Critico:Eppure il nostro caro Sophos_ non è capace di esporre in modo erudito determinati concetti. Il suo scrivere può risultare banale, o peggio può essere paragonato ad un piccolo tema sviluppato da ragazzini delle elementari.
Non riesce a seguire uno schema preciso, e ogni qual volta mette per esteso determinate idee, dandole colore su una pagina bianca di un documento word, non riesce a coinvolgere il lettore a causa del suo modo di scrivere abbastanza scarno.

Sophos_: Ma, mio buon critico, lei che espone codesto pensiero senza tener conto di un’analisi accurata dei miei testi, come può trarre determinate conclusioni?
Lo stesso Dante nella stesura della Commedia alterna vari dialetti, in base al personaggio che prende parola nel corso della narrazione.
Eppure né Savenno né De Sanctis osano dare giudizi negativi e, a mio parere, sembra doveroso continuare a non farlo.
Dunque perché lei, persona che probabilmente si ritiene colta e capace di esporre un giudizio, non tiene conto di altri fattori nel giudicare le mie “opere”?
Ciò che scrivo probabilmente è accompagnato da una precisa esigenza lessicale, non da un’incapacità di esporre in altri modi ciò che io mi accingo a narrare.

Critico: Lei mi cita Dante, elogiandolo per la sua opera per eccellenza, ma trascurando il fatto che nella stessa Commedia ci siano delle incongruenze.

Sophos_ : Dunque perché non potrebbero esserci delle incongruenze anche nei miei testi? Orsù soltanto perché il tuo modo di scrivere è completamente diverso dal mio, soltanto perché i tuoi personaggi si sarebbero comportati diversamente dai miei, soltanto perché non mi accingo a scrivere delle poesie, non ti dà il diritto di considerarmi un autore da quattro soldi.

Critico: Ma i tuoi racconti sembrano inconcludenti, non portano ad una riflessione precisa, sono soltanto uno sfogo insensato di un sentimento insensato.

Sophos_: Soltanto perché tu non riesci ancora a vedere le sagome dell’amore, non significa che nessun altro possa vederle. Rimani nel tuo status quo, ma ti prego non trascinarmici dentro. Non mi considero inferiore a te, né tantomeno superiore. Semplicemente ritengo di essere una persona diversa, che non vuole avere nulla a che fare con te.

Critico: Ma è il mio lavoro, trovare le pecche in tutto. Non vuoi mica farmi credere che sei convinto che in questo mondo ci siano ancora persone che apprezzano ciò che fai senza notare un difetto nel tuo operato?

Sophos_: Ti ho appena vietato di coinvolgermi in questi tuoi sentimenti distruttivi, più che un critico sembri un fallito. E probabilmente lo è anche la maggior parte della gente che critica ciò che faccio senza darmi una motivazione precisa.
Ma io non me ne curo, posso sempre ricordarvi che Sophos_ non è monotono. Qual ora pensiate che il suo modo di scrivere sia troppo elementare, lo impreziosisce con qualche virtuosismo lessicale. Qual ora il suo vocabolario sembra molto povero, aggiunge nuovi significanti. Qual ora sembra incapace di usare qualche figura retorica ecco che inizia fare sfoggio di determinate qualità.
E la qualità che è nel mio modo di fare, difficilmente può essere compresa da te. E non mi aspetto che continuando così tu la possa comprendere.


Per questa volta, la vostra identità è riscontrabile nel “Critico” . In futuro, spero che voi riusciate ad essere diversi da lui, e ad esporre un giudizio basandovi su un analisi soddisfacente delle mie opere.