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Autore: Danielle_Way    06/02/2013    5 recensioni
-Stare con te mi rende ciò che sono,ma sono spaventato da ciò che sono-.
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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‘’Burn Bright’’
 

  

 La notte era la mia parte preferita della giornata.
Fino a poco tempo fa attendevo la notte con impazienza,avrei desiderato che una giornata fosse composta solo dalle ore notturne; ovviamente per tutto c’è un motivo,e anch’io avevo i miei buoni motivi.
Che la giornata fosse stata normale,fantastica o tremenda,quando andavamo in tour la notte cambiava tutto.
Spesso mi ritiravo presto dopo i concerti,con la scusa che ero stanco. Ma quale stanco,semmai l’adrenalina mi rendeva ancora più carico.
Comunque,mi chiudevo in camera e aspettavo. Aspettavo la mezzanotte.
A mezzanotte in punto potevo udire perfettamente i passi felpati di Gee che usciva dalla sua stanza e veniva a bussare alla mia porta.
E anche se non riuscivo a sentirli veramente –causa rumori notturni classici,stile ritorno di fiamma di qualche auto o ragazzi ubriachi che schiamazzano- li sentivo nella mia testa,e potevo immaginare perfettamente il punto esatto del pavimento su cui poggiavano leggermente; e sentivo perfettamente anche quando la sua mano si preparava ad abbassare la maniglia della porta della mia camera.
E poi vedevo la porta aprirsi quanto bastava per lasciar affacciare un viso perfetto,che mi sorrideva puntuale, ogni notte ,e mi chiedeva il permesso di entrare.
Sembrerà abbastanza folle tutto questo,il fatto che io ricordi tutto alla perfezione.
Oh, sì ,io ricordo tutto.
Io ricordo ogni fottuto momento passato con Gerard, ve li potrei descrivere tutti ,uno per uno.
E’ come se ogni singolo attimo che io e lui abbiamo parlato, scherzato , ci siamo baciati o siamo stati a letto insieme ,avesse inciso a forza qualcosa sulla mia pelle.
Avete presente tutti i segni nelle carceri,quella specie di ‘’conto alla rovescia’’ che fanno i detenuti incidendo dei segni sul muro?
Beh,una cosa del genere. Solo che, essendo stati incisi a forza nel mio cuore ,non bastano altri segni o della nuova pittura per coprirli.
E anche se esportassero l’intonaco o direttamente quel pezzo di muro non servirebbe a niente.
Il motivo per il quale è impossibile cancellarli è collegato a tutti i sorrisi, agli ‘’Hey,Frankie,tutto bene?’’ che mi rivolgeva appena entrato nella stanza e un po’ dopo,quando mi stringevi tra le braccia per farmi addormentare più facilmente.
E anche se il giorno dopo non lo trovavo accanto a me, sdraiato sulle lenzuola ,sapevo per certo che una volta sceso per la colazione mi avrebbe di nuovo rivolto quel suo meraviglioso sorriso e mi avrebbe strizzato l’occhio con fare complice.
E sapevo anche –vivevo di questo- che ogni notte, a mezzanotte ,saresti venuto me.
 
Ma quei segni incisi nel mio cuore non ricordano solo cose positive.
Si sa, prima o poi tutto finisce. Non c’è niente di veramente immortale.
Come ricordo ogni sorriso che mi ha rivolto ricordo anche ogni singolo pugnale che mi ha trafitto,e che ha segnato la fine.
 
Sembrava una sera come tutte le altre.
Nulla nel suo sguardo lasciava predire quello che mi avrebbe detto.
Eravamo, come al solito , nella mia stanza ,seduti comodamente sul letto.
Ci eravamo da poco rivestiti dopo aver passato tre quarti d’ora particolarmente caldi e intensi.
A un certo punto io mi sono sdraiato,e lui ha fatto lo stesso; ci siamo ritrovati a fissarci,finchè lui non mi ha baciato con trasporto.
Dopo che ci siamo staccati ho notato subito che non sorrideva più. E’ stato allora che ho capito che qualcosa non andava.
Togliere a me, Frank Iero , il sorriso di Gerard Way ,è come togliere la crema a un cornetto o il bastoncino a un ghiacciolo.
-Frankie?-.
-Mmh?-.
-Dimmi che mi ami-.
A quel punto ho alzato la testa stupito,e anche al buio sono riuscito a notare che aveva gli occhi chiusi e l’espressione facciale di chi aspetta qualcosa per raggiungere l’oblio.
-Sai già quanto ti amo senza bisogno che te lo dica ogni minuto- ho commentato con tono divertito,giocando con una ciocca dei suoi capelli. Ero abituato al suo egocentrismo,insomma è Gee.
-Voglio sentirtelo dire…ancora- continuava a tenere gli occhi chiusi.
-Ti amo,Gee-.
Dopo averlo detto lui ha finalmente aperto gli occhi,e mi ha guardato con uno sguardo serio,molto serio. Poche volte l’ho visto così serio.
-Ti amo anch’io-.
E’ calato un silenzio innaturale. Qualcosa non andava proprio.
Senza preavviso, rompendo la scaletta che si ripeteva ogni notte ,ha deciso di alzarsi e cominciare a rivestirsi.
-Te ne vai così presto?- ho domandato con il tono di un bambino al quale è stato rotto il suo giocattolo più bello.
-Sì-.
Io l’avrò guardato in modo così smarrito e scioccato che ha sospirato sonoramente.
-Stare con te mi rende ciò che sono,ma io sono spaventato da ciò che sono-.
-Che cosa intendi dire?- ho domandato ancora più confuso di prima.
-Mi hanno detto che non andrò mai in paradiso con un amore come il mio-.
Crack.
Posso giurare che anche lui abbia potuto sentire il rumore del mio cuore che si spezzava nettamente.
Avrei dovuto immaginarlo. Con una famiglia cattolica,una tradizione cattolica,una fidanzata bella e figa come copertura e uno scandalo da evitare,era inevitabile che succedesse.
Stupido,stupido,stupido me.
Mi ha lasciato in piedi vicino al letto, dopo avermi stampato un ultimo bacio in bocca ,e se n’è andato.
Certo,ho sentito benissimo quel singhiozzo strozzato che ha emesso chiudendo la porta,ma non è stato lui che ha visto crollare il proprio castello di nuvole.
E non proverà mai una sensazione del genere,perché io non sarei mai capace di fargli una cosa del genere. Non l’avrei mai nemmeno pensata.
Non so se lui è stato tutta la notte a piangere, e così la notte dopo e quella dopo ancora.
Ma io sì.
 
Stare con te mi rende ciò che sono,ma sono spaventato da ciò che sono.
Mi hanno detto che non andrò mai in paradiso con un amore come il mio.
 
Dimmi che mi ami.
Dimmi che mi ami.
Dimmi che mi ami.
Dimmi che mi ami.
Dimmi che mi ami.
Dimmi che mi ami.
 
Sì, Gerard ,ti amo fottutamente.
Ti ho amato, ti amo e ti amerò ancora.
Perché nessuno riuscirà mai a cancellare quei segni.
Conserverò ogni ricordo, che sia bello o brutto ,di ogni fottuto momento che abbiamo vissuto insieme.
Tu ti sei spaventato di te stesso,e ti sei tirato indietro.
Io invece voglio andare avanti a testa alta, anche se avrò un posto riservato all’inferno ,ma davvero,non me ne fotte un cazzo.
Sono fiero di ciò che sono e dell’amore che provo per te, anche se sei un uomo ,e anche se sei il mio migliore amico.
Perché amarti mi rende ciò che sono.
  
 
 Owh,zaaalve.
Beh,che dire? E’ la mia ennesima OS triste/drammatica/super sentimentale,ma non ci posso fare niente,mi vengono sole sole. çwç
E poi ammettiamolo,Burn Bright è il coming-out di Gerard. Nella canzone parla anche di un ‘’little boy’’,e chi può essere se non Frank?
Per quanto sia kdjfgnkdshfgkds triste,il testo lascia intendere qualcosa del genere,ovvero che lui abbia scelto di seguire quello che gli dicevano gli altri. :ccc
Ho scritto questa OS ascoltando Burn Bright a ripetizione,e al momento di scrivere tradotta ‘’They told me that I’ll never get to heaven with love like yours’’ la canzone era arrivata esattamente lì.
Vi giuro che avevo i brividi. cwwwwwc
Boh,spero che non avrete troppi conati di vomito,e se recensite vi do tanti cupcakes,lo sapete. <3
 
XO,
Danielle.

 
 
 


 

   
 
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