Una flashfic delirante (di 500 parole, più o meno), niente di speciale. L'idea mi è venuta mentre cercavo di studiare anatomia...Ed ecco il risultato. Scusate per il titolo orrendo, ma proprio non mi veniva in mente qualcosa di meglio ^^'
Spero che vi piaccia, o che vi faccia almeno sorridere!

_Flea_

*

Meet Auntie Bellatrix

"Venite avanti"

Ubbidirono, avvicinandosi.

"Zia, questa è la mia futura sposa" Draco Malfoy indicò la ragazza che gli stava accanto, avvolta in un mantello nero, il viso coperto dal cappuccio.

Bellatrix Black annuì, osservandola. "La sua figura ha qualcosa di familiare…L'ho già incontrata?" Domandò.

Il nipote deglutì. "No, zia"

"Come ti chiami, ragazza?"

"Si chiama Clarisse" Si affrettò a rispondere Draco.

La donna gli lanciò uno sguardo infastidito. "Non l'ho chiesto a te, Draco"

"Mi chiamo Clarisse" Rispose la futura signora Malfoy, in un sussurro appena udibile.

"Avanti, togliti quel mantello e siediti. Voglio conoscere meglio il nuovo membro della nostra famiglia" Sentenziò Bellatrix, prima di afferrare il mantello della ragazza e cercare di sfilarglielo.

"Zia!" Esclamò Draco, allarmato. "Clarisse ha una salute così cagionevole…E qui dentro fa così freddo!"

Lei lo fulminò con lo sguardo, ed alte fiamme iniziarono a prendere vita dietro la sua figura demoniaca. "Stai insinuando che la mia dimora non è accogliente, Draco?"

"No!" Si affrettò a rassicurarla il ragazzo. "Certo che no! E' solo che…"

"Avanti, Clarisse, dammi il tuo mantello" Ordinò Bellatrix, continuando a tirare il lembo di stoffa nera che stringeva fra le mani.

"No, signora, sul serio!" La supplicò Clarisse, cercando di ritrarsi.

"Zia, per favore…" Esclamò Draco, ormai in preda al terrore, cercando di aiutare la sua fidanzata.

"Ho detto di toglierti il mantello!" Urlò Bellatrix, facendo tremare le ampie finestre di villa Lestrange.

Il grido sovraumano della più temuta Deatheater della storia investì Draco e Clarisse come una tromba d'aria, facendo cadere quest'ultima a terra. Il cappuccio si sfilò rivelando il viso della ragazza, che giaceva priva di sensi sul prezioso parquet…

E che non era una ragazza.

L'ululato di terrore di Draco riecheggiò nel salone principale, mentre sua zia puntava il dito verso la falsa Clarisse, pietrificata.

"Quello è…quello è…" Mugugnò Bellatrix, incapace di aggiungere altro. "Quello è…quello è…"

"Brutto idiota! Te l'avevo detto che non avrebbe funzionato!" Esplose Draco voltandosi, approfittando della temporanea trance mistica di Bella. "Vestirlo da donna…E io che ti ho dato anche retta!"

La figura ingobbita di Rodolphus Lestrange spuntò da dietro una delle alte colonne che adornavano la stanza, l'immancabile sigaretta stretta fra le dita tremanti. "Mi dispiace, nipotino, pensavo che fosse una buona idea!" Piagnucolò, mortificato.

"Non chiamarmi nipotino!" Rispose l'altro, furioso. "Con te farò i conti più tardi" Lo minacciò, prima di voltarsi verso il suo futuro sposo e sollevarlo a mezz'aria con la bacchetta. "Ora lo porto via, prima che la zia si riprenda e ci uccida entrambi"

"Vuoi…vuoi lasciarmi qui da solo con lei? Ma ucciderà me!"

"Dove pensarci prima ed ideare un piano migliore, zio"

"Draco, aspetta! Ti supplico, portarmi con te…" Lo implorò Rodolphus, scoppiando a piangere e tentando di fermarlo.

Ma il nipote si era già smaterializzato.

Dopo un paio d'ore, Bellatrix Black riprese conoscenza.

"Ma quello…ma quello…Mio nipote si sposerà con Harry Potter?!"

Rodolphus Lestrange, unico rimasto nella villa dopo la fuga improvvisa di tutti gli elfi domestici, si preparò al peggio.