Storie originali > Fantasy
Ricorda la storia  |      
Autore: McPower_    06/02/2013    1 recensioni
(Era una mia traccia per un tema scolastico, che ha ottenuto un '9',mi piacerebbe sapere cosa ne pensate anche voi.)
Intervista impossibile a Napoleone sull'isola di S'Elena,in cui emergono sogni e rimpianti di un personaggio che ha lasciato un segno indelebile nella storia.
Genere: Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-''E Alla vostra destra potete ammirare,come viene estratto ed elaborato il D.N.A., per la duplicazione molecolare..''-
Sbuffo guardandomi attorno con aria smarrita;quello non è un posto che fa per me.
In somma, la scienza non mi affascina,non ci ho mai capito veramente nulla..
Marco me l'avrebbe pagata, mi aveva 'trascinata' lì, con la promessa di una scoperta interassante, dove potessi cogliere qualche idea per il mio nuovo libro.
-''Ehi,Erika,guarda là,questi calcoli..ci va una mente superiore alla norma!''-
Lui è Marco, lo 'scienziato' del college,lui ama la scienza, penso che se i suoi lo avessero visto nel suo evolversi si sarebbe di sicuro sentito meglio,sapere che i suoi erano fieri di lui..

[SBANG!]

Un colpo di pistola,tutti iniziano ad urlare,a correre.Non ci capisco più nulla.
Perdo di vista Marco.
Il panico s'impossessa di me.
Un altro colpo.
Finalmente il mio corpo reagisce.
Inizio a correre verso l'uscita,verso il parcheggio.
I cavi.
Me ne accordo appena, quando oramai è troppo tardi.
Cado a terra rovinosamente.
Un rumore,come di vetri che sbattono su altri vetri alle mie spalle.
Sono chiusa in una specie di ascensore,o meglio,sembra quelle capsule del teletrasporto che si vedono in Futurama.
Gas.
Da sotto i miei piedi si inalza un gas verdastro.
Inizio a tossire.
La vista mi si appanna.
Le forze mi vengono a meno.
Svengo.

***

-''Signorinma,sta bene?''-
Due deboli braccia mi sostengono.Una voce mi arriva appena alle orecchie.Una voce stanca,sciupata dal tempo.
-''Si,grazie..dove..dove mi trovo?''-
Tossisco, strofinandomi gli occhi.
Devo aver battuto la testa,questo spiega il dolore.
Ma..l'odore di mare?
-''Oh,madame,ci troviamo sull'isola di Sant'Elena.''-
Ci mancava solo questa:Dispersa su un'isola con un ''vecchio-decrepite''.Cosa poteva andare storto?
-''La prego,venga con me, le racconterò una storia..''-
Mi passo una mano tra i capelli, castani.
E'sempre stato un segno del mio imbarazzo; quando lo facevo, cambiavano tutti discorso, mi conoscevano.Evidentemente quel signore dal nome ignoto non aveva recipito il messaggio, in fatti, continuava a pregarmi di seguirlo.
-''No, ma veramente io..''-
-''Oh,non faccia complimenti!E poi, sta per mettersi a piovare.''-
Ecco, ora era pura un veggente, ma per ironia della sorte iniziò a piovere.
Così, tibutante lo seguii, verso una capanna improvvisata con rami e foglie di palma.
-''Si sieda, questa storia potrebbe interessarla, chissà..potrebbe scriverci un libro.''-
A quell'affermazione, mi si rizzano le 'antenne', si fa per dire.Forse, ma dico forse..ha ragione.
Annuisco incoraggiandolo ad iniziare.
-''Una volta, esattamente tra il 1796 e il 1799, un grande uomo fece il suo debutto incaricato dal Direttorio.COn le sue vittorie contro l'esercito Austriaco e Sardo, portò l?italia sotto il dominio francese..''-
Quella storia, non mi era nuova,ricordavo qualcosa di simile ma..non chiesi nulla.Non volevo distrarre..il signore.
-''In quel periodo, ci troviamo in Fracia, sorsero nuove repubbliche.Nel Dicembre del 1796 nacque la Repubblica Cispadana, in seguito nel Maggio del 1797 nacque la Repubblica Cisalpina...''-
Fece una pausa.
Come se volesse riordinare le idee,per rendere più fluido il discorso, come se per lui fosse cosa di vitale importanza.,o semplicemente, vista l'età, per riprendere fiato.
-''Il nostro protagonista, il cui nome passerà alla storia, abolì i titoli nobilliari, i privilegi dell'aristocrazia e del clero.
Tutto procedeva per il meglio.Nel 1978, cacciato il Papa, se non vado errando..Papa Pio VI, diedero vita alla Repubblica Romana, ma come sempre, qualcosa va male.''-
Dopo un lungo attimo di silenzio assordante, parlò.Sembrava, stavolta ne ero certa, star decidendo se raccontare qualcosa di vergognoso, come se lui fosse il protagonista e non il narratore.
Si decise e parlò.
-''nel 1799 si formò una nuova coalizione militare contro la Francia, tute le Repubbliche,precedentemente sorte, crollarono una dopo l'altra, come le tessere del domino.
Fu lì che, i sovrani tornarono sul trono.
Ma non preoccupiamoci, nel 1798, organizzata una nuova campagna militare contro l'Egitto nella battaglia delle Piramidi..''-
Sorrisi, e senza seguire il suono della mia voce, o meglio, come se fosse qualcun altro a parlare al posto mio, la mia voce, si sovrappose alla sua, parlando all'unizono.
-''Ma gli Inglesi si intromisero sconfiggendoli nella Baia di Abukir.''-
Lui annuì, forse compiaciuto del fatto che stessi seguendo con attenzione, o forse che , stessi iniziando a ricordare.
-''Esatto mon petit, me..nel Novembre 1799 lui, rovesciò il Direttorio, che venne sostituito in seguito al colpo di Stato del 18 brumaio,dal Consolato..''-
Alzai una mano per fargli segno di fermarsi,ora la mia mente riuniva i pezzi, come quelli di un vecchio puzzle.
-''Di chi era l'autorità del Consolato?''-
Sorrise, un sorriso che solo gli anziani riescono a farti, un sorriso che ti fa capire che anche nella banalità della tua domanda trovano, colgono il tuo interesse.
In somma, gli fa piacere.
-''Ovviamente, il nostro eroe e..Ducas, e quell'altro, quello antipatico..Silyes.''-
Pronunciò l'ultimo nome con disprezzo,quasi lo sputò fuori con odio.
-''Nel Dicembre del 1799, entrò in vigore ls nuova costituzione, essa conferiva al protagonista il titolo di primo console.''-
Iniziò a tossire, forse si era affaticato troppo.
-''Ma cosa succede dopo il concordato con Papa Pio VII, del 1801?''-
Qualcosa lo ricordavo, ma giusto qualche data, qualche fatto.
-''Nel 1802 venne nominato console a vita, e nel 1804 sempre cn un plebescito divenne imperatore.
No, non interrompermi, non ora.''-
Mi fulminò con lo sguardo, e mi morsicai la lingua per tacere.
Nella mia mente i personaggi della vicenda naarrata, iniziavano a farsi nitidi.
-''Queasta che ti dirò ora, probabilmente è una cosa che molti odiano.
Riorganizzò il sistema scolastico, introducendo la scelta tra le università e le scuole politecniche.Ma sai, tutto ciò che 'annega' prima o poi torna a 'galla'.Nel 1808, furono ripristinati i titoli nobiliari, ma non i privilegi.Lui fu il primo ad introdurre il matrimonio civile e a concedere il divorzio.
Ma,ahime, la vita è tutt'altro che rose e fiori.
Nel 1808 in Spagna scoppiò un rivolta, dove grazie a quegli impiccioni degli Inglesi, nel 1813 noi Francesi fummo cacciati via.''-
Iniziavo a sentire la sua voce sempre più confusa, stanca, appesantita.
-''Nel 1812, per imporre il il rispetto del blocco continentale si avviò verso la Russia, dove perse la bellezza di 3.000 soldati, grazie ad una fregatura..''-
La sua voce si fece quasi un sussurro, mentre pronunciava le ultime parole di queste frasi.
Le sue mani si strinsero al proprio stomaco.
i suoi occhi, ora mai fattisi pesanti, si chiuseto.
Aveva bisogno di aiuto.
Mi avvicinai a lui, con l'intento di aiutarlo ma si tirò indietro.
-'Dopo la socnfitta del 1813,enlla Battaglia di Lipsia, il Marzo 1814, si ritirò nell'Isola d'Elba.''-
Altra pausa.La stanchezza gliela si leggeva in  faccia.
'Oh,al Diavolo!' pensai, avvicinandomi a lui.
Gli presi un braccio e me lo posi sulle spalle.Posai una mano su esso e l'altra sulla sua vita.Iniziai a caminare verso quella spece di capsula dalla quale, precedentemente lui mi aveva tirata fuori.
Quando la trovia, lo feci entrare dentro cercando di capire come potesse funzionare.
Mi voltai di scatto, sentendo delle urla.
-''Gli Inglsi..''-
Mormorò l'anziano.

[SBANG]

Un altro sparo.
Qualcuno vuole morto quel vecchio.
Le porte iniano a chiudersi, proprio mentre il proiettile si dirige verso di noi.

***

-''Okay, venga con me, un ultimo sforzo, qui c'è un ambulanza..AIUTATEMI!''-
Urlo ai paramedici che continuano a portare via le vittime della sparatoria.
Sono nel presente..Marco!Dovevo trovarlo,sapere se stava bene.
-''Ecco una barella, signorina viene con noi?''-
Annuisco salendo in ambulanza.
i paramedici continuano a paralre, mettere tubi, attaccare macchine..
-''Madameseille!''-
Tutto si ferma, si voltano tutti verso di me.
-''Sono qui..stia tranquillo.''-
Lo rassicuro stringendogli la mano diventata fredda.
-''Tornato in francia..perse la battaglia di Waterloo del 1815.''-
Come faceva a continuare=Dove ne trovava la forza?
-''Fu mandato in esilio sull'isola di Sant'Elena dove..''-
-''Shh, si fermi, non ha importanza,davvero.Dobbiamo pensare alla sua salute.''-
Lui scosse la testa, lasciando la presa.
-''Mi dica il suo nome, la prego!''-
Lo supplicai.
-''napoleone Bonapate,madame..morì il 5 maggio 1821.''-
In quelle ultime parole,la sua voce si spense, fino a sparire del tutto.Il suo petto smise di alzarsi, e la macchina alla quale era attaccato, smise di suonare, disegnando una lunga riga retta..
-''Non c'è più nulla da fare, ci dispiace doverlo fare ma..
Ora del decesso 17.30 del 5 maggio.''-
5 Maggio..Napoleone Bonaparte..Sant'Elena..1821..
La mia mente non riesce ad assimilare il tutto, e svengo.
Mi risveglio ora, in un letto d'ospedale.
Il suono delle macchine, accomoagna il 'TIC-TIC' del mio computer, mentre vado a scrivere la prima riga del mio libro:
-''E alla mia destra potete ammirare, come viene estratto ed elaborato il D.N.A.,per la duplicazione molecolare..''-
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: McPower_