Sono una giovane donna che convive con Nathan il suo compagno, da cui ha avuto una bimba, Hope. Durante una notte insonne mille pensieri e mille ricordi tornano alla mia mente.
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Il roseo indice della mia mano destra delinea delicato il profilo del
tuo volto. Si sofferma sul tuo naso, per sentirti respirare tranquillo
e sereno; indugia sulla tua bocca chiusa in un sorriso dolce e
meraviglioso.
Ora la mia mano destra si solleva e le dita scorrono
leggere e veloci tra i tuoi lisci capelli dorati. Forse non sono stata
abbastanza attenta e il mio gesto disturba il tuo placido riposo. Apri
appena i tuoi bellissimi occhi celesti, quel tanto che basta per
scorgere la mia figura sopra di te.
-Shhh..- Dico sottovoce avvicinandomi al tuo orecchio -Sono solo io
amore. Continua a dormire-
Con
la mano sinistra raccolgo i riccioli dorati dietro alla nuca,
affinchè
nell'abbassarmi non ti solletichino il volto. Quando giungo abbastanza
vicina poso le mie dolci labbra sulle tue e ti dono un bacio, gesto
d'amore, promessa di pace.
Un boccolo sfugge alla mia presa e scivola leggero su di te, che vigile
solo in parte, sorridi e lo prendi tra le dita.
-Vieni
a dormire anche tu, cosa fai ancora sveglia?- Mi chiedi con voce
assonnata sorridendomi con quel sorriso che mi ha fatta innamorare e
con quello sguardo che doni a me e a nessun altra.
-Non riesco a
dormire, e ti guardo- Dico piano sorridendo -Proteggo il tuo sonno
tesoro, quindi continua a dormire, o mi priverai dell'unico modo che ho
per trascorrere la notte insonne- Una lieve carezza ora sfiora la tua
guancia,e le tue mani svelte impediscono alla mia di allontanarsi da
te. Con dolcezza la stringi e la guidi sino alle tue labbra per
baciarla.
-Buonanotte mio tesoro. Ricordati che se desideri
compagnia nella tua veglia, non hai che da chiamarmi- E con un ultimo
sorriso richiudi i tuoi occhi e riprendi a riposare.
Dopo alcuni
istanti di silenzio mi allontano dal tuo fianco per scendere dal letto
e dirigermi verso la culla dove la nostra bimba dorme serena. Anche lei
riposa, mentre solo io nella nostra casa sono desta. Osservo la piccola
Hope e non posso non sorridere. E' il perfetto esempio della nostra
unione, con i capelli dorati di entrambi e i tuoi occhi blu come il
cielo. Ma i riccioli sono i miei, e la dolcezza.. beh, credo che quella
nasca dal nostro sentimento.
Mi ricordo quando ho scoperto di
essere incinta, oramai vivevamo assieme da diversi mesi, ma non eravamo
sposati. Dentro di me provai mille emozioni differenti, dapprima la
gioia più emmensa che si possa provare, perchè io
e lui ci amavamo da
morire e sentivamo di essere l'uno il completamento dell'altra.
Poi
sopraggiunse la paura. Sapevo che la sua famiglia non mi vedeva di buon
occhio, poichè non approvavano il fatto che vivessimo
insieme senza
essere sposati; inoltre io non avevo famiglia e tutto ciò
per loro era
segno di disonore.
Nonostante questo Nathan impose la sua scelta di
stare con me alla famiglia, e mi promise che mi avrebbe sposata non
appena fosse stato in grado di mantenermi. Ricordo che protestai,
dicendo che io ero una donna indipendente e che non c'era alcun bisogno
che lui mi mantenesse, poichè avevo intenzione di lavorare.
Per
tutta risposta, ricordo che Nathan mi guardò con quel suo
sguardo
dolcissimo che sapeva farmi sciogliere le gambe e il cuore e disse che
se anche non mi avresse mantenuta materialmente voleva avere la
consapevolezza di poterlo fare. Poi il suo sguardo si fece buio e
corrugò le sopracciglia, quindi mi chiese se per caso non
ero disposta
ad attenderlo tutto il tempo necessario, ed io scoppiai in una
fragorosa risata dicendo che non lo avrei lasciato per nulla al mondo e
lo avrei aspettato anche tutta la vita.
Da quel momento cominciò la
nostra convivenza, e si ridussero gli incontri di Nathan con i suoi
genitori che si rifiutavano di venire a casa nostra.Rapporti che
cessarono quasi del tutto quando seppero che aspettavo Hope.
La
piccola rappresentava la goccia che faceva traboccare il vaso e che
macchiava definitivamente di disonore il nome della loro famiglia.
Ma
nonostante tutto questo Nathan era raggiante all'idea di divenire
padre, e ogni volta che accarezzava dolce la mia pancia o che parlavamo
dei progetti per il futuro, i suoi occhi blu come il cielo si
illuminavano quasi come se dentro vi fossero mille stelle.
Per me
era diverso. Anche io ero felice di avere un bambino, ma l'idea di non
avere una famiglia che mi supportasse mi spaventava come la notte
più
buia e desolata spaventa un bimbo. Per questo motivo abbiamo chiamato
la nostra piccola Hope; infatti ella rappresentava la nostra speranza
di un futuro più roseo e sereno.
Smetto di osservare la piccola e mi
dirigo rapida e silenziosa verso la specchiera dove tengo i cosmetici;
qui prendo un barattolo chiaro dalla forma circolare. Con gesto rapido
e sicuro lo apro svitando il coperchio rivelamdo il contenuto all'aroma
di vaniglia del contenitore. Affondo nella crema idratante le dita
della mano destra, e comincio a spalmarla su entrambe le mani
massaggiandole con delicatezza. E' un rito questo che mi paice fare
quando non riesco a prendere sonno o quando il mio animo è
afflitto da
pene o preoccupazioni, poichè la morbidezza della crema e la
dolcezza
del suo aroma mi mettono una tranquillità che può
essere superata solo
da quella che mi dona una abbraccio del mio Nathan.