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Autore: harresprincess    06/02/2013    4 recensioni
Riusciva solo a tremare e singhiozzare mentre raccontava la storia del suo grande amore. Dalle sue labbra rosse e carnose uscivano dei suoni sconnessi e i suoi occhi color smeraldo erano inondati da lacrime così amare e velenose. Solo il suo Peter Pan avrebbe potuto consolarlo
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Harry e Jade erano nel letto, e lei gli stava facendo le coccole, ma lui continuava a fissare lo stesso punto del soffitto senza reagire, senza nessuna espressione in volto, con gli occhi appena lucidi
-Harry, tesoro, dimmi che hai.-
-Io... sto bene amore, ti giuro-
-So bene che non è così-
-Stai tranquilla, dammi un bacio-
-Vieni qui, orsacchiotto-

Succedeva praticamente sempre. Harry si chiudeva in se stesso, senza alcuna voglia di sorridere o parlare. Nemmeno con la sua ragazza, Jade, con la quale stava da un anno e poco più. Lei era bella, intelligente, simpatica e comprensiva, e lui la amava tanto. Ma niente e nessuno avrebbe mai potuto rimpiazzare Louis, quello scemo dagli occhi color del cielo.

-Se è andato via vuol dire che a te e i ragazzi non ci teneva, non credi?- Disse Jade
-Ora basta mentire, non è come tutti dicono-
-E allora... E allora dov'è Louis?-
Il ragazzo sentì un dolore lancinante al petto, poi con un nodo alla gola proseguì
-Lui non ha cambiato nome, non si è trasferito chissà dove e non ha messo su famiglia. Lui è sempre Louis William Tomlinson, è sempre qui in inghilterra e tutto è come sempre-
-E allora dov'è il problema? Ah... voleva stare lontano dai paparazzi perchè non ne poteva più della fama, così ha dovuto allontanarsi anche da voi...-
-No, Jade, il problema è che il mio Louis non tornerà più, mai più. Lui è morto-
Harry strinse i pugni e strizzò gli occhi, che poi aprì lasciando scendere un fiume di lacrime. Jade era rimasta a bocca aperta, e cercava di mantenere la calma mentre gli occhi le diventavano sempre più lucidi. Non poteva piangere, doveva essere forte anche per lui.
La ragazza non resistette e cominciò a singhiozzare, andando a fiondarsi fra le braccia di Harry e cercando di tranquillizzarlo accarezzandogli i capelli.
- Ha-harry  perchè non me l'hai detto da subito? Oh, che dico, non piangere ti prego, lui è nel tuo cuore- disse lei prendendo il viso del ragazzo fra le mani e guardandolo negli occhi e asciugandogli le lacrime con le dita.
-Lo dicevano anche i ragazzi, lo diceva anche Anne, lo dicono tutti quelli che sanno la verità, ma diciamocelo, chi si accontenterebbe di un peso terribile sulla coscienza, chi si accontenterebbe di un ricordo? Io voglio Louis, nessun' altro.- urlò lui in preda alla rabbia, piangendo fortissimo.
Jade era distrutta, non poteva sopportare di vedere il suo amore ridotto così.
-Mi manca così tanto, ogni giorno che passa è sempre peggio, rivoglio il mio Peter Pan- 
Mentre la ragazza accarezzava Harry, lui cominciò a raccontare ciò che realmente accadde.
-Ci conoscemmo tanto tempo prima, quando avevo 16 anni, alle audizioni di x-factor. Rimasi subito incantato dai suoi grandi occhi azzurri, così speciali perchè a differenza di qualsiasi altro paio di occhi azzurri non erano freddi, ma allegri e rassicuranti. E dalle sue labbra, rosee e sottili che scomparivano quasi del tutto quando sorrideva. E dai suoi capelli castani, dai riflessi ramati, sempre scompigliati. Insomma, Louis Tomlinson fece subito breccia nel mio cuore.- disse il ragazzo singhiozzando ma con un lieve sorriso sulle labbra.
-Desideravo tanto conoscerlo, ma ero praticamente sicuro che sarebbe stato come nei film, dove il protagonista si innamora di qualcuno destinato a scomparire lasciandogli un vuoto nel cuore. Non avrei mai pensato che zio Simon ci avrebbe messo insieme in una band. Giorno dopo giorno il nostro rapporto migliorò, finchè non diventammo migliori amici, ma in fondo soffrivo perchè io Louis lo amavo, lo amavo per davvero ed ero certo che non sarei mai riuscito a confessarmi. Una sera avevo un brutto presentimento, mi sentivo che saremmo stati eliminati e nel timore di non vederlo mai più dopo x-factor mi confessai. Inizialmente mi guardò con gli occhi sgranati, poi fece un grandissimo sorriso e mi disse che ricambiava. Allora lo presi e lo baciai. Fu il mio primo bacio onestamente, e il più bello di sempre, non potevo credere che ora tecnicamente io e Louis stavamo insieme- continuò, quasi sorridendo mentre le lacrime ancora gli rigavano le guance.
-Quella sera infatti venimmo eliminati, ma Simon ci fece una promessa, ovvero che ci avrebbe fatto un contratto discografico, e che eravamo solo all'inizio. Detto fatto, in poco tempo What makes you beautiful era in testa alle classifiche, così cominciammo a registrare un album. Nel frattempo noi e i ragazzi andammo a vivere lontani dalle nostre famiglie, in una specie di complesso residenziale. Comprammo quattro case, in una viveva Niall, in una Liam, in una Zayn e nell' altra io e Louis. Era tutto così perfetto. La mattina mi svegliavo con la consapevolezza di fare la cosa giusta, mi sentivo bene nel mio nuovo me, la gente mi fermava per strada dicendo cose del tipo ''mi hai cambiato la vita'', poi avevamo sempre un impegno e ogni momento da trascorrere insieme da soli era così prezioso. Lui diventava sempre più bello ogni giorno che passava, proprio come il nostro rapporto.
Un giorno però arrivò la nostra rovina: la modest. All'inizio erano cordiali, sembrava tutto normale, ma poi il management cominciò a comancarci a bacchetta, ogni cosa doveva andare come prestabilito. Mi costrinsero a comprare un' altra casa, anche se continuai a vivere con Lou, ma quando gli diedero Eleanor da usare come copertura dovetti andare a vivere da solo. Giorno dopo giorno ci opprimevano sempre di più, fino al punto che non potevamo vederci dalle 5 del mattino alle 2 di notte al di fuori di interviste, concerti e altri contesti in cui dovevamo sembrare una band normale. Ogni notte andavo da lui per fare l'amore, o semplicemente per stare con lui. Ma volevo solo gridare al mondo ciò che provavo per Louis, e non potevo. Cercavo di mandare dei piccoli indizi alle fan, ma solo alcune capirono. Non ne potevo più, così un giorno durante un'intervista mi alzai col microfono in mano e spiegai tutto. Tutto il pubblico applaudì, poi anche louis si alzò e mi abbracciò. Fu uno dei momenti migliori della mia vita, ma non sapevo di aver detto troppo. Appena entrati nel back stage due tizi del management mi presero e mi sbatterono al muro cominciando a picchiarmi. Louis cercava di difendermi, ma altri due tizi lo presero tappandogli la bocca e lo portarono via. Io non ero poi così tanto forte, e non ero niente di fronte a quegli energumeni super-palestrati, io avevo la pancetta. A un certo punto ero stufo di farmi prendere a pugni, così gridai ''voi non potete controllare la mia vita''. Uno dei due mi guardò malissimo, poi mi diede uno schiaffo così forte che mi rimase un segno evidentissimo delle sue dita sulla guancia, a quel punto avevo gli occhi lucidi dalla rabbia ed ero raggomitolato per terra contro al muro nel timore di venire colpito ancora. Poi per prendermi in giro disse qualcosa tipo ''hey la principessina piange, coraggio vai a farti consolare da quella checca del tuo ragazzo'' e mi diede un calcio nello stomaco. Stavano per darmi un' altro calcio quando Liam mi trascinò via mentre perdevo sangue dalla bocca. Se fossi rimasto li un' altro minuto mi avrebbero ammazzato. Mentre andavo via con Liam, Niall e Zayn quello stronzo gridò ''hey pezzo di merda. Non è finita qui, aspettati il peggio''. Ero sempre più spaventato. Il management era diventato una specie di mafia, e invece di proteggerci ci picchiavano a sangue. Andai subito a casa di Louis, e piangemmo insieme mentre medicava le mie ferite e metteva il ghiaccio sui lividi. A un certo punto suonò il campanello e quando lou si alzò per andare a vedere chi fosse strinse i pugni e disse ''corri a nasconderti, non farti vedere''. Così feci. Mi nascosi dietro alla porta della cucina che dava sul salone. Quando vidi entrare quello stronzo che poco prima mi aveva picchiato il mio primo istinto fu di ammazzarlo a coltellate, ma riuscii a mantenere la calma. Louis fece accomodare il tizio, e gli chiese se prima di parlare volesse qualcosa da bere, così venne in cucina per prendere un bicchiere di acqua. Io intanto continuavo a guardare il tizio, che a un certo punto svuotò una boccetta nel bicchiere di Louis sul tavolino del soggiorno. La nascose appena in tempo prima che lui tornò nel salone con l'altro bicchiere, che mise sul tavolino. Volevo fermare Louis da quello che stava per fare, ma non ci riuscii e bevve tutta l' acqua. A quel punto uscii dal mio nascondiglio correndo verso di lui, mentre il tizio stava uscendo dalla porta. ''Sei un figlio di puttana, torna qui che ti ammazzo'' gli urlai, ma lui rispose con un sorriso compiaciuto '' ti avevo di aspettarti il peggio, ci si vede principessa''. Stavo andando in contro al tizio per ammazzarlo di botte, quando sentii tossire Louis.-
Harry riprese a singhiozzare, e dopo pochi minuti riuscì a continuare.
-Non feci quasi in tempo a rendermi conto che il mio Tommo stava morendo davanti ai miei occhi, e che quella boccetta conteneva del veleno. Se solo avessi potuto tornare indietro avrei bevuto io quella merda, e lui sarebbe qui a ridere e scherzare, ma lui quel giorno morì davanti a me, mentre lo accarezzavo, sotto i miei occhi- 
Ora aveva smesso di nuovo di singhiozzare, ma aveva gli occhi sgranati e il fiatone era talmente forte che quasi gli impediva di respirare.
- I-i-io lo abbracciai piangendo a dirotto e gli chiesi di promettermi che sarebbe per sempre stato il mio giovane e bellissimo Peter Pan, e che quado sarebbe stata la mia ora mi avrebbe portato con se sull'isola che non c'è. Gli stavo accarezzando i capelli, e lui stava respirando affannosamente quando mi disse ''Harold, amore mio, promettimi tu invece che ti innamorerai di una bella ragazza, metterai su famiglia e morirai di vecchiaia. Non mi troverai sull'isola che non c' è, nemmeno in paradiso, io vivrò per sempre vicino a te''. A quel punto gli diedi un ultimo bacio, piangendo anche troppo, e lui con la voce sempre più debole mi disse ''Harry, sssh, non singhiozzare, canta per me un' ultima volta, ti prego'', così mi schiarii la voce e cantai-
Harry scoppiò di nuovo a piangere, sta volta molto più forte di prima, cercando di cantare
-And I can't explain
But it's something about the way you look tonight
Takes my breath away
It's that feeling I get about you, deep inside
And I can't describe
But it's something about the way you look tonight
Takes my breath away
The way you look tonight-
Jade stava piangendo quasi quanto lui, coccolandolo, e lui si addormentò in poco tempo.

La mattina dopo Harry aprì gli occhi e vide Jade che lo stava accarezzando.
-Buon giorno tesoro, ieri sera ti sei addormentato mentre piangevi, così ho continuato a farti le coccole finchè non hai smesso. Mentre sognavi sta notte sorridevi- disse lei
Allora lui si guardò intorno, si tirò su appoggiando la schiena al muro e disse:
-Louis dov'è?-


 


ciao belle! questa è una storia decisamente diversa da quella precedente, anche perchè non ci sono momenti mlmlml.
Recensite numerosi e siate sinceri <3
spero vi sia piaciuta xx

 

  
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