Cinderella
Liberamente ispirato a “Cinderella” della
Walt Disney
Ok,
so che di queste storie se ne vedono molte in giro, e forse è stato proprio
questo a spingermi a cimentarmi con questo genere... Che
dire? Spero che riuscirò a strapparvi almeno un sorriso, ma per ora dovete
essere voi a dirmi se vale la pena o no di continuare... Kisses!
P.S.: Noterete, tra i personaggi, la mancanza di
Harry e Ginny, tra gli
altri. Se non ci sono, è perché non ho trovato ruoli
adatti a loro. Ma, se questa va bene, ho in mente un’altra
storia, con tutti gli assenti di questa!
Personaggi:
Cenerentola:
Hermione Granger
Principe:
Ronald Weasley
Topolini:
i fratelli Weasley
Matrigna:
Dolores Umbridge
Sorrelastre:
Anastasia:
Calì Patil
Genoveffa:
Lavanda Brown
Fata:
Luna Lovegood
Re:
Arthur Weasley
Servitore
del re: Neville Paciock
Autrice
nonché regista e suprema padrona: Io
Primo
atto
Una
grande casa, circondata da un bel giardino dove gli
uccellini amavano recarsi per cantare, era da molto tempo la residenza di una
bella famigliola. Il capo famiglia, un uomo buono e gentile, aveva una
bellissima figlia, chiamata cenerentola.
La
bambina era molto felice assieme a suo padre, finché questi, un giorno, essendo
purtroppo rimasto vedovo, decise di risposarsi, e lo
fece con una delle più odiose donne che questa Terra abbia mai ospitato, una
certa Dolores Umbridge.
La
donna, all’epoca in cui divenne la matrigna di Cenerentola, aveva due figlie: Calì e Lavanda. Le due bambine, che avevano pressappoco la
stessa età di Cenerentola, erano simili alla madre, cioè
crudeli e senza cuore, e non videro mai di buon occhio la loro sorellastra.
Nei
primi tempi della loro convivenza, le cose non andarono troppo male per la
piccola Cenerentola, ma la fortuna sembrava non voler mai accarezzare la bimba,
che, troppo presto, si vide orfana anche del padre.
Fu
allora che le cose cambiarono definitivamente nella vita della piccola: la
matrigna e le sorellastre potevano ora approfittarsi di lei senza alcun
ostacolo, e per cenerentola si aprì un lungo periodo di sofferenza. Tra vestiti da lavare, pavimenti da lucidare, animali da accudire,
trascorse tutta la sua infanzia.
Secondo
atto
Una
bella mattina di Primavera salutò l’alzarsi di una bellissima ragazza. I
capelli lunghi e scomposti le ricadevano fin dopo le spalle, i suoi occhi color
del cioccolato davano luce ad un viso dai lineamenti sottili e delicati, mai
triste se pur Cenerentola fosse costretta a vivere una
vita crudele e dura. Passava le sue giornate accudendo tutti
gli animali della casa, in particolar modo era amica dei topolini e...
-Ehm
ehm-
Dicevamo, era molto amica dei topolini...
-EHM
EHM-
E
passava con loro gran parte del suo tempo quando...
Cenerentola:
-Nonostante sia molto grata all’autrice di avermi assegnato tale parte, vorrei
far notare che nessun essere umano può passare le giornate a servire e a curare
gli animali ed esserne FELICE...-
Autrice-
Vorrei far sapere a tutti gli altri personaggi che, in
seguito, farebbero bene a tacere e recitare la loro parte, cioè quella che IO
ho deciso.-
Cenerentola-
Non posso neanche dedicare un po’ di tempo alla
lettura?-
Autrice-
Va a servire le tue sorellastre! Su! Su! E poi le galline hanno bisogno di
cibo...-
Cenerentola-
Grr...-
Dicevamo,
la ragazza era molto amica dei topolini, che si chiamavano Charlie,
Bill, Fred e George. Amava confezionare dei vestitini
per loro, e accarezzare le loro testoline dai capelli rossi.
Cenerentola-
Amava??? Ok, ok, sto zitta.-
Calì- Cenerentola! Vieni subito qui! Devi aiutarmi con la
biancheria!-
E
la povera ragazza dovette subito abbandonare il suo divertente impiego, per
correre dalla sorellastra.
Cenerentola
-Divert? Oh...uff!-
Ancora
non sapeva che, da quel giorno, la sua vita sarebbe stata del
tutto diversa.
Scusate
il capitolo molto breve, ma vorrei sapere se la storia
funziona... Fatemi sapere, ok? ;-)