Il
Natale era ormai alle porte e le strade di Tokyo erano strapiene di persone,
per lo più ragazzi, che passeggiavano allegramente
fischiettando canzoni come Jingle Bells…
NON RINUNCIARE A ME!
Il
ristorante cinese più in della zona, ossia “il gatto”
Shan-pu: oh, cribbio! L’involtino
era per il tavolo 7 o 8? …ECCOMI ARRIVO!!...come,
vuole dell’acqua?
La nostra
cinesina preferita era tutta indaffarata a servire ai tavoli, anch’essi pieni.
Nel periodo natalizio era sempre così. Finita la giornata stressante andò nel
retrobottega a darsi una rinfrescata al viso
Shan-pu: uff
che faticaccia oggi! Non ne posso davvero più
Obaba: dovremmo chiudere per
qualche giorno
Shan-pu: nonna! Da quanto sei lì?
Obaba: abbastanza per capire che sei distrutta e che meriti un po’ di riposo
Il
campanellino attaccato alla porta suonò, facendo capire che qualcuno era
entrato. Shan-pu corse a vedere chi era
Ranma: ciao Shan-pu,
scusa l’ora!
Shan-pu: Lanmaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!
Così
corse verso il suo amato saltandogli al collo
Ranma: eh – piuttosto imbarazzato
– senti non è che potresti prepararmi una cena al sacco per 6? Sai oggi Kasumi è malata perciò…
Shan-pu: e tu vieni qui solo per questo?
Ranma: si, per
cos’altro?
Shan-pu: non vieni per vedermi?
Ranma: ma no, che dici!?
Shan-pu: sei uno stupido Lanma!
E
tornò nel retro sbattendo la porta in faccia al moretto che rimase lì stupito
Ranma: mannaggia
a quella svampita! Chissà che le è preso?! Mo mi tocca
pure stare senza cena…
Casa
Saotome-Tendo, solita scena. I due padri a giocare a mah-jong, Nabiki a vedere la tv, Kasumi purtroppo era a letto e Akane
tentava di combinare qualcosa ai fornelli
Genma: ahaha
arrenditi mio caro Sou, ti ho battuto di nuovo!
Sou: arrenditi tu
E
gli gettò addosso una caterva d’acqua gelida che lo
fece trasformare in un panda. Sfortunatamente Ranma
entrò in quel momento diventando una ragazza
Ranma(ironico): bene, mi ci voleva una
rinfrescata…
Genma alzò uno dei sui cartelli che
usava per comunicare con scritto “va in cucina e aiuta Akane”.
Così, anche se irritato, il ragazzo…ehm…ragazza ci andò
Akane: brutto disgraziato non
dovevi portare tu la cena?
Ranma: datti una calmata racchia,
non ho potuto!
Akane: e per quale motivo,
travestito?
Ranma: perché Shn-pu
non me l’ha dato, cretina!
Akane(calmata): come? E perché? Di solito a
te fa gli sconti
Ranma: ma che ne so! Si è
arrabbiata perché non cercavo lei…
Akane: mah…non so cosa ci trova di
tanto attraente in te
Ranma: la stessa cosa che Kuno trova in te
Akane: se è per questo gli piaci
anche tu
Ranma(con
voce sexy):
ma io sono più attraente di te e ho il seno più grosso!
Akane: Ranma
ti odioooooooooooooooo!!!
Il
ragazzo…ragazza…oh, insomma, Ranma salì al piano di
sopra per farsi un bel bagno caldo e riprendere le sue adorate (e perfette^^)
forme.
“uffa
che rottura quella Akane! Accidenti a lei! E la cosa
che mi fa più imbestialire è che a me lei…ah, lasciamo perdere”
In
un altro bagno di un’altra casa, una graziosissima ragazza dai lunghi capelli
viola si rilassava tra le bolle di sapone. Qualche lacrima rigava quel viso già
bagnato dall’acqua
“Lanma…non ti sono mai andata a genio, e questo lo sapevo…però io…io ti amo davvero! Forse rinunciare a te è la
cosa migliore?”
* * * * * * *
Il
giorno dopo Ranma si stava dirigendo a scuola insieme
ad Akane e i due non si
parlavano ancora. Stavano lungo la via attaccata al ponte ed erano le
Ranma: hai intenzione di tenermi
il muso a lungo?
Akane: non ti tengo il muso!
Ranma: mah…fai come ti pare –
controlla l’orologio – ehi, oggi è in ritardo
Disse
girandosi a controllare la strada deserta
Akane: ma chi?
Ranma: Shan-pu…di
solito mi si schianta addosso come un bolide
Akane: che c’è, ti manca?
Chiese
stizzosa
Ranma: assolutamente! Ci voleva un
po’ di pace
Cercò
di dire calmo, ma un pochino si sentiva in colpa per il
giorno prima. E poi gliene aveva dette di tutti i colori, ma non si era
mai offesa
Akane: a me non sembra, dalla tua
faccia
Ranma si fermò di botto e notatolo si fermò anche Akane
Akane: e ora che c’è?
Ranma: non ne posso più del tuo
tono altezzoso! Non fai che arrabbiarti e lamentarti di tutto! Potrai essere
carina quanto ti pare ma i ragazzi detestano
quest’atteggiamento
Detto
questo si girò e corse verso un’altra strada
Akane: no
aspetta Ranma…Ranmaaa!!!
Dopo
aver corso per un po’ si rese conto di essere da tutt’altra
parte che verso scuola. Così, data ormai l’ora tarda, decise di fare sega a
scuola e andare a divertirsi, magari alla sala giochi così si sfogava pure un
po’. Ad un certo punto però, notò in un violetto un gruppo di bambini
dispettosi che davano fastidio ad un gatto dandogli calci e tirandogli addosso
di tutto. Ranma si precipitò da loro
Ranma: ehi marmocchi che diavolo
state facendo?
Bambino1: non sono affari tuoi
fratello
Ranma: anche se siete piccoli non
perdono chi si comporta così
Il
ragazzo prese per il colletto quello che sembrava il capo, giusto per
spaventarli, poi lo rilasciò e tutti lo guardavano impauriti
Bambino2: cavoli questo è
pericoloso, scappiamo!!
Restato
solo si pulì le mani
Ranma: tzk…che
bimbi presuntuosi – si accorse che il gatto malmenato si nascondeva dietro un
bidone – ehi gattino, vieni qui
Il
gatto però corse lontano più che poteva e Ranma lo
inseguì attraversando strade col rosso e facendo salti mortali, finchè non arrivò ad un vicolo cieco e si accorse del motivo
Ranma: Shan-pu…
sei tu vero?
Il
gatto si girò ma il ragazzo lo prese prontamente in
braccio
Ranma: non devi sforzarti, sei tutta ferita…preferisci
che ti porto da un veterinario…etchì, mannaggia alla mia allergia….o da un dottore?
Senza
il tempo di scegliere dall’alto qualcuno lanciò un secchio d’acqua calda che
finì addosso ai due, solo che Shan-pu ora era
completamente nuda
Shan-pu: Lanma
lasciami andare!!!
Imbarazzato
si levò la maglia restando a petto nudo e la diede all’amica, anche se si
sentiva ancora mortificato
Ranma: tieni, copriti!... e scusami se ieri ti ho offeso
La
ragazza non rispose ma, seppur piena di ferite, gli passò accanto andando
dall’altra parte e sparendo pian piano.
No,
non era da lei questo comportamento. Decisamente no! Certo, lo infastidiva quando gli stava appiccicata, ma adesso che lo
ignorava si sentiva come se fosse stato stranamente abbandonato.
Per
tutta la mattinata girovagò per la città e dopo essersi preso una t-shirt gli
venne in mente di controllare come stava Shan-pu,
dopotutto era stata malmenata
“e
se poi non vuole vedermi? Ma chissene me ne torno a casa…però mi sento un po’ in colpa! E poi aveva uno sguardo
gelido che mi preoccupava…ma sì, al diavolo”
Saltando
da un tetto all’altro arrivò davanti a “il gatto” ma
lo trovò chiuso. Senza farsi scrupoli entrò
Ranma: ehi Shan-pu
ci sei?
Obaba: non vedi che è chiuso?
Ranma: vecchia Obaba!
Obaba: ah sei te!
Che c’è, perché sei qui?
Ranma: “che
strano non mi ha chiamato futuro marito” ehm…volevo sapere se Shan-pu…
Obaba: si sta qui
Ranma: potrei vederla un attimo?
Obaba: no! Ha detto esplicitamente
che non vuole vedere nessuno
Ranma: solo per un secondo, per
vedere come sta
Obaba: non insistere ragazzo, è
meglio se torni a casa
Dopo
aver lievemente annuito il ragazzo uscì dalla porta e fece ciò che gli aveva
detto la vecchietta. Mentre stava per svoltare l’angolo si accorse che Mousse
stava entrando nel locale
“poveraccio,
sicuramente Obaba caccerà anche lui…ecco tra un po’
esce…ehi, perché non si vede ancora? Stai a vedere che…”
Silenzioso
come un ladro andò verso il retro del locale dove si trovava la finestra della
camera di Shan-pu. Salì in alto con uno scatto felino
e guardò all’interno della stanza
Mousse
irruppe con innata violenza
Mousse: mia caraaaaaaaaaaaa!! Cosa ti hanno fatto?? Perché sei
così rigida??
Shan-pu: ehm…Mousse, quella che
stai abbracciando è una statua non sono io!
Mousse: eh? Ah giusto! Ahahah
Anche
la ragazza iniziò a ridere e Ranma non riusciva a
resistere in quella posizione così cadde all’indietro
“ma
perché Shan-pu ride insieme a Mousse? Lei non lo
sopporta! Forse ha deciso di rinunciare a me e accettare la sua corte! Ahaha meno male”
E prese
a ridere nervosamente fino a che la risata non si spense del tutto per far
spazio ad un viso triste e malinconico.
La
ragazza che era sicuro di amare lo stava deludendo, e la ragazza da cui si
sentiva amato non voleva neanche vederlo. Tutto questo lo faceva sentire
estremamente solo.
* * * * * *
Dal
giorno dell’incidente ne erano passati quattro e Shan-pu
si era rimessa del tutto. Era domenica e nonostante il bel sole e le invitanti
musichette natalizie che c’erano, Ranma era costretto
a casa sopra ad una caterva di compiti di geometria analitica. In questi giorni
aveva stranamente pensato troppo ai fatti successi con Shan-pu
e si chiedeva e richiedeva se fosse successo qualcosa
tra lei e Mousse. Qualcuno bussò alla porta
Akane: ehm…posso?
Ranma: ehi Akane!
– chiuse subito il libro – che c’è?
Akane: ecco, io volevo dirti che
nonostante tutto, io ti…
Nabiki(entrata come una furia
sbattendo la porta in faccia ad Akane ): Ranma c’è
sotto Shan-pu! Se è venuta a chiederti i soldi
dell’altra volta tu digli che sono partita per le Hawaii
Ranma: cosa?
Di
corsa scese le scale, curioso di sapere come mai lei che lo evitava era andata lì
Akane: grrr
maledetta sorella! E ora pure quella cinesina del cavolo! che
razza di giornata
Sceso
di sotto notò che c’era veramente, in piedi nel giardinetto
Ranma: Shan-pu!!!
Shan-pu: oh, Lanma
– disse con meno entusiasmo del solito – ciao
Ranma: ciao! – si sentiva
inspiegabilmente nervoso – come mai sei qui?
Shan-pu: ecco la maglia che mi hai
prestato l’altra volta
Ranma: oh, grazie
Shan-pu: e poi volevo ringraziarti
per avermi salvato, e scusarmi se in passato sono stata troppo appiccicosa…
Ranma era rimasto senza parole. Perché ora gli diceva così?
Probabilmente aveva deciso di rinunciare completamente a lui
Shan-pu: ora devo andare, grazie di
tutto!
Era
ormai fuori dal cancello, ma d’istinto il ragazzo la
fermò
Ranma: aspetta Shan-pu!
Shan-pu: si? Cosa c’è?
Ranma: ehm…ecco…
Shan-pu: scusa ma devo aprire il
ristorante, senza di me non va avanti! Ci vediamo
E
come un razzo andò via
Dall’altra
parte della strada c’era il bambino che aveva importunato Shan-pu
da gatta insieme ad un tipo alto e con la voce greve
Bambino: fratellone
Daisuke, è lui il ragazzo che voleva picchiarmi.
Credo si chiami Ranma Saotome
Daisuke: e chi era quella ragazza?
Bambino: forse la sua innamorata
Daisuke: ma davvero?!
E
fece un sorrisetto che non prometteva nulla di buono
L’indomani
Ranma era pronto per andare a
scuola, questa volta accompagnato da Akane con
la quale ci aveva fatto mezza pace, e Nabiki che
continuava insistentemente a chiedergli di prestarle almeno 5.000 yen. Per
liberarsi dalla Tendo avara, prese Akane
da una parte facendo finta di doverle chiedere qualcosa
Ranma: scusa ma Nabiki è una sanguisuga col denaro
Akane: lo so, è mia sorella!
Ranma: senti posso farti una
domanda?
Akane: che domande…certo
Ranma: ecco, se un ragazzo che ti
viene dietro…per esempio Kuno…smettesse
di starti appresso e si mettesse con una, ti darebbe fastidio?
Akane: no assolutamente! Anzi ne
sarei felice, così la smetterebbe di starmi appiccicato. Perché?
Ranma: ehm…è uno sceneggiato che
ho visto ieri sera
Akane: ah ok
Arrivati
a scuola Ranma andò subito da Ucchan
Ranma: ehi Ucchan
ti ricordi la scommessa?
Ucchan: uffa si! Eccoti il pranzo a
base di Okonomiyaki, contento?
Ranma:
certo^^
Neanche
il tempo di mettersi seduto che qualcuno sfondò la porta della classe con un
solo calcio, spaventando tutti
Daisuke: Ranma
Saotome ti sfido!!!!
E
indicò il ragazzo con un dito
Ranma: eh? Ancora? Ma che è sta
mania di sfidarmi sempre?
Daisuke: fai poco lo spiritoso, io
sono campione regionale di karate!
Ranma: bene, mi fa piacere…e da me
che vuoi?
Daisuke: vedo che ti piace
scherzare! Bene, cambierai idea dopo aver saputo che ho in ostaggio la tua
ragazza…è un tipetto piuttosto vivace, mi ha dato
parecchio filo da torcere
“la
mia ragazza?” pensò agitato “che parli di Akane? No non è possibile, è
venuta a scuola con me! e se fosse Ucchan?
No, mi ha appena dato gli okonomiyaki! Kodachi è ad Osaka per le gare….oddio, non parlerà mica di Shan-pu?”
Ranma: e lei adesso dov’è?
Daisuke: al sicuro…per ora!
Ranma: brutto bastardo
E
gli mollò un cazzotto in faccia. Il ragazzo sorrise massaggiandosi la guancia
Daisuke: perfetto. Vedo che accetti.
Ma andiamo in cortile o daremo fastidio…
Shan-pu era completamente legata, piena di graffi e ferite, nel
ripostiglio della palestra del Furinkan. “Lanma mi dispiace, alla fine ti ho creato problemi come al solito” e una lacrima le rigò il volto
I
due sfidanti erano pronti al duello. Il cielo si era oscurato (ovviamente il
cielo si oscura sempre in questi casi…) e tutta la scuola stava assistendo,
compresi Akane Nabiki Kuno e Ucchan.
Akane: ma il tipo lì ha detto che
ha in ostaggio la ragazza di Ranma, ma a chi si
riferiva?
Ucchan: a me lo chiedi?
Nabiki: ahah
sciocchine non l’avete capito?
Kuno: perché tu si?
Nabiki: ovvio
Kuno: e chi è?
Nabiki: se vuoi saperlo sgancia
1.000 yen!
Tutti: -.-
Ranma e Daisuke avevano cominciato a
battersi ed erano entrambi allo stesso livello. Daisuke
aveva provato a dargli un calcio basso, ma Ranma aveva saltato e gliene aveva dato uno in faccia. Poi
tentò di dargli un pugno in pancia ma Daisuke si era abbassato e lo aveva colpito. Insomma, così
continuarono per un po’. D’improvviso iniziò a piovere ed ecco che l’inevitabile
era successo
Ranma: ma porc…che
sfiga! Adesso da ragazza mi è più difficile combattere
Kuno(invasione
di campo):
ragazza col codinooooooooooooooooooooooooo!!!! Ti ho trovato finalmente!
Ranma: Kuno
levati dai marroni!
E
con un pugno lo fece volare stile Narusegawa
Daisuke: scusa tu, roscetta, che ci fai lì? E il ragazzo che c’era prima?
Ranma: ehm…sono io! Lasciamo
perdere e combattiamo
Daisuke: ti hanno fatto una
maledizione? – sarcastico – e va bene, con le tette o meno per me è uguale
Come
prima erano quasi in parità ma essendo una ragazza Ranma aveva meno forza così dopo una decina di minuti si
accasciò a terra
Daisuke: ahaha
non fai più lo sbruffone eh, Saotome? Preparati a
chiedermi scusa…
Prima
che potesse colpirlo, qualcuno da dietro arrivò dandogli
una gomitata sulla nuca che lo fece cadere. Una ragazza un po’ malconcia con
dei lunghi capelli color lavanda
Shan-pu: nessuno
tocca Lanma! Sei un vigliacco ad attaccare le
ragazze!
Ranma: Shan-pu come stai?
Corse
da lei e le prese le mani, lei arrossì. Tutti li osservavano, anzi LE
osservavano, e per questo rimasero un po’ shockati, specialmente il povero Kuno
Shan-pu(levando
le mani):
pare che questo deficiente fosse il fratello del bambino che hai quasi menato
l’altro giorno
Ranma: ah ok
Ci
fu un breve momento di silenzio, che venne rotto dalla
furba Nabiki che aveva tirato addosso a Ranma un secchio d’acqua calda
Ranma: ma che ti prende scema?
Nabiki(facendo
l’occhiolino):
se sei una ragazza la scena d’amore perde punti
Entrambi
arrossirono. Scena d’amore?
Shan-pu: ehm…io allora vado
E
lasciò il Furinkan con Ranma
che la guardava andare via sempre più allibito. Non riusciva a distogliere lo
sguardo, e il gesto inconscio di Shan-pu di aver
ritirato le mani lo aveva ferito.
********
Il
pomeriggio seguente, nel ristorante “il gatto”
Obaba: nipotina c’è una chiamata
per te!
Shan-pu: ah si? Di chi si tratta?
Obaba: di tua madre
La
cinesina rimase stupita e prese la cornetta. Dopo i soliti convenevoli la madre
le fece una proposta e la ragazza riagganciò il telefono.
“andare
in Cina da lei?” continuava a ripetersi “mi ha prenotato il biglietto aereo per
domani alle
Nella
sua mente aveva continuamente le immagini di Ranma,
di cui era ancora fortemente innamorata. Forse proprio
per questo pensò che partire era l’idea migliore, così
riusciva a dimenticarlo più in fretta.
“devo
dirlo a Lanma?” prese in mano la cornetta, poi la
riposò “tanto non gliene importa”
A
casa Tendo Saotome c’era un macello. Le due sorelle
chiedevano continuamente spiegazioni a Ranma su ciò
che era successo, Kasumi cercava di apparecchiare ma
i due uomini di casa (ma neanche tanto uomini, visto
che uno era un panda) avevano litigato e stavano rincorrendosi come bimbi che
giocano ad acchiapparella. Il ragazzo dopo essere
riuscito a scrollarsi le due andò a farsi un bagno per dimenticare
l’espressione di Shan-pu. Cavoli, ultimamente non
riusciva a pensare ad altro! Poteva essere che gli mancava essere corteggiato
da lei, ma allora perché non gli mancava Kodachi che
era partita già da qualche settimana? Forse si era reso conto di essersi…ah, al
diavolo! Lasciò subito quei pensieri uscendo dalla vasca
Obaba entro in camera della nipote, che stava facendo le valigie
Obaba: allora hai deciso?
Shan-pu: si, sarà meglio per tutti,
credimi nonnina.
Obaba: sei sicura? Non puoi
aspettare? Domani è Natale
Shan-pu: ah già il Natale!
Se
l’era completamente dimenticato! Da quando aveva conosciuto Ranma
aveva sempre desiderato passarlo con lui, ma di sicuro aveva altri progetti. Ad
esempio passarlo con Akane a scambiarsi regali e
parole dolci!
Obaba: e il ristorante?
Shan-pu: Qui ci penserà Mousse. Gli
ho mandato un messaggio per…
Mousse(entrando come un
fulmine): Shan-puuuuuuuuuuuuuu!!!!!!!!!!
Dimmi che non è vero che parti
Shan-pu: ehi mi hai riconosciuta
anche senza occhiali^^! Comunque ti prego, evita le scene tristi ok?
Mousse: sniff..sniff..ok
Shan-pu: bene
Mousse : è per colpa di Ranma vero ?
Shan-pu: ma no
Sorrise
ma lui capì benissimo che aveva fatto centro pieno.
Era
innamorato di lei fin da piccolo ma sapeva bene di non
essere ricambiato. Però a vederla così proprio non ce la faceva
*******
La
mattina seguente Ranma, ignaro di tutto dormiva
beatamente russando come un porco. Nabiki insieme ad un razzo probabilmente, irruppe nella stanza. Il razzo,
che poi si scoprì era Mousse, andò dritto a svegliare il ragazzo
Ranma: ma che…? Yawn che sonnoOoOo
Mousse: idiota svegliati!
E
lo schiaffeggiò finché il moretto non si arrabbiò sul serio
Ranma: ehi piantala Mousse che caz*o vuoi da me di prima mattina???
Mousse: Shan-pu
parte! Va in Cina si trasferisce lì
Ranma: cosa?
Mousse: è la verità
A Ranma gli prese un colpo. Si sentiva il cuore stringere e
girare la testa
Ranma: beh…beh non mi riguarda
Cavoli
Shan-pu in Cina. Per sempre.
Mousse: fa come ti pare…io ti ho
solo avvertito. Il volo è alle 10, aeroporto di Tokyo
E
così uscì dalla camera. Anche se non voleva ammetterlo era rimasto scosso
Nabiki: e ora cosa farai?
Ranma: i…in che senso?
Nabiki: lei ti piace parecchio o
sbaglio?
Ranma: assolutamente no! No no no! Ma che dici?!
Nabiki: oh andiamo Ranma non essere un ragazzino! Ho capito
quando ti piaceva mia sorella e ho capito anche questo! Non pensi sempre
a lei? Non ti fa male vedere che ti evita?
Ranma: ecco io veramente…
Nabiki: non ti piacerebbe passare
il Natale con lei?
Dopo
un attimo di riflessione cominciò a spogliarsi
Nabiki: ehi ma che fai?
Ranma: il volo è alle 10 manca
solo un’ora devo sbrigarmi
E
uscì dalla stanza come Mousse ne era entrato. Però non si accorse che Akane era dietro la porta e che aveva sentito tutto
Akane: allora è vero…
Nabiki: era inevitabile…mi
dispiace
Akane: ho sbagliato a trattarlo
sempre male, ma ora è troppo tardi!
Nabiki: per tirarti su andiamo a
mangiarci un gelato! Ovviamente offri tu
Ranma correva come un matto e tutti gli autobus erano strapieni.
“merda merda merda devo
assolutamente arrivare in tempo!!!”
Arrivato
all’aeroporto mancavano solo 10 minuti alla partenza.
Shan-pu si stava preparando per il check-in ed aveva
un’espressione tristissima “addio Lanma” pensò e si
avviò verso il controllo bagagli.
Correva
così tanto che ormai era tutto fracico di sudore e
aveva quasi perso le speranze, quando intravide la cinesina
Ranma: Shan-pu!!!
Lei
si girò piano ma in mezzo a quella folla non riconobbe
nessuno. Il ragazzo allora urlò più forte e riuscì ad arrivare da lei
Ranma: Shan…pu…anf..ti
ho…ti ho trovato finalmente!
Shan-pu: Lanma
ma cosa ci fai qui? Oddio sei tutto sudato
Ranma: non rinunciare a me
Shan-pu: cosa?
Ranma: ti prego non rinunciare a
me - la ragazza diventò rossa – io credo…credo di essermi innamorato di te
Shan-pu: dici sul serio?
Ranma: si! Non partire proprio
adesso, anzi non partire affatto!
Shan-pu: oh Lanma
Iniziò
a piangere e gli si buttò al collo. Lui le accarezzò la testa dolcemente
Ranma: passeresti il Natale con
me?
Shan-pu: certo! Certo che si
E i
due finalmente si baciarono e tutti i presenti che avevano assistito alla scena
applaudirono e qualche donna si mise pure a piangere
Ranma: ehm quindi non parti più?
Shan-pu: tu vuoi che resto?
Ranma: ovvio che domande
Si
baciarono di nuovo. Avrebbero passato il loro primo Natale insieme…
………..::::::::THE END::::::…………….
Allora
signore e signori vi è piaciuta la mia prima fic su Ranma???? Come avrete capito adoro
la coppia Ranma-Shan mentre odio Akane!!! Mi
raccomando ditemi che ne pensate anche cose brutte! Accetto
anche critiche dal fan club di Akane (ammesso ke esiste ^^) un bacio a tutti recensiteeeeeeee