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Autore: WillowIce    07/02/2013    2 recensioni
“… a quanto pare Draco era molto disposto.” "“Che hai detto?” chiese velocemente, rifiutando di credere alle sue orecchie.
“Ho detto, Draco disse a papino che era molto disposto ad unirsi a noi stasera”
One shot ambientato ad una riunione di famiglia dei Granger. Buona lettura!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
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“Amami o odiami, entrambi sono a mio favore. Se mi ami, sarò sempre nel tuo cuore. Se mi odi, sarò sempre nella tua mente.” 
-William Shakespeare

 
“Sorridi e annuisci, Hermione, sorridi e annuisci.” Disse tra sé e sé, sorseggiando delicatamente il  vino bianco. Dopo tutto, non aveva scelta in occasioni come queste.

Era in un posto nella quale non voleva trovarsi, circondata da persone che non voleva neanche degnare di uno sguardo, tantomeno esserne imparentata. Non aveva la più pallida idea di cosa, o di chi, le sue care cugine stessero parlando senza fine dal momento in cui si era conclusa la cena, e onestamente non gliene fregava più di tanto.

Annoiata a morte, posò distrattamente il bicchiere di cristallo sul tavolo a lei vicino e sfiorò con le mani il soffice tessuto del suo vestito. Indossava un semplice abito bianco che terminava appena sopra le ginocchia e che abbracciava ogni sua curva. Era uno dei vestiti più comodi che avesse mai indossato, adornato con una piccola cintura nera attorno la vita, un paio di tacchi bianchi, e un paio di orecchini dello stesso colore. I suoi capelli, solitamente selvaggi e indomabili, erano raccolti elegantemente in una treccia. Oltre al rossetto rosso scuro, indossava appena un tocco di trucco che accentuava i suoi dolci lineamenti.

Si trovava in una grande ed elegante sala di un hotel molto lussuoso, riservata esclusivamente per il raduno di famiglia dei Granger. Al contrario della credenza popolare, la famiglia di Hermione era molto benestante, essendo stato il padre di suo padre un grande uomo d’affari nel suo tempo, e avendo guadagnato abbastanza soldi da durare ben oltre almeno cinque future generazioni. Tuttavia, mentre i suoi fratelli avevano deciso di continuare nella carriera d’affari, John Granger scelse di studiare medicina e diventare dentista, un semplice, ma in qualche modo soddisfacente, mestiere babbano. Hermione era grata che suo padre avesse scelto tale “sentiero”, mentre rabbrividì pensando al tipo di persona altezzosa e arrogante che sarebbe divenuta se avesse avuto ancora più soldi.

Certamente, bastava un’occhiata alle due ragazze che spettegolavano davanti a lei per vedere il danno permanente causato dalla ricchezza. Erano due sorelle, cugine di Hermione, la più grande era della sua stessa età, l’altra un anno più giovane. Entrambe indossavano dei minuscoli vestiti neri, che mostravano fin troppa carne  per i suoi gusti, tacchi neri e borsette identiche. Le due ragazze avevano un ossessione per ragazzi ricchi e giovani (il soggetto in questione era il “ragazzo più bello del mondo” e la sua presunta ragazza), e le povere anime non sembravano aver mai preso un libro in mano in vita loro.

Anche se avvenivano di rado e c’erano di solito parecchi anni di differenza tra uno e un altro, Hermione odiava ogni secondo che passava alle riunioni di famiglia. Tutti i suoi parenti erano persone altezzose, snob e sgradevoli che non avevano altro da fare in tua presenza che guardarti male con uno sguardo pieno di disgusto prima di vantarsi della loro vita perfetta ed dei loro figli altrettanto perfetti.

Giocherellò inconsciamente con l’anello che era posto sulla mano sinistra mentre pensava nostalgicamente al caldo e accogliente letto che la aspettava a casa, desiderando disperatamente il momento in cui potesse andarsene da questa cosiddetta festa e tornare dal suo libro preferito. Il pensiero di tenere un libro tra le mani la confortò leggermente.

“… a quanto pare Draco era molto disposto.”

Queste poche parole dette da Elisabetta, la più grande delle sorelle, erano abbastanza da scoppiare la bolla di Hermione.
“Che hai detto?” chiese velocemente, rifiutando di credere alle sue orecchie.

“Ho detto, Draco disse a papino che era molto disposto ad unirsi a noi stasera” rispose in tono superbo.

“Draco chi? E per favore, smettila di dire papino, è abbastanza inquietante sentire una donna di più di vent’anni chiamare così suo padre” aggiunse con calma, aggiungendo un falso sorriso mentre cercava di soffocare la sua irritazione.

“Draco Malfoy, naturalmente” affermò Carlotta, la più giovane “Di chi diavolo pensi stiamo parlando da circa un’ora?”

Hermione sentì come una pugnalata allo stomaco mentre la sua paura più grande fu confermata. Adesso che ci pensava, avrebbe dovuto sapere che Malfoy sarebbe venuto prima o poi. Oltre tutto, era il proprietario di questo hotel, e praticamente ogni hotel decente in Inghilterra, e neanche il Principe Serpeverde, il giovane che era stato una volta il suo tormentatore, sarebbe mai potuto resistere all’opportunità di partecipare alla sua riunione di famiglia. Si diede uno schiaffo mentalmente per non essersene accorta prima.

“Quando verrà?” chiese improvvisamente, ancora sbalordita.

“Beh, papino…” Elisabetta tacque allo sguardo minaccioso di sua cugina “padre  ha detto che sarebbe venuto dopo cena, sarebbe a dire qualsiasi momento adesso”

“Pensavo non ti interessavano le celebrità? Poi dici a noi di farci una vita! Che ipocrita!”  Carlotta aggiunse quest’ultimo commento sottovoce da non farsi sentire dalla cugina.

Malfoy era a mala pena una celebrità negli occhi di Hermione, tuttavia questa scrollò le spalle, un sogghigno nascosto dietro il bicchiere di vino che sorseggiò delicatamente.

Hermione sapeva benissimo che era guardata dall’alto in basso dai suoi carissimi parenti, per il semplice motivo di non essere una presuntuosa troia come le sue molte cugine, e di preferire un bel libro a diamanti e gioielli preziosi. Molti sarebbero feriti se fossero disprezzati dai propri familiari, ma lei lo trovava piuttosto buffo. Se solo sapessero che lei era la strega più brillante della sua età, la mente dietro alla sconfitta del mago più potente e crudele mai esistito, e che lei stessa era considerata una specie di celebrità nel mondo magico, allora il loro atteggiamento nei suoi confronti cambierebbe radicalmente. Se si trattasse di ignoranza o pregiudizio non ne era sicura, ma di una cosa era certa: non gliene fregava niente.

“Eccolo! Eccolo!”

Gli strilli delle due sorelle interruppero i pensieri di Hermione, e improvvisamente si trovò spinta via di mezzo da una eccessivamente eccitata Elisabetta, che le lanciò uno sguardo superbo e pieno di disgusto verso la ragazza prima di mormorarle “Levati di mezzo, Draco Malfoy non degnerebbe mai uno sguardo a una come te”

“Oh, l’ironia” sospirò tra sé e sé la giovane strega, mentre riappoggiava il bicchiere sul tavolino.

Si girò verso l’entrata e come non detto lì c’era il sempre bello Draco Malfoy, che entrò nella sala e si stava dirigendo verso di lei.

“Granger” disse casualmente avvicinandosi alla ragazza.

“Malfoy”  ricambiò lei, le sue espressioni facciali non dando nulla via.

Appena era a portata di mano, Hermione accolse il mago con uno schiaffo al braccio, inteso come giocoso, ma piuttosto doloroso.

“Per che diamine era quello? Sei pazza?” chiese spiritosamente mentre sfregava il braccio leggermente dolente,  il sorriso non lasciando per un istante le sue labbra.

Quello era per avermi abbandonata qui tutta la serata, e per non avermi detto che saresti venuto”  rispose semplicemente.

Malfoy diede uno sguardo alla sala prima di rispondere.

“Non posso nemmeno sorprendere la mia fidanzata senza essere ferito e accusato di diserzione?”  diede rilievo alla parola fidanzata sapendo benissimo che Hermione non aveva detto ai suoi parenti del loro fidanzamento. Anzi, adesso che ci pensava, probabilmente lei non aveva detto a nessuno che si conoscevano.  Nel rendersi conto di ciò, le sue labbra si curvarono a formare il suo famoso sogghigno. Stasera c’era da divertirsi.

Nel frattempo, Elisabetta e Carlotta emisero un respiro sonoro di sorpresa, quasi fossero scandalizzate. Se fossero state meravigliate nel vedere la loro orribile cugina picchiare l’uomo più potente e bello d’ Inghilterra, non era niente rispetto alla loro reazione nel sentirli riferire a l’un l’altro come fidanzati. Si guardarono a vicenda, poi si girarono per vedere la risposta degli altri. Infatti, l’intera stanza aveva cessato di parlare, e ora osservava  la coppia, le loro bocche aperte in stupore.

Hermione era troppo occupata nel rivolgere a Malfoy uno  sguardo furioso per accorgersi della reazione della sala. Sebbene fosse estremamente felice nel rivederlo, Draco non avrebbe dovuto annunciare alla sua famiglia il loro fidanzamento in quel modo.

“Oh, hai deciso di fingerti arrabbiata?” Chiese  beffardamente, il suo sorriso ancora inciso sulle labbra. Sapeva che non ce l’aveva veramente con lui. Okay, forse non era divertita quanto lui, ma nei suoi occhi vedeva un pizzico di soddisfazione.

“Stai zitto, Malfoy” rispose, cercando in vano di sopprimere il sorriso che provava a comparire sul suo viso.  Era sempre meravigliata della facilità con cui lui la comprendeva.

Non aveva ancora intenzione di arrendersi, però. Gli voltò di colpo le spalle, trovandosi di fronte a centinaia di occhi che la fissavano attentamente. Certi mostravano un espressione divertita e intrattenuta, altri avevano uno sguardo che era un misto tra disgustato e sorpreso. Si soffermò poco sulla sua dolce famigliola, prima di cominciare a camminare velocemente verso il centro della sala, lontano da Malfoy. Mentre avanzava, girò il collo e gli diede un’ occhiata maliziosa per vedere se la seguiva.

I loro occhi s’incrociarono , e senza nemmeno pensarci, Malfoy la inseguì. Hermione corse più velocemente, ridendo incontrollabilmente, i tacchi risuonando sul  pregiato pavimento di marmo. Raggiunse a mala pena il centro della stanza quando Draco avvolse le sue calde e forti braccia attorno alla sua minuta vita. Entrambi ridendo senza fiato, lui la girò dolcemente in modo che fossero faccia a faccia. Hermione gettò subito le sue braccia attorno al suo collo e lo avvicinò, appoggiando la sua fronte alla sua.

“Mi sei mancato” gli disse, una volta ricomposta.

“Anche tu mi sei mancata” rispose, sorridendo.

Spinse le sue labbra su quelle di Hermione, baciandola amorosamente, e lei rispose muovendo le proprie labbra contro le sue. La coppia baciò passionatamente per quello che sembrava un’ eternità prima che lei si staccasse dalle braccia del fidanzato, cosa che lo dispiacque molto, ricordandosi improvvisamente dove si trovava e che la sua intera famiglia li stava guardando.

Draco gemette leggermente nell’essere colpito sul braccio per la seconda volta in una serata dalla sua fidanzata.

“Che ho fatto adesso?”  chiese sbalordito, non meno divertito di prima.

“Sai benissimo quanto odio essere baciata in pubblico!” rispose, arrossendo mentre cercava di respingere un sorriso.

“Sei una pessima bugiarda, Granger. So benissimo che ti è piaciuto” i suoi occhi grigi non lasciando i suoi marroni un secondo.

Ovviamente, aveva ragione. Di nuovo. Hermione non era una persona molto aperta, faceva del suo meglio nel tenere questioni personali e vita privata lontano dall’occhio pubblico, una cosa quasi impossibile nel mondo magico, considerato il suo status. E benché considerava lo sbaciucchiarsi una cosa molto privata, non poté fare a meno di essere divertita dall’idea delle facce delle suecuginette, e di ogni altro suo disgraziato parente, mentre guardavano lei, Hermione Granger, la “noiosa e opaca sapientona” baciare Draco Malfoy, il “più bello e più ricco uomo sulla terra”.

Lanciò uno sguardo al di sopra della sua spalla, osservandoli, ma non guardando nessuno negli occhi.

“Ci stanno fissando!”  disse con tono supplichevole. Il suo sorriso, però, parlava da sé.

Draco si abbassò la testa leggermente, le sue labbra sfiorando il suo orecchio.

“Beh, allora diamoli qualcosa da guardare” sussurrò. Hermione sentì  il suo caldo fiato soffiare nell’orecchio e accarezzarle il collo, mandando brividi per la schiena e facendola arrossire furiosamente.

Lui sembrò accorgersi dell’effetto che ebbe su di lei, perché le diede uno sguardo trionfante, un nuovo sogghigno impadronendosi del suo viso.

“Ti odio, Draco Malfoy”

“Anche io ti odio, Hermione Granger”

Draco sorrise ancora, prima di baciarla a fondo. Questa volta, però, Hermione lasciò che tutto intorno a lei scomparisse, senza più una preoccupazione nel mondo.  
  
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