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Autore: Derkleine_Geisterfahrer    05/02/2013    0 recensioni
Continuo di "2 Personen... Ein Traum"
Come continuerà la storia tra Georg e la sua amata fan?
E gli altri 3 resteranno per sempre soli?
Stay tuned
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Georg Listing, Gustav Schäfer, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo Neuer Anfang
Sono passati sei lunghi mesi dall'incidente, sei mesi in cui la vita di Vale è andata di nuovo sull'orlo del baratro. I suoi giorni erano diventati uguali, statici, quasi automatici. Vale non parlava più, non rideva più, e non mangiava più. Infatti era dimagrita tantissimo e l'unico con cui parlava era con Tom. Sì, solo con Tom si sfogava, accennava a fare qualche sorriso, subito, poi smorzato.
Si alzò pigramente dal letto allungando una mano verso la parte del letto in cui solitamente dormiva Georg e rabbrividì accorgendosi che lui non era lì. Ogni giorno era un trauma, lei sperava sempre di svegliarsi e di ritrovarselo accanto e capire che tutto quello che era successo era solo un maledetto incubo, ma non lo trovava accanto a lei e capiva che era tutto realtà quello che stava vivendo. Andò in bagno, doccia veloce, e poi di nuovo in camera da letto per vestirsi. Il suo sguardo, per caso, cadde sul letto e le si strinse il cuore: le venne in mente una loro mattina, quando Georg la svegliava a suon di basso, coccole e baci. Scacciò una lacrima con stizza. Perchè stava capitando tutto quello? Andò verso l'armadio, non trovando risposta alla sua domanda, prese un paio di jeans, le solite converse nere, e poi voleva indossare qualcosa di Georg oltre all'anello. Aprì l'armadio di Georg e prese una sua t shirt e poi prese una felpa che Georg adorava: quella dei NRJ Award 2008, bianca e nera a rombi.
Scese al piano di sotto, in cucina, ma come al solito non aveva fame. Prese la borsa, e stava per uscire ma qualcuno suonò al campanello
"Chi è?Guarda che stavo per uscire!" rispose stancamente
"Hey, non trattarmi così!Ti accompagno io in ospedale!" disse Tom
"Ah, Tom sei te!Non preoccuparti,vado a piedi!"
"Deficiente scendi!!" disse l'amico con un tono che non ammetteva repliche.
Tom aspettava Vale al cancello di casa Listing - Berk, vide Vale attraversare lentamente e con lo sguardò basso il viale di ciottoli, l'amico l'osserva ed imprecò mentalmente, perchè non voleva più vedere Vale in quello stato.
 
Arrivarono in ospedale e parcheggiarono. Ormai Vale conosceva tutti là dentro
"Ciao Joseph!Ciao Karolin!"
"Ciao Vale!"
"Notizie su Georg?"
"No, nulla!" Vale, ogni giorno a quella risposta, si abbatteva e restava zitta a fissare Georg inerme su quel letto.
Tom si avvicinò a Vale.
"Vale, andiamo a sederci..." Vale si sedette accanto a Tom senza dire una parola.
"Mi manca da morire, sai? E a te?" disse, poi, in un soffio.
"Vale, è ovvio che mi manca, è il mio collega di lavoro, il mio fratello maggiore, è il mio migliore amico. E' ovvio che mi manca" Tom scacciò via una lacrima dal suo viso malamente. Vale lo abbracciò istintivamente.
"Dobbiamo essere forti. Lo dobbiamo essere per lui" disse Vale ma Tom non rispose.
 
I ragazzi dovettero separarsi perchè si sentì una sirena, il cui suono rimbombava per l'ospedale, e nel corridoio decine tra infermieri e medici iniziarono a correre. I due amici strabbuzzarono gli occhi increduli, e Tom fermò uno di loro per chiedere cosa era successo, e l' infermiere disse che c'era stato  un grave incidente stradale con parecchi morti e feriti.
Tom commentò l'accaduto ma Vale si limitava ad annuire, ma tutto ad un tratto il suo viso si illuminò.
"Che c'è Vale?"
"Tom, se tutti sono a disposizione per questa cosa, qui ora non c'è nessuno ed io posso entrare da Georg..."
"NO!VALE,NO" disse Tom scuotendo la testa
"Ti prego, Tom, quando potrebbe capitare più? Mai!" Tom si arrese alle parole di Vale
"Okay, ma cosa dovrei fare precisamente?"
"Devi solo fare il 'palo', io entro da Georg, solo cinque minuti" 
"Okay" disse Tom vedendo Vale un pò sorridente e andò al principio del corridoio per compiere il suo compito.
Vale indossò uno di quei soliti camici verdi da infermiere, compresa quella specie di cuffia per i capelli, ed entrò nella stanza di Georg.
Entrò con passo lento, quasi avesse paura di entrare e di avvicinarsi, ed accarezzare quella pelle che tanto amava. Si avvicinò al lato sinistro del letto di Georg, e gli prese la mano e poi iniziò un monologo, che in cuor suo sperava che il suo amato potesse ascoltare.
"Amore mio, da quanto tempo non ti toccavo così? Da quanto? Per alcuni potrebbero essere pochi, ma per sei mesi sono abbastanza da lacerarmi l'anima....
Dio, la casa è vuota senza di te, quella casa sa di te, di me, di noi....
Poi manchi ad Amy, Bill, Gustav, Tom... e poi manchi a me.
Chissà se ti stai rendendo conto di tutto quello che ti sta succedendo...chissà se ti manco anche lì...Tu mi manchi da morire e ti amo allo stesso modo.
Amore ritorna presto che abbiamo tante cose da fare insieme.." Vale baciò la mano di Georg.
"Amore ti amo. E' meglio che vada prima che mi scoprano" disse Vale girandosi ed andando verso la porta.
"Dove vai?" Una voce ovattata risuonò per la stanza, la ragazza si gelò sul posto, non si girò, non parlò, e forse in quel momento non respirò nemmeno, si diede della pazza.
'Oddio, ora sento la sua voce'
"Non stai diventando pazza. Amore girati..." Vale si girò e lo guardò: era Georg, sveglio, con gli occhi stanchi ma aperti. Vale si avvicinò subito al letto.
"Amore..." disse piangendo.
"Cucciola..." Georg riuscì solo a dire.
"Sei tornato, sei tornato da me..."
"Sì...ma fai questo casino per due giorni?"
"Gè, due giorni? Sono stati sei mesi...." Georg fece gesto a Vale di avvicinarsi, e lei lo fece immediatamente e lui le asciugò le lacrime.
"Basta piangere cucciola..."
"Va bene, vado a chiamare qualcuno ok?" Lo baciò sulla fronte ed uscì fuori, Georg girò il viso verso il vetro e sentiva Vale urlare.
"TOM!!"
"CHE CAZZO E', VALE?" disse Tom con la sua solita finezza.
"GEORG SI E' SVEGLIATO!!" Tom corse verso il vetro abbracciando Vale. Tom guardò l'amico sveglio.
"PORCO HOBBIT, CI HAI FATTO PATIRE L'INFERNO!!"
Georg rise poco e dolorante, per il bentornato dato dal suo amico. Poi Tom corse a chiamare qualcuno mentre Vale rientrò in camera e gli stringeva la mano.
   
 
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