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Autore: eli2205    06/02/2013    1 recensioni
Questa è la storia di Dahilia, una ragazza apparentemente come tante ma che in realtà di notte si trasforma in un mostro assetato di sangue senza autocontrollo, un demone. l'incontro con Marc le cambierà la vita.
Genere: Dark, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una notte silenziosa. la luna illuminava il cielo libero dalle nuvole e le stelle brillavano splendenti. Dahilia si aggirava per le strade più isolate della città, veloce come il vento.

alcune macchine sfrecciavano sull'asfalto scompigliando per qualche second i capelli perfettamente lisci della ragazza, ma lei non dava molta importanza alle auto, stava cercando qualcuno, la fame era troppo forte in quel momento.

Le persone che camminavano di notte stavano diminuendo progressivamente, soprattutto dopo gli ultimi avvenimenti che erano capitati in quella zona: un misterioso assassino spietato ogni notte lasciava dietro di sè una lunga scia di sangue. i cadaveri venivano trovati in uno stato deplorevole, i corpi completamenti dissanguati, la carne lacerata, la pancia squarciata e le budella completamente riverse per terra. gli occhi erano ciò che spaventava di più. vitrei, spalancati. i morti avevano visto il loro assassino un istante esatto prima di morire, e dalla loro ultima espressione, doveva essere qualcosa di veramente orrendo, ma la loro bocca non poteva emettere più alcun suono.

la polizia non aveva nessun indizio su chi potesse essere l'assassino, in quanto le vittime, tutte, non avevano niente in comune tra loro. i poveri malcapitati sembravano essere scelti proprio a caso, senza criterio. la gente infatti, proprio per questo motivo dopo un certo orario si rifugiava a casa.

il coprifuoco era precisamente alle sette di sera, e da quel momento le strade diventavano completamente vuote.

La polizia stava cercando in tutti i modi di dare una spiegazione alle uccisioni, i telegiornali parlavano di questo ormai da settimane ed avevano pure addossato la colpa a qualche organizzazione segreta contro il governo o a sette sataniche... ma in realtà non era niente di tutto ciò, non si riusciva a capire realmente il motivo. Ma d'altra parte chi mai avrebbe creduto che in città si aggirassero essere oscuri, i Demoni. Dahilia era un Demone, mangiatrice di uomini, succhiatrice di anime pure. ogni notte la sua forza demoniaca e il suo lato oscuro uscivano allo scoperto e lei dimenticava di essere Dahilia: tutto ciò di cui aveva bisogno erano sangue, carne e anime di cui nutrirsi. Nessuno l'avrebbe mai sospettato.

Di giorno Dahilia era apparentemente una giovane ragazza dall'aspetto gentile e aggraziato, in realtà era l'esatto contrario e la sua aura nera, quando si trasformava al sorgere della Luna, lo dimostrava perfettamente.

Dietro il dolce sorriso da ingenua ragazzina, nascondeva l'odio puro, la rabbia la voglia di vendetta. era molto affascinante, per quanto potesse servire a un Demone di città come lei, la sua bellezza era un'arma molto potente: attraeva i ragazzi con i suoi occhi azzurro-ghiaccio, li trascinava dietro un vicolo, in modo che nessuno potesse vedere o sentire qualcosa, si alzava in volo e li portava di solito in aperta campagna, dove non c'era anima viva e dove le loro urla di dolore non sarebbero state ascoltate da nessuno. e a lei le urla piacevano da impazzire, era come una droga, il dolore degli altri era la sua forza, più del sangue.

Mangiare carne e bere sangue umano la rendeva più abile, forte e veloce, succhiarne l'anima la rendeva eternamente giovane. la forza vitale di quelli che uccideva veniva direttamente trasmessa dentro di lei e la sua pelle non invecchiava, i suoi capelli rimanevano sempre neri e lucidi, la sua pelle elastica e tonica. Dopo essersi nutrita era sempre in ottima forma.Ma sapeva di non essere l'unica in città ad avere 'poteri speciali'. Vivevano lì anche altri Demoni che lei però non conosceva e non aveva modo di conoscere se non di notte, perchè l'aura demoniaca durante il giorno scompariva completamente.

Di notte però ne sentiva costantemente la presenza, ma data la sua scarsa capacità di localizzarli per bene non riusciva mai a trovarli. Aveva sentito una volta la presenza di un demone così forte  che le era venuto mal di testa, non essendo abituata alla vicinanza con i suoi simili. ma forse erano loro che non volevano farsi trovare. 

Svoltò a sinistra: davanti a sé una lunga strada, poco illuminata dai lampioni. alcuni di questi erano in corto circuito e nessuno si era preso ancora la briga di aggiustarli, tanto di lì non ci passava mai nessuno...svoltò ancora, in una traversa alla sua destra, questa volta. il calore di un corpo umano le colpì subito le narici, anche se era molto, molto distante, all'altro capo della strada, anch'essa lunga come quella di prima. riuscì a vedere, con i suoi sensi più sviluppati, un ragazzo che camminava per strada da solo, mani in tasca e cuffie nelle orecchie. il Demone che era in lei si risvegliò tutto ad un tratto e un ghigno malefico le si stampò sul volto. 'povero ragazzo' pensò poco prima di lanciarsi in volo aprendo le immense ali nere che spuntavano dalla sua schiena.non ci volle molto per raggiungerlo, il ragazzo non si era accorto di niente avendo le cuffie nelle orecchie e per lei sarebbe stato molto più facile, non doveva neanche farsi seguire da lui; in quel momento non ne aveva nemmeno tanta voglia, voleva solo mangiare e assaporare la sua anima pura. 'che impavido a sfidare la sorte' pensò il Demone. Lo afferrò con le mani che si erano ormai trasformate in artigli affilati e prima che il ragazzo potesse dire o fare qualcosa si alzò in volo. il ragazzo svenne dal terrore e il Demone fu ben felice di non dover lottare per trasportarlo in campagna.

dopo circa quindici minuti di volo senza riposo, il mostro era atterrato in una grande pianura arida e secca, bruciata dal fuoco di un antico incendio che non aveva lasciato vegetazione dietro di sè.

Il demone aspettava che il ragazzo si risvegliasse prima di poterlo finire del tutto, voleva ascoltare le sue urla di terrore, voleva sentirlo implorare, piangere e pregare. le sarebbe molto piaciuto.quando il malcapitato aprì gli occhi, davanti a sè all'inizio non vide nulla, solo aperta campagna e le stelle silenziose.

cominciò a tremare visibilmente, il corpo scosso da spasmi muscolari. forse soffriva di attacchi di panico, tanto meglio per lei, si sarebbe divertita di più. quando atterrò davanti a lui, quello cominciò a piangere affannosamente, non riusciva nemmeno a respirare per l'orrore. il Demone sorrise e si avvicinò pericolosamente a lui. quando gli afferrò il braccio, premendo gli artigli nella carne, i suoi occhi si tinsero di rosso e l'odore del sangue le inebriò le narici. 

  
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