Ciau bellisisme. Ecco una mini FF, solo due capitoli.
La parte in corsivo allineata a sinistra è il passato, la parte al centro il presente.
Spero non sia troppo confusa.
Lasciatemi una recensione, un bacione.
 

@SheBeliebes on twitter.

-Dico davvero, Justin. Se vuoi vedere la bambina puoi venire quando vuoi -sussurro stringendo tra le mie braccia quel fagottino rosa che non ha che due mesi. 

Lui mi guarda con gli occhi bagnati, rassegnato. Mi bacia un'ultima volta le labbra.

-Ti amo.

Mi asciugo gli occhi con la manica della felpa.

-Anche io.

-Scusa.

Abbasso il viso. Lui accarezza il nasino di Chrystal ed esce silenziosamente da casa mia.

 

Un anno prima.

-Ciao! Tu devi essere Chloe, la baby-sitter dei bambini...

-Si

-Io sono Justin

Sorrido riconoscendo quel volto che vedo spesso in tv, o su diverse riviste.

-Si lo so.

Jazmyn e Jaxon in un attimo sono addosso al loro fratellone. Il machietto si avvicina a me i mia abbraccia. 

-Juss-richiama l'attenzione del fratello-lei è la mia ragazza!!

Lui ride.

-E' bella, complimenti.

Jaxon mi sale in braccio e poggia la guancia sulla mia spalla. 

-Ti voglio bene.-sorrido teneramente.

 

 

Copro Chrystal col lenzuolino rosa, dorme beata. Chi l'avrebbe immaginato che io e Justin ci saremmo ritrovati così a solo una anno da quando ci eravamo conosciuti.

 

E' già la terza volta che io e Justin usciamo insieme. Mi accompagna fino alla porta di casa mia alla fine di una serata stupenda. Mi accarezza i fianchi, mi guarda negli occhi.

E' ora, l'ho già fatto aspettare abbastanza. Le sue labbra si schiudono, io non riesco a trattenere un sorriso. Sento il suo respiro sul viso, le sua lingua sul labbro superiore, la sua bocca sulla mia. Mi stringe, gli prendo il viso tra le mani. 

Quando mi allontano da lui mi mordo il labbro nervosa, lui sorride.

-E' stata una bella serata-biascico imbarazzata

-Molto bella-sussurra lui. E le sue labbra si avventano con dolcezza sulle mie, di nuovo.

 

 

Mi asciugo le lacrime. Non me lo aspettavo da lui.

 

-Quando sei qui non mi calcoli mai, sei sempre dietro ai bambini.-si lamenta ancora.

-Sono qui per lavorare Justin, non per stare con te.-sbotto acida.

-Sai che c'è? Che ci sono dozzine di ragazze che vorrebbero stare con me mentre a te non te ne importa un cazzo!

-Sai che ti dico? Vai da una delle tue puttane allora, no?

-Forse è quello che farò.

La nostra prima litigata.

Non passa molto che sento la suonare il campanello, Justin che parla, una risata da oca che riempie la casa e poco dopo dei rumori inconfondibili arrivare dalla sua camera da letto. 

 

Continuo a pensare alla nostra storia, credevo fosse la fine del mondo, poi ha fatto di peggio.

 

Un paio di giorni dopo me lo ritrovo a casa.

-Scusa.-riesce solo a dire tenendo lo sguardo basso.

Mi mordo le labbra per non piangere.

-Mi manchi tanto.-sussurra. Stringe il mio corpo esile tra le sue braccia chiudendo la porta di casa con un piede.

Inizio a versare lacrime.

-Mi importa solo di te, lo giuro.

Sono soggiocata dal suo sguardo, inizia a baciarmi e non posso far altro che ricambiare.

In men che non si dica stiamo scoprendo i nostri corpi sotto il lenzuolo azzurro del mio letto. Mi sento così perfetta mentre lo avvolgo. 

-Ti amo-sussurra ansimante schiacciandomi al suo petto.

-Ci conosciamo così poco...-controbatto.

-Lo so, ma non mi sono mai sentito così.

-Nemmeno io.

Non so che dire, vorrei non mi lasciasse mai. Mi asciugo le lacrime.

-Mi perdoni?

Prende il mio viso tra le mani e mi passa i pollici sulle guance. Annuisco impercettibilmente.