Anime & Manga > Sailor Moon
Segui la storia  |       
Autore: Meiko    04/08/2004    10 recensioni
Nel cuore di ognuno di noi c'è sempre luce ed ombra...e quando questo si trova nel cuore del sigillo inizierà una vera e propria guerra tra bene e male. Entrambi vogliono il sigillo, entrambi vogliono lei, e useranno qualsiasi mezzo per averla a se. E se questo sigillo fosse una nostra conoscenza? Entro l'eclissi, il Sigillo farà La Scelta, così è scritto nelle stelle...
Genere: Dark, Drammatico, Generale, Malinconico, Mistero, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Piccola premessa! Questa è la mia prima ff su Sailor Moon, e non spero in un gran risultato!
Che posso dirvi...buona lettura!






“L'universo...miriadi di stelle che nascono, vivono e muoiono...terribilmente affascinante...”
osservò con i suoi occhi di gatto le miriadi di stelle che le apparivano di fronte agl'occhi in quella specie di universo nel quale era immersa, in quegl'istanti di tranquillità amava vedere lo spazio intero, le stelle apparivano ciò che di più bello fosse stato mai creato.
Sorrise, affascinata, tranquilla, serena come non lo era mai stata.
Era tranquillamente sdraiata su quella specie di sdraio fatta di pelle nera con degli spuntoni che incorniciavano la sua affascinante figura di donna matura.
Galassie, miriadi di stelle che formavano le galassie, poi c'erano le costellazioni, le nebulose, i pianeti, i sistemi solari.
Eccone uno interessante.
Il suo sorriso da rilassato si fece più crudele, mentre si metteva seduta, allungando una mano quasi a voler toccare il minuscolo sistema solare che veniva proiettato davanti a lei.
Tutto intorno nebulose e costellazioni sembravano volerlo proteggere.
Voler proteggere quel satellite minuscolo e all'apparenza insignificante che girava intorno alla Terra.
Ci girava intorno...
La sua mano sembrava volersi avvicinare alla Luna, invece toccò qualcosa, come una barriera che sembrò acqua, la mano formò eleganti cerchi nel liquido, che deformò l'immagine dell'universo e del sistema solare, il suo sguardo per un istante venne catturato da un sole deformato ma lucente, facendola così ringhiare di rabbia.
Maledetta...me l'ha portata via...mi ha portato via il mio tesoro...il mio essere...maledetta...
Si calmò a fatica, tornando a guardare l'immagine, ora al posto di pianeti e della luna c'erano dei simboli, simboli dentro a pietre preziose.
E la luna era un diamante, un prezioso diamante con dentro il simbolo di una luna a falce le cui punte andavano verso l'alto.
La donna sorrise, spostandosi delicatamente con una pallida mano fili di capelli neri come l'ebano, fissando quasi ipnotizzata il complesso di pietre e simboli.
Il diamante brillava di una luce pulita, chiara, che però sembrava venir offuscata dai pianeti li vicino, Marte, Mercurio, Giove e Venere.
Invece, i pianeti esterni sembravano inchinarsi alla sua luce.
Sorrise, i suoi occhi dorati fissavano intensamente quello spettacolo di luci, la pepita di vari metalli della Terra sembrava anche lei sovrstare il diamante, ma con delicatezza, quasi senza che il diamante se ne accorgesse.
“Divertente”
le pupille della donna si assottigliarono come quelle di un gatto, osservando la scena, per poi roteare un dito, in risposta il diamante si mosse con delicatezza, raggiungendo il sole, e oscurando la Terra, mentre il diamante si illuminava, diventando persino accecante.
Saturno e gli altri pianeti esterni lampeggiarono in risposta, mentre gli altri venivano quasi investiti da tanta luce.
La donna ridacchiò.
“E se la nostra bella Luna si liberasse di tutta la luce?”
come se il diamante l'avesse ascoltata, il diamante divenne talmente forte di luce da investire tutto, per poi di colpo spegnersi.
La luna-diamante oscura di colpo lanciò una specie di ondata nera che distrusse di colpo il rubino e il simbolo di Marte, alla scena la donna rise di gusto battendo le mani.
-Sapevo che sarebbe stato il primo, e poi?-
le varie ondate successive spazzarono gli altri pianeti con grande divertimento della donna, che batteva le mani come uno spettatore ad uno spettacolo.
Poi la luna fece una cosa che stupì molto la donna: la poca luce che aveva la donò al rubino che si rimodellò, poi la luna scomparve del tutto, e al suo posto apparve una specie di ombra scura.
La donna sembrò ironizzare il sacrificio del satellite.
-Molto commovente, ma non ti lascerò fare questo, piccola luna-
con un dito della donna la luna riapparve più brillante che mai, e all'interno sembrava esserci qualcosa, qualcosa che sembrava avere forme umane, e ancora dentro all'essere qualcosa di brillante.
-Vedi, mia piccola luna, non lo sai, ma ci sono molti segreti attorno a te ancora non svelati...-
la donna si voltò un attimo ad osservare le costellazioni dello zodiaco, una di esse brillava come di riflesso alla Luna, mentre un'altra costellazione rifletteva il sole, questo sembrava voler proteggere luna e le due costellazioni dallo sguardo della donna.
Questa fece una smorfia infastidita, quasi arrabbiata.
-Sei fastidiosa, lo sai?...ma non fa nulla...tanto stavolta vincerò io...cara la mia Solaria...-
la donna ridacchiò, battendo poi le mani e facendo svanire tutta la proiezione, tornando dentro un mondo oscuro illuminato solo da fioche luci di candele che illuminavano delicatamente un palazzo dalle colonne greche elleniche, e li sopra varie deocorazioni in marmo che le univano.
Il pavimento in marmo bianco rifletteva il tutto, mentre la donna si alzava dalla poltrona, rivelando la magra e pallida figura vestita di un lungo abito azzurro, i lunghi capelli neri sottili lasciati sciolti e gli occhi ferini dorati le cui pupille ora si erano distese.
La donna si guardò intorno, per poi alzare le mani al cielo.
-E' giunto il momento! Mostratevi a me!-
dal nulla apparvero degl'ufficiali tra uomini e donne, in più un ragazzo rimase nascosto nel buio, la donna però gli sorrise con dolcezza, allungandogli la mano.
-Vieni da me, figlio mio-
il ragazzo si mostrò alla luce, i capelli grigio argento erano illuminati rilasciando bagliori anche bianchi, la pelle ambrata rispetto a quella della madre, ed occhi rossi osservavano con riverenza la donna, che invece guardava il figlio con sincero amore ed orgoglio, il ragazzo vestiva di un uniforme scura che lo rendevanacora più misterioso ed affascinante.
Il figlio si mise accanto alla madre, che poi tornò ad osservare gli ufficiali, ne erano dieci in tutto, la più giovane aveva qualche anno in più rispetto al principe.
-Miei ufficiali, miei devoti seguaci, è giunto il momento che tutti noi aspettavamo. L'eclissi è ormai vicina, mancano poche settimane.
Voi tutti sapete a cosa mi riferisco...-
gli ufficiali annuirono, mentre la donna li guardava uno ad uno.
Poi osservò di nuovo la ragazza.
Capelli verde pallido e occhi dello stesso colore, vestiva di un'uniforme nera che però non guastava la bellezza semplice e delicata.
La donna sorrise, prima di socchiudere gli occhi e portarsi le mani verso il grembo.
Una bolla rossa apparve dal nulla, e si sollevò in aria, mentre la donna si accasciava sorretta dal figlio, che premuroso la fece sedere verso il trono.
La donna prese un profondo respiro: poche forze, aveva poche forze.
Ma non sarebbe morta, lei non poteva morire! Non lo avrebbe fatto!
-Apopi, a te il compito. Tu sei la più adatta....tu sai...cosa fare...-
la ragazzina sorrise, un sorriso che non prometteva nulla di buono, e afferrò delicatamente la sfera che roteva intorno a lei, per poi svanire con uno strano sibilo, solo i suoi occhi rimasero per qualche istante di più.
La donna socchiuse gli occhi, con una mano congedò gli altri nove ufficiali, mentre il ragazzo le era vicino, e le si sedette accanto, appogiando la testa sul grembo della donna, che sorrise felice, accarezzando i capelli argento del figlio.
-Presto questo via vai si calmerà, e finalmente potremmo stare tranquilli...-
-Resterete con me, madre?-
-Certo tesoro...la mamma non ti lascerà solo...-
la donna baciò il capo del figlio, alzando lo sguardo verso l'oscurità di un soffitto inesistente.
-Non saremo più soli...-


-Che caldo!!-
Bunny si stiracchiò sotto il sole cocente di quel Luglio afoso, si era data appuntamento con le altre al tempio di Rea per la solita giornata-studio, non che a lei andasse a genio l'idea di studiare, ma almeno stava insieme alle sue amiche.
Ormai tutte loro avevano intenzione di prender strade diverse.
E nonostante il futuro che le si prospettava davanti, Bunny aveva deciso di intraprendere la carriera di modella.
Si guardò intorno, per poi tentare di posare lo sguardo verso il sole.
Troppo brillante!
Sorrise, divertita da quel tentativo, mentre una lieve brezza ristoratrice sollevava lievemente i suoi codini biondi, gli occhi socchiusi per il sole.
-Bunny!-
la ragazza si voltò, Rea in veste di sacerdotessa la raggiunse sorpresa dell'anticipo della ragazza.
-Beh, che ci fai qui in anticipo, per caso domani crolla il mondo?-
-Sempre gentile tu-
Bunny fece il broncio per qualche secondo, prima di tornare ad alzare il viso sorridente verso il cielo, tenendo gli occhi chiusi.
Rea la fissò dubbiosa, in quell'ultimo periodo Bunny sembrava essersi fatta più pallida e delicata.
Non che alla ragazza interessasse più di tanto, ma era strano quel comportamento tranquillo, a quest'ora le due avrebberò dovuto cominciare a punzecchiarsi a vicenda come al solito.
A interrompere il filo dei peniseri di Rea furono Amy, Morea e Marta, la seconda aveva preparato anche il pranzo.
In quel momento, però, mentre le cinque amiche erano riunite, si udì una specie di strano sibilo nell'aria, e una sensazione sgradevole attraversò Rea, che si guardò intorno, destando l'attenzione delle altre.
-Che succede?-
-Nemici-
le altre si allarmarono, ma prima di fare qualsiasi cosa la terra cominciò a tremare con violenza, gli alberi per poco non venivano sradicati tanta era la violenza, e le ragazze si accasciarono a terra, per poi riprendersi appena il terremoto si calmò.
-Proveniva da qui vicino-
-Sbrighiamoci!-
le ragazze si trasformarono, in quel momento Luna ed Artemis che non erano con loro cominciarono a correre verso il centro della scossa.
Un enorme, grande bolla rossa si era formata nel punto del terremoto, ed esplodendo rivelò un mostro dalle fattezze umane, sembrava una donna in kimono bianco nascosta da una maschera senza volto.
Il mostro, appena riconobbe le guerriere, si fiondò verso di loro, dividendole in due gruppi.
Le ragazze formarono vari attacchi, riuscendo a stancare il nemico.
Ma prima che potessero dare il colpo di grazie, il nemico lanciò dal nulla vari coltelli, alcuni di questi bloccarono le guerriere lasciando scoperta Sailor Moon, che stava per essere colpita da coltelli affilati.
-Sailor Moon!!-
una figura delle fattezze di Sailor Moon le si parò davanti, allargando le braccia.
Una vampata di luce distrusse i coltelli.
In quel momento, Milord arrivò ad aiutare la figura, che distrusse il mostro con altre scariche elettriche che sembravano serpenti di luce.
Sailor Moon aveva assistito alla scena colpita, la figura era una ragazza della sua età con lunghi capelli verde pallido legati a treccia che si apoggiavano ad una spalla, e occhi dello stesso colore.
Questa osservò il mostro svanire sotto i suoi colpi, prima di avvicinarsi velocemente verso Sailor Moon.
-Principessa! State bene?-
la ragazza fissò stupita la straniera, ed arrossì quando la vide inchinarsi di fronte a lei.
-E-Ehi!-
-Spero che non abbiate ferite-
-N-No, grazie-
-Sailor Moon!-
le altre ragazze le si avvicinarono, mentre l'altra ragazza si metteva in piedi, indossav aun'uniforme scura dai bottoni dorati e un mantello scuro che copriva parte del corpo.
-Amiche, tutto bene?-
-Si-
-Merito di questa ragazza, grazie-
la ragazza sorrise e fece un cenno di ringraziamento con la testa, prima di tornare a rivolgersi a Bunny.
Rea storse il naso, da quella ragazza provenivano strane vibrazioni negative che non le piacevano.
Sailor Moon però sembrava non accorgersene.
-Non so nemmeno il tuo nome...-
-Apopi, mia principessa, questo è il mio nome-
la ragazza fece un altro inchino imbarazzando ancora di più Sailor Moon, ma Rea si fece avanti.
-E perché sei venuta a salvarci?-
-Ho visto la principessa Serenity in difficoltà e sono intervenuta, visto che voi non potevate aiutarla...-
-Come fai a sapere della principessa?-
le sailor erano piuttosto nervose, ma la ragazza tranquillamnete osservava con un sorriso felice la principessa, che rispondeva al sorriso timidamente.
-So quello che mi basta. Principessa, vi devo paralre, è una cosa importante!-
-Mi dispiace, ma adesso se vuoi scusarci non possiamo ascoltarti-
adesso le guerriere sailor stavano trascinando via Sailor Moon, che però si voltò verso la ragazza, che le sorrise, salutandola con un inchino.
“Ci rivedremo presto...Bunny”


-Molto bene Apopi, la cosa più importante adesso è che tu sia riuscita ad avvicinarti alla principessa...
Hai fatto un ottimo lavoro-
-Per voi questo ed altro, mia signora-
-Ora la cosa migliore è agire subito. Sono certa che Solaria si farà viva in queste notti...-
-Vuole che intervenga di nuovo?-
-Si, ma con vesti umane, non voglio rischiare. E Apopi...-
la regina sorrise, avvicinandosi alla ragazza che con un gesto mutò la sua uniforme, questa sembrava sciogliersi, si srotolava come un gomitolo, per poi ricomparire come un jeans e camicetta corta senza maniche, la ragazzina chinò la testa, ma la donna la sollevo con due dita sul mento.
-Voglio da te solo due cose: discrezione e buone notizie-
-Le avrà, mia signora-
la ragazza svanì di nuovo con quel sibilo di sottofondo, mentre la donna sorrideva divertita, tornando sul suo trono, stavolta indossava un vestito rosso sangue, gli occhi tranquilli dorati.
-La nostra piccola principessa, così pura di cuore, avrà delle brutte sorprese in questo periodo...-
ridacchiò, allungando la mano verso davanti a se, e una barriera come d'acqua s'increspò formando sinuosi cerchi, facendo comparire di nuovo l'universo.
La donna mutò l'espressione cattiva in malinconia dolce e leggera.
-Cancer...presto tornerò da te...sarò io a salvarti...-
Socchiuse gli occhi, quasi addormentandosi, mentre il tronò modificava struttura, diventando la sdraio con quegli spuntoni.


Una sfera luminosa brillò di luce, quasi a riflettere quella delle stelle, illuminando anche la donna che la osservava, lunghi capelli candidi con sfumature celeste pallido, gli occhi avevano varie sfumature da blu ad azzurro a celeste a verde acqua.
Una mano elegante si allungò verso la sfera, mentre gli occhi adesso assumevano tinte argentate, il vestito bianco che indossava si sollevava, del vento entrava dal davanzale davanti alla sfera, questa era appoggiata ad una specie di mano ramosa con un sottile fusto che s'impiantava verso terra di colore nero.
Gli occhi tranquilli della donna si piegarono, quasi sofferenti, tristi, mentr eil vento aumentava e la luce lampeggiante diventava sempre più forte.
I lunghi capelli si sollevavano in movimenti eleganti, il diadema che la donna portava in fronte s'illumino al centro, dove c'era una perla incastonata in una pietra bianca.
“Il potere...il potere sta rinascendo...e s'indebolisce...l'eclissi è vicina...abbiamo aspettato abbastanza...ah!”
gli occhi della donna si spalancarono, e la luce della sfera sembrò esploderle davanti.
-MIA REGINA!-
una figura che fino a quel momento era rimasta sull'uscio entrò correndo spaventata verso la figura della donna che però era tranquillamente in piedi, non aveva nulla, a prte un'espressione spaventata sul viso, un misto di paura e tristezza.
-Regina, sta bene?-
-Solaria...-
la ragazza era piuttosto alta, i corti capelli avevano tinte dorate, ambrate che andavano verso il rosso e l'arancio, un lungo abito attaccato a degli spallacci decorati con pietre, i colori erano dorati, sul petto una spilla con come simbolo del sole, e sulla fronte spiccava brillante un cerchio con all'interno un punto.
La donna si voltò verso la ragazza li vicino, sorridendole tristemente, gli occhi però brillavano ancora di quella paura.
La regina si tolse il diadema, rivelando sulla fronte uno strano simbolo, come due nove capovolti uno verso l'altro.
-Cancer, mia signora, cosa ha visto?-
-...problemi...temo che il nostro sigillo sia in pericolo...-
la donna tremava mentre si avvicinava al trono nella stanza, la sfera era sempre sotto controllo delle stelle di quella notte eterna.
-Solaria...io sono debole, mi sto indebolendo sempre di più, e come tu sai questo non è un buon segno...-
la ragazza annuì, restando in piedi di fronte alla regina.
-Quindi dovrai aiutare tu il sigillo a rafforzarsi...devi guidarla fino all'eclissi, ma agisci con discrezione, non possiamo rischiare...-
Solaria annuì, e in quel momento la porta si spalancò, rivelando due figure, un uomo con una ragazza al suo fianco, questa corse verso la donna.
-Mamma, abbiamo visto un lampo di luce!-
-Psiche...-
la ragazza si avvicinò preocupata alla madre, portava capelli cortissimi di colore biondo scuro, sulla fronte anche lei un diadema simile alla madre, ma c'era un'ametista, gli occhi erano uno azzurro e uno verde.
L'uomo era biondo come la figlia, ma il suo era un biondo luminoso, anche lui aveva un diadema, sul suo spiccava del quarzo, e aveva occhi dorati.
L'uomo si risvolse a Solaria.
-Che è successo?-
-Sua moglie ha avuto una premonizione, maestà. Ma ora devo andare-
il re annuì, rivolgendosi poi alla moglie, che lo abbracciò, mentre la figlia li lasciava soli.
Li guardò sofferente, prima di allontanarsi, togliendosi il diadema, rivelando un simbolo un po' sfuocato, due onde.
Le faceva male il cuore vedere quella scena, ricordi tristi si riportavano ala sua mente.

“Credimi, non sono stata io! Io ti amo!”
“NO! Sei solo una sporca bugiarda!”
“Non mi lasciare!”
“Non voglio più avere niente a che fare con te”
“NO ASPETTA!”

Delle lacrime scivolarono dal volto della ragazza, mentre ripensava a ciò che era accaduto.
-Non mi lasciare...-


Il principe dai capelli argentati osservava il mondo esterno attraverso un lago di liquido rosso che sembrava sangue, riviveva in quel momento ricordi legati a prima che sua madre si ammalasse in quel modo.
Lui...che conosceva l'amore...e il dolore legato a questo...

“NO ASPETTA!”

La rivedeva, in lacrime, mentre tentava di raggiungerlo, allungando una mano, i lunghi capelli biondo scuro, gli occhi pieni di lacrime, la sua voce sofferente.
Sapeva...ma doveva avere un motivo per odiarla, doveva odiarla pur di stare vicino a sua madre.
Nel lago di sangue apparve la figura sorridente della ragazza, che sorrideva chiamandolo.

“Kama!”

-Psiche...-
la mano del ragazzo si allungò verso la figura, però non fece altro che increspare l'acqua rossa.
Tolse la mano con stizza, allontanandosi rabbioso.


-Quella ragazza non mi piaceva, non mi piaceva....-
-Ma perché Rea? A me sembrava a posto, ci ha pure aiutato-
-Bunny a volte sei così ingenua!-
-Come ti permetti?!-
-Mi permetto, quella ragazza poteva essere un servo di nuovi nemici che dobbiamo affrontare!-
-Non sapete nulla di lei a parte il nome?-
Artemis era seduto sul tavolo e si stava rivolgendo ad Amy, che scosse la testa.
-A parte che si chiama Apopi e che sa che Bunny è Serenity no, non sappiamo nient'altro-
-Ma scusate, ci ha salvat la vita, rischiavamo di essere uccise da quel mostro!-
-Scusami Bunny, ma Rea ha ragione, se un'ingenua! Potrebbe essere tutto un complotto per farti del male-
-Morea ha ragione! Alcuni dei nostri nemici che abbiamo affrontato ci hanno ingannato-
-Ma altri sono diventati nostri alleati-
-Basta Bunny! Noi siamo in maggioranza, e comunque ho avvertito delle vibrazioni negative in quella ragazza, perciò la discussione è chiusa!-
la ragazza dai biondi codini strinse i pugni, annuendo sconfitta: possibile che lei non avesse mai ragione? Possibile che lei fosse considerata sempre la stupida e l'ingenua della squadra?
...non era giusto...
hai ragione, non è proprio giusto...
Bunny spalancò gli occhi, e si guardò un attimo intorno.
L'aveva sentito...
Come un sibilo...una voce sussurrata...qualcosa che le aveva parlato...
Bunny si alzò in piedi, atirando l'attenzione delle altre.
-Io torno a casa-
-Ma come Bunny! E la nostra giornata-studio?-
-Scusatemi ragazze, ma non me la sento proprio-
-...va bene...-
la ragazza dai codini biondi si scusò, uscendo poi dalla stanza e chiudendosi dietro la porta scorrevole, restando però un attimo a prendere fiato.
...
-E' una ragazza davvero pigra ed irresponsabile!-
-Dai Rea, non fare così! In fondo si è stancata molto durante il combattimento-
-La verità, Amy, e che la nostra cara Bunny è una sfaticata! A volte mi sembra incredibile che lei sia in realtà la principessa Serenity!-

TU-TUM TU-TUM TU-TUM TU-TUM TU-TUM

-Rea, adesso esageri!-
-Morea ha ragione, Bunny forse è un po' pigra, ma è una ragazza dolce, generosa e pura di cuore-
-Di pure che è anche un ingenua!-
Bunny si strinse una mano al cuore durante il discorso che stava origliando.
Per un istante.
Un solo istante...aveva avvertito che qualcosa non andava.
Sapeva che Rea non diceva quelle cose per cattiveria, ma solo perchè era preoccupata per lei.
...ma allora perchè le faceva così male sentire quelle parole ripetute così tante volte?
La ragazza decise di non ascoltare più.
Lo sapeva, lo aveva sempre saputo.
Cosa credeva Rea, che lei non avesse tentato di cambiare?
Che colpa aveva che li restava quella che era?
Che colpa aveva nell'essere semplicemente se stessa?
...non era giusto, perchè se la prendevano con lei?
Hai ragione, non è giusto...
!!Ancora!!
Bunny si guardò intorno, ma non vedeva niente, solo la strada deserta di quel pomeriggio afoso Luglio, solo una fresca brezza benedetta non rendeva l'aria irrespirabile.
La ragazza si guardò intorno, prima di avviarsi verso casa.
Era debole...si sentiva debole, troppo debole...
Forse era stata la battaglia che aveva affrontato.
Si...forse er ail poco esercizio...
Si...doveva essere così...

“E' una ragazza davvero pigra e irresponsabile!”

Si...era solo la stanchezza delle battaglia...









(Allora...mia primissima ff su Sailor Moon, speriamo in bene!
Scusate l'inizio un po' noioso, prometto che i prossimi capitoli saranno più interessanti!
Fatemi sapere!
Baci!
Meiko)

  
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Sailor Moon / Vai alla pagina dell'autore: Meiko