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Autore: Christine_Heart    07/02/2013    2 recensioni
"Ti voglio bene anch'io Kaito!"
Il mio piccolo chiude gli occhi allegro.
Il mio adorabile neko mi sorride, scodinzolando contento.
***
[Contest sfida] [AU]
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Ying & Yang'
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Capitolo 1: Prologo ?
 
"Iniziamo.
Prima butto giù qualcosa e meglio è.
Allora che cosa posso scrivere?" penso poco convinto.
Vado giù con la prima frase.
Sono stanco.
Terribilmente stanco.
"Ed è la pura verità." continuo a riflettere.
Kaito ci sta mettendo troppo tempo per prepararsi per la notte.
"Già, chissà dov’è andato a finire il mio tenero neko" penso ancora.
Scosto le coperte leggere.
Mi sistemo nel letto.
Quella notte dalla finestra aperta spira una leggera brezza.
Avrebbe fatto di certo meno caldo.
Niente afa come l’ultima sera.
"Già, sono già due notti che non dormo come si deve per via del caldo opprimente!".
Mi sdraio sul letto e mi passo una mano tra i capelli.
Sospira e ormai sfinito si addormenta.
Sospiro, e ormai sfinito chiudo gli occhi.
Finalmente Kaito si sdraia al mio fianco.
E sempre così bello il mio piccolo neko.
Mi avvicino a lui, e con dolcezza gli bacio le scapole.
Una, due, tre volte.
"Ti fa ancora molto male la spalla?" gli chiedo educato.
"Spalla?" penso stranito.
"Kaito non si è fatto male in questi giorni.".
Le mie labbra si avvicinano di nuovo alla sua pelle.
Un altro bacio delicato.
Intanto la mia mano scende su i suoi piccoli slip.
"Perché dovrei fare una cosa del genere?" penso confuso.
"Ah, già…sto provando un nuovo genere." continuo a riflettere.
"Chissà che mi esce fuori.".
Gli accarezzo con desiderio la parte superiore del suo fondoschiena.
Le mie labbra si spostano sul suo collo.
"Master..." mi sussurra.
"Sì Kaito..." pronuncio senza pensarci.
Gli bacio di nuovo il collo.
Ma questa volta lascio un piccolo segno rossiccio.
Il suo fiocco rosso “magicamente” legato alla sua coda, suona felice.
"Possiamo...?" mi chiede con desiderio.
Rimango stupito.
"Se Kaito mi chiedesse una cosa del genere…non rimarrei stupito di certo…inizierei a dare di matto…comincerei a dirgli che non può chiedermi certe cose…".
Ci rifletto un po’:
"Sì, sicuramente farei così…altro che la meraviglia…al diavolo lo stupore!" penso convinto.
Ma sorrido dentro di me.
Le mie labbra invece si arricciano in un sorriso indiscreto.
La mia lingua gli sfiora la guancia.
Incrocio gli occhi del mio tesoro.
Sono così ansiosi.
"E' quello che vuoi?" chiedo con desiderio.
Il mio fiato caldo sulla sua pelle.
Lo vedo tremare.
Si scuote appena e annuendo mi dice:
"Sì Master..." afferma con un lieve tono di paura.
Sorrido di nuovo.
Chino di nuovo il capo sul mio piccolo.
Sento la sua coda morbida insinuarsi tra le mie gambe.
Gli bacio l'orecchio:
"Voltati allora."
Il mio dolce neko obbedisce.
Si gira verso di me, controllato dai miei occhi pieni di lussuria.
Rido di nuovo.
"E' così bello" penso con senso di soddisfazione.
Mi sdraio di nuovo sul mio piccolo cucciolo “amante”.
"Oddio che cosa orrenda da dire...ha solo 15 anni..."
"Sei sicuro Kaito?" gli chiedo ancora baciandogli l'interno coscia.
Lo sento tremare di nuovo.
"Master..."
Incrocio i suoi occhi azzurri.
I miei castano e blu ceruleo, s'infiammano nel vedere le sue guance appena sfumate di rosso.
Sorrido ancora con un che di “interessato e malizioso”.
Mi abbasso di nuovo su di lui.
Con calma m’infilo sotto la sua maglietta.
Il suo corpo è già caldo più della mia mano.
L'accarezzo delicato, formando dei piccoli cerchi sulla sua pelle morbida.
Kaito trattiene il fiato.
"Questa però...mi è d'intralcio." gli dico.
La sollevo con calma, baciandogli il ventre.
La tiro più su.
E il mio dito assieme alla mia lingua percorrono il suo petto.
L'obbligo ad alzare le braccia.
Lo spoglio, e lascio cadere la piccola canotta per terra.
"E' davvero bellissimo" penso estasiato.
Mi fermo ad osservarlo.
Gli occhi appena lucidi per l'emozione, le guance appena rosse per la vergogna, il corpo piccolo e in fremito per quello che sta accadendo.
Mi chino di nuovo su di lui.
Le labbra gli sfiorano dietro l'orecchio, e scendo giù fino al suo collo liscio.
Gli bacio la bocca.
Un piccolo e semplice bacio.
Delicato.
Mi stacco subito da lui.
La sua coda festosa smette di muoversi.
Kaito sembra quasi deluso.
Scendo di nuovo e gliele bacio ancora.
Avido e arrogante, m’insinuo, e le nostre lingue si muovono all'unisono.
Mi distacco da lui, solo per riprendere ossigeno.
Gli sorrido e gli lecco il labbro inferiore.
Intanto la mia mano scende lungo il suo corpo.
Mi soffermo a baciargli le costole e i fianchi.
Piccoli baci, che lasciano di tanto in tanto piccole sfumature vermiglie.
La mia mano si ferma sul suo intimo.
E così piccolo.
E il suo slip celeste, ancora lo ricopre.
Ma malgrado questo posso sentire la sua “voglia”.
Gli mordo di nuovo il fianco destro...
"Master..." mi chiama inarcando con violenza la schiena.
Gli ho fatto male.
Mi avvicino al suo volto.
L’accarezzo con dita…
Gli accarezzo con dita soffici, la pancia.
Con dolcezza, l’aiuto a distendersi.
Gli solletico l’addome.
Gli sfioro la guancia.
"Scusami..." pronuncio baciandogli la punta del mento.
"Scusami..." ripeto baciandogli di nuovo le labbra.
"Non l’ho fatto volutamente…"
"Non era mia intenzione…" gli sussurro per scusarmi.
"Scusami…" dico un ultima volta, tormentando le sue piccole labbra, con un altro bacio.
E senza “darci” tempo di pensare, gli abbasso le mutandine.
Kaito mi afferra il braccio.
La sua coda si ferma.
Il suo campanellino, smette di suonare.
Sgrana gli occhi e si distacca dalle mie labbra.
"Master..." mi chiama spaventato.
"Sta tranquillo..." gli dico mordicchiandogli il labbro.
"Va tutto bene..." lo tranquillizzo accarezzandogli i capelli.
Gli bacio la guancia.
Poi come una piuma sulla superficie di uno specchio, scendo giù.
Bacio con amore la punta del suo membro.
Lo lascio senza fiato.
"Rilassati..." gli sussurro senza alzare gli occhi.
La mia mano scende ancora.
Si sofferma sulla sua piccola apertura.
Il mio indice inizia a formare piccoli cerchi intorno a quell'area così “intima e unica”.
I lamenti di piacere di Kaito arrivano semplici al mio orecchio.
Sento il suo muscolo contrarsi o “meno” asseconda della mia vicinanza.
Riprendo a baciargli il ventre.
"E' troppo teso!" penso divertito.
"Così rovinerà tutto!"
"Eh…!" o_O
Scuoto la testa, una è più volte per rimuovere quel pensiero assurdo.
Intanto la mia mano non si ferma.
Continua con quei piccoli cerchi di pura “felicità”.
"Mhm..." mormora Kaito.
Mi sono avvicinato di più e lui lo sente.
Mi fermo un attimo.
Sì, mi fermo nel vero senso della parola.
Incrocio il suo corpo perfetto e chiaro.
Kaito ha le mani strette sul petto, la guancia destra schiacciata sul cuscino,il volto un po' più rosso, gli occhi semi chiusi “per godere meglio”, le gambe aperte per facilitarmi il “dovere”.
Mi sono fermato.
E a lui questo non piace.
"Master..." mi chiama quasi offeso.
Deglutisce nervoso.
"...Vi prego...ancora..." mi supplica.
Sorrido e riprendo a “divertirmi”.
" “Divertirmi”…Uhm…O__O…"
Sento Kaito sospirare quasi con fare liberatorio.
Si sistema meglio, e allarga di più le gambe, rilassandole.
"Ti piace?" gli chiedo avvicinandomi al suo orecchio.
" -////-…Quando finisco questo prologo?"
In tutta risposta sento un mugolio più forte.
La sua testa si muove sul cuscino, in un sì sicuro.
"Sì...Master..."
Ormai ha il fiato corto.
E più io continuo, più i suoi gemiti di piacere aumentano.
I miei denti afferrano il suo orecchio.
Lui lesto le abbassa e sospira “soddisfatto”.
Mi sono avvicinato troppo, ma la cosa non sembra dargli fastidio.
Anzi, sembra avere l'effetto contrario.
Lo sento respirare di nuovo con difficoltà.
La cosa ci sta “accendendo”.
Il mio membro non ce la fa più.
Lo sento lamentarsi di nuovo, mentre la mia mano continua a giocare vicino la sua apertura.
Gli bacio l'incavo del collo.
Poi penso bene di passare ad altro.
Avvicino le labbra al suo capezzolo ormai indurito come “si deve”.
Lo bacio.
E tanto basta per infiammare il mio tesoro, che rapido mi afferra le spalle.
"Di...nuovo..." mi dice, accarezzandomi il collo.
Obbedisco, senza farmelo dire due volte.
Le mie labbra lo baciano di nuovo.
Poi lo succhio e lo mordo, baciandolo ancora.
La mia lingua crea piccoli disegni sul quel punto roseo, prima di baciarlo di nuovo.
Lo bacio ancora, prima di riprenderlo con i denti.
"Master..." mi chiama meravigliato.
Gli bacio ancora il capezzolo.
Bacio un’altra volta il suo capezzolo.
Poi gli sfioro il sotto mento.
"Va tutto… bene?" gli chiedo mentre le mie labbra giocano con le sue. labbra.
"Sì...Master..." mi risponde con un filo di voce.
"Se continuo così, smetterà di respirare." penso.
"E se io continuo con questa cosa…finirò con lo smettere di scrivere…a vita!".
Con dolcezza gli bacio ancora il collo, due,tre volte.
Poi mordo la sua spalla.
"Perché dovrei farlo!" penso sconvolto.
"Va beh…vediamo dove va a finire ‘sta scena -__- !"
"Chiedimi di continuare…fammi sentire come “sei bravo”."
Non ottengo subito “risposta”.
Solo i suoi sospiri, che continuano “garbati”.
La cosa m’indispettisce.
Poi i Inaspettato lascio affondare i miei denti nella sua spalla.
Sì, i miei denti affondano nella sua carne sana.
Sento il sapore del suo sangue nella mia bocca.
"Il suo sangue…nella mia bocca…ma per favore…è orribile… :$ "
Kaito mi stringe più forte, e quasi urla dal dolore.
Lo sento respirare a fatica vicino al mio orecchio a me.
E come per farsi perdonare uno sbaglio commesso, inizia a leccarmi il lobo dell'orecchio.
"Chiedo scusa...Master..." mi dice.
"Chiedo scusa…perdonami Master…" continua.
"Ah..." pronuncia dopo.
Solo perchè la mia mano si è avvicinata pericolosamente alla sua apertura.
L'ho sfiorato, accarezzando il margine.
"A-ancora..." mi sussurra leccandomi dentro l'orecchio.
"Ancora…? Come ancora? Guarda che io ti strozzo! Che credi! X( "
Sono quasi entrato.
Ma aspetto.
"Master...per favore..."
Trema nell'attesa del mio gesto.
Massaggio di nuovo l’apertura del mio piccolo.
Kaito rabbrividisce “eccitato”.
Respira meravigliato, con fare stuzzicante e afrodisiaco.
Mi piego sulla sua spalla.
Gli lecco via le poche gocce di sangue.
M’inumidisco le labbra.
" Certo…m’inumidisco le labbra… :/…e fu così che diventai un vampiro…"
Con dolcezza gli sollevo ,gli prendo il volto tra le mani, lo guardo e gli concedo un profondo bacio.
"Master…" mi chiama piano.
Riprendo possesso delle sue labbra.
"Sì Kaito…?" domando mentre la mia mano continua senza interrompersi.
"Io…vi v-voglio…dentro…" mi mormora quasi miagolando.
"Non ancora Kaito…è troppo presto…non sei pronto…". Ansimo quasi quanto lui.
Sospiro e rilasso i muscoli.
Ora sono io quello teso, per via della troppa attesa.
Non resisto più.
"Vi prego…voglio…" mi prega.
"Lo so…" gli sussurro all’orecchio.
Gli bacio la fronte.
Il mio piccolo fa scendere la sua mano destra lungo i miei fianchi e afferra il mio membro “emozionato”.
"Sono…pronto…" mi farfuglia imbarazzato.
Ridacchio e gli sfioro di nuovo la fronte.
"Va bene…" gli concedo piano.
Permetto ad un solo dito di entrare delicatamente in lui.
Ma questo è sufficiente per socchiuderli fargli socchiudere le labbra.
"E’ così stretto." penso stranito.
"EH…! o__O "
Lo penetro di nuovo e il mio piccolo piccino freme.
Mi prendo qualche secondo prima di “aggiungere” un altro dito.
Kaito lo percepisce, singhiozza, e tira su col nasino.
"Da quando sono diventato così…?"
Lo sto “ allargando” piano piano.
" Allargando?"
Sbatto una mano contro la fronte, con fare sconfortato.
"Tutto a posto…?" gli chiedo accarezzandogli “l’erezione”.
"Come prendere per il cu…in giro il tuo neko. Ci sto riuscendo bene? Chissà?"
Le mie dita continuano a ruotare senza sosta.
Kaito in tutta risposta mi nasconde un sospiro strozzato.
Un misto tra piacere e dolore.
Ed io ho appena “iniziato”.
"Io in verità…vorrei appena FINIRE!"
Le mie dita continuano a” divertirsi” ancora un po’ nel suo culetto.
"Master…" mi dice con lasciandosi sfuggire un gemito.
"Che cosa…c’è…" gli domando quasi “ infastidito”.
Il mio dito preme con più forza e scende più in profondità.
Il mio adorabile neko riprende fiato, prima di rispondermi.
"Voglio…voi…"
"…Adesso...dentro di me…" mi implora.
Sorrido.
Tolgo le dita dal suo interno, con enorme disappunto da parte di Kaito.
"Master…"
La sua voce e così roca, le sue labbra così secche.
"Sì, ho le labbra secche…ma per un altro motivo. ù__ù "
Era giunto il momento di arrivare al sodo…anche per me.
"Sodo? Nel senso che lo finisco qui?"
D’istinto il piccolo Kaito apre le gambe, pronto ad accogliermi.
Mi allineo sul suo piccolo “minuscolo” corpo.
Finalmente mi libero dai vestiti ingombranti.
Mi avvicino e il mio membro sfiora la sua apertura.
"Sei…veramente pronto?" gli chiedo agitato, sperando che la risposta sia un sì.
Io infondo sto scoppiando.
"Sì…Master…" mi dice in un sussurro permettendo al suo volto di dipingersi di un nuovo rosso.
Gli accarezzo le gambe e mi sistemo.
"Farà male…" gli dico serio.
" Mhm…per favore…non ce la faccio più…" mi risponde lesto.
"A chi lo dici!" penso.
Entro in lui senza perdere altro tempo.
E a quella nuova sensazione, il bacino del mio cucciolo “gattino” si alza dal materasso e la sua bocca si spalanca in un urlo muto.
Chiude gli occhi.
Posso capirlo, lui è così piccolo, e io sono così grande.
"E qui…pioveranno commenti su commenti…già lo vedo… :| ".
Mi afferra le spalle per cercare conforto.
Vedo una lacrima scendergli sul viso.
E non ho il coraggio di muovermi.
Mi curvo su di lui.
Infondo per lui è la “prima volta”.
Posso capire, non deve “essere facile”.
Gli lecco via quella goccia salata.
Gli accarezzo i fianchi.
"Ti ha fatto male?"
"Fa male…"
"Fa male…vuoi che esco…?"
"Maledizione alle frasi cretine!"
"Ti ho fatto male?" gli chiedo un po’ preoccupato.
Gli bacio il volto.
Lui non risponde.
"Kaito…" lo chiamo sfiorandogli la testa con una carezza.
Il mio piccolo tesoro, inizia a muovere il bacino nella speranza, che io inizi a muovermi dentro di lui, nella speranza che vada più in “profondità possibile”.
"Speranza? Mi sa che nella vita reale…casca male! XD "
La sua coda scodinzola piano.
Il suo campanellino, lo segue.
"Ma ‘sta cosa del campanellino, da dove mi è uscita fuori? Ç__ç "
"Non dico che ci sia male…ma Kaito non l’ha mai portato in tutta la sua vita! T^T "
"Ehi, ehi…" gli sussurro accarezzandogli l’orecchio destro.
"…fai piano…non vogliamo farci male, vero?" gli chiedo gentile.
Lui mi dice di no col il capo, senza lasciarmi.
"Ci penso io…"
"Meno male…così io posso smettere di scrivere."
Lo sento tremare con più energia sotto il mio tocco.
Gli bacio l'inguine, per distrarlo un po’.
Poi la mia erezione sparisce dentro di lui.
Kaito stringe i denti, mordendosi le labbra per non urlare.
Inizio a spingere.
Ah!” pronuncia dolorante Kaito.
Si aggrappa con entrambe le braccia al mio collo e prova ad assecondare i miei movimenti ondeggiando il bacino.
Inizio a muovermi dentro di lui e il mio piccolo si lascia sfuggire un’ altro gemito.
Spingo di nuovo e di nuovo.
Kaito appagato, mi graffia la pelle.
So che gli sto donando un piacere indescrivibile.
Una serie di scariche elettriche di puro “incanto”.
"E certo… mi chiamo “Tesla” di secondo nome."
Cerco di ignorare quel dolore improvviso.
Rantolo e spingo di nuovo.
Cerco di essere il più delicato possibile.
Ma sono sicuro che nonostante tutto il dolore arrivi lo stesso.
Poggio le mani sul ventre del mio amante innamorato compagno “partner” , e gli fermo i fianchi.
Spingo di nuovo.
"Nick…" mi chiama sbigottito.
Sono completamente dentro.
Contraggo la mascella e resisto all’impulso di spingere più forte.
Kaito ansima, le lacrime che si affacciano agli angoli degli occhi.
"Master…" mi chiama di nuovo delicato.
"Che c’è…" gli rispondo reprimendo un ringhio.
"Più forte…" mi prega, stringendomi ancora.
"Più giù…" mi scongiura, piano.
Mi graffia di nuovo e m’intima di non smettere.
Obbedisco e spingo ancora.
Kaito geme, e cerca di andare al mio ritmo.
Ricerca le mie labbra.
L’accontento e gli dono un umido bacio.
"Master…"
Spingo di nuovo bramoso.
"Sì…in quel punto…ti prego…"
Non mi aveva mai pregato così tanto in una singola giornata.
 
Affondo di nuovo, donandogli piacere.
Boccheggia, e lascia la presa su di me.
I suoi gemiti mi risuonano nella testa, mentre la sua bocca spalancata cerca nuovo ossigeno.
Stavamo respirando la stessa e identica aria calda.
Gli catturo di nuovo le labbra, provocandogli altri brividi di piacere.
Poi gli bacio l’ombelico e la pelle sopra il suo membro.
Scendo ancora e la mia bocca sfiora la sua punta.
Kaito mi lascia e alza le mani, con delicatezza le abbandona lascia ricadere sulle lenzuola.
Il suo corpo è scosso dalle mie spinte.
Spingo di nuovo, e di nuovo.
Gli sfioro di nuovo la pelle della sua erezione.
Gli accarezzo la schiena e lo bacio di nuovo.
Spingo con forza.
Kaito sorpreso s’inarca.
Sente la colonna vertebrale vibrare e i reni fargli male.
Gli accarezzo di nuovo la schiena.
Fermo la mia mano sulla sua spina dorsale, obbligandolo a sollevarsi verso di me.
Le nostre bocche si sfiorarono leggere come carezze.



Note dell'autrice:


Eccomi qui, sono di ritorno, vi sono mancata?!? No, benissimo! XD
Che ve ne pare??? E' strano lo so...ma...
Allora, prima che inizi il mio linciaggio o qualcosa di peggio lasciatemi spiegare, anche se il tutto potrebbe essere chiaro:
Il colore che cambia è voluto a posta: Il blu è la penna che scrive (E non è la mia), il nero rappresenta la riflessione del nostro protagonista che conoscerete nel seguito, e il (----)  è la rappresentazione delle continue cancellature del nostro buon amico Nick.
Quindi ora ha chiarimenti fatti, la storia su riportata è solo un appunto molto lungo e dettaglio del nostro nuovo compagno.
Ora con la speranza di non aver sconvolto nessuno (Perchè all'inizio la cosa ha sconvolto me, visto che non mai scritto questo genere), mi auguro vivamente di ritrovarvi nel secondo capitolo! :D
Ah, Nick durante la narrazione dice: I miei occhi castano e blu ceruleo... bene, questo particolare "fenomeno", per chi non lo sapesse, si chiama:  Eterocromia ovvero, si intende la caratteristica somatica di individui i cui occhi hanno un’iride di colore diverso dall'altra. In questo caso Nick è nato con un eterocromia completa.
 
Grazie mille per tutto. :)
Bacio ^3^
Chris.
  
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