06/02/2013
5 recensioniCinque volte in cui Sebastian Smythe avrebbe potuto dire “Ti amo” e una in cui lo ha fatto
La prima volta che Sebastian Smythe ebbe la possibilità di dire al suo ragazzo, Blaine Anderson, che lo amava fu la più conosciuta. Era stato Blaine a dirlo per primo, con tanta naturalezza come gli dava il buongiorno al mattino. L’aveva detto dopo una sessione di coccole sul letto del suo ragazzo e Sebastian non aveva fatto altro che fissarlo a bocca aperta per un paio di secondi e poi baciarlo.
La seconda possibilità la ebbe non molto tempo dopo. Blaine gli aveva detto che lo amava, quindi si sentì pronto per fare l’amore con lui. Lo fecero e fu bellissimo. Blaine gli ripeté quelle due paroline e Sebastian avrebbe voluto davvero ripeterlo, ma anche in quel momento gli rimasero bloccate in gola.
La terza volta non provò il desiderio di dirlo perché Blaine lo aveva detto per primo. Semplicemente era il giorno del suo compleanno e il suo ragazzo gli aveva fatto un regalo che solo chi ti ama può farti: la collezione completa delle opere di Shakespeare con tanto di traduzione a lato in francese. Blaine lo guardava speranzoso mentre lo apriva e si illuminò quando vide il suo sorriso. Sarebbe stato il momento perfetto, ma Blaine aveva iniziato a baciarlo e quelle due paroline non uscirono.
La quarta volta fu a San Valentino. Era tutto programmato. Sebastian aveva organizzato una romantica cena a lume di candela nel salotto di casa sua, aveva cucinato tutto lui secondo i gusti di Blaine e non aveva dato fuoco a niente. Dopo erano andati al laghetto delle anatre dove si erano scambiati il primo bacio. Avevano dovuto scavalcare il cancello, perché a quell’ora era già chiuso ma fu meglio così, nessuno li andò a disturbare mentre facevano l’amore sulla coperta che avevano portato. Non si ricorda come, sa solamente che dopo aver lasciato Blaine a casa si era dato dello stupido perché si era dimenticato di dirgli che lo amava.
La quinta volta lo avrebbe voluto dire per farsi perdonare. Lui e Blaine avevano litigato per l’università da scegliere, non trovavano un luogo comune in cui ce ne fosse una che piaceva a tutti e due e Sebastian se n’era andato sbattendo la porta. Blaine, ovviamente, se l’era presa e a Sebastian era toccato farsi perdonare. Gli aveva cantato sotto la finestra, Blaine lo aveva fatto entrare. Aveva iniziato a dire quelle due paroline, ma Blaine lo aveva bloccato. Gli disse che non doveva dirlo solo perché si sentiva in colpa, che andava bene così.
*
Per Sebastian non ci furono altre occasioni di dire a Blaine che lo amava. Perché Blaine non avrebbe più potuto ascoltarlo.
Era successo all’improvviso, un’auto lo aveva preso in pieno mentre attraversava la strada e non c’era stato niente da fare. Era subito finito in coma. Sebastian pianse quella notte, pianse molto ma non disse niente. Pianse e alle prime luci dell’alba quelle due parole uscirono come un soffio dalle sue labbra.
“Ti amo, Blaine.”
Poi i monitor impazzirono e Sebastian fu portato fuori dalla stanza mentre i medici provavano a rianimarlo. Il cuore di Blaine smise di battere e col suo anche quello di Sebastian.
Okay, che dire? Non lo so, non so da dove sia uscita, non so perchè sia uscita, so che inizialmente doveva essere una shottina per San Valentino tutta fluffosa ma ieri sera mi sono messa a scrivere ed è uscito questo. Quindi, invece di pubblicare una cosa del genere per San Valentino ho deciso di metterla subito e vedere di scrivere qualcos'altro in tempo. Ma non vi prometto niente, ho notato che non sono brava con fluff.
Anyway, so che è da un po' che non pubblico niente, ma non sono morta. Sto scrivendo una nuova long che è abbastanza impegnativa e voglio arrivare a buon punto prima di iniziare a pubblicarla perchè le scadenze non sono esattamente il mio forte.
Beh, grazie a Ella - moglie e beta - e a chi leggerà, scusate se vi ho abbandonati per un po'.
A presto,
- Sa'