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Autore: Forever 1D    07/02/2013    4 recensioni
L'amore più bello può cominciare anche solo da un gioco..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ecco qua una delle mie tantissime One Shot, sprero che ve gusti...fatemelo sapere in una recensione! ;)
 





 
-One Way Or Another-

 





La sabbia bagnata dalle onde leggere e spumeggianti della riva, si attaccava ai miei piedi nudi, mentre, sotto un bellissimo tramonto, continuavo ad avanzare sul terreno morbido, sprofondando nei mie stessi passi e con una certa calma tonificavo il cervello non ancora del tutto pronto per l'imminente avventura delle ore successive.

Quando si dice, destino o fato, non avevo pienamente capito il vero senso di quegli argomenti, puremente toccati dalla mia professoressa di filosofia, continuavo a ripetrmi di restare calma mentre, con uno strano nervosismo colpevole, trascinavo il mio peso per altri 100 mentri, prima di fare dietro front e ripercorrere le mie impronte parziamente cancellate dalla alta marea che stava affiorando.

Gli ultimi raggi del sole restituivano a delle piccole pozze di acqua salata, create per caso da onde troppo voluminose, arcobaleni magnifici che risplendevano nel crepuscolo colorato di rosa e arancione.

La linea del mare, l'orizzonte tanto agoniato dai nauti dell'antichità, era una stretta corsia di un blu più intenso, messo a confronto con l'imponenza di un cielo luminoso in cui, in un modo altrettanto sfocato, si poteva percepire l'effetto dei primi quarti di una luna nuova.

Le barche isolate dal resto del mondo, restavano immobili in mezzo a una corrente d'acqua affascinante, come piccoli diamanti esposti al sole, l'Oceano Atlantico risplendeva di una possibile calamità del tempo, come se gli intensi colori del tramonto si potessero tuffare nelle acqua profonde ed oscure per risplendere i fondali di una nuova alba.

Ma quello, dopo anni di studio di filosofia, mi sembrava un ottimo eufemismo da contelpare e regalare un'identità propria al mio prossimo libro.

Sfumature interessanti della mia mente prima del salto nel passato a cui mi stavo consegnando pienamente per capire qualcosa.

Ma più cercavo di deviare il pensiero a rime filosofiche sul tempo o sull'intensità del colore del mare, più mi sembrava sciocco continuare a vagare, come un'anima in pena, in un pezzo di spiaggia, accolto quasi, da un'ombra lievissima della notte.

Mancava poco e finalmente avrei potuto scoprire davvero di più sul mio conto, come la cosa che desideravo di fare da ormai troppo tempo.

Stavo divagando i pensieri più remoti in un qualcosa di logico da contemplare, non rendendomi conto dell'ora tarda che si era fatta.

Mi stupivo da sola delle tante paranoie che mi ero fatta, aspettando un tramonto e un ragazzo, che ora scorgevo tra gli arbusti fitti dell'inizio della spiaggia, tra dune di sabbia e cumoli di immondizia dei peggio inquinatori del nostro mondo.

Io ragionavo su per giù come una macchina programmata per fare poesie, scrivere e salvaguardare il nostro pianeta da tutte le catastrofi ambientali o procurate da l'uomo incivile.

Ma dinuovo divagavo i pensieri per non commettere lo stesso errore di molto tempo prima, quando come una stupida mi ero fatta abbindolare da quel ragazzo, che all'apparenza mi era sembrato proprio quello giusto.

Riuscivo dunque, a non ricadere nelle trappole del 'Sono il ragazzo perfetto', tenevo solo testa a me e alla convinzione del mio pricipe azzurro in groppa a un cavallo bianco in una radura incantata.

Ma le fantasie erano le prime a morire messe a confronto con il mondo esterno, e visto che le mie pretese in fatto di uomini, erano troppo elevante e assurde per gente comune in una città come Londra, mi ritrovavo in un circolo vizioso con un ragazzo del tutto estraneo alle mie aspettative.

Per essere una ragazza di 20 anni, quei ragionamenti contorti e troppo raziionali, facevano passare la voglia di starmi vicino, quindi tutti scappavano a gambe levate dopo aver udito i mie discorsi progettisti, per un mondo caratterizzato solo ed esclusivamente da una forza reciproca degli uomini.

Ma solo uno, aveva resistito accanto a me per più di due anni, proponeva con me scambi di opinione a riguardo dell'ambiente, delle masse gassose che popolavano la volta celeste o semplici discorsi sulla filosofia e roba d'altro mondo.

Solo LUI, il ragazzo che mi veniva in contro arrancanto nella sabbia, quel ragazzo che mi aveva preso in giro fin dal principio, lo stesso a cui avevo dato anima e cuore.

Non ero mai stata una ragazza che rimpiangeva le sue scelte, ma c'era un inizio per tutto.

Ormai il sole era tramontato in un vasto oceano non più colorato, mi voltai dando le spalle alla figura altezzosa del ragazzo, mentre fissavo gli ultimi raggi arancioni che illuminavano parzialmente l'orizzonte profondo del mare.

Chi l'avrebbe detto che mi sarei ritrovata all'ennesimo chiarimento, per poi sprofondare nelle mie paraoie da ragazza perfettina?

"Heloise.." la sua voce era suadente, un soffio di aria fresca in una mattina d'estate.

"Zayn.." tra tutti i ragazzi con cui ero uscito, lui era stato l'unico a non lasciarmi alle prime discussioni riguardo al mio lessico troppo vezzeggiato e con svolazii di paroloni incomprensibili, ma anche l'unico che mi aveva presa in giro.

"Bel tramonto.." commentò per niente a suo agio nell'ambiente marittimo.

"Ti sei perso il meglio..." la buttai lì scegliendo le parole più disinvolte e non complicate che riuscivo a trovare.

"L'ho visto dalla macchina..venendo qua.." ed ecco che il silenzio si impossessava dell'aria frizzante che si intrometteva tra i nostri corpi.

Era difficile capire al meglio i mie pensieri, o almeno, decifrarli per capire se davvero volevo abbandonare per sempre quel ragazzo che mi aveva colpito dal primo istante.

"Io..." cominciò lasciando un grosso punto interrogativo sulla nostra relazione agli sgoccioli.

"Si!?" lo incitai, cercando di avanzare con lo sguardo oltre la barriera dei suoi occhi marroni.

"E' difficile da dire..o da capire..." anche lui nelle mie stesse condizioni, insicuri fino al midollo delle nostre parole o dei fatti che si sarebbero potuti scatenare.

"Non fa differenza.." sentivo l'impazienza accorrere al mio stato di sofferenza continuo da più di due ore.

"La fa eccome.." si mosse a disagio nel suo corpo da ventenne, continuando a guardare l'orizzonte ormai scuro.

"Non ti voglio perdere.." decise finalmente di affrontare l'argomento e con una pacata carezza il mio stomaco si contrasse.

Dio, perchè non sapevo controllare le mie emozioni e tenerle alla larga dalla mia bocca sapientina?.

"..Se per questo neanche io.." non ero più decisa a definire la nostra relazione una pagliacciata.

"Mi vuoi quandi perdonare!? Lo so che sono stato un poco di buono, ma non ragionavo più.." mi guardò togliendo fine alle mie inutili preoccupazioni, riuscivo solo a capire l'impronta indelebile che aveva impresso in me.

"Non rifarlo più.." mi sorpresi all'istante del mio scarso gioco di parole, le mie difese si abbassavano, lasciando un inconfondibile acceso ai miei sentimenti, a dispetto di tutti i programmi che mi ero fatta avevo completamente cambiato strada.

"Mi hai tradito e in più mentito spudoratamente! Quella scommessa è stata davvero pessima..." ormai il mio tono era ferito e confuso, avrei fatto chissà cosa pur di ritornare a due anni prima e fare in modo che Zayn non fosse mai apparso sulla mia strada.

"Lo so, non credevo che saresti diventata così importante per me! Davvero non posso vivere senza le tue assurde parole o i discorsi elaborati...non sarei qui se no.." mi lasciai sfuggire un gemito di sofferenza, mi sembrava assurdo, ma non potevo far a meno che pensare a lui.

"E il tradimento!? Scommessa anche quella!?" avevo bisogno di spiegazioni attinenti alla verità più estrema, non di frottole campate in aria solo per vedermi cascare ai suoi piedi, DINUOVO.

"Ero ubriaco e lei mi stava provocando..Dio, mi dispiace, avevamo litigato io stavo male e ho cominciato a bere e poi ho fatto il danno..ma ti giuro, quella scommessa di due anni fa è stata la miglior cosa che mi poteva capitare.." una parte di me voleva credere alle sue parole, l'altra, qualla più razionale che diligeva una fiducia salda, rischiava di scombinare le carte in tavola.

"..E lo so che sono stato stronzo fino all'ultimo, ma davvero.." Mi girò per le spalle, le sue mani calde stringevano la presa attirando l'attenzione solo su di lui, i nostri corpi erano vicini, soppresse la distanza appoggiandosi al mio petto, spostando le mani sul mio volto, ed io cercavo vivamente di non sprofondare nei suoi occhi scuri " ..Sei l'unica cosa importante per me...non saprei vivere..perchè io..." sfiorò le mie labbra con la sua bocca arrivando all'atteso bacio " ..Io Ti amo..." Rimasi sbalordita, commossa dalle sue parole, la mia risposta non tardò ad arrivare, schiusi le labbra per intensificare quel contatto divino.

Stavo confutando le mie scelte di prima, la mia convinzione e i miei progetti.

Ma poi, senza preavviso, si fece largo una nuova condizione dentro me, sapevo che già esisteva nel profondo del mio essere, ma solo in quel momento ne ebbi l'assoluta certezza.

In un modo o nell'altro l'avrei amato per sempre.

  

  
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