acqua, esco dalla doccia e afferro l’asciugamano avvolgendomelo addosso. 
Apro la porta e guardo Zayn infastidita. «Che cazzo vuoi?» gli dico incrociando le braccia al petto.
Sghignazza divertito. «Siamo in ritardo e ti volevo dire di sbrigarti o vai a piedi stamattina.» indossa la giacca.
Alzo un sopracciglio e lo guardo con sguardo furente. «Sei uno stronzo, tu mi hai fatta uscire dalla doccia velocemente per dirmi questo? Ti rendi conto che è solamente colpa tua se sono ancora in ritardo? Che razza di fratello che ho.»
«Un fratello fighissimo.» dice indicandosi. «Cioè guardami! Tutte a scuola, e non, vorrebbero avere un fratello come me che gironzola per la casa. Sono la perfezione agli occhi altrui sorellina adorata.» annuisce convinto.
Scuoto la testa. «Dopo un giorno in tua compagnia cambierebbero casa, nazione, nome e cognome, fidati mio caro.»
«Che sorella affettiva che mi ritrovo.»
«Se non ti dispiace mi dovrei cambiare, puoi anche andartene, io vado a piedi con Adele.» richiudo la porta.
Mi asciugo i capelli e li sistemo in uno chignon, afferro i vestiti e li indosso.
Dopo aver messo un velo di trucco esco dal bagno e mi dirigo in camera per prendere la giacca, la sciarpa e lo zaino.

«Zayn?!» lo chiamo a gran voce ma non risponde.
Apro la porta di camera sua ma non lo trovo ad aspettarmi.
Scendo le scale e passo per la cucina dove trovo mia madre e mio padre intendi a guardare il tg del mattino.
«Giorno famiglia!» esclamo. «Dov’è mio fratello?»
Mia madre si versa il caffè in una tazza. «E’ uscito di casa qualche minuto fa, non lo sapevi?»
Quel coglione se n’è andato veramente? Io dicevo per dire.
Un fratello affettivo avrebbe capito che stavo scherzando e mi avrebbe aspettata.
«Ah.» dico prendendo un biscotto e mangiandolo velocemente.
«Ti conviene andare o arriverai in ritardo.» mi dice mio padre.
«Pà, - mi volto verso di lui con sguardo irritato - mi tocca andarmene a piedi renditi conto.»
«Se magari la sera vai a dormire prima non hai problemi a svegliarti.»
Lo guardo male. «Scusami se tuo figlio sabota la mia sveglia ogni mattina!»
«Non dare la colpa a Zayn come sempre.» dice mia madre.
«Oh, ma per favore.» li saluto. «Io me ne vado a scuola che è meglio.»
«Passa una buona giornata.» mi dicono prima che chiudo la porta di casa.
Come faccio a passare una buona giornata a scuola?

Il clima di Londra a quest’ora è abbastanza freddo e mi fa rabbrividire.
«Ehi Miley!» 
Solo un gruppo di persone mi chiama in questo modo.

Alzo lo sguardo e nel vedere la mia migliore amica sorrido. «Adele!»
«Gentile tuo fratello che ci accompagna a scuola stamattina, proprio non ne ce la potevo fare ad andare a piedi.»
«Gentilissimo...» sorrido sarcasticamente.
La vedo guardarsi intorno. «Ehi, ma dov’è Zayn?»
«Ecco, sì beh...» mi mordo il labbro inferiore. «Mio fratello se n’è già andato.»
«Cosa?!» esordisce.
«Non è colpa mia!» dico alzando le mani.
«Ti ha di nuovo sabotato la sveglia?» mi domanda.
Annuisco. «Me la pagherà presto.»
«Mi sento onorata ad essere figlia unica a questo punto.» ride.
«Tu ci ridi, io ti invidio da morire.»
«A me piacerebbe avere un fratello come Zayn sinceramente..»        
Le do un colpetto sul braccio. «Non fare pensieri poco carini su di lui.»
Scoppia a ridere. «Scherzavo!» sorride. «Quindi come andiamo a scuola?»
«Siamo ancora in tempo a prendere l’autobus, o quello o a piedi.» rispondo.
«Preferisco in assoluto l’autobus a questo punto.» dice sospirando.
Ci incamminiamo verso la fermata e attendiamo l’arrivo dell’autobus.

***
 
Scendiamo dall’autobus e mi soffermo a guardare l’orario, siamo ancora in tempo per fortuna.
«La prossima volta non dire a tuo fratello di andarsene, sai che non capisce quando una persona scherza o meno.» 
Faccio spallucce mentre lo cerco con lo sguardo nel cortile.
Non appena lo trovo cammino verso di lui a grandi passi puntandogli il dito contro.
«Tu! Stronzo di un fratello.» sbotto rossa di rabbia in volto.
Zayn mi guarda. «Sorellina devi cercare di calmarti, la mattina con questo comportamento scontroso non andrai proprio da nessuna parte.»
Gli alzo il dito medio sorridendogli. «Almeno così tu da qualche parte ci andrai.»
Abbozza una risata. «Divertente, davvero... chissà da chi hai preso.»
Mi stringo nella giacca. «Di certo non da te, per fortuna.»
«Comunque me l’hai detto tu che potevo anche andarmene.» dice.
«E tu mi dai anche retta? Andiamo, nessuno da retta a quello che dico.»
«Miley, capisco che la mattina ce l’hai con il mondo intero ma potresti anche salutarmi non pensi?» qualcuno mi picchietta sulla spalla.
Mi giro lentamente fino ad incontrare gli occhi color nocciola di Liam James Payne, migliore amico di mio fratello. E’ dall’età di sei anni che lo vedo gironzolare per casa nostra e ormai è diventato come un secondo fratello per me, c’è sempre nei momenti in cui ho bisogno di sfogarmi o semplicemente per parlare, è sempre molto disponibile.
«Scusami Liam.» gli schiocco un sonoro bacio sulla guancia.
«Che ha combinato stamattina Zayn?» mi domanda ridacchiando.
«Questo stronzo, mi ha sabotato la sveglia, è stato trentacinque minuti chiuso nel bagno e non mi ha nemmeno aspettato per un passaggio.»
«Trentacinque minuti?!» esclama Adele spalancando la bocca.
«Renditi conto! Trentacinque minuti.» gli do colpi sul braccio.
«Ahia!» dice Zayn strofinando la mano sul braccio. «Mi fai male.»
«Ben ti sta, coglione.»
«Se non vi dispiace io vorrei entrare a scuola. Qua fuori fa freddo.» dice Adele saltellando sul posto.
Annuiamo ed entriamo dentro il grande edificio in mattoni gialli.
«Ma perché si deve andare di mattina a scuola? Perché?» comincia a lamentarsi Zayn sbadigliando. «Anzi, perché hanno inventato la scuola?» 
«Sono le domande che ci facciamo tutti.» dice Liam scuotendo la testa.
«Io vado a prendere i libri per le prossime due ore, prima che suona la campanella e poi devo correre per i corridoi.» indico il mio armadietto.
«Adele noi due ci vediamo direttamente in classe alla terza ora per la lezione di chimica.» le dico salutandola con la mano.
Lei annuisce per poi allontanarsi verso l’aula di geografia.
«Che hai alla prima ora?» mi domanda Liam.
«Francese, se la mia mente mi fa ricordare bene.» rispondo.
Annuisce. «Io ho matematica, ci vediamo a mensa.»
«Mi raccomando comportati bene sorellina.» mi dice Zayn.
Gli sorrido. «Lo stai dicendo a me che sono una santa? Pensa per te.»  
«Io devo prendermi cura della mia sorellina sennò che fratello sarei?» 
Ah, ora fa la parte del fratello amabile e protettivo certo.
Gli faccio un segno d’approvazione e mi avvio verso il mio armadietto.
 
Proprio quando mi serve il libro di francese non lo trovo.
«Ehi, Elena
Come non riconoscere questa voce così irritante e insopportabile?
«Tomlinson, il mio nome è Milena, te lo devo scrivere su una lavagnetta o me lo scrivo sulla fronte con un pennarello indelebile?» 
Non è la prima volta che sbaglia il mio nome, ma almeno questa volta ci è andato vicino quindi mi ritengo fortunata.
Dopo aver trovato il libro di francese lo prendo, sperando con tutto il cuore che Tomlinson se ne sia andato.
«Sì, fa lo stesso.» risponde facendo un gesto con la mano come a volermi zittire.
«Hai fatto i compiti di francese?» si appoggia all’armadietto accanto al mio.
Come non detto. Proprio lui ci si deve mettere stamattina?
«Sì, ma te lo sogni che te li faccio copiare.» gli rispondo chiudendo bruscamente l’anta dell’armadietto.
Ma chi si crede di essere questo ragazzo?
Prima sbaglia il mio nome per tipo la centesima volta e dopo spera che gli faccio copiare il mio duro lavoro?
Eh no mio caro Louis, neanche per sogno.
«Andiamo Malik.» mi supplica inginocchiandosi quasi per terra, cosa che ovviamente alla fine non fa.
Che peccato, mi sarebbe piaciuto vederlo.
«Ti chiami Louis, un nome francese e di francese non ne capisci una mazza.»
«Sei impossibile! E sappi che se mi succede qualcosa la prossima ora, scatenerò la mia ira su di te, Elena, comincia a prepararti.» Mi avverte.
«Che paura.» commento facendo finta di tremare per poi scoppiargli in faccia.
«Mai mettersi contro di Louis, Elena
E basta, è così difficile il mio nome? «Milena.» preciso a denti stretti.
«Fa lo stesso.» risponde gesticolando con la mano e allontanandosi da me.
Sospiro e mi avvicino verso la macchinetta del caffè, prendo le monete da dentro la tasca destra degli jeans e li inserisco dentro, prendendomi un caffé. Mi chino per prendere il bicchiere e comincio a berlo lentamente.
«Miley
Mi giro verso la voce - che conosco molto bene - sorridendo teneramente.
«La vuoi raccontata una battuta?» mi domanda elettrizzato come non mai.
«Niall, sei l’unico contento in tutto il corridoio!» esclamo ridendo.
«Dai, devo dirtela, prima che la dimentico.» dice battendo le mani.
«Dai, dimmi questa battuta.» lo incito a parlare.
«Budino! Povero, Dino si è spaventato!» comincia a ridere come un idiota.
Lo guardo male inarcando un sopracciglio. «Che c’entra il budino ora?»
Scuote la testa. «Budino!» ripete di nuovo.
Lo guardo ancora più confusa di prima, ha sbattuto la testa per caso?
«No, non penso ci sia il budino oggi a mensa, è giovedì quindi ci sarà hamburger e patatine.»
«No, non hai capito... e comunque oggi c’è la pizza.» dice pensandoci bene.
Scuoto la testa. «No, c’è hamburger e patatine.» dico con sicurezza.
«Vado a domandarlo a Madison, quella della mensa.»
«Okay, ma prima spiegami la cosa del budino, che c’entra? E poi non dovevi dirmi una battuta? L’hai dimenticata alla fine, vero?»
Gli domando scuotendo la testa e buttando il bicchierino di carta nel cestino posto accanto alla macchinetta. 
«Budino.» ripete lui.
«Grazie, fino a qui ci sono arrivata anche io.»
«Buh-Dino, povero si è spaventato! Dai non è difficile da capire, Milly!» 
«Odio quando mi chiami Milly, Nilly
«Odio quando mi chiami Nilly, Milly!» ribatte.
Ci guardiamo male per qualche secondo per poi scoppiare a ridere.
«Che hai a prima ora?» gli chiedo.
«Matematica, sono in classe con Liam. Tu francese, giusto?»
Annuisco sbuffando. «Sfortunatamente. Non ne posso più.»
«Resisti ancora per un po’, - mi abbraccia - sta per suonare la campanella, non voglio fare tardi, la prof è scorbutica. Ci vediamo a mensa.»
Proprio in quel momento suona la campanella. «Maledetta!» 
Niall ride per poi darmi un colpetto sul braccio. «A dopo allora, Miley.»
«A dopo Niall, la battuta comunque era pessima, cercane una migliore.»

***
 
Mi dirigo verso la classe e non appena arrivo davanti alla porta vado a sbattere contro qualcuno e finisco per terra.
«Non ti avevo vista! Scusa.»
Mi porto una mano sul punto dove ho il suo braccio mi ha colpita.
«Insomma guarda dove vai, non si è più al sicuro nemmeno in classe.»
Si mette a ridere e mi tende la mano. «Dai, non è stata mica mia intenzione.»
Scanso la sua mano e alzo lo sguardo. «Harry?!» domando confusa.
«Oh, Milena, anche tu hai a prima ora francese?» mi chiede.
«Io sono sempre stata qui a prima ora, tu come mai sei qui?» 
«Ho cambiato, invece di fare francese a seconda ora la faccio alla prima.»
E’ una decisione abbastanza stupida, ma sto parlando con Harry Styles quindi.
Una risata mi fa ancora di più innervosire. «Malik, non mi dire, sei caduta?»
Proprio nel momento meno opportuno è sempre in mezzo? 
«No, il pavimento si sentiva solo e quindi avevo voglia di abbracciarlo. Sai, lui ha dei sentimenti... al contrario di te.» 
Ruota gli occhi. «Allora? Ti alzi o vuoi rimanere qui a terra per tutta l’ora? Io dovrei passare se non ti dispiace.» 
«Sì, mi dispiace, la tua presenza mi infastidisce abbastanza.»
«La cosa è reciproca.» ribatte sorridendo sarcasticamente.
Mi alzo da terra pulendomi gli jeans. «Almeno un sentimento per me lo provi, che onore.»
«L’odio è un sentimento?» domanda.
Scuoto la testa. «Per te l’intelligenza è un optional vero?»
Sta per ribattere ma viene interrotto dall’entrata della prof.
«Tomlinson, Malik, volete prendere posto o vi metto una nota?»
Sbuffiamo. «No signora.» rispondiamo insieme per poi andarci a sedere.
Harry mi picchietta sulla spalla. «Il tuo libro di francese.» me lo porge.
Gli sorrido, facendogli un cenno di ringraziamento con il capo.
Stranamente mi sembra più gentile di prima, insomma, l’ultima volta che abbiamo avuto una specie di conversazione è stato...
Bah, meglio non pensarci... non mi va di ricordare quello che è successo un anno fa.
«Bene, correggiamo i compiti.» esclama la prof aprendo il libro.
Tomlinson si gira in mia direzione incenerendomi con lo sguardo.
Gli sorrido in modo sarcastico.
«Erano a pagina 67 e 68, se non sbaglio, giusto?» chiede la Moreau.
«Esatto professoressa.» rispondo alzando la mano e sorridendole.
«Grazie, Malik, sempre molto disponibile.»
Riguardo Louis che mi sta maledicendo in tutte le lingue del mondo, tranne in francese perché sono sicura che non saprebbe cosa dire. La Moreau posa il dito sul registro e prende un nome a caso.
«Tomlinson.» lo chiama.
Louis si irrigidisce sul posto e comincia a sudare freddo.
«Louis? Inizia a correggere il primo esercizio dai.»
Lo vedo che cerca aiuto da altri compagni ma non gli rispondono.
«Ecco... professoressa... vede io... non li ho fatti.» dice a bassa voce.
«Come scusa?» 
Louis prende un respiro. «Non ho fatto gli esercizi.» dice velocemente.
La Moreau si alza diventando rossa in viso. «Tu non hai fatto gli esercizi?! Tomlinson, questo è troppo! Non li fai mai, sono stufa di te. Ora, vieni interrogato e se rispondi male a quello che ti chiedo ti mando fuori per tutta l’ora e anche dal preside.»
«Ma prof io...» cerca di giustificarsi.
«Niente scuse, Tomlinson!»
Comincio a ridere coprendomi la bocca con la mano.
«Signorina Malik, ha qualche motivo logico per ridere?» mi chiede.
«La stupidità di Tomlinson è un motivo logico?» Chiedo.
«Mi hai appena dato dello stupido?» mi domanda Louis alzandosi.
«Beh, ma è la verità!» alzo le mani.
«Se avete dei problemi siete pregati di risolverli al di fuori di questa classe. Non voglio tenzioni durante le mie lezioni.»
«Quindi io sarei uno stupido?» mi ridomanda Louis.
«Lo sanno tutti, pensavo che lo sapevi anche tu.» rispondo.
«Parli proprio tu?»
«Che vorresti insinuare?» gli vado incontro.
«Basta! - esclama la Moreau dividendoci - Fuori da questa classe, ora!»
Ci giriamo verso di lei. «Ma prof!» esclamiamo.
«Niente ma, fuori! Ringraziate che non vi metto una nota.»
Sbuffo. «Cammina idiota.» spingo Louis fuori dalla classe.
Chiudo la porta della classe sbuffando.
Il corridoio è vuoto, ci siamo solo noi.
Dannazione a te, Louis! 
«Spero che sarai contento adesso.» batto le mani per congratularmi in modo sarcastico.
Sorride soddisfatto. «Devo dire la verità? Abbastanza, te lo sei meritato e ti avevo anche avvisata.»
«Io?!» esclamo puntandogli un dito contro. «Io sto sempre attenta alle lezioni, beh, la maggior parte di volte lo sono... e ho dei voti abbastanza buoni e tu che mi fai fare? Mi fai incazzare con te in modo che la Moreau mi sbatte fuori dalla classe!» 
«Shh.» mi invita a fare silenzio con il dito. «Lì dentro stanno facendo lezione, porta rispetto alla professoressa no?» 
«Vaffanculo Louis!» esclamo cominciando a camminare per il corridoio.
«Dove vai?» mi domanda.
«Lontano da te.»
«Ma non c’è bello se non ci sono io.» dice.
«Ogni posto è migliore se non ci sei tu, Louis.» 

***

 
«E quindi sei finita fuori dalla classe per colpa di Louis?» Mi chiede Adele.
Annuisco. «Lo odio! Lo odio con tutto il mio cuore, non avevo fatto nulla di male, ero preparata e tutto.»
«Chi è un coglione? Chi odi? Andiamoci piano, sono così dolce con te.» dice Zayn sedendosi al tavolo.
«Ma tu sei sempre in mezzo? E comunque non parlavo di te.» gli rispondo infastidita.
«Sono tuo fratello.» risponde alzando un sopracciglio.
«No, ma dici per davvero?» faccio la faccia da finta sorpresa.
«Seriamente. Sei finita fuori dalla classe per colpa di Louis? Uh, mia sorella che finisce fuori, che ribelle.» mi domanda.
Annuisco sospirando. «Sì, sono finita fuori dalla classe per colpa sua.»
«Sei finita fuori dalla classe per colpa di chi?» domandano Niall e Liam venendoci incontro con i loro vassoi in mano e sedendosi al tavolo.
Mi porto la mano alla fronte, chi me lo fa fare? «Ma siete deficienti o cosa?»
«No, sono il tuo migliore amico, e tra migliori amici si ci racconta tutto quindi devo saperlo.» dice Niall.
«Lo ripeterò per l’ultima volta quindi state tutti attenti.»
Tutti si avvicinano con espressione molto concentrata.
«Sono finita fuori dalla classe di francese per colpa di Louis perché abbiamo avuto una specie di discussione in classe dato che prima non gli ho fatto copiare i compiti, e non solo! Harry Styles, mi ha rivolto di nuovo la parola dopo.. insomma lo sapete.» dico gesticolando nervosamente.
Sono più confusi di prima. «Styles? Quel Styles?» domanda Adele.
«No Adele, l’altro.» 
Strabuzza gli occhi. «C’è un altro Styles in questa scuola?»
Scuoto la testa, delle volte mi sento così sola... il mio cervello si sente solo.
«Ecco, tu saresti la ragazza perfetta per Louis.» le dico.
Si strozza con la sua stessa saliva. «Ti drogi per caso? Io ti ho sempre detto che non devi accettare mai la droga da tuo fratello.» 
Zayn sbuffa. «Ancora con questa storia. Io non mi drogo! Sono un bravo ragazzo.»
«La convinzione fotte fratello mio caro.» gli do una pacca sulla schiena.
«E comunque non mettere in mezzo questa cosa perché sai benissimo che tu...» 
La interrompo. 
«Adele ho detto che non voglio più parlare di quello che è successo.»
Zayn cerca di cambiare discorso. «Non è la fine del mondo se per una volta ti sbattono fuori dalla classe, capita a tutti, sta tranquilla.»
«A tutti ovvero, a te?» alzo un sopracciglio.
«Io detengo il record di tutto l’istituto.» dice vantandosi.
Liam alza le mani. «Ritornando seri, non iniziare ad avere di nuovo sintonia ne con Harry Styles ne con, soprattutto con, Louis Tomlinson, sai che non mi convingono più dopo quello che hanno fatto e mi dispiace se prima eravamo legati.»
«Liam nemmeno a me stanno più molto simpatici ma penso che Harry sia cambiato, penso che è ritornato uno come noi.» dico.
«No! Non pensarlo nemmeno.» esclama Niall.
«Lui, insieme al suo amichetto ci hanno fatto passare un anno da schifo! Soprattutto a te, mia cara Milena. Non pensare che è ritornato il vecchio ragazzo di una volta perché non lo è più.»
«Niall a volte gli errori si possono perdonare.» dico.
«Quindi mi perdoni per la sveglia?» mi domanda Zayn speranzoso.
Lo guardo male. «No, vaffanculo, prima o poi mi vendico per questa storia.»
«Ma hai appena detto che..»
Lo blocco. «Ti ho detto che non devi dare retta a quello che dico.»
 
«Milena?» 
Mi giro e mi ritrovo due iridi color smeraldo che mi guardano.
«Se il tuo amico si aspetta delle scuse da parte mia se le può sognare, io non mi scuserò mai.» dico alzando una mano.
Harry scuote la testa sorridendo, mostrando le fossette. «No, non sono quì per questo.»
«Allora dimmi tutto.» lo invito a parlare.
«Hai dimenticato questo in classe.» mi porge il diario.
Lo prendo. «Grazie, ultimamente non so perché ma dimentico tutto.»
«Non preoccuparti.» sorride per poi allontanarsi verso il tavolo di Louis.
Lo guardo incuriosita. Perché si comporta in modo gentile con me?
Insomma Niall non ha tutti i torti, ci hanno fatto passare un anno da schifo.
Soprattutto a me, mi hanno trattato malissimo... mi hanno ferita, Louis mi ha ferita.
«Le persone cambiano e adesso ne ho la prova.» dice Zayn tossendo. «Peccato che Louis non cambierà più secondo me, non ritornerà come prima, eravamo dei grandi amici e devo ammettere che mi mancano le sue pazzie.»
Guardo verso il loro tavolo.
Non mi convince molto questa situazione.
 

 



Ri-ciao a tutti!
Sono di nuovo qui a intasare questo fandom di fan fiction.

Ho deciso di pubblicare questa storia perché ormai è da un anno che sto su efp
e oltre alla mia altra storia e alla mia os non ho pubblicato un bel niente, quindi era ora di darmi una mossa.
Cosa ne pensate di questa storia? Questo primo capitolo è a vostro piacimento?
Spero di sì, anche perché ho molte idee per questa storia.
Mi piacciono le storie con protagonista Louis, sono molto comiche e belle allo stesso tempo.
Spero davvero che come capitolo vi sia piaciuto. 
Per farmelo sapere lasciatemi una recensione almeno mi date la carica di continuare con il secondo capitolo!
Ricordatevi sempre che vi amo, amo tutti voi che leggete le mie fanfiction.


Ella.

   
 
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