23 Novembre 2012
‘Per Charlie’ diceva
la custodia appoggiata sul mio letto, la aprii e infilai il dvd che c’era
all’interno nel lettore.
Mi si fermò il cuore per un attimo.
“Ciao Charlie. Ti ricordi ancora di me? Ti capirei se non
fosse così, ne hai tutte le ragioni. Non ci vediamo da 413 giorni. Si, sto
tenendo il conto. Il fatto è che mi manca stare con te, i manchi tu. Vorrei non
dover essere obbligato a parlare con te attraverso una stupida telecamera, ma
per ora non ci posso fare niente.
Tornando a noi.. non credere che mi sia dimenticato del tuo
compleanno, non lo farei mai. Mi sembra ieri il giorno in cui ti ho incontrata
per la prima volta, era la festa per i tuoi otto anni e mio cugino mi aveva
trascinato con lui. Poi mi sono trasferito nella tua stessa scuola e sono
capitato nella tua classe.
Ogni tanto penso che sia stato il destino a farci
incontrare, siamo diventati tanto amici da poter contare uno sull’altra in
qualsiasi momento. Mi manca farti sorridere quando sei giù, essere la spalla su
cui piangere, esserti accanto. Ti prometto che presto ci rivedremo, so di
averti abbandonata in un certo senso, ma di certo non era voluto, io meno di
chiunque altro mi sarei aspettato una cosa del genere.
Ricordati che ti voglio bene e te ne vorrò per sempre. Sarò
sempre lì per te, anche se non fisicamente, vorrei che non lo dimenticassi mai.
Io e te per sempre ricordi?
Pensavo di riuscire a non piangere, invece eccomi qui a
trattenere le lacrime. Non sai quanto tu mi manchi. Non è più lo stesso senza
di te.
Forse mi sono dilungato, ma ci tenevo a dirti queste cose.
Per evitare che io crolli del tutto ho un’ultima cosa da dirti..
When I see your face
There's not a thing that I would change
Cause you’re amazing
Just the way you are
And when you smile
The whole world stops and stares for a while
'Cause girl you're amazing
Just the way you are
Tanti auguri di nuovo. Avrei tanto volute esserci, spero tu
mi voglia perdonare, per l’ennesima volta.
Ciao principessa, non so neanche se ho più il diritto di
chiamarti così.”
Vidi la sua mano salutare, lo schermo diventò nero e scoppiai
a piangere. Un pianto liberatorio di cui avevo bisogno da tanto, troppo tempo.
Non sentivo la sua voce da mesi e non vedevo il suo viso da
ancora più tempo. Ogni giorno mi mancava più del precedente, era passato più di
un anno da suo ultimo abbraccio. Avrei voluto averlo al mio fianco ogni giorno,
ogni ora. Come ai vecchi tempi. Era la mia ancora, mi faceva stare bene in ogni
momento.. Ma da quando aveva lasciato Holmes Chapel non era più stato il ‘mio’
Harry, dopo X Factor era cambiato tutto. La popolarità l’aveva costretto a
trasferirsi altrove, insieme agli altri membri della band di cui faceva parte.
Stare con Molly, mia carissima amica, mi faceva dimenticare
quanto lui fosse distante da me, ma la sensazione durava poco. Mi bastava
entrare nella mia camera e vedere quella foto scattata cinque anni prima. Io e
lui abbracciati davanti all’obiettivo.
Era strano pensare che potessimo avere così tanti
lati in comune, nessuno avrebbe mai detto che saremmo potuti andare d’accordo.
Lui, estroverso, sempre con la battuta pronta, non perdeva mai il sorriso. Io,
incapace di relazionarmi con gli altri, intimorita da tutto, indifesa.
Eppure eravamo diventati i migliori degli amici.
Mi manchi.
Appena riuscii a calmarmi mi alzai e scesi le scale, mia
madre mi accolse facendomi gli auguri e mi abbracciò. Papà invece disse quasi
in un sussurro “Tanti auguri tesoro”. La sua bambina stava diventando grande, o
almeno, questo era quello che mi ripeteva ogni giorno da quando avevo quindici
anni.
Mi consegnarono il mio regalo,
avevo detto loro che non ce n'era bisogno, dato che avrebbero pagato le
mie vacanze di quell’estate, ma
non mi avevano ascoltata. Tipico.
Mia madre portò sul tavolo un cupcake con una candelina al
centro.
Sorrisi mentre spegnevo la debole fiammella.
I miei proposero di uscire per andare a salutare i nonni,
visto che pomeriggio sarei uscita con delle amiche e la sera lo stesso.
Andai a prepararmi, quando fui pronta decisi di iniziare a
uscire, mentre aspettavo che i miei genitori arrivassero.
Aprii la porta. C’era qualcuno lì fuori. Mi dava le spalle, portava
un giubbotto pesante e un cappello.
“Ehmm.. posso fare qualcosa per lei?” chiesi.
“Si, credo di si” rispose lui voltandosi.
“Oddio”
Un attimo dopo lo stavo abbracciando, decisa a non lasciarlo
più andare.
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Buonaseeera.
Sono
tornata con la mia terza FF, si ho un secondo abbandonato la seconda,
ma la riprenderò presto, promise (per chi non sapesse di cosa
parlo è
questa http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1103503&i=1
).
Spero tanto che vi sia piaciuta, anche se non è molto. Mi fate
sapere cosa ne pensate con una recensione? Ci tengo tanto kdhfs
Grazie mille per essere arrivati fino qui, a presto. Gaia.
Ps. dedico questo primo capitolo a Elizabeth (seguitela su twitter è @devonnessoul hfdjk).
Ps2. Sono @myskyistorn nel caso voleste seguirmi.
Ringrazio @hjsdjmples per il banner ♥