Anime & Manga > Dragon Ball
Ricorda la storia  |      
Autore: fisio    28/08/2007    17 recensioni
"<< Papà >> continuò il piccolo vedendo che aveva l’attenzione del padre << lo sai, Trunks mi ha detto che avrà una sorellina! >> gli confidò facendosi più vicino. Cosa? E bravo Vegeta! Ma perché la notizia non gli sembrava nuova? Doveva l’aveva già sentita? Boh?
<< Oh ma che bella notizia! >> si risolse a dire issandosi il bambino sulle ginocchia << Proprio bella! E Trunks è contento? >>
<< Si! Lui è stra-contento! >> squittì << dice che lui sarà un fratello maggiore ora! Come Gohan! La porterà in giro nel passeggino e la proteggerà dai cattivoni!  >>  strinse i pugni e con le stelline agli occhi dichiarò convinto:
<< Anch’io voglio essere un fratello maggiore! Voglio una sorellina! >> concluse carico di aspettative, come se si aspettasse di vedere accontentata la sua richiesta da un momento all’altro."
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chichi, Goku, Goten
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Papà è un bugiardo

Papà è un bugiardo



Una goccia di sangue gli colò giù dalla fronte leggermente escoriata e andò a macchiargli la tuta, già abbastanza malconcia: strappi qua e là, sporca di fango e sangue… un vero spettacolo per gli occhi insomma. Tirò su col naso. La spalla gli pulsava per il dolore; cercava di tenerla a “bada”  stringendola con la mano opposta, ma non osava muovere un muscolo. Era immobile come un animale spaurito davanti a una fiera affamata un attimo prima di essere attaccato: la guardava attentamente,quasi ipnotizzato da quello strano tic del sopracciglio, sopraggiunto non appena ella l’aveva visto rientrare in quelle condizioni.
Lei era rimasta immobile davanti l’ingresso, nella sua contemplazione statica.

E lui non capiva.

Non capiva perché suo padre stesse dicendo delle cose così inutili riguardo alla bella giornata, al lago, ai pesci… . Già aveva insistito per entrare in casa in punta di piedi, di soppiatto! Come dei ladri! Ma lei era sbucata tutto a un tratto dal soggiorno, con le braccia cariche di panni puliti. Ora giacevano tutti a terra, caduti lì dopo che aveva dato un’occhiata distratta nella loro direzione, scovandoli.
 Non vedeva che la mamma non era affatto contenta? Perché infastidirla ancora di più con tutte quella chiacchiere, senza senso poi, pensava il piccolo Saiyan, ignaro di come quello fosse un disperato, suicida, tentativo del papà di sviare l’attenzione della madre dalle… be’… pessime condizioni dell’ultimo nato in casa Son. Finalmente la donna mise fine a quel fiume in piena di parole e pensieri…
distendendo la fronte in un’espressione calma, si risolse a dire:
<< Dunque fammi capire… e per quale strana ragione MIO figlio, il mio piccolo Goten è, diciamo, così “mal messo”?>> abbozzando addirittura un sorriso incoraggiante. E di fatti il topolino cadde direttamente nella trappola: il piccolo, pensando che quello fosse il segnale del “passato pericolo”,  si sciolse in un sorrisone allegro e pieno di entusiasmo trillò:
<< E’ stato fortissimo mamma! Papà mi ha fatto combattere con lui! E… e io sono caduto prima nel lago! Poi con un calcio mi…>> ma il suo resoconto idilliaco fu bloccato da un inorridito Goku, che capendo la subdola tattica della moglie, tappò frettolosamente la bocca della piccola peste spifferona  dicendo con un sorriso nervoso:
<< Goten, Goten! Non vedi che la mamma ha da fare? Non stordirla con tutte queste…chiacchiere… così fantasiose poi…>>, rise forzatamente sperando di indurre un po’ di ilarità nella donna, che da quando il figlio aveva iniziato a raccontare, gli aveva scoccato uno sguardo truce e ad ogni parola era come se gli piantasse un immaginario coltello, inchiodandolo alla porta d’ingresso.
<< Sei un incosciente!!>> tuonò infine Chichi interrompendo il suo balbettio sconnesso << Volevi rompergli tutte le ossa?? >> mettendo le mani sui fianchi, arrabbiata. Intanto, sorpreso come un marinaio di fronte a una burrasca improvvisa che d’un tratto rompe la bonaccia,il piccolo Saiyan spaventato da quel repentino cambiamento di umore materno si era rifugiato dietro le gambe del padre, sperando ardentemente di non esser lui l’oggetto di tanta indignazione.
<< Non so più cosa fare con voi due!>> continuò la madre; si posò una mano sulla fronte, come se stesse pensando intensamente, fece un respiro profondo << Okay, non voglio rovinarmi la giornata: oggi Gohan ha ricevuto un premio a scuola per il miglior esperimento di scienze e non voglio di certo angustiarlo dicendo che vi ho messo entrambi in punizione!>> iniziò a raccogliere i panni a terra; Goku scollandosi il bambino dai pantaloni arrancò per aiutarla:
<< Hai perfettamente ragione Chichi! Dobbiamo festeggiare i successi scolastici di nostro figlio e sostenere le sue scelte per…>> esitò con i calzoncini del figlio in mano, grattandosi distrattamente la testa, come per cercare di pescare le parole di una canzone tante volte sentita, ma mai imparata.
<< Mi stai prendendo in giro??>> soffiò Chichi, gonfiando le guance e strappandogli l’indumento di mano al sentire che quella faccia di bronzo le stava spiattellando le proprie parole come una poesia.
<< N-No! Volevo solo dire qualcosa d’intelligente! Ecco… >>  portò una mano alla testa imbarazzato e si girò verso la porta come in cerca di ispirazione per ritornare nelle grazie della moglie. Poi scorgendo Goten, che durante il battibecco accorato dei suoi genitori aveva cercato di mimetizzarsi con la pianta palmata dell’ingresso, si illuminò:
<< Goten sentito la mamma? Su, su, corri a lavarti! E… e…>> si grattò ancora il capo, aggrottò le sopracciglia nel vago tentativo di apparire severo, mise il petto i fuori e scuotendo il dito in senso di diniego continuò: <<… e non provare nemmeno a protestare, chiaro? Sei in condizioni indecenti!>>. Il bambino guardò il padre come se aspettasse di vedergli spuntare da un momento all’altro le antenne; anche la madre scosse la testa come a dire “sei il solito!”. Intervenì a mettere fine quella vergognosa pagliacciata:
<< Okay, basta così Signor Padre Intransigente!>> incrociò le braccia puntandogli gli occhi addosso << Non pensare di cavartela così sai?>> l’apostrofò sporgendosi verso di lui << Ora tu sali di sopra con TUO figlio e rimedi al guaio che hai fatto! Ovvero lo lavi, lo medichi e lo metti pronto per la cena! E se sento solo un po’  di confusione provenire dal piano di sopra… be’… raccomanda pure la tua vita al cielo! Chiaro??>>.  Finalmente finì di raccogliere i panni e il suo sguardo si rischiarò nel rivolgersi al suddetto bimbo da lavare << Forza piccolo, va a lavarti e non perdere troppo tempo con i tuoi velieri e pirati, d’accordo?>>. L’interpellato le sorrise, felice che per quella volta l’avesse scampata.
<< Ehi! Ma non è giusto! Perché a lui fai le moine e a me tratti da criminale??>> protestò vivamente il Saiyan più grande in modo molto fanciullesco, con tanto di broncio. Ma l’occhiata eloquente della moglie lo persuase a prendere il figlio in braccio e facendo le scale a tre la volta, se la svignò di sopra. Nessuno dei due poté vedere le labbra della donna piegarsi un sorriso divertito, fissò per un attimo il punto in cui erano spariti, sospirò… inutile prendersela troppo… non avrebbero mai imparato.


Emerse tutto d’un tratto dal fondo della vasca sputacchiando acqua e facendo bolle di sapone con la bocca. Era abbastanza magrolino, un aspetto che nascondeva a pennello la sua innata forza, una faccia da vera birba che sapeva esibire all’occorrenza degli occhioni da cerbiatto; un vero manipolatore. Grazie a quell’espressione riusciva a tenere in scacco papà e fratello maggiore, bastava che abbozzasse l’ombra di un broncio per ottenere tutto… . Certo, tutti ai suoi ordini tranne… sua madre che aveva imparato a riconoscere quel lato “oscuro”  del carattere del figlio fin dalla culla.
Una volta, quando aveva cinque anni, era stato capace di convincere il fratellone, Gohan, a portarlo nella tana di un orso! Era curioso, intestardito fino all’inverosimile nel volere assolutamente vedere gli “orsacchiotti” come diceva lui; peccato che mamma orsa non ne era stata affatto entusiasta, anzi: a ragione aveva manifestato il suo disappunto lasciando sulla spalla del fratello un bella cicatrice.
“E’ un orso cattivissimo!” aveva squittito poi, mentre la mamma rattoppava i danni... . Gli era stato pazientemente spiegato che quell’animale stava solo facendo il suo dovere: proteggere i suoi cuccioli. “Come il mio papà?” aveva chiesto illuminandosi. Non si era accorto dello spettro di malinconia che era improvvisamente calato sui presenti alle sue parole.
 << Goten! >> l’ammonì il padre << non mangiare il sapone! Ti passerà l’appetito!>>  proseguì sorridendo, mentre pescava la spugna nascosta dall’enorme  quantità di schiuma; acchiappò il furbastro prima che sprofondasse ancora nell’acqua e con rapidi movimenti iniziò a spazzolarlo con decisione, quasi volesse farlo splendere!
<< Papà! Così diventerò calvo come lo zio Crilin in quella foto di quando eravate piccoli! >> mugolò Goten nel vedere che il padre era passato allo shampoo ora e gli strofinava la testa con una tale foga da fargli sentire le stelle!
<< Quante storie >> ribadì Goku << Ricorda che se tua madre vede anche la sola ombra di qualche macchia è capace di farci rimanere a digiuno!>> terminò spalancando gli occhi per far capire la gravità della situazione.
<< Mpf… hai ragione papà! >>, restò per un po’ a giocherellare con i suoi velieri, poi a un tratto, come se fosse stato colpito da un pensiero, esclamò di punto in bianco:
<< Papà che significa “cavalcare”? >> sbatté gli occhioni cercando di togliersi la schiuma e lo guardò carico di aspettativa. Aveva pronunciato quasi in un sussurro l’ultima parola, come se temesse di essere sgridato.
Goku lo fissò perplesso: be’? Che domanda era? Che la scuola non funzionasse bene, come aveva fatto con Gohan? Mah…
<< Dunque… cavalcare è quando vai in giro su un cavallo! Hai presente? Il cavallo?>> gli rispose con fare incoraggiante come per aiutarlo a trovare la luce.
<< Si! Lo so! Ed è una cosa brutta?  >> continuò il piccolo Saiyan abbassando ancora di più la voce e avvicinandosi al padre, come per impedire che orecchie indiscrete sentissero quel discorso.
<< Uh?… no! Non credo proprio>> negò Goku ancora più interdetto visto che proprio non riusciva a seguire l’intrecciarsi complicato dei pensieri del figlio. Goten incrociò le braccia al petto, sul viso un’espressione meditabonda; si accigliò, scosse la testa e concluse: << Non capisco! >> gli rivelò mentre l’aiutava a infilare l’accappatoio giallo con le api. << Allora perché la mamma si è arrabbiata così tanto se non è una cosa brutta? >> argomentò.
<< Come? >> si stupì il Saiyan mentre gli strofinava la testa con un asciugamani << potresti spiegarmi meglio? >>, la cosa iniziava a farsi interessante.
<< Ecco…>>  riprese il piccolo con fare incerto << ieri pomeriggio la mamma mi ha portato alla Città dell’Ovest per fare compere. Abbiamo preso la nuvola Speedy!>>.
<< Eh?>> Goku inarcò un sopracciglio, con la maglia del figlio sospesa sopra la sua testolina << Tua madre sulla nuvola? Ma se a momenti devo mettermi in ginocchio per convincerla a… okay, okay non perdiamoci in altri argomenti, continua! >> lo incoraggiò mentre l’aiutava a infilare la maglietta.
<< Si! Dicevo, stavamo camminando in una strada piena di negozi quando un tratto siamo passati davanti a dei signori che stavano scavando una buca! C’era anche un… uno sca… scatore…>>
<< Uno escavatore vorrai dire? >> gli suggerì Goku,
<< Si, uno scavatore! >> disse entusiasta mentre armeggiava con i pantaloni, ribaltandosi sul letto << io mi sono avvicinato per vedere cosa stavano cercando…>> .
<< Cercando? >> ripeté il padre ormai esasperato, capendoci sempre meno.
<< Be’… si…>>  lo guardò come per dire ‘ovvio!’ << Se scavavano significa che stavano cercando qualcosa! >> lo informò con aria saccente.
<< Va bene… che ne dici di saltare subito alla fine di questa storia? >> lo esortò Goku mentre si lasciava andare sul letto esausto e incrociava le mani dietro la nuca: dovevano muoversi! Se Chichi  scopriva che lui non si era ancora lavato erano guai! Il piccolo a sua volta si arrampicò sulla pancia del padre.
<< Si! Insomma, mamma mi ha raggiunto dicendomi che non dovevo disturbare i signori con le mie domande… e ... un ragazzo si è fatto avanti e ha fischiato! Si! Ha detto che mamma aveva delle belle gambe! Una bella puledra!...Che significa? >> s'interruppe.
Goku aprì un occhio a sentire quel risvolto inaspettato della situazione… forse, forse iniziava a discernere qualcosa. Fece cenno di continuare,
<< Mamma ha detto che era un maleducato! Sai com’è la mamma quando si arrabbia… E lui ha detto che non si doveva arrabbiare tanto per un complimento, che era troppo tesa…e… e… ha detto che ci pensava lui a farle fare una bella cavalcata se voleva!>> aveva detto l’ultima parte tutta di un fiato, con un certo nervosismo, come se si aspettasse di essere aspramente sgridato. Rotolò sul letto e rimase a fissare il padre in attesa.
Ora era tutto chiaro! Goku con uno scatto saltò giù dal letto, già: un giovane operaio cafone, un po’ sboccato,  la giusta rabbia della moglie, il piccolo Goten che aveva assistito al tutto senza capirci niente… Che gente che c’era in giro! Pensò con una certa stizza, non fermarsi nemmeno dinanzi a un bambino! E poi! Quell’idiota voleva “far cavalcare” SUA moglie! La sua Chichi! Iniziarono a prudergli le mani… perché lui non era mai presente in momenti così decisivi? Porca paletta!
<< Ecco, Goten>> si rivolse al figlio << in genere no… non è una cosa brutta… i cavalli sono degli animali carini, no?>>  gli porse una mano per farlo scendere dal letto, 
<< Solo che in genere… vediamo come posso spiegarti… in genere vai sul  cavallino da solo... o al massimo se chiedi qualcuno di cavalcare con te deve essere una persona che conosci… >> arrancò, come cavolo ne usciva ora??
<< Diciamo che puoi chiederlo solo a una persona molto, molto speciale per te, una persona a cui vuoi bene! Non lo si chiede al primo che passa, capsici? Certamente non a una donna sposata con un figlio! Ok?>> stava sudando! Come si riusciva a far in modo di non accennare all’accezione puramente sessuale con cui era stato pronunciato quel termine, dando una spiegazione più che plausibile al figlio? Soprattutto doveva far in modo che non andasse in giro a dire a sproposito quella parola!
<< Uhm >> ci pensò su Goten << Si! Posso chiedere a Trunks di cavalcare con me però? Lui è mio amico! >>. Appunto!  Goku si oscurò: aiuto!
<< Be’.. diciamo che sei mai dovessi trovarti di fronte a un cavallo prima o poi…>> tentennò sulle spine, perché doveva essere lui a spiegare? Non poteva trovare
una scusa,  la madre? << Diciamo che potrai chiedere a Trunks di andare a cavallo con te okay? >> concluse, sperando che la questione  finisse lì.
La fortuna gli sorrise: sentirono da sotto la voce di Gohan che chiamava il fratello minore.
<< Si! >> asserì Goten soddisfatto, precipitandosi per le scale a scoprire cosa dovesse fargli vedere il fratellone.
Goku rimanendo sulla soglia della camera, si lasciò andare a un lungo sospiro: prima di andare a dormire avrebbe dovuto chiarire quella faccenda con Chichi!  


Era salita in stanza per avvertirlo che la cena era quasi pronta e che avrebbe dovuto sbrigarsi se non voleva che i suoi figli gli lasciassero solo le briciole. Sentì dei rumori provenire dal bagno. Si affacciò sulla porta:
<< Tesoro? Ancora non hai finito?>> constatando che era comodamente spaparanzato nella vasca, con gli occhi chiusi, sommerso dall’acqua fino al collo << Be’, direi proprio di no! Ehilà? C’è qualcuno? Stai avendo un’esperienza extracorporea? >> gli chiese ridendo, stando però ben attenta a rimanere al di fuori della sua linea d’azione: le era già capitato un sacco di volte di fare un bagno fuori programma.
Goku le lanciò un’occhiata sottecchi, mentre un sorriso furbo si fece spazio sulle sue labbra: da quando Chichi aveva smesso di portare quei kimoni così severi era molto più…sexy! Si, era la parola giusta… .
Tutto era dovuto a una domanda molto ingenua di Goten, che però aveva colpito profondamente nell’orgoglio la donna: “mamma, è vero che la madre di Trunks è più vecchia di te?” spalancando gli occhi per sottolineare il suo stupore, “Pensavo che Bulma era…più giovane! ” il colpo di grazia! Tragedia! Chichi per quella doccia fredda, inaspettata, non aveva nemmeno corretto quel congiuntivo mancato! Più tardi Goku aveva fatto un franco discorso padre-figlio su “cosa non dire mai alle donne”… perfino lui lo sapeva dopo un’ innumerabile serie di gaffe!
Si stiracchiò facendo trasbordare parecchia acqua.
<< Sta attendo Goku! O ti faccio rimettere apposto tutto invece di mangiare!>> lo riprese appoggiandosi al portasciugamani con i gomiti.
<< Luce dei miei occhi! >> trillò il Saiyan con un tono un po’ canzonatorio    << Perché non aiuti l’amore della tua vita a lavarsi la schiena? >> la guardò con aria maliziosa.
<< Amore che?... Aspetta un attimo che lo vado a cercare fuori allora! >> rispose la donna pronta, facendo finta di avviarsi verso l’uscita.
<< Ehi! Non è giusto! Sei perfida! >> si indignò il marito mettendosi dritto con la schiena.
<< Dai, non fare i capricci! Come se non sapessi quali sono i tuoi loschi piani! Tra cinque minuti è pronta la cena! >> l’ammonì Chichi dandogli le spalle, con la mano già pronta sulla maniglia.
<< Ma… ma… bastano cinque minuti!... >> protestò cercando un qualsiasi appiglio per trattenerla . Si pentì quasi immediatamente di quella infelice uscita: di fatti la moglie si era rigirata scoccandogli un’occhiata ironica, braccia incrociate e sopracciglio inarcato,  del tipo “se lo dici tu”.
<< Ehi! >> protestò Goku con forza mentre si alzava di scatto dalla vasca    << Non fare quella faccia! Insomma! E’ un modo di dire! Chiaro??>>
<< Io non ho detto niente! >> lo prese in giro Chichi.
<< Certo! Come no! >> con un balzo l’aveva raggiunta e ora era pericolosamente vicino.
<< Oh insomma! Goku! Sei indecente! E se entrassero i tuoi figli? >> reagì lei con un lieve rossore sulle guancie << Avanti! Asciugati! … E copriti soprattutto! >>, lo guardò negli occhi tentando di sembrare severa.
<< E ora? Come la mettiamo mia bella furbacchiona? >> la ignorò Goku, bloccandola alla porta e iniziando a darle piccoli baci sul collo.
<< No! Goku, mi stai bagnando! No! Finiscila! >> rise lei tentando di divincolarsi.
<< Sai…>> riprese il giovane fermandosi un attimo e dandole un’occhiata libidinosa << Sai, oggi ho scoperto che lo sport preferito dagli uomini è cavalcare! Interessante! Non trovi? >> riprese a baciarla.
<< Cosa? >> gli chiese la ragazza interdetta, poi come se fosse folgorata da un’illuminazione: << Goten! Lo sapevo! Quel piccolo chiacchierone! Lo sapevo che dovevo cucirgli la bocca… >> ma fu interrotta da un bacio di Goku.
<< E perché? >> prese parola lui << Grazie a lui ho scoperto quanti significati può avere la stessa parola! Certo… mi sarebbe piaciuto spaccare la faccia all’animale che ha osato lasciarsi andare a simili fantasie sulla mia bellissima moglie… a proposito, è ancora vivo il temerario? >>.
<< Umfh! Purtroppo si! >> rispose lei nascondendo il viso sulla spalla muscolosa << Però dovrà fare a meno di parecchi
denti!>>. La sentì ridacchiare sulla propria spalla.
<< Meno male! Ora mi sento meglio! >> le fece una carezza riportandola a guardarlo, la fissò con intensità, passione << Certo che però… capisco quel povero   disgraziato…>> la baciò con bramosia, quasi affamato. La temperatura della stanza da bagno si stava parecchio innalzando… ma un portentoso: << Mamma! Papà! Io e Gohan abbiamo tanta fame! >> risvegliò Chichi dal giogo in cui stava cadendo. Sorrise maliziosa verso il suo compagno e scivolò via, per dirigersi al piano di sotto.
<< Pestifero ragazzino! >> si lasciò andare Goku rimasto solo; prese con disappunto un asciugamano e se lo legò in vita
<< Chichi ha ragione! Dobbiamo cucirgli la bocca! >>.

Adocchiava distratto la televisione, seduto nel salotto immacolato, subito dopo la cena. Certo, che noia quei film! E c’era gente che si entusiasmava anche a vederli, invece di uscire fuori e vivere di prima persona quelle avventure. Mah! Certe cose del mondo civilizzato non le avrebbe mai capite appieno. Si sentì tirare per la manica della maglietta:
<< Papà? >>, Goten! Già pronto per la notte, indosso il suo pigiamino blu con le scimmiette, comprato appositamente dal padre in occasione di una festa alla Città dell’Ovest, con la giustificazione che quegli animaletti impersonavano perfettamente suo figlio!
Si vedeva dagli occhi che era pronto per fare uno dei suoi quesiti impegnativi! Miseria! Ma non era mai stanco di chiacchierare la peste? Con tutte quelle domande poi! Era caratterizzato da una curiosità sfiancante a volte!
<< Papà >> continuò il piccolo vedendo che aveva l’attenzione del padre << lo sai, Trunks mi ha detto che avrà una
sorellina! >> gli confidò facendosi più vicino. Cosa? E bravo Vegeta! Ma perché la notizia non gli sembrava nuova? Doveva l’aveva già sentita? Boh?
<< Oh ma che bella notizia! >> si risolse a dire issandosi il bambino sulle ginocchia << Proprio bella! E Trunks è contento? >>
<< Si! Lui è stra-contento! >> squittì << dice che lui sarà un fratello maggiore ora! Come Gohan! La porterà in giro nel passeggino e la proteggerà dai cattivoni!  >>  strinse i pugni e con le stelline agli occhi dichiarò convinto:
<< Anch’io voglio essere un fratello maggiore! Voglio una sorellina! >> concluse carico di aspettative, come se si aspettasse di vedere accontentata la sua richiesta da un momento all’altro.
Goku si grattò la testa impacciato… Sigh! Quei due! Amici inseparabili in situazioni normali, ma quando iniziavano a competere tra loro… era tutto un “Trunks ( o Goten a seconda delle parti protagoniste ) fa così! Anch’io voglio…” e via così! Un incessante chiedere! Non si poteva mai stare tranquilli quando “covavano” qualcosa! L’uno faceva la stessa identica cosa dell’altro! Una volta li aveva beccati che facevano pipì insieme: cercavano di colpire una povera lucertola! In un’altra occasione era dovuto andare a ripescarli nella lontana Città delle Nevi: i due delinquenti si erano messi in testa di vedere i pinguini! E di portarsene anche uno a casa magari, come animale domestico!
<< Papà >> lo richiamò la peste << Papà diciamo alla mamma che deve fare una sorellina! Come la mamma di Trunks! Così anche a lei viene il   pancione! >> sghignazzò mettendosi una mano davanti la bocca, come se la cosa gli apparisse estremamente divertente.
<< Ma… ma Goten! Non è una cosa che dipende dalla mamma! O almeno, non solo! Non può decidere così di punto in bianco di avere un altro  bambino! >> non si accorse degli abbondanti metri di corda che si stava attorcigliando intorno al collo da solo. Puntuale come lo scoccare dell’ora, ben presto Goten diede un calcio allo sgabello “dell’impiccato”:
<< Umh… papà! Come si fa ad avere i bambini allora? >> trillò con gli occhi pieni di curiosità, facendosi in avanti, praticamente a pochi centimetri dal suo naso.
Okay! Quella decisamente non era giornata! Si concesse un lungo sospiro stanco, stringendosi le tempie con una mano. Stette un attimo in silenzio per capire dove fosse Chichi e se mai potesse venire in suo aiuto. Umfh! Percepì la sua aura al piano di sopra! Ma porca!
<< Ecco… >>  stava di nuovo sudando, spostò la mano sul collo valutando cosa era il caso di dire; alla fine optò, molto codardamente, per il meno possibile! Dopo tutto aveva solo otto anni! A che gli serviva avere informazioni dettagliate su quella roba, no? Giusto! Annuì: << Be’… è Re Kaioh che li manda! >>  
<< Come? >> il piccolo ascoltatore sbarrò gli occhi, assumendo un’espressione grave, nello sforzo di capire.
<<  Allora… diciamo che i bambini sono tutti sul pianeta di Re Kaioh >>
<< Dove? >> lo incalzò l’altro pendendo dalle sue labbra
<< In tante piccole culle! >> rispose dopo un attimo di indecisione il padre   << Si, si sono in un enorme stanza con tante culle. Poi quando il Re decide che è arrivato il momento, li manda sulla terra, dai genitori! >> spostò lo sguardo, per evitare che gli si leggesse in faccia che stava leggermente travisando la realtà; insomma! Lui a quell’età nemmeno si poneva il problema sulla nascita delle persone! Per lui esistevano e basta! Come gli alberi secolari di una foresta! Ci sono, punto!
<< E come li manda? >> e ti pareva se a quel piccolo sputa domande umano bastasse un racconto a grande linee!! Figurarsi!
Si alzò dalla poltrona prendendolo in braccio: decisamente era arrivata l’ora della nanna!
<< Li manda con un grande air-bus! Sicuro! >> improvvisò mentre si dirigeva verso le scale << Si ferma ad ogni casa e lascia il bambino! >>
Il piccolo Saiyan spalancò la bocca in un grande “ohhh” all’immagine di questo air-bus pieno di culle con tanto di conducente alato! Ci rimuginò su un pochino mentre il padre lo adagiava sul letto, aprì la bocca per parlare, ma fu preceduto da Goku:
<< No Goten, basta con le domande ora! Devi dormire! Se domani avrai ancora dubbi potremmo riparlarne >>, due erano le possibilità: o l’indomani il figlio si dimenticava di tutta quella storia o lui andava via ad allenarsi prima che il sole sorgesse!
<< Va bene! Buona notte papà! >> sorrise il piccolo affondando la testa nel cuscino.
<< Notte figliolo!>>, poi intercettando il figlio maggiore sulla soglia della porta, gli disse a bassa voce: << Se inizia a fare domande, ti do il permesso di stordirlo con un piccolo colpo! Però mi raccomando: non esagerare! >>
<< Eh?? >> Gohan  lo fissò stralunato, andando in confusione: ma era l’unico normale della famiglia??

La casa era silenziosa da un bel po’... o meglio, quasi tutta la casa tranne una stanza in particolare: la camera da letto di Goku e Chichi.
Un cuscino volò sulla moquette celeste.
<< Come sarebbe a dire “tesoro sai la novità” ?? >> Chichi seduta in mezzo al letto, in canotta e pantaloncini, pronta per la notte, i capelli sciolti sulla schiena e un braccio a mezz’aria, quello con cui aveva lanciato il cuscino in direzione del marito. Riprese scuotendo il lunghi capelli neri:
<< Te l’ho detto io più di un mese fa! Anzi, ormai Bulma dovrebbe essere al quinto mese! Ma non mi ascolti proprio mai? >> si mise in ginocchio sul letto portandosi le mani ai fianchi.
<< Non è vero! >> si difese l’interpellato dal bagno, facendo capolino dalla porta con lo spazzolino in bocca << E comunque, ecco perché mi sembrava di averlo già      sentito!>>
Riemerse dal bagno dopo un po’, come al solito in soli boxer: proprio non sopportava i pigiami! Con quelle serate calde poi!
<< In due parole: oggi grazie alla curiosità di Goten me la sa sono vista brutta! Vuole assolutamente anche lui una sorellina! >> si buttò sul letto a pancia in giù, abbracciandosi a un cuscino.
<< E tu cosa gli avresti risposto, mister Diplomazia? >> gli chiese Chichi divertita nel figurarsi il suo sgomento, sdraiandosi a sua volta su un fianco, in modo da leggere la sua mimica facciale. Ma per il momento il Saiyan aveva sapientemente nascosto il viso sul guanciale, in una posa che voleva sembrare casuale.
<< Mah… >> rispose Goku  scostando leggermente il viso, cosicché Chichi poté scorgere l’ombra di un sorriso << Gli ho detto che mi sarei impegnato questa sera! >> ridacchiò, balzando  con uno scatto felino su di lei.
<< Oh no, tranquilla! >> continuò scorgendo l’espressione allarmata della moglie, << in realtà gli ho detto che li mandava il buon Re Kaioh ai genitori >>. Be’… era la verità… forse un breve sunto, ma pur sempre la verità!
<< Io ne ho già due di bambini! >> rispose lei ridendo, mentre intrecciava le mani dietro il collo del marito << Goten e… te! >> lo canzonò.
<< Ah! ah! Molto divertente!   Comunque, bambino o non bambino, mi sa che abbiamo un discorso in sospeso… in bagno, poco prima di cena… Hai presente?  >>  le ricordò il ragazzo, mentre già una mano si insinuava sotto la canotta lucida. Constatò che quello che stava cercando era privo di reggiseno. Ma che magnifica fortuna!
 << Si, si ho presente! I famosi cinque minuti! >> lo prese in giro Chichi impietosa, << Se queste sono le premesse… >> lasciò in sospeso la frase perché Goku, lanciandole uno sguardo divertito le aveva sollevato fulmineo l’indumento e ora stava baciando con ardore i suoi seni sodi. Lei chiuse gli occhi, mordendosi leggermente le labbra. Ben presto fu liberata della canotta, le sue labbra prese d’assalto con avidità, mentre la mano del Saiyan scendeva sicura per toglierla dall’ingombro dei pantaloncini.
Goku era completamente inebriato dal suo profumo; il sapore della sua pelle sulla lingua, l’assaggiava, la baciava … non ne aveva mai abbastanza. Portò una mano tra quei capelli setosi, scuri come un cielo senza stelle, le spinse la testa leggermente indietro; si fermò un attimo per guardarla: era bellissima, gli occhi socchiusi, le labbra piegate in un lieve sorriso, sentiva le sue unghia far pressione sulla propria schiena.
Era sua.
Completamente e solo sua.
Questa consapevolezza lo eccitava, gli provocava un brivido ogni volta che quel pensiero gli si affacciava alla mente. Si saziò di quella bocca di ciliegia. Quasi febbrilmente cercò di eliminare anche l’ultimo impedimento; con un dito tese l’elastico delle mutandine di Chichi.  
La  testa del Saiyan era in panne; i suoi sensi “bombardati”: i loro gemiti… l’odore della pelle di lei… il sapore dolce di quei baci… l’aura di suo figlio Goten sempre più vicina…
Uh?
<< Oh cacchio!! >> urlò all’improvviso facendo quasi aggrappare Chichi alla testiera del letto! In un solo scatto coprì col lenzuolo la moglie  e rotolò giù dal letto, per arrivare alla porta giusto nell’attimo in cui suo figlio aveva appoggiato una mano sulla maniglia.
<< Ma che, che…>> riuscì a riprendersi Chichi, boccheggiando: suo marito era imprevedibile… ma quello era decisamente troppo anche per lui!!
<< Chichi! >> sibilò Goku, ben attento a tener serrata la porta, mentre gesticolava  << C’è Goten! >> mimò con la bocca, poi contemporaneamente gracchiò al figlio che si affannava per entrare:
<< Goten! Aspetta un minutino, per favore? La mamma ha indossato un orribile pigiama che la ingrassa! E non vuole farsi assolutamente vedere!>> improvvisò su due piedi.
Chichi che, in preda al panico, stava arrancando per ritrovare i suoi vestiti, si fermò di colpo fulminandolo: << Oh insomma! Una scusa meno idiota? >>
<< Chichi! Per favore, potremmo discutere più tardi di “quanto è stupido mio marito”? >> sussurrò imbarazzato << E già che ci sei mi lanci qualcosa per coprirmi?! … Oh ma per favore!!>> protestò, sempre a bassa voce, dopo aver constato che la moglie gli aveva lanciato la sua vestaglia tutta rosa e pizzi << Vuoi che Goten abbia bisogno dell’analista per il resto della vita?? >>.  
Recuperati un paio di pantaloni della tuta, finalmente la porta venne lasciata libera e il piccolo Saiyan, un po’ incerto, con un dito in bocca,  fece il suo ingresso nella stanza.
<< Goten, tesoro, che ci fai ancora sveglio? >> gli chiese Chichi premurosa piegandosi sulle ginocchia per guardarlo in faccia, mentre con una mano gli accarezzava la testolina in disordine.
Il piccolo lanciò un’occhiata furtiva al padre, che si era buttato sul letto subito dopo la sua entrata e, mugolando qualcosa di appena udibile circa l’aver dato a Gohan un imprecisato permesso, ora lo fissava con aria interrogativa.
<< Mamma, Gohan mi ha detto che posso avere anche un fratellino al posto di una sorellina e che in questo caso io avrei dovuto dargli tutto i miei giocattoli! >> rivelò Goten di un fiato, con un’espressione preoccupata sul volto: i suoi giocattoli! Insomma, aveva dovuto far finta di perdere il combattimento con Trunks, circa un anno prima, a quel famoso torneo Tenkaichi per averli!
Goku si diede una manata sulla fronte, disperato: ancora con quella storia! Ma i bambini non dimenticavano in fretta, come diceva Chichi? Com’è che solo suo figlio, non solo non dimenticava, ma era capace di serbare ricordo di cose dette anche nei suoi primi anni di vita?
Mandò una silenziosa richiesta di aiuto alla moglie con gli occhi e fece finta di provare un improvviso e spasmodico interesse per la civetta che si era posata sul ramo dell’albero di fronte la loro finestra.
Chichi mal celando un sorriso, dovuto al pensiero che l’uomo più forte del mondo temesse più della morte le domande di loro figlio, prese Goten in braccio, scostandogli affettuosamente il ditino dalla bocca. Si sedette sul letto e spiegò, con una capacità di persuasione che sole le mamme sanno avere, che se mai un giorno avessero avuto un altro bambino, lui non aveva di che preoccuparsi: fratellino o sorellina, nessuno l’avrebbe espropriato dei suoi adorati giocattoli.
<< E tu prenderai in braccio  solo lui? >> fece il piccolo ancora più preoccupato da questa nuova prospettiva… dopo tutto non aveva considerato bene tutte le possibilità del caso che implicava avere una sorellina… o fratellino se proprio gli andava male. Continuò prima che la madre potesse replicare:
<< E papà allenerà solo lui poi? >> la sua vocina ebbe un’intonazione più addolorata; lanciò un’occhiata di sfuggita al padre che, a quelle parole, si era girato nuovamente a fissarlo con un’espressione indecifrabile.
Chichi sospirò: incredibile quante paure potessero annidarsi nel cuore di un bambino… per una cosa del tutto ipotetica poi. Forse avrebbe fatto meglio a risolvere fin dall’inizio quella faccenda dicendo che lei e il papà, per il momento, non pensavano affatto a un altro bambino… ma non sarebbe stato il modo migliore per comunicare con Goten, convenne… loro figlio non doveva temere che il loro amore incondizionato potesse mancare da un giorno all’altro o che lui potesse essere rimpiazzato come un mobile della casa.
Aprì la bocca per parlare ma, con sua grande sorpresa, fu preceduta da Goku: << Goten! Ma che sciocchezze dici? >> gli disse aprendosi in uno dei suoi solari sorrisi e contemporaneamente avvicinandosi a moglie e figlio; continuò:
<< Rispondi alla mia domanda: se io ti chiedessi di scegliere tra la crostata alla crema e la torta al cioccolato della mamma, tu cosa mi diresti? >> si sedette affianco a Chichi e allungò una mano per carezzare i capelli ribelli del piccolo, così simili ai suoi.
Goten lo scrutò bene, cercando di capire se il padre lo stesse prendendo in giro, poi, persuaso dal suo sguardo incoraggiante, si risolse a rispondere, risoluto: << Non si   può!>> precisò meglio << Non posso scegliere! A me piacciono tanto entrambe! Le vorrei tutti e due! >> concluse con una schiettezza tipica dei bambini di quell’età.
<< Bravo! >> convenne Goku soddisfatto, come se suo figlio avesse appena dimostrato di essere un genio << Ecco! E’ la stessa identica cosa per noi: non si può scegliere tra i figli! Io e la mamma vi vogliamo bene allo stesso modo a te e Gohan, ma anche se mai dovessi avere una sorellina o fratellino! Giusto Chichi? >> .
L’interpellata, che fin dall’inizio di quella arguta dimostrazione gli aveva mandato un’occhiata scettica, del tipo: “ guai a te se dici una delle tue solite cavolate!”, storcendo un po’ il naso borbottò prima piano:
<< Certo, non avrei usato le torte e i gelati… >> si schiarì la voce, tornando a guardare il figlio:
<< Tuo padre ha ragione! Noi ti ameremmo allo stesso modo! E poi piccolo mio… per il momento io e il papà non pensiamo di avere un altro bambino…>>
<< Ma li manda il buon Re Kaioh! Voi non potete farci nulla! >> la contraddisse pronto il piccolo Saiyan, mentre suo padre contemporaneamente prendeva piena coscienza del detto “ tutti i nodi vengono al pettine alla fine ”. Ma di nuovo, per la seconda volta nella giornata, la fortuna lo soccorse nella veste di Gohan. Di fatti la prossima domanda della moglie fu sovrastata da una voce trafelata, che tuonò nella stanza, facendo sobbalzare Goten:
<< Ecco dove ti eri cacciato! >> la figura stravolta di Gohan si stagliò sulla soglia della porta; poi, guardando meglio la scena che aveva davanti     ( madre, padre e fratello seduti tutti insieme appassionatamente sul letto) chiese, ricomponendosi:
<< Cosa state facendo? >> con un tono tra l’accusatorio e il divertito.
<< Stiamo facendo un party! >> fece Goku sarcastico, incrociando le mani dietro la nuca  << Vuoi unirti a noi?>>.
Gohan si rivolse alla madre, che aveva assestato una gomitata tra le costole del marito, sperando di avere una risposta più sensata:
<< ‘Sta notte ho dovuto sudare sette camicie per convincere questa piccola peste ad addormentarsi! >>  puntò il dito verso il colpevole, mandando fuoco e fulmini << E alla fine mi ha detto che aveva sete e che andava a bere un po’ d’acqua in cucina, ma non è più tornato! >>.
<< Chichi…>> scosse la testa Goku rivolgendosi alla moglie con fare comprensivo <<  devi rassegnarti: mi sa che i nostri figli hanno preso tutto da me quanto a   perspicacia!>> terminò, dandole perfino dei colpetti di incoraggiamento sulla schiena.
<< La vuoi finire? >> scandì Chichi indignata, << Fine dei giochi per tutti e  tre! >> annunciò, mentre si alzava e posava Goten per terra << Voi due: filate a letto! Goten  ne riparleremo domani! Si è fatto anche fin troppo tardi! >>.
Quando i due intrusi liberarono finalmente il  campo, la donna rivolse un’occhiata penetrante al marito: << Torte? >> ripeté scandendo bene la parola, mentre un angolo della bocca le si piegava in un mezzo sorriso.
Okay, uccidere o morire.
<< Torte! >> le fece eco Goku impassibile, incrociando le braccia al petto in un gesto di sfida.
<< Cioè… questo è tutto quello che ti viene a dire sull’affetto per tuo figlio… “torte”?>> indagò lei inarcando un sopracciglio
<< Oh, no! No, no. Effettivamente stavo per dire che per un solido rapporto genitori figli... oh, andiamo! Quella… “roba” la dici tu, in genere! Cosa ti aspettavi? >>   la canzonò lui mentre cercava di non farsi scappare da ridere << Uno di quei discorsi sdolcinati che si sentono nei film? Che lo riempissi di baci, magari?>>
<< Pfui! >> fu la risposta secca.
<< Appunto, sono d’accordo con te! >> scherzò il ragazzo con una mano pronta sulla chiave della porta. << Dunque… dove eravamo rimasti?>>.


Ancora un’ora e quel supplizio mortale sarebbe finito. Goten guardò imbronciato il grande orologio appeso alla parete della sua classe; aveva grandi novità e non vedeva l’ora di rivelarle a Trunks, il suo grande “amicissimo” come diceva lui. In genere prima di tornare ognuno alle proprie case, facevano un pezzo di strada insieme, passando per i giardini pubblici, poi Trunks volava (letteralmente) alla Capsule Corporation, mentre il piccolo Son aspettava che il fratello maggiore uscisse anche lui da scuola, poco distante di lì.
<< Davvero?? >> spalancò la bocca il degno erede del Principe dei Saiyan << Con un air-bus? Forte! >> si entusiasmò << Allora porteranno anche a me la sorellina con un air-bus!>>
<< Già! >> sospirò Goten << Beato te!>>.
<< Ehi! >> si illuminò Trunks saltellando << Ho un’idea: quando porteranno Bra… si, si chiamerà Bra >> s’interruppe rispondendo allo sguardo interrogativo del suo amico con un'alzata di spalle  << Potrei dire al mio papà di pendere un’ altra bambina da una di quelle culle! Per la vostra famiglia! Magari io distraggo l’autista e papà ne prende un’altra di nascosto! >> si passò, fiero, un dito sotto il naso per quella brillante pensata.
<< S-si…>> balbettò Goten imbarazzato, cercando di nascondere il suo scetticismo… per un attimo pensò a Vegeta che quatto, quatto entrava nell’air-bus e sgraffignava, in gran segreto, una bambina dalla culla… assolutamente poco probabile! Scacciò via quell’immagine scuotendo la testa:
<< Ma sei sicuro che tuo padre lo farebbe? Sai… >> mannaggia, come dire: “lui sembra più il tipo che manderebbe una Big Bang a qualsiasi cosa parcheggiata abusivamente nel suo giardino” senza risultare offensivo? E poi Vegeta non gli era granché simpatico… un ottimo motivo era che parlava continuamente di come fare fuori suo padre!
<< Sono sicuro che se glielo chiederà la mamma, lo farà! >> se ne uscì Trunks fiducioso. Goten fece un sorriso di circostanza: dopotutto era sempre il papà del suo migliore amico, come gli faceva notare sempre la mamma quando gli scappava un improperio contro Vegeta.
Erano orami arrivati ai giardini, quando uno strano furgone bianco, enorme, con due paia di ali dorate disegnate su entrambe le fiancate attirò la loro attenzione: stava ripartendo sgommando vicino ai cancelli di ferro del parco… e poco più in là, incustodita… c’era una carrozzina  rosa… con una bellissima neonata dentro… il pensiero che attraversò la mente di quei due birbanti fu simultaneo, identico e letale: “air-bus… furgone… è sempre un mezzo di trasporto!”


Chichi sbirciò preoccupata il suo orologio mentre mescolava la pietanza sul fornello: Gohan e Goten erano in ritardo per la cena… e chi conosceva bene gli uomini Son sapeva bene che questo non poteva essere che sinonimo di guai!  
Un presentatore, dagli occhi spiritati, gracchiava alla tv a squarciagola quale sarebbe stato l’ospite del programma. Goku sfogliava imbronciato una rivista seduto sulla poltrona: fame!
<< Ma insomma Chichi! >> sbottò sporgendosi con la testa verso il corridoio affinché la moglie lo sentisse << Perché non posso andare a cercarli? Sono in ritardo! Io ho fame!>>
<< Perché poi sarebbero tre le persone da cercare! >> gli rispose serafica.
<< Ma, ma… >> s’interruppe distratto, notando che in tv il presentatore “dagli occhi da matto” era scomparso; ora un signore impettito in giacca e cravatta stava dicendo serio:

“…un odioso crimine. Tutta la Città dell’Ovest è sconvolta. La polizia è sulle tracce dei due rapitori…”

Toh… era stata rapita una neonata con tutto il passeggino, a quanto pare… dalle parti della scuola di Gohan…
Uhm… brutta faccenda. Terribile, si… ma… come mai sentiva un brivido premonitore lungo la schiena?

“purtroppo c’è solo un testimone, ma non è molto attendibile: si tratterebbe di un vecchio alcolizzato che giurerebbe di aver visto due uomini molto bassi che prendevano la carrozzina con la bambina e poi spiccavano il volo in cielo… “

Ohi, ohi!

“alcuni parlano già di alieni a caccia di neonati terrestri”

NON può essere!

“un madre distrutta: << avevo lasciato solo per un attimo la carrozzina! Dovevo pagare il giornalaio!>> ha commentato tra le lacrime ”

Ma quale brivido! Ora sentiva un intera scarica di fulmini che lo attraversava per tutto il corpo! Doveva fare in modo che…
Ma un fragoroso rumore di piatti in frantumi l’avvisò che era ormai troppo tardi!
Una Chichi decisamente agitata e stravolta lo raggiunse nel salotto:
<< Oh Kami! Dimmi che non è vero! Ti prego! L’hanno appena detto alla radio! “Due uomini bassi”!“in volo”!  >> arrancò aggrappandosi con entrambe le mani alla sua maglia << Dimmi che non è Goten uno degli uomini bassi! >>
<< Dunque… vuoi una risposta diplomatica o la verità? >> tentò di calmarla Goku.
<< Diplomatica? >> scelse Chichi speranzosa
<< Molto probabilmente, il piccolo Goten è estraneo a questi terribili fatti, anche considerando la faccenda della sorellina di ieri sera >>
<< E la verità? >> gli chiese accigliandosi
<< Nostro figlio è un delinquente! Rassegniamoci! >> buttò lì Goku sorridendo.
<< E tu sei un, un … Ma insomma! Ti sembra il momento di scherzare?? >> urlò Chichi minacciosa << Ti rendi conto?? TUO figlio, quasi sicuramente, ha rapito una neonata! Lui non ha la minima idea di come… >> si morse le labbra nel tentativo di recuperare il controllo: bisognava pensare a qualcosa, e subito!
<< Dai Chichi >> disse il marito un po’ incerto << Deve aver fatto un po’ di confusione con la storia della sorellina… forse ha interpretato male qualche parola…>> sfumò la frase in maniera significativa.
Silenzio carico di tensione…
<< Goku >> riprese Chichi socchiudendo gli occhi, come se stesse tentando di mettere a fuoco qualcosa << cosa hai raccontato esattamente a Goten sulla “storia dei bambini”? >>
<< Oh… niente in particolare…te ne avrei parlato prima o poi >> deglutì: la fine era vicina, lo sentiva.
<< E ritieni che questo sia il momento adatto? >> indagò lei con voce tagliente,
<< Assolutamente…s-s-no!>>
<< Lo sapevo! >> saltò su disperata << lo sapevo che era colpa tua in una maniera o nell’altra! >> inspirò a fondo come per armarsi di tutta la pazienza possibile << Okay, mi racconterai più tardi, dopo che ritroviamo Goten! >>
<< Dai, non preoccuparti. Sono sicuro che non è così grave come dicono alla tv. >>
<< Si? E io sono sicura che ci ritroveremo a fare le visite domenicali a Goten in un carcere di massima sicurezza, negli anni a venire, se non ci sbrighiamo a fare      qualcosa!>> scandì impaziente Chichi mentre poggiava tutte e due le mani sulla sua spalla. Goku la guardò con aria interrogativa;
<< Oh, ma per favore! Avanti! Smaterializzati, teletrasportati, svanisci… fa quello che vuoi, ma sbrigati! Troviamo Goten!>>.


La sera era calata da poco sui monti Paoz.
Nel salotto di casa Son c'era un pesante silenzio.
Era stata una giornata decisamente…piena di emozioni, pensò Chichi squadrando suo figlio minore imbronciato, tutto rosso in volto, con gli occhioni carichi di lacrime.
Veramente un delirio: grazie a teletrasporto di Goku avevano beccato Goten e Trunks che arrancavano per trasportare per aria la carrozzella senza far cader il prezioso contenuto…che tra l’altro dormiva beatamente senza accorgersi di nulla.
Prima che lei potesse dar sfogo ai suoi polmoni, travolgendoli con una ramanzina con fiocchi, erano arrivati Gohan e Videl, allertati dalla polizia su quei due famigerati rapitori… e poi, ciliegina sulla torta, era arrivato anche… Vegeta (la loro super aura da Saiyan erano decisamente una maledizione, a volte), seguito a ruota da Bulma su una navicella. E da lì si era scatenato l’inferno: prima Vegeta aveva cercato di punire, lì seduta stante, il figlio per quella vergognosa azione; Goku e Gohan erano intervenuti per bloccarlo. Dopo, saputo chi era il vero colpevole di tutta quella storia… aveva optato per staccare la testa a Goku… poi…
Insomma: solo nei film accadevano quelle cose, ne era sicura!
Lanciò un’occhiata al marito: fissava mortificato il figlio senza dire una parola.
<< Goten? >> lo chiamò con voce incoraggiante << Ti va se parliamo un po’ di quello che hai fatto? >>. Il piccolo tirò su con il naso; poi come, se non ce la facesse più a trattenersi, scoppiò a piangere  correndo ad abbracciarsi alle gambe materne:
<< Papà è un bugiardo! >> strillò nascondendo il visino tra le pieghe leggere della sua gonna. Era il grido di un bambino profondamente deluso… da una persona di cui fin’allora si era sempre fidato senza colpo ferire.
Chichi posò una mano su quella testolina disperata, spostando il suo sguardo su Goku: a momenti era più addolorato del figlio.
Sospirò: questa era la prima volta che quei due avevano uno screzio; Goten adorava letteralmente suo padre. Per esempio, appena subito dopo la sconfitta di Majin Bu, quando tra lei e Goku i rapporti erano… be’… un po’ tesi e Goku si fermava spesso a dormire sul divano del salotto, molte volte la mattina trovava il piccolo Goten che era sgattaiolato fuori dal suo letto, per andare a rannicchiarsi vicino al padre. Con una manina stringeva, inconsapevolmente, una ciocca dei capelli paterni… come per essere sicuro che al suo risveglio lo avrebbe ritrovato ancora lì.
Bene, bene. Coraggio… bisognava mettere “una pezza” a quel disastro:
<< Goten, ascolta… >> disse con voce dolce << tuo padre non ti ha detto una bugia… ha solo dimenticato di fornirti qualche particolare importante…>>, sorrise tendendo una mano in direzione del marito.


L’alba non era ancora spuntata. Chichi si destò, sorpresa da una sinistra ombra che aleggiava su di lei: era Goku già sveglio, seduto sul letto a fissare un punto imprecisato della loro stanza.
<< Sono una frana come padre! >> annunciò con un sospiro.
<< Puoi scommetterci! >> ridacchiò Chichi, tirandosi anche lei su a sedere;
<< Dai! >> continuò appoggiando la testa sulla sua spalla e coprendo con la mano uno sbadiglio << Ieri sera Goten ti ha perdonato! Ha detto anche che non è vero che sei un bugiardo! Il che, francamente, mi fa capire quanto ingenui siano i bambini… >> scherzò ancora, tentando di strappargli un sorriso.
La guardò riconoscente e le passò un braccio attorno la vita sottile; posò una guancia sulla sua testa, inspirando a fondo il profumo dei suoi capelli.
<<  E se la prossima volta, per colpa mia, facesse qualcosa di ancora più pericoloso? >>
<< Più del combattere contro pazzi furiosi, come il suo papà? Impossibile! >> sentenziò lei accarezzandogli il petto muscoloso. Sentì le labbra bollenti del marito posarsi delicatamente sul suo collo, un fremito fulmineo l’attraversò per tutto il corpo.
<<  Lui ama il suo papà >> disse con semplicità << anche se quest’ultimo è un po’ pasticcione… >>
<< Mah… non so… >> fece lui titubante,
<< Vuoi che te lo spieghi con le torte? >> sogghignò soffocando una risata,
<< Tu mi odi, vero?! >> rise infine lui, esasperato.
Lei lo scostò gentilmente dal suo collo; un lampo di malizia brillò per un attimo nei suoi occhi, lo sovrastò cavalcioni, prendendogli il volto con entrambe le mani:
<< Non immagini quanto…>> e unì la propria bocca alla sua.

Fine

A quanti, come me, si apprestano ad affrontare un nuovo anno di università, scuola o lavoro, ovvero una nuova marea di problemi! ^_^

Fisio dice:
La fine delle vacanze è sempre un po' tragica; di tornare sulla tesi "manco" se la mia prof. mi picchia... e allora cosa fare? Ma si! Scriviamo un'altra one-shot! Al massimo ne farò una raccolta e porterò quella alla discussione! Stupenda idea, no? ^_^
Dicendo cose serie: ringrazio molto le ragazze che mi sostengono con i loro commenti (una curiosità: ma siete voi che mi fate andare il contatore delle visite alle stelle? Se è così... UAO!! ^_^),  mi fa piacere che il mio Goku un po' pasticcione, un po' " uomo fatale" riscuota successo!
Ringrazio ovviamente tutti i lettori/lettrici di "Strane forme d'affetto", ma  penso che le persone che hanno fatto lo sforzo di commentare, meritino qualcosa in più (niente soldi! Suvvia, non fate gli esosi attaccati alle futili cose materiali! ^_-):

Annetta Chan: "Sommo piacere"? No dai, arrossisco! Ti confesso che ero preoccupata: in  "E' meglio essere diretti" avevi detto che di sicuro avresti lasciato una recensione se avessi trovato un'altra bella storia... quando non ti ho vista nell'ultima storia ho pensato "Oh, cielo, avrò fatto un buco nell'acqua!!" ^_^ Grazie  per i l tuo entusiasmo!

Beverly Rose
: cara! Tu ti sei fidata subito di me mettendomi negli autori preferiti! Che gentile! Spero che anche quest'altra storia di metterà di buon umore! Grazie veramente per supporto che mi dai! ^_^

Evilcassy: se sono riuscita a catturare una recensione positiva anche da   te, che non sopporti Chichi, significa che sono a buon punto! Grazie per il tuo commento e spero di riuscire a farti rivalutare la povera Chichi con le mie storie! (ma se non ci riesco puoi tranquillamente dirmi: "Senti, Chichi mi fa assolutamente *insulto a piacere*!!"^_^ il mondo è bello perchè è vario!)

lauratheangel:  precisa e concisa! Mi piace! ^_^ Grazie per i tuoi commenti: mi sa che bazzichiamo sullo stesso sito di fan-art, ovvero DevianArt! Io ( per carità) non mi diletto nel disegno, ma ho visto che tu sei un'artista molto eclettica! Complimenti!

marisa91:  più persone me lo dicono e meglio è! ^_^  Sapere di essere riuscita dare la giusta dose di intimità e umorismo ai coniugi Son è molto importante, visto che è il mio obbiettivo principale! Grazie per il tuo commento e  spero di rivederti di nuovo nel mio spazio!^_^

mel_nutella:  guarda... il fatto che non ce l'abbia con te perchè non hai commentato "E' meglio essere diretti" non dipende assolutamente da quel "sei stata grande" all'inizio della tua recensione! ^_- Scherzo ovviamente! Non sono così megalomane ^_^ Grazie per il tuo commento, sono contenta che ti abbia fatto ridere, spero che troverai questa altrettanto divertente! ^_^

Me91: devo amettere che tu hai toccato un nervo sensibile: lo spettro della noia è l'entità più spaventosa per uno scrittore (anche se io non penso affatto a me in termini di scrittore ma più come un'amante dello scrivere! ^_^) e in questa storia ho fatto particolare attenzione alla lunghezza...ma ahimè... è venuta addirittura più lunga di "Strane forme d'affetto"!! A mia discolpa posso dire che è tutta colpa di quel mio inutile BetaReader: quel brutto fannullone non è capace di scovare due errori in croce, ma quando gli ho presentata la prima stesura di "Papà è un bugiardo" mi ha dato un bel calcione sul mio delicato fondoschiena, dicendomi che la storia aveva un finale penoso! ç_ç Cattivo! Comunque, drammi familiari (o grammaticali ) a parte, spero di essere migliorata in questa fan's fiction, ma tu scrivi pure "mi ha fatto cadere la testa sul tavolo per la noia!" , non me la prendo! Grazie per il tuo commento! ^_-

nicichan: ah! beccata un'altra lettrice-non-commentatrice! (Devo finirla con 'sta storia: mi sa tanto di "stuzzicare il can che dorme" e alla fine mi ritroverò con un sacco di recensioni al vetriolo! ^_-) Cara, non stare a sentire i miei vaneggiamenti e grazie tanto per il tuo commento! Ciao, ciao ^_^

S: uao! ho un recensore segreto! Caro ( si, ti immagino maschio, fa tanto più romantico!) , sono contenta di trasmettere emozioni e sono contenta che tu sia contento (aiuto! Qualcuno ha un moment?^_^). .. Scherzi a parte, mi ha fatto piacere leggere la tua recensione, se ti va fammi sapere cosa ne pensi di questa! Grazie ancora ^_^

Sweetgirl91 : e dillo che stavi dicendo "Goku così... arrapato con Chichi!". ^_^ Ma si! Bisogna che qualcuno mostri gli istinti sopiti di quest'uomo!  Ehm... come puoi ben notare il buon senso ha fatto fagotto e mia ha abbandonato gia da tre ringraziamenti più in su! Scusami! Grazie per la tua recensione, sono felice che ti piaccia il mio modo di presentare la coppia! ^_^

vale15: grazie Vale per la tua buona volontà! Mi ha lasciato addirittura una recensione anche su  "E' meglio essere diretti" dopo aver letto "Strane forme d'affetto"!  (Ehi! Voi che non commentate... non sentitevi assolutamente chiamati in causa, per carità! ^_^) . Che tu abbia adorato la mia ultima storia...mi fa estremamente orgogliosa! Grazie ancora!

6very6: che dire di questa recensione così articolata? Mi ha fatto davvero piacere leggerla! Se la tua speranza è di leggere ancora storie così belle, la mia è sicuramente quella di averti nuovamente colpito ( in senso positivo ovviamente...colpire per il disgusto... non sarebbe certo la mia massima aspirazione!^_^) con questa mia nuova one-shot! Grazie veramente tanto! A presto!

A proposito.. quel brutto scansafatiche del mio Beta se n'è andato a Francoforte...pfui! Mi sa che cambio Beta! Ale è un po' artereosclerotico ultimamente...un bacione ^_-

jewelgraphic.com jewel textjewelgraphic.com jewel textjewelgraphic.com jewel textjewelgraphic.com jewel textjewelgraphic.com jewel text

  
Leggi le 17 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: fisio