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Autore: hangover    07/02/2013    1 recensioni
[...] "E tu cosa mi dai in cambio se scendo?" Chiese Harry con un pizzico di malizia nello sguardo.
"Ehm...un bacio?"
"Uno non mi basta. Ne voglio almeno mille."
"Mille? Ma mille baci una persona non puó darli neppure se passasse tutta la vita a non fare altro!"
"Iniziamo da ora. Chi ti dice che non avrai tutta la vita per darmi i restanti 999?"
Contenuti Larry e Ziam con accenni Zouis. Se il genere non vi piace, state alla larga.
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ci sedemmo tutti e quattro attorno al letto di Liam, con pacchi di biscotti e patatine da sgranocchiare. A raccontare la sua “storia del venerdì” per primo fu Zayn. “Io stasera ho scopato con tre persone diverse. E poi ho ricevuto altrettanti servizietti. Bè, senza contarne uno prima di uscire…” mi guardò malizioso prima di scoppiare a ridere tra le facce interrogative degli altri. Divenni paonazzo per la vergogna e per tutta risposta lo guardai male. A continuare il racconto fu Niall, che ci fece morire dalle risate parlando di un tipo con cui era stato che voleva che mentre facevano sesso, lui imitasse i versi degli animali. “E tu che hai fatto, Niall?” domandò Liam mentre dava un morso ad un biscotto al cioccolato. “Non mi dire che ti sei messo ad abbaiare come un cagnolino!” esclamò Zayn che non aveva smesso un istante di ridere. “Assolutamente. L’ho salutato e gli ho detto che se voleva mio nonno possiede dei cavalli. Dopodiché, mi sono andato a cercare qualcun altro. Ah, tanto per la cronaca, io sono arrivato a quota cinque stasera mio caro Zayn.” Tirò un pizzicotto sulla guancia del moro seduto vicino a lui, che lo scacciò fingendosi offeso. “Io invece” intervenne Liam “ sono stato solo con un tipo, abbastanza carino.” Sapevo di quanto lui fosse impacciato a volte e di quanto faticasse a provarci con le persone che gli interessavano. Spesso infatti erano gli altri ad avvicinarlo. Era arrivato il mio turno. Sospirai e iniziai a raccontare loro di Harry, di quello che gli avevo detto e di quello che lui voleva da me. Conclusi: “così domani usciamo insieme.” Zayn e Liam si alzarono e vennero da me ad abbracciarmi. Niall aveva lo sguardo da mamma che è sul punto di farti la ramanzina. Si avvicinò al mio orecchio appena gli altri due si rimisero a sedere sul letto e mi sussurrò: “Attento a quello che fai.” Mi vennero in mente le sue parole della mattina stessa; a dire il vero non mi era sembrato uno stronzo irrecuperabile. Bè, forse un pochino superficiale, però non così menefreghista come Niall sosteneva. “E quindi il piccolo Tommo ha il ragazzo?” esclamò Liam spettinandomi i capelli. Risi e dissi: “Non è il mio ragazzo. Per ora.” Guardai con la coda dell’occhio Niall che scuoteva il capo con gli occhi al cielo mentre Zayn e Liam sembravano curiosi e contenti allo stesso tempo. Continuammo a ridere e a scherzare sui tipi del locale finchè un sonoro sbadiglio di Liam ci avvertì che era ora di andare tutti a dormire. Ma non avevo sonno, ero troppo agitato per quello che era successo poche ore prima. Mi alzai comunque dal letto per fare posto al padrone di casa vestito con la sua maglietta cinque volte più grande ed il pantaloncino scoordinato. Liam si lanciò con la testa sul cuscino e mugugnò :”buonanotte” prima di chiudere la luce e di lasciarci al buio. “LIAM! Vuoi dirci come facciamo ad uscire di qui senza vedere un cazzo?” sbraitò Zayn che nel frattempo aveva urtato il ginocchio allo spigolo del comodino. “Tranquillo, ho il telefono che fa abbastanza luce” intervenne Niall togliendo dalla tasca il suo cellulare e usandolo come fosse una torcia. Uscimmo dalla camera facendo volutamente rumore per disturbare Liam che imprecava contro di noi con le coperte che gli coprivano anche i capelli. Sapevo che odiava dormire in compagnia di altre persone: “potreste stuprarmi nel sonno” era solito scherzare. Il vero motivo però era che aveva bisogno dei suoi spazi. Ci trasferimmo nella stanza del fratellino di Liam che era andato a Wolverhampton a trovare i nonni come ogni week end. Il mio amico scampava sempre la visita settimanale ai parenti inventando scuse del tipo “Sto poco bene” oppure “Devo studiare”. Nonostante fosse appena un ragazzino, il fratello di Liam aveva una stanza anche più grande della mia. Il pavimento era coperto dalla moquette azzurra e su di esso erano adagiati due sacchi a pelo. Facevamo a tocco per decidere chi avesse dormito sul letto e chi invece per terra. Io e Zayn puntammo su un numero pari mentre Niall su uno dispari. Zayn fece un verso di disappunto quando un trionfante Niall si era appena aggiudicato il comfort del letto. “Vaffanculo, Horan” sputò il moro mentre si sedeva a terra per aprire il suo sacco a pelo. Si ci infilò di dentro e rimase in silenzio. Mi spogliai e mi misi anche io all’interno si quello che sarebbe stato il mio letto. “Sogni d’oro!” esclamò Niall che sembrava essere divertito dal fatto che noi stessimo sul pavimento. “Uhm…” uscì dalla bocca di Zayn che si mise da un lato dandomi le spalle. Dopo quello che era successo quel pomeriggio non mi aveva quasi più parlato. Non si trattava di imbarazzo, questo è certo. Lui è così sfacciato che andrebbe in giro per Trafalgar Square completamente nudo. Forse aveva capito che da parte mia c’era una certa vergogna e per non farmi sentire ancora più in soggezione decise di non rivolgermi la parola. Però in quel momento, avvolto nel buio della camera, il silenzio mi stava assordando. Persino il respiro regolare di Niall sembrava essere rumoroso. Zayn invece era immobile. Forse dormiva già anche lui. Beati loro; fanno sesso con chi capita e non hanno paura di ferire o di essere feriti. Probabilmente mettono più affetto e coinvolgimento emotivo in un “ciao” piuttosto che in un contatto più intimo. Invece io per un dannato bacio con un perfetto sconosciuto mi sto sentendo in colpa perché forse avevo già riposto troppa fiducia in lui e a malapena conoscevo il suo nome. Stavo esagerando con le mie seghe mentali, come sempre. Rimasi a fissare il soffitto per almeno venti minuti. Ad un certo punto sentii che la mia gola era diventata insopportabilmente secca. Mi alzai e mi diressi verso la porta, cercando di fare meno rumore possibile. Scesi le scale fino alla cucina e accesi la luce. Presi un bicchiere dallo stipo sopra il lavandino ed aprii il frigo cercando una bottiglia d’acqua. Mi riempii il bicchiere quasi fino all’orlo e mi sedetti su uno sgabello a sorseggiare la bevanda. Quando ebbi finito, non avevo ancora il benché minimo sonno. Sospirai e mi guardai attorno. L’orologio a muro indicava le quattro e mezza. La mia attenzione fu richiamata da tonfi sommessi provenire dalle scale. Mi sporsi meglio per vedere chi stava scendendo e Zayn Malik mi apparve davanti con un paio di shorts rossi, simili a quelli di qualche divisa da calcio e nient’altro addosso. I nostri sguardi si incrociarono e io gli sorrisi. “Anche tu ti stavi congelando il culo in quel coso?” domandò lui mentre si siedeva accanto a me gettando sul bancone una confezione di sigarette. “Mmm…si,anche.” Risposi mentre il mio sguardo fu catturato dal suo addome olivastro che si era contratto non appena si era messo a sedere. “Anche?Cos’altro c’è che non va?”. Dalla domanda che mi pose intesi che aveva capito a cosa stavo pensando. Non risposi e mi limitai a fare un respiro profondo. Mi sentivo i suoi occhi marroni puntati addosso come dei riflettori. Mi mise una mano sulla spalla e mi disse con calma: “Sei preoccupato per domani, vero?”. Contrassi la bocca in una smorfia di amarezza e annuii con il capo. Alzai lo sguardo e vidi il mio riflesso nelle sue iridi scure e profonde. Era la verità. Temevo che Harry mi avesse preso in giro, che domani avrebbe cacciato una scusa qualsiasi e non si sarebbe presentato all’appuntamento. “Adesso ascoltami Lou” esordì Zayn, serio “non hai nessun motivo per preoccuparti. Lo so, quel Harry, dicono tutti che sia un bastardo. Però se ti ha chiesto di uscire, vuol dire che vuole conoscerti, davvero. E normalmente chi vuole solo scoparti non lo fa, credimi.” Parlava come uno che la sapeva lunga sulla psicologia dei cattivi ragazzi. Si alzò all’improvviso dallo sgabello e si venne a mettere in piedi tra le mie gambe e mi prese il viso tra le mani. “Tu non hai nulla da temere,Louis. Sei stupendo. E se quello lì non se ne dovesse accorgere, bè… sarebbe davvero un idiota.” Non riuscii a fare a meno di sorridergli e di buttargli le mani al collo. Le sue parole pronunciate con schiettezza e semplicità mi avevano fatto trovare quel briciolo di stima che ancora conservavo. “Zay?” dissi nel suo orecchio. “Si?” “Ti ho mai detto che ti voglio bene?” “Proprio questo pomeriggio. Certo, non me lo hai detto a parole, ma me lo hai fatto intendere molto bene!” rispose ridendo. Risi anche io e gli tirai uno schiaffetto sulla pancia. Non sentivo più l’imbarazzo di prima nei suoi confronti. “Andiamoci a mettere sul divano. Non voglio stare per terra tutta la notte!” propose lui prendendomi per mano e trascinandomi verso il salone immerso nella penombra: l’ambiente era fiocamente illuminato dalla luce proveniente dalla cucina. “Ma come ci entriamo due persone su un solo divano?” domandai. Quel ragazzo mi sorprendeva sempre di più.”Fidati di me, Tommo. L’ho fatto un sacco di volte.” E lo credevo bene: con tutti quelli che si ci è scopato su un divano, figuriamoci se non era in grado di trovare una posizione comoda per dormire. Si distese di lato e poi mi disse: “mettiti qui.” E battè la mano sulla fodera del divano rimasta vuota per me. Lo feci e sentii il suo braccio passarmi sull’addome: mi strinse a se, aderendo al mio corpo. Sentivo sulla mia pelle coperta da una canotta di cotone il suo battito cardiaco regolare ed il suo respiro solleticarmi il collo. “ Dormi bene, Lou.” E mi diede un bacio sulla guancia. “Anche tu Zayn. E grazie di tutto.” Sentii le sue labbra allargarsi in un sorriso. “Figurati” disse prima di darmi un secondo bacio vicino l’orecchio questa volta. Tutto sommato, su quel divano non si stava tanto male; sempre meglio di dormire a terra. Sospirai silenziosamente e chiusi gli occhi. Pensai ad Harry un’ultima volta prima di chiudere gli occhi e di addormentarmi tra le braccia del mio migliore amico. ::::::::::::::::::::::::::::::: Se avete qualcosa da dire, recensite! Grazie!
  
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