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The wedding

Il nervosismo era più che palpabile, quel giorno.
Dafne correva, impacciata per colpa del suo pancione, a destra e a manca per evitare di far innervosire più del dovuto Jadis, che stretta nel suo abito bianco,cercava di non perdere le staffe per colpa di quella stordita della wedding planner, che a sentir Jadis, aveva mal organizzato l'evento.
Roxie aveva abbandonato le sue scarpe in un angolo del capannone nel quale si stavano preparando, e vagava scalza continuando a lamentarsi e a ribadire che avrebbe preferito un abito corto come quello di Dafne. Continuava ad impigliare con quell'abito lungo e viola, Jadis continuava ad urlarle, che se magari avesse smesso di fare passi da gigante, forse, non avrebbe impigliato così tanto, che quindi doveva incominciare a camminare come una donna, non come un pinguino in calore.
“Perché io gli odiosi tacchi e il vestito lungo e Dafne il vestito corto e le scarpe basse, eh? Eh?” si lamentò, per l'ennesima volta Roxie.
Jadis non riuscì a trattenere un urlo disperato, Roxie era davvero insopportabile.
“Perché è incinta, cazzo!” sbottò nuovamente “Metti che impiglia il vestito e cade! Che ne sarà di Bryson?” continuò arrabbiata.
Al solo sentire il nome del futuro nascituro, Dafne si voltò a fissare le due che si stavano per mangiare a vicenda. “State zitte? Il piccolo è irrequieto oggi, e non siete voi quelle a dover sentire i suoi calci!” Jadis sospirò annuendo mentre si sedeva davanti allo specchio, così dando la possibilità alla parrucchiera di sistemarle i folti capelli rossi.
“Scusa” mormorò Roxie avvicinandosi alla sposa “E' che non è il mio stile. Lo sai...”. La rossa annuì senza aggiungere altro.
“Voglio che tutto sia perfetto. Almeno per la cerimonia...” sospirò fissandola dallo specchio “Dopo la cerimonia potrai metterti l'abito corto” aggiunse e sorrise vedendo l'espressione contenta di Roxie.
“Sarà tutto perfetto, tranquilla Jad” affermò Dafne sedendosi di fianco a lei, prima di sistemarsi il trucco.
Dafne indossava un semplice abito a taglio imperiale, con cucitura sotto al seno e gonna ampia, color viola scuro, così da nascondere un po' la sua enorme pancia di sette mesi, ma lei si sentiva lo stesso grassa. Non poteva far a meno di pensare che era grassa, rivoleva la silhouette di otto mesi fa, ma era felice dell'arrivo di Bryson. Lei e Liam avevano scelto il nome guardando le repliche di un vecchio telefilm su MTV. Il personaggio omonimo piaceva così tanto a Dafne che si era innamorata di lui e fu in quel momento che decise che il loro bambino si sarebbe chiamato proprio Bryson. Anche se a Liam piaceva di più il nome Thomas, Dafne lo aveva bocciato in partenza, era troppo diffuso per i suo gusti.
C'erano pochi bambini in giro a chiamarsi Bryson. O almeno, lei non conosceva nessun Bryson, oltre a quello del telefilm.
“Speriamo. Vorrei ricordare questo giorno come il più bello di sempre.” continuò ansiosa la rossa.
“Sarà così, rilassati” rispose la mora.
Intanto Roxie si era seduta da qualche parte ed era come se fosse invisibile, non si lamentava da un po'... che le fosse successo qualcosa di brutto?
Dafne alzò le spalle fregandosene, stava sicuramente mangiando o messaggiando con Louis.
Roxie e Louis facevano coppia fissa da tre anni ormai, erano adorabili secondo Dafne.
Dopo tre anni dal ritorno di Dafne a Londra, Jadis e Zayn avevano finalmente deciso la data del loro matrimonio. Ci avevano riflettuto tanto, tantissimo.
I due erano convinti del passo che stavano per compiere, ma Zayn non le aveva mai regalato un anello se non qualche mese prima, lo stesso giorno in cui Dafne annunciò a Liam di essere incinta.
Era stata una sorpresa per entrambi.
La gravidanza, intendo.
Il matrimonio era in programma da tre anni, mancava l'anello per far iniziare i preparativi a Jadis, che ormai aveva perso le speranze.
Jadis si ritrovò a sorridere davanti al flashback che le aveva riempito la mente.

Era tutto pronto, mancavano soltanto gli ospiti.
Jadis e Zayn avevano organizzato il solito venerdì con gli amici a casa loro. Avevano ordinato la pizza, avevano noleggiato diversi film... e avevano tirato fuori diversi giochi in scatola con gli alcolici.
Dei trentenni che si riunivano per fare serate pizza e alcool erano molto più pericolosi degli adolescenti in piena fase ormonale.
Jadis si era seduta sul divano di casa sbuffando mentre Zayn continuava a fare avanti e indietro per la casa.
“Si può sapere perché cavolo continui a camminare come una donna in travaglio, per casa? Siediti Zayn!”
“Sono agitato!” urlò lui nascondendo la scatoletta di velluto rosso in tasca.
“Ma per cosa?! Per una pizza con gli amici?” sbottò Jadis lasciando cadere il suo tablette sul divano.
“Metti che i peperoni sono avariati? Dopo devo stare io in bagno tutta la notte!” sbottò ancora lui mentre spostava oggetti da un mobile all'altro.
Jadis non sapeva se iniziare a ridere o rimanere seria.
Optò per il mescolare le due opzioni “Se vuoi ti tengo la mano mentre defechi.” disse dolcemente fissandolo.
Zayn si fermò, finalmente! E la fissò alzando un sopracciglio.
“Sopravviveresti all'Eau de toilette?” disse scettico.
“Eau de Malik, vorrai dire, tesoro.” rispose, senza far trapelare il divertimento dalla sua voce. Zayn sorrise avvicinandosi alla rossa. Le si accovacciò davanti prendendole una mano candida tra le sue ambrate. Le baciò ogni nocca fissandola negli occhi, facendola sorridere.
“Ti amo anche per questo” sussurrò piano lui.
Jadis non poté che sorridergli e avvicinarsi al suo viso per baciargli le labbra calde e morbide.
“Ti amo” sussurrò lei quando si staccò dal dolce e casto bacio.
Zayn sorrise senza lasciar andare la sua mano dalla sua presa e in quel momento tutto il nervosismo sparì. Sapeva benissimo che se avesse chiesto a Jadis di sposarlo lei non avrebbe esitato a gettargli le braccia al collo e ad urlare un sì con tutto il fiato che aveva nei pomoni. In più, l'anello che aveva scelto insieme a Dafne era bellissimo, non poteva rifiutarlo. Non dopo i sei anni passati insieme.
Quando suonò il campanello – avvisandoli che, finalmente gli ospiti erano arrivati – Zayn lasciò la mano di Jadis per dirigersi alla porta.
Venne stordito dalle chiacchiere dei suoi amici e sorrise quando vide che Niall aveva portato con sé Madison, la ragazza con cui aveva litigato qualche giorno fa... evidentemente avevano fatto pace, era felice per il biondo.
“Pronto?” gli sussurrò Dafne. Lui annuì semplicemente e lei gli stampò un bacio sulla guancia, contenta.

La cena era andata bene, mancava soltanto il dolce che Zayn aveva nascosto in frigorifero, proibendo a Jadis di avvicinarsi ad esso.
Aveva fatto spostare tutti i suoi amici in salotto, tutti tranne Liam.
Liam aveva il compito di aiutarlo con la torta.
Zayn aveva fatto realizzare una torta personalizzata per l'occasione.
Era in tutto e per tutto la versione gigante della scatolina con l'anello che doveva dare a Jadis.
C'era persino il diamante di zucchero!
Ovviamente era tutto quanto commestibile.
Zayn aveva fatto fare una targhetta, sempre in zucchero, con scritta la fatidica domanda.
Jadis, mi vuoi sposare?, sapete... in caso gli fosse mancata la voce per il nervosismo.
“Nervoso?”
“Sto per cagarmi addosso, se vuoi saperlo” sbottò lui asciugandosi le mani sudate con uno straccio.
Liam rise all'affermazione dell'amico e gli diede bonariamente una pacca sulla spalla.
“Dirà di sì, lo sappiamo entrambi che aspetta l'anello da due anno o più!” ridacchiò Liam.
“Volevo comprarle un bell'anello, scusa se non sono milionario!” sbottò il moro.
Liam lo abbracciò e poi uscì dalla cucina ridendo.
Zayn sollevò la torta e la portò in salotto, approfittando dell'assenza di Jadis, che a quanto pare era andata in bagno.
Lasciò lì la torta notando lo stupore di tutti, appoggiò la scatolina con il vero anello dentro, l'aprì e poi corse davanti al bagno e aspettò che Jadis uscisse dalla stanza.
Quando la ragazza aprì la porta quasi non urlò dallo spavento.
“Ma sei coglione?!” sbottò facendolo ridere.
“Scusa...” mormorò lui prendendole la mano.
Estrasse dalla tasca posteriore dei suoi jeans una cravatta nera e la mostrò a Jadis.
“Cosa sei diventato adesso? Mr Grey?” acida come sempre, la rossa eh. Zayn sbuffò e la fece voltare velocemente.
Annodò la cravatta intorno agli occhi di Jadis e la guidò verso il salotto dove gli altri erano ancora in silenzio.
“Se hai intenzione di fare del sesso sadomaso sappi che non sono d'accordo!” sbottò “Non sarò mai la tua sottomessa!” continuò. Gli altri cercavano di non ridere guardando Zayn sbiancare per le parole di Jadis.
“Ma stai zitta un po'? Mio Dio” borbottò lui.
“Se vedessi dove cazzo mi porti, magari!”
“Sempre fine lei” la canzonò lui.
“Vaffanculo” borbottò Jadis incrociando le braccia al petto. Zayn le si avvicinò all'orecchio e le baciò la parte sottostante “Ora ti tolgo la benda, ma non fiatare”.
Liam sistemò meglio la torta in direzione di Jadis.
Zayn disfò il nodo della cravatta e la fece cadere a terra.
Jadis aveva gli occhi fuori dalle orbita per lo stupore, non fiatava. Il che era preoccupante, Jadis parlava sempre.
Zayn fu travolto dal panico, lo avrebbe rifiutato? Si chinò per afferrare la scatoletta e notò le mani della rossa che le coprivano la bocca, gli occhi lucidi. Stava per piangere.
Zayn sorrise inginocchiandosi davanti alla rossa e porgendole la scatoletta con una mano, mentre l'altra afferrava la mano sinistra della ragazza.
“Spero di non averti fatto aspettare troppo...” mormorò. “Jadis... mi vuoi sposare?” il volto serio. Le mani tremanti. Zayn era più che nervoso.
Jadis urlacchiò e il volto di Zayn si rilassò in pochi istanti.
“Cazzo.” sbottò e Zayn rise. “Sei serio?”
“No, ho comprato un anello, con un diamante e ci ho fatto incidere i nostri nomi, ho fatto fare una torta da Buddy's per farti uno scherzo” borbottò. “In più sto qua inginocchiato, vecchio come sono, per hobby”
“Potevi prendere degli spaghetti con polpette, sarebbe stato più romantico della cravatta” Jadis gli fece una linguaccia facendo un respiro profondo.
“Sì o no?” la incitò Zayn.
Jadis sorrise “Muoviti a mettermi quell'anello al dito o cambio idea”sbottò.
Tutti iniziarono a ridacchiare mentre Zayn scuoteva la testa e le infilava l'anello al dito.
Si alzò da terra e si trovò immediatamente le braccia della rossa attorno al collo.
Le lasciò un bacio sul collo e la sentì sussultare mentre singhiozzava.
Jadis piangeva felice mentre Zayn la stringeva tra le braccia e faceva scorrere la sua mano sulla schiena della rossa.

“Jadis, tuo padre chiede se sei pronta” Dafne la risvegliò dal suo bellissimo flashback e Jadis si ritrovò ad asciugarsi una lacrima davanti al riflesso della sua immagine.
I lunghi capelli rossi erano stati pettinati in morbide onde che ricadevano, in parte, sul seno e il resto sulla schiena. Il ciuffo fermato da una forcina rossa, in modo da mimetizzarsi, la faceva sembrare una principessa, e il piccolo diadema che teneva fermo il velo completava l'opera.
Era una vera principessa.
La parrucchiera le fece cenno di sì col capo. Era pronta.
Si alzò dalla sedia e si avvicinò all'ingresso del tendone, dove suo padre Alex la stava aspettando con il bouquet di orchidee viola in mano.
Afferrò il mazzo di fiori che l'uomo le porgeva e gli sorrise.
“Agitata, principessa?”
“Cazzo, e me lo chiedi?” la solita finezza.
L'uomo rise lasciandole un bacio sulla fronte.
Dafne e Roxie si avvicinarono ai due e si cambiarono le scarpe, indossandone un paio decisamente più alto e scomodo, per entrambe.
“Sicura che vuoi indossare quelle Dafne?”
“Ho fatto pratica! So camminarci bene anche con questo coso” disse indicandosi la pancia.
“Guarda che Bryson ti sente!” sbottò Roxie.
“Almeno non è sordo!” rise Dafne facendo sorridere gli altri. Prese un sospiro e afferrò il suo mazzo di fiori, rigorosamente viola, abbinati all'abito che indossava e al resto dei fiori presenti alla cerimonia e al ristorante.
Sorrise a Jadis e uscì per prima, come da programma, dal tendone bianco.
Davanti a sé il tappeto di petali di rosa, che la bambina aveva sparpagliato, le facevano da guida fino all'altare.
Sorrideva fissando davanti a sé. Fissando l'uomo che stava di fianco allo sposo.
Fissando Liam.
Liam che le sorrideva. Il solito sorriso dolce e orgoglioso che le riservava ogni volta che la vedeva.
Ne avevano passate tante insieme.
Arrivò davanti al Giudice di Pace e si sistemò al suo posto, aspettando che anche Roxie facesse lo stesso prima di vedere Jadis spuntare fuori dal tendone, al fianco di Alex che sorrideva.
Jadis arrivò all'altare e Alex lasciò la mano di Jadis in quella di Zayn che si chinò a baciarle la fronte.
Durante la cerimonia Dafne non riuscì a stare troppo tempo in piedi, e non per colpa dei tacchi.
Bryson era troppo irrequieto e scalciava a più non posso.
Stava seduta a fissare i due sposi e si chiedeva se anche lei un giorno sarebbe finita con un abito bianco e un anello al fianco di Liam.
Ci sperava, ma sinceramente, chi avrebbe mai detto che Dafne e Liam sarebbero durati così tanto da avere addirittura un bambino insieme?
Lei non di certo.

Dovevano andare a cena da Zayn per il grande annuncio quando Dafne si accorse del piccolo problema.
Aveva un ritardo.
Ritardo poi. Le erano proprio saltate quel mese.
Ed era preoccupata.
Era pronta a sentirsi chiamare mamma?
Ad abbandonare lo studio, nel quale lavorava come psicologa adolescenziale, per dedicarsi ad un bambino?
Che poi non ne era ancora sicura e non aveva ancora accennato nulla a Liam o a qualcun altro.
Beh in realtà ne aveva parlato con Stephanie, la segretaria del suo studio. Una ragazza molto simpatica con cui Dafne si trovava bene e con cui passava tutte le pause pranzo a chiacchierare.
Era stata proprio Stephanie a comprarle quattro test di gravidanza di quattro diverse marche.
Ed era stata sempre Stephanie a convincerla a fare il test proprio nel bagno dell'ufficio.
Quando uscì dal bagno con i quattro test tra le mani non riuscì a guardarli. Così Stephanie li chiuse in una busta da lettere e glieli consegnò.
“Aprila a casa con Liam” le suggerì.
La mora annuì abbracciandola. Era terrorizzata.
Quando tornò a casa dall'ufficio trovò Liam sdraiato sul divano che guardava la replica della partita di calcio, che la sera prima non aveva potuto vedere per un turno all'ospedale.
“Ciao Liam” salutò lei appendendo la giacca e la borsa all'appendiabiti accanto alla porta.
“Ciao piccola!” esultò lui saltando in aria grazie a un goal appena fatto.
“Com'è andata oggi?”
“Bene, grazie. Sono un po' stanca.” sorrise sedendosi accanto a lui.
Lui si voltò e le lasciò un veloce bacio sulle labbra prima di tornare a guardare la partita.
“Vincono tre a due” borbottò Dafne.
“Cosa?!” sbottò Liam.
Spense il televisore e si voltò arrabbiato verso Dafne. Lei fece spallucce e si poggiò le mani sul grembo, ricordandosi solo in quel momento della busta.
“Mi hai rovinato la partita” fece labbruccio Liam.
“Scusa” borbottò divertita lei.
“Mmmh” Liam le si avvicinò famelico fissandole le labbra, prima di baciarla con passione.
La fece sedere su di sé tenendo le mani salde sulla base della sua schiena, schiacciandola contro il suo petto.
Dafne gemette appena prima di allontanarsi dal biondo.
“Devo darti una cosa prima” disse.
Liam ridacchiò “Prima dammi questa” disse cercando la cerniera della gonna di Dafne.
Dafne si alzò in piedi, lasciandolo a bocca aperta.
Dafne si avvicinò alla borsa e tirò fuori la busta.
Sospirò un po' di volte prima di trovare il coraggio di dargliela.
“Tieni” disse lanciandogliela addosso. Liam ridacchiò.
“Cos'è?” chiese curioso.
Dafne non rispose e gli fece segno di aprirla.
Stava morendo dall'ansia di sapere se erano positivi o negativi.
Quando Liam aprì la busta lo vide impallidire. Essendo un medico non gli ci voleva molto a capire cosa fossero quei bastoncini bianchi.
Ne estrasse uno dopo l'altro e li posò sul divano accanto a sé fissandoli.
“Sei incinta.” mormorò.
Dafne si sentì le gambe cedere.
“Davvero?” chiese. Magari aveva sentito male.
“Non li avevi guardati prima?” chiese lui sorpreso.
“No. Me ne ero quasi dimenticata.” rispose sinceramente.
“Dafne...” la rimproverò lui “E' una bella cosa.” le sorrise afferrandole la mano e attirandola a sé.
“Davvero?” chiese lei.
“Sì. Saremo una famiglia” Liam le sollevò appena la camicia e le baciò la pancia sotto all'ombelico.
Dafne sorrise al gesto di Liam. Era adorabile.
“Non possiamo fare l'amore, mi dispiace Liam!” ridacchiò lei.
“In realtà possiamo. E tu godi di più” disse serio lui.
“Ma rischi di indurre il travaglio”
“Se sei intorno al nono mese. Chi è il medico tra i due?”
“Lo siamo entrambi” gli fece notare Dafne.
“Tu curi i cervelli, non sei un vero dottore” sbottò. Dafne roteò gli occhi facendo finta di dargliela vinta.
“Va' a cambiarti, dobbiamo andare da Zayn” le ricordò Liam.
Dafne sistemò la camicia e si allontanò verso la camera da letto.

Dafne scosse la testa mentre si alzava per firmare un documento.
“Vuoi tu, Zayn Jawaad Malik prendere in sposa Jadis Butler?” chiese l'anziano uomo facendo inumidire gli occhi di Jadis e Dafne.
“Lo voglio” disse sorridendo alla rossa.
“E vuoi tu, Jadis Butler prendere in sposo Zayn Jawaad Malik?”
“Cazzo” sussurrò, ma tutti iniziarono a ridere “Lo voglio!” esclamò trattenendo una risata.
“Vi dichiaro marito e moglie, puoi baciare la sposa, Zayn”. Zayn afferrò il lembo del velo che copriva il candido volto di Jadis e lo scoprì prima di afferrarle il viso e baciarla.

Fine

Dedico questa one shot a tutte voi che avete seguito e recensito Can you save me?.
I personaggi qui presenti provengono da quella fanfiction che mi rappresenta, in parte.
Il finale di Can you save me?, era abbastanza vuoto, ho voluto arricchirlo con questa one shot, per ringraziarvi perché avete seguito la fanfiction con passione facendomi sentire apprezzata.
Siete le migliori lettrici di sempre, e scusate se posto solo ora, ma come ben saprete, non sono mai soddisfatta di ciò che scrivo.
Spero vi sia piaciuta la storia, con affetto.

Manuela