Film > Saw - L'enigmista
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Autore: Lady of dark    06/02/2013    1 recensioni
Era morto, Jonh Kramer, conosciuto da tutti come "Jigsaw",era morto. Una fiction sulla mia coppia preferita Amanda/Mark. Buona lettura!
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: John Kramer, Mark Hoffman, Nuovo Personaggio
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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Oh Mother

La vidi da lontano, sorrideva, un sorriso caldo e rassicurante, splendente sul suo viso chiaro e perfetto. Poi si voltò e la osservai in tutto il suo splendore, bella e diafana come sempre, con i capelli lievemente scuri che le ricadevano dolcemente sulle spalle donando alla sua figura un'eleganza unica, e gli occhi, in apparenza semplici occhi scuri, nascondevano e celavano la fatica, la forza e l'infinito coraggio di una donna profondamente combattiva.

Mi osservò a lungo, non era uno sguardo incredulo ne uno sguardo carico di rimprovero, erano gli occhi di qualcuno che ha atteso per moltissimo tempo quell'evento. Le corsi incontro, spinta dalla voglia di riabbracciarla e di chiederle perdono, avevo una sola parola nella mente che si ripeteva all'infinito: "Mamma".

Ero davanti a lei e la vergogna mi pungeva crudelmente, ma non le permisi di sovrastarmi, non ora. L'abbracciai con tutto l'amore possibile e sentii il suo odore di mirra tra i capelli pervadermi le narici. In quel momento capii che era quella l'unica persona che davvero meritava il mio amore, l'unica persona che meritava le mie lacrime e il mio dolore. In quel preciso istante anche il più minuzioso e impercettibile dettaglio che rappresentava mia madre mi sembrò incredibilemente raro e inestimabile.

-"Amanda..." Disse lei prendendomi il viso tra le mani

-"Mamma..." Era meraviglioso pronunciare nuovamente quella parola dopo tanti anni.

-"Come stai, Amanda? Mi sei mancata piccola mia... tanto... tantissimo"- mormorò mentre lacrime di gioia le percorrevano il volto.

-"Non piangere, mamma... anche tu mi sei mancata da morire, voglio chiederti perdono per le mie azioni..."- e piansi, un pianto liberatorio e sincero.

-"No, non chiedermi perdono... non lo merito, le tue scelte, per quanto esagerate, sono state solo l'ovvia conseguenza del mio comportamento egoista e autolesionista. Ma voglio ricominciare Amanda, sai ho fatto un' anno di disintossicazione dall'alcool e mi ha insegnato tanto, sono una persona molto più forte e determinata ora. Voglio costruire con te quel rapporto che non abbiamo mai avuto e che tu hai sempre desiderato."- mi parlò con una nuova luce negli occhi che mi era sconosciuta, le labbra le tremavano a causa delle lacrime.

-"Hai ragione, mamma, le mie scelte sono state davvero eccessive, fuggire di casa abbandonandoti al tuo destino è stato un'atto vile e imperdonabile. Ma ora sono qui, ho affrontato un lungo e interminabile perdiodo di sofferenza e ho solo bisogno di affetto e di sapere che c'è qualcuno che mi ama. Non posso biasimarti per il tuo rifugio dai problemi nell'alcool, sai mamma in questi anni sono stata vittima della droga ma sono riuscita a salvarmi, vivevo in funzione di un'oggetto, ogni singola cellula del mio corpo aveva un bisogno costante di essa... Ma ora sono libera e decisa a ritrovare me stessa e a cercare un posto per me nel mondo. Inizierà da qua, in questo misero quartiere di New York, la mia disperata ricerca della felicità."- Era una promessa che facevo più che a mia madre a me stessa. Erano le parole ufficiali che dovevo impegnarmi a non violare e che come base avevano la forma più sacra di rispetto: il rispetto per se stessi. Nei suoi occhi non lessi disprezzo, anzi sul loro sfondo scuro mi parve di scorgere un velo di ammirazione. Non mi chiese del passato, ne la causa della sofferenza che avevo dovuto affrontare e contro cui ogni giorno combattevo per impedirle di squarciare nuovamente il mio debole cuore. Cosi era mia madre, non guardava il passato poichè ciò che era finito lo era e per sempre, i peccati, le azioni e le parole nel momento in cui morivano non avevano più alcun valore ne etico ne morale.

-"Tutto ciò che è avvenuto nel passato, Amanda, è finito e non può più raggiungerci, siamo cambiate nel profondo, siamo due anime che si conoscono per la prima volta, ciascuna con un fardello pesante sulle spalle ma entrambe rese forti dalla vita sempre cosi crudele e spietata. Ma abbiamo saputo rialzarci e ora ci ritroviamo insieme, con ancora moltissimo tempo da vivere e da riempire. Nonostante non saremo mai inscalfibili ora che siamo insieme possiamo darci forza e sostegno a vicenda. Scaleremo le montagne, vinceremo tutte le battaglie e superemo tutti gli ostacoli futuri insieme...Bentornata a casa piccola!"- Mi abbracciò e per la prima volta dopo anni mi sentii protetta da quelle dolci mani materne.

Aveva ragione, fino a quando saremo rimaste insieme niente poteva fermarci.

 
  
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