05/02/2013
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PROLOGO
Shut up! You know my name, not my story
Shut up! You know my name, not my story
‘Buongiorno Dottoressa White! Come va oggi?’ dissi entrando.
‘Hey tesoro, bene grazie! Su sbrigati che ti sta aspettando.’ mi rispose sorridendo.
‘Vado subito… Ci vediamo dopo.’
‘Sorellona! Sei in ritardo oggi’ disse la mia sorellina mettendo il broncio.
‘Si lo so. Scusami piccolina. Però ho una sorpresa per te, la vuoi vedere?’ sorrisi.
‘Una sorpresa, che bello! E che cos’è?’ chiese mentre sul suo piccolo viso si apriva un sorriso che andava da un orecchio all’altro.
‘Guarda qui dentro e lo scoprirai.’dissi mentre le porgevo una pacco
‘Grazie! Grazie! Grazie!’
Dopo aver scartato il pacco prese il suo nuovo pupazzo tra le braccia e lo strinse forte a sé.
‘Allora Des, mi sono fatta perdonare?’ dissi.
‘Sisisisisisi! Grazie, è bellissimo. Ma promettimi che non verrai mai più in ritardo. Pensavo che ti fossi dimenticata di me come la mamma e il papà.’ disse abbassando lo sguardo mentre la presa attorno al suo orsacchiotto aumentava sempre di più.
Il mio sguardo si intenerì nel guardare quella piccola bambina davanti ai miei occhi, ma il mio cuore si chiuse in una morsa nel sentire quella frase.
‘Des, piccolina. Io non potrei mai dimenticarmi di te… Tu sei la mia famiglia e sei la cosa più importante che abbia. Non pensare mai più che io ti abbia dimenticato.’ dissi mentre la avvolgevo in un abbraccio.
‘Grazie sorellona. Ti voglio tanto bene.’
‘Anche io piccola mia anche io.’
‘Des, io ora devo andare.’ Dissi staccandomi da quell’abbraccio.
‘Di già? Ma tornerai domani vero?’ mi chiese speranzosa.
‘Certo che tornerò. Ci vediamo domani alla solita ora. Ti voglio bene!’ dissi stampandole un lunghissimo bacio sulla guancia e lasciandole un ultimo abbraccio.
Appena uscita dall’ospedale, come ogni giorno, mi balenava in mente il pensiero che avrei potuto perdere la mia dolce sorellina da un giorno all’altro e a questo pensiero le lacrime prendevano possesso del mio viso. Lei è tutto per me, davvero tutto. La mia esistenza senza la di lei non avrebbe senso. Ma la paura che quel “mostro” potesse portarmela via da un momento all’altro mi distruggeva ogni giorno di più. Già quel mostro chiamato “cancro” che non ha pietà nemmeno per una bambina di 5 anni.
Io?
Beh, io sono una ragazza come tante. Il mio nome è Julie Morrinson. Ho 17 anni. I miei occhi sono verdi, mentre i miei capelli sono castani e mi cadono ondulati sulle spalle. Ho una corporatura molto minuta e sono molto bassa. Frequento la “High School” di Bradford. Quella bambina di prima è la mia dolce sorellina. Ormai ha 5 anni e il suo nome è Destiny. Da quasi un anno ha il cancro, che la sta portando lentamente via da me, e questo io non riesco a sopportarlo.
I miei genitori?
Già loro. Io non riesco a chiamarli genitori persone che appena hanno trovato l’occasione sono scappati lasciandoci sole. Ma come si fa ad abbandonare i propri figli dopo aver patito per nove mesi le pene dell’inferno. “Usciamo un attimo” dissero. Ma quell’attimo divenne un periodo infinito di tre anni.
A scuola non ho una buona reputazione. Non ho un migliore amico o una migliore amica. Tutti mi allontanano.
“MA LORO CONOSCONO SOLO IL MIO NOME, NON LA MIA STORIA.”
CIAO!
Ed ecco voi la vostra Rery con una nuova storia...Questa è un diversa dalla nostra prima storia ("Fuck! I'm in love with you" per chi non sapesse)
E' solo il prologo, ma non preoccupatevi a breve troverete anche il primo capitolo ;)
Speriamo vi paccia
A presto...
Rery xx