NOTA
DELL’AUTRICE:
Ciao a tutti! Sono ancora io, Tifa93, che vengo a rompervi le scatole
con le
mie ficcy! Dopo il Signore dei Rastrelli, che avevo scritto al solo
scopo di
far morire dal ridere i miei lettori, ora me ne salto fuori con una
fiction tutta
romantica che ho scritto in un momento in cui non avevo niente da fare
e ho
dato sfogo alla mia vena poetica e sentimentale. Fatemi sapere se vi
piace…
LA
FORZA DEL CUORE
My
heart’s a
battleground…
Era una ragazzina,
Kairi, aveva appena 14 anni e negli occhi blu la stessa luce che
brillava in
quelli di ogni adolescente con un sogno nel cuore… e il suo
continuava a
battere per un ragazzo.
Aveva la sua
stessa età, portava i capelli castani un po’
lunghi e scompigliati, gli occhi
erano dello stesso colore del mare.
Purtroppo, se gli
occhi sono lo specchio dell’anima, quelli ne riflettevano una
fredda come il
ghiaccio, che neanche il calore e l’affetto di quella ragazza
erano riusciti a
sciogliere.
Kairi, ormai,
aveva fatto l’abitudine a tutto: a guardarlo da lontano, a
sospirare, a venire
ignorata e a non
trovare nessuna
risposta ai messaggi che gli inviava, a parte qualche raro:
“Non rompere”.
“Ok, va bene
tutto” si disse quando finalmente smise di piangere, stesa
sul suo letto. “Ma
adesso ha esagerato, non posso andare avanti così, NON CE LA
FACCIO!!!”
Scagliò il cuscino
a cui era stata abbracciata e ricominciò singhiozzare.
Il modo in cui
l’aveva trattata e definita non poteva essere perdonato: era
stato estremamente
offensivo, l’aveva allontanata insultandola senza alcun
motivo. E ne andava
fiero.
Kairi cercava di
dimenticare, ma era più forte di lei.
“Il mio
cuore è un
campo di battaglia, fatto a pezzi e distrutto.”
E finalmente si
addormentò.
Nel sogno che fece
vide una sala buia, ma riuscì a distinguere una figura,
debolmente illuminata
dalla luce verde che proveniva dal suo scettro. Era avvolta in un
mantello
nero, il cui bordo strappato cadeva a terra come uno strascico; sulla
sua
spalla era appollaiato un corvo.
Le parole che
pronunciò sussurrando rimbombarono nella sala e arrivarono
direttamente al core
di Kairi.
-Rifiuta i
sentimenti, cedi il tuo cuore e servi
l’Oscurità…
In fondo, suonava
bene. Non avrebbe più sofferto, per mano di quel ragazzo o
di chicchessia, quel
cuore infranto le pesava infinitamente nel petto e i suoi ricordi
più atroci le
riaffiorarono alla memoria, violenti come grandine. Voleva liberarsene.
Kairi, allora, si
abbandonò senza alcuna resistenza a quelle parole
così velenose… eppure così
dolci!
La sua mente si
assopì, ogni dolore venne dimenticato e i suoi ricordi erano
sempre più
offuscati… non era un problema, in fondo non aveva niente da
perdere, e stava così
bene, per la prima volta dopo tanto tempo…
Alla fine, Malefica
aveva soggiogato un altro cuore e l’aveva incatenato per
sempre nell’Oscurità.
( .
)
v
La ragazza era
stesa sul suo letto, sembrava che dormisse, avvolta dalle lenzuola
candide…
finché ad un certo punto socchiuse gli occhi e si mise a
sedere.
Una sfera di luce
rossa cominciò a brillare al centro del suo petto, per poi
alzarsi e perdersi
tra le stelle, dove qualcuno la attendeva.
La strega
osservò
il cuore della ragazza adagiarsi sul pavimento e dissolversi, per
lasciare
posto ad un essere deforme nero, con gli occhi gialli e le antenne, che
strisciava nel buio…
Un ombra senza
cuore.
Malefica
sogghignò
e si diresse in una stanza occupata da un enorme tavolo, attorno a cui
erano
sedute alcune figure che discutevano tra loro. Al centro del tavolo si
trovava
una sfera che mostrava tre figure che camminavano. La prima sembrava
un’anatra,
indossava una blusa e un berretto da marinaio e con il suo scettro
lanciava
scintille. Una seconda figura, molto più alta, camminava al
suo fianco.
Assomigliava ad un grande cane con lunghe orecchie e portava con
sé un grande
scudo.
E poi c’era
una
persona. Era un ragazzo dagli occhi blu…
Lo Shadow
rabbrividì. Per un Heartless era una cosa impossibile, ma
quello rabbrividì.
Fissò quegli occhi
ed era come se li avesse sempre visti, ma allo stesso tempo, come se
fosse la prima
volta che i suoi occhi gialli si perdevano in quel blu profondo.
Il ragazzo
impugnava una grande chiave e la usava come una spada per
distruggere…
…lo Shadow
non
poteva crederci. Stava uccidendo moltissimi Heartless, menando un
fendente dopo
l’altro.
No. Non poteva
essere vero ciò che stava facendo. Erano esseri come lui,
con o senza un cuore,
non poteva credere che quella persona li facesse scomparire in una
nuvola di
fumo nero. NO!
Improvvisamente,
le misteriose figure sedute attorno al tavolo cominciarono a discutere
animatamente. Per primo prese la parola una specie di sacco di juta,
che
cominciò a lamentarsi di come un ragazzo avesse distrutto la
sua tana colpi di
Keyblade. Poi un distinto signore con un grande cappello da pirata e un
uncino al
posto di una mano parlò dei danni che erano stati provocati
alla sua nave da un
certo Sora.
Sora…
…Sora…
…
(
. )
v
Vedendo che la
ragazza aveva ripreso i sensi, alzò il cappuccio e si
presentò a Kairi.
-Sono Xemnas, il
capo dell’Organizzazione XIII.
- D-dove…
dove
sono?
-Ti trovi nel
Mondo Che Non Esiste, noi Nessuno abitiamo qui.
-Nessuno? Non
capisco…
-Quando
l’Oscurità
si impadronisce del cuore di una persona dall’animo forte, il
‘vuoto’ che resta
è un Nessuno.
“E
così ho ceduto
il cuore a… un momento!” Pensò la
ragazza “Oddio che ho fatto!”
Venne accolta
nell’Organizzazione e, dopo qualche giorno, seppe che Xemnas
e tutti gli altri
membri abitavano lì nella disperata speranza di trovare un
nuovo cuore.
-Ma come potrete,
un giorno, averne uno nuovo?
Larxene,
l’unica
ragazza in quel castello, le rispose:
-Vedi quegli
esseri?- Indicando ciò che vedeva attraverso una specie di
varco dimensionale.
–Sono Heartless, esseri che si nutrono del cuore della gente.
Uccidendoli, il
cuore che è in loro viene liberato e sale verso Kingdom
Hearts. Quando lì ci
sarà una quantità sufficiente di cuori, noi
potremo riavere il nostro. Vai da
Xemnas e chiedigli di accompagnarti a vederla!
-Va bene…
ma come
possono essere uccisi gli Heartless?
Ormai Larxene se
n’era andata.
You
took a piece of
my heart…
Più tardi,
Kairi
si trovava sulla terrazza più alta del Castello
dell’Oblio, dove Xemnas le
indicò la grande luna a forma di cuore che illuminava il
castello e tutto il
Mondo Che Non esiste.
-Ma come
può
venire ucciso un Heartless?
Domando Kairi per
la seconda volta.
-E’
semplice: noi
li scagliamo addosso al prescelto del Keyblade, un’arma
leggendaria, e lui non
ha problemi a farne a fette migliaia… eccolo, è
lui.
Così
dicendo, Xemnas
fece comparire un altro varco dimensionale, in cui si vedeva un ragazzo
dai
capelli castani e gli occhi azzurri combattere disperatamente contro un
migliaio di Heartless.
“Non
è possibile!”
Pensò Kairi. Quel ragazzo che lei aveva conosciuto come una
persona troppo
fantastica per poter esister, ma troppo crudele per poter essere amato,
ora
combatteva le Ombre con un’arma mistica, per salvare il mondo
dalla minaccia
dell’Oscurità.
-Tutto bene? Mi
sembri un po’ scossa…
-Non è
niente… ma…
tu vuoi dire che il mio cuore è tra quelli lassù?
-Non è
detto.
L’Heartless formato dal tuo cuore potrebbe essere ancora
vivo… se gli Heartless
vivono.
“Non
è vero” pensò
Kairi, guardando il varco per l’ultima volta ”un
pezzo del mio cuore l’ha preso
lui.”
Shadows
are walking
in the crowd…
E quell’
Heartless
era lì. Lì in mezzo, tra altri 999 Senzacuore,
ognuno con una forma diversa,
ognuno con un cuore da difendere. Uno dopo l’altro perivano,
arrendendosi ai
colpi del micidiale Keyblade o dei potentissimi comandi di reazione
utilizzati
da quel SORA.
Sora…
…Sora…
…
Eppure
l’aveva già
sentito!
Inutile, era solo
uno Shadow, il cui unico scopo era venire utilizzato da Malefica o
dall’Organizzazione XIII. Anche se lui non lo sapeva.
Che fare?
Ormai non erano
rimasti più di 50 Heartless, e il loro numero continuava a
diminuire.
-Rising Sun!
40
-Thundaga!
30
-Firaga!
25.
DOVEVA NASCONDERSI
ALLA SVELTA!
15…
…5…
…1!
Sora era arrivato
a 999, ma dove si era nascosto l’ultimo?
…we’re
lost and found…
Lo Shadow si era
nascosto alla meno peggio, raggomitolato dietro ad una sporgenza della
parete
di roccia.
-Ti ho trovato!
Purtroppo una
delle antennine era rimasta allo scoperto e il Prescelto del Keyblade
si
preparò a sferrare una combo.
!° colpo!
-Non può
essere…
devo difendere il cuore che mi è stato affidato…
non può finire così!!!
2° colpo!
-Ti prego, non
farlo… Sora!
Il Prescelto
fissò
per un attimo la piccola Ombra, i suoi occhi gialli… che
cosa potevano dirgli?
Eppure…
-KAIRI!
“Non
è possibile!
Il suo Heartless! Kairi ha ceduto all’Oscurità!
Devo salvarla…”
Troppo
tardi
3° colpo
-NOOO!!!! Kairi,
ti prego, non mi lasciare!
L’Heartless
si
dissolse in una nuvola di fumo nero.
Il viso del
ragazzo cominciò a rigarsi di lacrime… non poteva
essere vero, la sua Kairi
l’aveva abbandonato per sempre!
Con gli occhi
ancora gonfi di pianto, osservò impotente la piccola sfera
rossa che si alzava
in aria e andava a riunirsi con tutti i cuori di Kingdom Hearts.
…
but love is gonna
save us!
-Kairi!
Xemnas si
avvicinò
a Kairi e le fece ciò che si sarebbe potuto definire un
sorriso.
-C’è
una sorpresa
per te!
Uscirono di nuovo
sul terrazzo da cui si poteva vedere la grande luna. Lo spettacolo che
si
presentò ai Nessuno era indescrivibile: Kingdom Hearts
brillava di una luce
rossa cangiante che incantò tutti i Nobodies.
Era la luce
formata da un migliaio di cuori, tra cui quello di una ragazza giovane
e fragile
nel corpo, ma estremamente forte nello spirito.
-Questo è
per te!
Lentamente, la
luce di cui brillava il Regno di Cuori si affievolì e
qualcosa cominciò a
brillare nella mano di Xemnas, sempre più viva. Era una
sfera molto più lucente
di tutte le altre, perché quel cuore era destinato ad una
persona speciale. Il
Custode del Keyblade voleva che fosse destinato ad
una persona speciale,
anche se non sperava che ciò sarebbe potuto succedere.
-Noi aspetteremo
ancora.
Il capo
dell’Organizzazione appoggiò la sfera sul petto
della ragazza. Un’enorme luce
bianca ne fu sprigionata,tanto che anche
l’Oscurità non appariva più tanto cupa.
( .
)
v
-Kairi, Kairi,
sveglia!
La ragazza era
stesa su un lettino. Quando riuscì a mettere a fuoco
ciò che la circondava,
realizzò di essere finita in una stanza d’ospedale.
Era sera e dalla
finestra aperta si potevano veder brillare tutte le stelle del
firmamento… e la
luna piena.
-C-che
è…
successo?
Non poté
fare a
meno di trasalire quando vide un ragazzo seduto accanto a lei.
-SORA?!
-Sei svenuta
mentre tornavi a casa da scuola… ti ho portato qui e ti sei
svegliata solo ora.
-Ma… ma tu
mi odi!
Mi hai insultata davanti a tutti!!! E poi… tu possiedi il
Keyblade, non
negarlo, tu combatti l’Oscurità!
-Kairi? Hai
battuto la testa, per caso?
-Ma tu…
-Io…
…ecco, ti
voglio
bene.
Sora, che era
seduto al fianco di Kairi, si abbassò lentamente, fino a
sfiorare con le sue
labbra quelle della ragazza. Lei non poteva credere a quello che stava
succedendo… “Forse sto ancora sognando”.
Il suo cuore accelerò i battiti.
-Scusami!- Le
sussurrò.
In quella stanza
d’ospedale, due ragazzi dal cuore forte si scambiarono un
dolce bacio,
illuminati da una luna a forma di cuore.
Fine.
NOTA
DELL’AUTRICE:
Vorrei precisare alcune cose: lo sgorbio con le due parentesi, un punto
e una v
è un cuore (ci vuole molta fantasia!); non ho scritto questa
fanfiction dopo una
delusione d’amore e le parole tra un paragrafo e
l’altro sono tratte da tre
canzoni, rispettivamente
Sanctuary,
soundtrack del
mitico KH2.
Ready for love, di
Cascada, una cantante che adoro troppo!
Love
is gonna save us, di
Benny Benassi.
È tutto!
Ditemi che cosa ne pensate
e aspettatemi, perché tornerò alla carica con
altre fanfic demenziali!
Tifa93