06/02/2013
7 recensioniLa pazzia è come le termiti che si sono impadronite di un trave.
Questo appare intero. Vi si poggia il piede, e tutto fria e frana.
Follia maledetta, misteriosa natura.
La testa mi esplode.
Lancio un urlo e faccio un passo indietro, sbattendo contro la superficie gelida e dura del mezzo infernale che mi ha riportata qui.
Sento vagamente Finnick uscire poco dietro di me, preoccupato spingendo via un Pacificatore.
-Annie! Annie!
Sento la sua voce affievolirsi sempre di più, mentre un'immagine mi esplode nella testa.
E lo vedo di nuovo.
Il coltello della ragazza dell'1 sul collo di lui. La mano insanguinata che stringe l'arma. Il suo movimento secco.
Sono abbastanza consapevole di lanciare un urlo.
Finnick mi prende prima per le spalle, poi mi stringe a se'.
-Annie!
Ma non sento la sua voce.
Sento l'ultima parola uscita dalla sua gola prima che fosse recisa. Sento il suo urlo strozzato. Sento il rumore del suo corpo che cade a terra, decapitato.
La testa mi scoppia.
Mi rannicchio a terra, scostandomi Finnick di dosso, la testa stretta tra le mani.
Sento le lacrime scendermi sul viso, bollenti e silenziose.
-No.- sussurro. -No, no, no!
La gola mi si stringe in una morsa dovuta alla nausea mentre vedo la sua testa cadere.
E ancora.
E ancora.
-Annie.- mi chiama Finnick, una nota di allarme nella sua voce. -Annie...
Scuoto la testa. -No.
Sa che non sto parlando con lui.
Sento il sangue pulsare fastidiosamente nelle tempie. Strizzo gli occhi.
Finnick tenta di farmi alzare, ma mi dimeno, spingendolo via.
Il suo viso annega nelle mie lacrime, deformandolo paurosamente.
-No! No, no!
Finnick poggia le mani sopra le mie, che mi stringono ancora il capo.
Alza il mio viso, cercando preoccupato il mio sguardo.
-Annie. Guardami.- mi ordina.
Apro gli occhi colmi di lacrime che non mi preoccupo di trattenere.
Mi bacia in fronte e poi mi stringe a se'.
-Andrà tutto bene.- mi sussurra nell'orecchio, alzandomi con lui.
Mentre il suo profumo mi inebria la mente, lentamente il tremendo dolore nella mia testa si estingue e le immagini e i suoni diventano sempre più confusi fino a che non sento solo il silenzio della mia testa. E della folla di fronte a noi.
Sospetto di essere appena stata presa per pazza da tutta Panem.
Angolo dell'Autrice:
Sono molto contenta perché domani manca la prof di Italiano, con tre meravigliose ore tra latino e letteratura. Quindi m'è presa una voglia enorme di pubblicare qualcosa e ho trovato questa. :)
Comunque, non è nulla di che. Sono meno di 400 parole. Non credo di aver mai scritto una cosa così corta.
Nel caso non si fosse capito, è ambientata al Distretto 4, quando Annie torna vincitrice dai Giochi. Proprio alla stazione, vicino al treno che l'ha riportata a casa.
E be', immagino sappiate tutti cosa l'ha sconvolta così tanto, fino a farla diventare pazza.
Basta me ne vado.
Spero in una vostra opinione.
Un bacione e grazie a tutti.
A presto,
Alice
Ps. Vi lascio il mio contatto Twitter e di Ask, in caso aveste qualche domanda o voleste semplicemente contattarmi.
Ciao ciao! :)
Ali