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Autore: MalocchioRose    07/02/2013    4 recensioni
2Min.
-Tienimi.-
Gli ripeteva ogni volta che si toglievano i vestiti, quando erano soli, chiusi in camera, o nel bagno. Quando le loro bocche si cercavano, fameliche, nostalgiche. Quando quelle mani grandi e familiari lo afferravano per i fianchi esili, lo accarezzavano, dolci e smaniose allo stesso tempo. Quando la pelle innaturalmente chiara fremeva a contatto con quella dell'altro, quando allora si lasciavano cadere.
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Slash | Personaggi: Minho, Taemin
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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TIENIMI




Essere un idol non è semplice, nemmeno per scherzo, è come essere un giocattolino delle mani di qualcuno, non hai scelta, non hai voce in capitolo, altri decidono la tua vita, non puoi dire niente, puoi solo essere grato e tenere ben presente il contratto che hai firmato, mentre ti sbattono da un paese all'altro senza lasciarti il tempo di dormire, vivere, respirare, devi solo sorridere alle telecamere, o al massimo nasconderti dentro a tre cappucci e dietro a una mascherina. Non tutti ci riescono, non tutti ce la fanno. Il rischio di cadere è grande, costante, è come camminare sul bordo del mondo.
Però Taemin ha trovato un modo per non cadere, per rimanere ancorato alla realtà, il suo modo; sa che ogni volta che rischierà di non farcela, quando scivolerà oltre il bordo del suo mondo, ci saranno sempre delle braccia forti a prenderlo al volo.


-Tienimi.-
Le labbra piene, femminee, del ragazzo si lasciarono sfuggire quelle parole mentre le forze lo abbandonavano. Il parquet sotto i piedi non gli sembrava più una superficie piana, le gambe si fecero di burro, il pavimento continuava ad avvicinarsi troppo velocemente. I comeback erano sempre critici, e non solo perchè potevano fottersi in un colpo solo la carriera, ma anche perchè l' SM trovava giusto spremerli fino a fargli vomitare fuori anche la vita, cosa da cui, effettivamente, Taemin non era troppo lontano.
Tienimi, però, aveva detto, e allora non si schiantò sul pavimento, perchè due braccia familiari lo accolsero prima. Come ogni volta, come casa. Due labbra gentili lo baciarono sulla cima della testa, e delle mani fin troppo familiari gli spostarono i lunghi capelli dal volto angelico.
La prima volta in cui Minho lo salvò era stata fin troppo simile a quella, erano ancora dei trainee, senza buchi alle orecchie, i capelli del colore naturale e nemmeno un naso rifatto. Il ritmo della loro vita, però, già allora, era insostenibile, per un ragazzo di quattordici anni poi, impensabile. La corporatura fin troppo esile, l'abitudine di mangiare schifezze e le notti insonni per via della nostalgia di casa facevano si che, ogni giorno, Taemin arrivasse al limite, che si prosciugasse di ogni energia residua, che al dormitorio ci arrivasse per inerzia. Così che, la prima volta che dovettero provare fino a notte fonda, proprio non ce la fece, e cadde, cadde pensando che forse non era tagliato per quella vita, che sarebbe stato meglio tornarsene a casa e finire gli studi seriamente, magari trovarsi un lavoro da impiegato, sposare una ragazza carina e dare tanti nipotini ai suoi genitori, però il vero colpo non arrivò mai, la vera batosta, quella che gli avrebbe definitivamente fatto cambiare idea, perchè il petto largo di Minho attutì la caduta. Da quella volta il Choi, ogni mattina, si premurava di rifilare al Maknae la porzione di riso più abbondante, il pezzo di carne migliore, la fetta di torta più grossa, che miracolosamente trovava sempre un posto nello stomaco del ragazzino; cercò di portarlo in palestra, con risultati veramente scarsi e, sopratutto, ogni sera, rimaneva col più piccolo fino a quando non cadeva in un sonno profondo e, ogni sera, gli lasciava un dolce bacio sulla testa, spostando appena i capelli a fungo, rivelando l'espressione serena del ragazzino.


Minho lo salvava ogni giorno, in mille modi diversi, in mille occasioni diverse. Tienimi, gli aveva detto il donsaeing, prima di avventurarsi nell'ufficio dei loro manager per sapere come stavolta li avrebbero spolpati, riempiendo ogni momento possibile delle loro vite con interviste, programmi, stupidi appuntamenti al buio e così via. Allora il più grande intrecciava insieme le loro dita, piano gli accarezzava il palmo quando lo sentiva fremere per la rabbia, per tutte le parole che avrebbe voluto dire, per tutto il risentimento che non poteva esprimere.


-Tienimi.-
Glielo aveva detto anche quando stavano per salire sul palco del loro primo Arena Tour, e allora Minho lo abbracciò stretto, cullandolo al petto, mentre tutte le luci si spegnevano lasciandoli soli, in mezzo al boato, ignoranti del resto del mondo, persi l'uno nel respiro dell'altro, entrambi alla ricerca di stabilità, per non cadere giù.


-Tienimi.-
Gli ripeteva ogni volta che si toglievano i vestiti, quando erano soli, chiusi in camera, o nel bagno. Quando le loro bocche si cercavano, fameliche, nostalgiche. Quando quelle mani grandi e familiari lo afferravano per i fianchi esili, lo accarezzavano, dolci e smaniose allo stesso tempo. Quando la pelle innaturalmente chiara fremeva a contatto con quella dell'altro, quando allora si lasciavano cadere. Ed era la sensazione più bella del mondo, liberi da freni, catene o censure potevano lasciarsi andare nel vuoto, cadere ognuno dal proprio mondo, così triste e grigio, per ritrovarsi nel loro, per potersi amare in pace, come persone quasi normali, lontano dagli impegni, dai riflettori dalle grida delle noone, lontano da un mondo che non era il loro.


 *** Fin.


Oddio, Sara, ma veramente, un altro fandom? Nel senso, vuoi uccidere definitivamente la tua vita sociale?
Saaalve, qui è un'assonnatissima MalocchioRose che vi parla per la prima volta nella sezione SHINee. Bene, è stato un colpo di fulmine, io ho visto loro, loro non hanno visto me e mi sono fottuta i neuroni tra un ring ding dong e un Taemin vestito da Barbie. E' la prima volta che scrivo per questo fandom quindi, please, siate clementi (no, tartassatela così la smette e si mette a studiare latino, LOL) mi farebbe motlo piacere sapere cosa nepensate!





Saranghae,
MalocchioRose.






***DISCLAIMER***
I personaggi della storia non mi appartengono purtroppo, qualsiasi cosa è di prorpietà della SM, suppongo molto presto anche il mondo. La storia è inventata etc etc

  
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