Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: from heaven to hell    07/02/2013    1 recensioni
"Ero all'inferno, destinata a soffrire e bruciare per l'eternità. Qualcuno non pensa che questo luogo esista davvero, e sinceramente ero pure io di questo parere, finché la morte non mi ci ha portato.
Fate i buoni in vita, perché andare all'inferno è la cosa più brutta di questo mondo. Niente e nessuno ti può salvare.
O forse sì, qualcosa sì.
Il vero amore."
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



Our love will be forever

Our love would be forever,
And if we die
We die together
And lie,I said never
‘Cause our love would be forever

 






Le parole mi sfuggivano di mano, erano incontrollabili, smaniose di uscire e di avere la loro importanza, pronte a soddisfare, a distruggere, a far perdere il controllo. Non sapevo perché uscivano solo ora, dopo tutto il lungo tempo di sottomissione, di dolore, di tristezza.

Volevo scappare dalla mia vita, e mi sono ritrovata incatenata ancora di più ad essa, senza la possibilità di rivivere.

Come fai a scappare dall’inferno? Non ce la fai, sei condannato, condannato al dolore eterno, quello che ti logora fin dentro le ossa e non ti lascia andare, ti strugge e ti ruba tutto: la vita, la mente e l’anima.

Tutto, i tuoi sogni, i tuoi desideri, anche quelli più nascosti, vengono racchiusi in un angolo remoto della tua persona, e non escono, perché non ci riescono. Rimarranno a marcire dentro te per l’eternità, come del resto anche te.

Niente e nessuno ti salva, dopo che ci sei entrato. Quelli che chiamavi amici, quelli che erano la tua famiglia, quelli che ti dicevano che ti amavano, si dimenticano di te all’improvviso, rivivono la loro vita senza il tuo ricordo, e senza la tua presenza.

È come un reset, non per te, ma per gli altri.


E ti fa male.


Ripensare, sognare, credere, non sono più tue capacità.


Solo bruciare in eterno.


Per un errore, sei destinato a soffrire. E a rimpiangere la tua vita. È una cosa talmente assurda che all’inizio ti rifiuti a credere sia vero, perché non ti capaciti di essere all’inferno. Che tu sia credente, ateo o anche se adori il tuo cane, non puoi immaginare che Lucifero ti farà bruciare per sempre davvero.

Io ero arrivata lì dopo che la morte mi aveva fatto visita. Nella mia vita, io vivevo sul momento e mi divertivo, perché pensavo che lo scopo per cui ci danno la vita sia goderla al massimo.  Si, magari ero troia, magari le canne, la droga, l’alcool, non sono gli unici modi per divertirsi a diciassette anni, ma io ero così, e nessuno poteva o riusciva a cambiarmi.

Non mi fidavo di nessuno, e nessuno provava a darmi fiducia.

Quando l’animo umano viene così tradito, è normale innalzare muri contro il resto del mondo. È semplice autodifesa, autodifesa dal male. E ormai ero così abituata a lasciarmi tutto fuori che l’arrivo di Harry mi ha totalmente destabilizzato.


Lui è stata una piccola luce, prima della morte.


Quando l’ho conosciuto, ho pensato subito fosse uno di quei figli di papà con la puzza sotto il naso, che non riesco a vedere. Ma sono bastati dieci minuti per ricredermi.

Aveva un sorriso talmente bello da farmi dimenticare perfino il nome, due occhi smeraldo che mi spogliavano di ogni maschera, e quei ricci ribelli che lo facevano assomigliare ad un angioletto.


I due mesi con lui, sono stati i più belli dei miei sedici quasi diciassette anni.




 
“…Harry era seduto vicino a me, sulla sabbia, e mi accarezzava i capelli. Mi sembrava di stare in un sogno, non era la prima volta in quel periodo. Harry mi aveva raccolto dalla strada, e aveva abbattuto tutti i muri che avevo creato, per entrare nella mia vita e rimanerci. Ero così felice, ormai non pensavo più di meritare cose belle, pensavo di meritare solo dolore, ma ora tutto era cambiato. Era un mese che mi rendeva la ragazza più felice del mondo, era un mese che vivevo senza fare qualcosa di sbagliato o dannoso. Mi sentivo tremendamente bene. Eravamo soli, su quella spiaggia, e quella notte facemmo l’amore. Non credevo di averlo mai fatto prima, la dolcezza non era mai stata sperimentata su di me, e mi piacque moltissimo…”




 
Non pensavo che la notte del mio diciassettesimo compleanno, sarei morta. Ma non immaginavo neanche che sarebbe stata colpa di Harry, la mia morte.
Pensavo che lui fosse la mia ancora di salvezza, invece fu per mano sua che la mia vita finì.







 
…Ero pronta per la festa. La festa che Harry e i suoi amici avevano preparato per il mio compleanno. Ero euforica, mi sentivo eccitata, avevo finalmente diciassette anni e mi sentivo viva come non mai. Mi diressi verso la discoteca che avevano prenotato e decorato per l’occasione, non vedevo l’ora di passare una serata fantastica con Harry, e si anche con tutti i miei nuovi amici, quelli che mi hanno conosciuto e apprezzato dopo la mia ‘rinascita’.

Ero appena entrata, e già una moltitudine di volti amici mi aveva accerchiato, abbracciandomi e facendomi gli auguri, il mio sguardo però correva da una parte all’altra del locale, cercavo Harry, il mio angelo, ma invano.

Presi un drink dal bar, e decisi di andare a ballare, non potevo fare il pesce lesso e lui prima o poi sarebbe comparso, magari stava progettando qualche sorpresa per me; mi diressi verso il centro della pista e cominciai a muovermi a ritmo, adoravo ballare mi faceva smettere di pensare e mi trascinava in un altro mondo. Dei ragazzi cominciarono a ballare con me, sentivo i loro fiati caldi e affannati sul collo, un po’ ci stavo poi mi allontanavo, dopotutto ero fidanzata con Harry.


Passava il tempo, e io continuavo a mandare giù un drink dopo l’altro, di Harry nemmeno l’ombra, e io cominciavo a preoccuparmi. Tutti i suoi amici non avevano sue notizie dalla mattina, così cominciai a telefonargli, una ,due ,quattro volte ma di lui non c’era traccia. La segreteria rispondeva imperterrita, e la paura e l’angoscia si impadronivano di me.

Non riuscivo più a rimanere lì, così chiesi a Niall di portarmi a casa di Harry, perché l’ansia mi stava divorando. Lui prese la macchina e mi ci portò, mi disse che mi aspettava perché se Harry non fosse stato in casa mi avrebbe accompagnato a casa, perché da sola non potevo tornare.


Scesi dalla macchina, corsi dalla porta e entrai, sapevo dove erano le chiavi di scorta.


Corsi al piano di sopra, perché sentivo la doccia andare e speravo ardentemente che ci fosse Harry lì sotto, pronto a scusarsi e a chiedermi di rimanere lì la notte.


Le mie preghiere furono esaudite: era lui che si faceva la doccia, lo riconobbi dalla voce, ma non era solo.


In camera sua c’era una ragazza, bionda e con due occhi verde acqua, ma soprattutto nuda. Il lenzuolo copriva quel minimo, e quando mi vide tirò un urlo per lo spavento.


Harry uscì di corsa dal bagno, con un asciugamano intorno alla vita, e appena mi vide cominciò a piangere.

Continuava a chiedere scusa, non si capiva se a me o alla bionda, e sembrava fosse appena svenuto.


Le lacrime cominciarono a uscire copiose, e me ne andai correndo da quella stanza, da quella casa. Appena uscita non guardai neanche Niall che mi aspettava in macchina, cominciai a correre verso un parco abbandonato poco distante da casa di Harry, dove sapevo avrei trovato roba buona per dimenticare ciò che avevo appena visto.



Lo spacciatore a cui mi rivolsi era un mio vecchio ‘amico’, una di quelle persone che mi aiutavano prima di Harry, ma che per amiche intendo dire che se non avevano soldi mi davano la roba con pagamento in natura, ecco, quindi ero sicura di poterne prendere sempre un po’.

Appena mi vide gli si illuminò il viso, era un bel ragazzo, con due occhi azzurri e i capelli biondo castani e il ciuffo sparato di lato.


Dissi a Louis di darmi quello che voleva, che non volevo uscire cosciente da quella notte, e dopo avermi fatto pagare cominciò a prepararmi tutto.

In meno di un’ora ero già in botta e non capivo più nulla; Louis continuava a passarmi da fumare, e io di certo non rifiutavo, un tiro di qua, un sorso di vodka di là.


Tutto quello che mi spingeva a continuare era l’immagine di Harry e la bionda, che mi pulsava in testa come un tatuaggio, non voleva andarsene neanche per sbaglio.


Louis mi disse che bastava così, e se ne andò lasciandomi con metà della bottiglia di sambuca, sola e mezza nuda nel parco, fatta più che mai. Mi trovai a finire la bottiglia in poco, perché la mia mente si stava spegnendo, non riuscivo a pensare a nulla, non sapevo neanche il mio nome.



Quella notte morii. Ero sola, ibernata dal freddo, ubriaca e fatta. Ma nonostante tutto la scena di Harry mi rimase nella mente, e il dolore del tradimento e la tristezza mi accompagnarono verso l’oblio..”
 








 
Quella mia ultima notte fu la più dolorosa della mia vita. Ma quello che l’inferno ti fa vivere è il triplo massacrante.


Lucifero ci ricorda sempre tutti gli orrori, tutto il dolore che abbiamo vissuto in vita, ci ricorda costantemente il motivo della nostra morte, della nostra rovina, ride di noi e si diverte.


Ogni tanto raccontava di un ragazzo che è tornato in vita perché la persona che ha amato in vita, nonostante il famoso ‘reset’ che avrebbe dovuto cancellare il suo ricordo per sostituirlo con un’altra persona, lei si era ricordata di lui. Il suo amore, incondizionato e assurdo, l’aveva portata ad uno stato di disperazione così alto che le era impossibile dimenticare e lui lo sentiva, così si ribellò a Lucifero e cominciò a insultarlo, a urlargli contro tutto l’amore che provava, a dirgli che la sua anima non sarebbe mai stata sua. Lucifero era disperato, perché il ragazzo non soffriva. L’anima del ragazzo non era stata dimenticata, lui non poteva essere condannato a bruciare e soffrire in eterno, e quindi una forza maggiore di Lucifero lo ha trasportato in una vita parallela, né sulla Terra, né in Paradiso, né all’Inferno.


Questo posto non aveva nome, e molti non credevano che non esistesse, che Lucifero se l’era inventato per renderci ancora più tristi, perché se eravamo lì era perché nessuno ci amava davvero.


Non so cosa mi spinse a fare lo stesso io, quella volta.


Tutto il dolore che avevo represso usciva, come fuochi d’artificio, e mi sentivo leggera, mi sentivo quasi bene. Non avevo mai pensato di provare a ribellarmi, perché non mi sfiorava mai l’idea che Harry, mi avesse amato davvero, che la persona che mi aveva spinta alla disperazione, alla mia morte, si ricordasse ancora di me.


Ma ogni tanto sentivo un qualcosa, all’altezza del cuore, e speravo fosse lui, fosse Harry che si ricordava di me, ma mi sembrava talmente impossibile che lasciavo perdere.


Stavolta era diverso.


Sentivo la mia testa, il mio corpo svuotarsi di ogni dolore, di ogni male, e riempirsi di un calore piacevole, come quando Harry mi abbracciava e sentivo il suo cuore battere all’unisono con il mio. E capivo che era una cosa positiva, che mi poteva fare sperare, perché Lucifero sembrava impotente alla mia rinascita, sembrava esterrefatto, come se non riuscisse a credere che proprio il mio amore fosse degno di non essere dimenticato.


Mentre urlavo e lasciavo scorrere le parole, una luce cominciò pian piano a farsi spazio tra le tenebre dell’Inferno, e un tuono rimbombò tra le mura.

Lucifero era allibito, non riusciva ad accettare che il mio corpo e la mia anima stessero per andarsene, e che nonostante tutto il mio fu vero amore.


Svenni, e dopo non vidi e sentii più nulla.
 




 
Quando mi svegliai una mano mi stava accarezzando i capelli, e due occhi verdi smeraldo mi scrutavano ansiosi e felici. Non fece in tempo neanche a dirmi ciao, che lo baciai con trasporto, e gli dissi di non preoccuparsi, che aveva tutto il tempo del mondo per scusarsi e spiegarsi.



Quello che importava ora era che il nostro amore aveva superato la morte, e che sarebbe durato per sempre.







*Unicorns everywhereeeeee*

Ciaao!
Questa Os fa decisamente cagare la minchia, ma boh è da un po' di mesi che ho scritto l'inizio e l'ho finalmente finita :D
Fatemi sapere cosa ne pensate, un bacio!
Bea  
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: from heaven to hell