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Autore: MIKI    28/08/2007    16 recensioni
Cosa succederebbe se Shan-pu decidesse di rinunciare al suo "Lanma"? Per lui sarebbe una liberazione oppure ne rimarebbe un po' scosso?
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ranma Saotome, Shan-pu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il Natale era ormai alle porte e le strade di Tokyo erano strapiene di persone, per lo più ragazzi, che passeggiavano allegramente fischiettando canzoni come Jingle Bells…

Il Natale era ormai alle porte e le strade di Tokyo erano strapiene di persone, per lo più ragazzi, che passeggiavano allegramente fischiettando canzoni come Jingle Bells

 

 

NON RINUNCIARE A ME!

 

Il ristorante cinese più in della zona, ossia “il gatto”

Shan-pu: oh, cribbio! L’involtino era per il tavolo 7 o 8? …ECCOMI ARRIVO!!...come, vuole dell’acqua?

 

La nostra cinesina preferita era tutta indaffarata a servire ai tavoli, anch’essi pieni. Nel periodo natalizio era sempre così. Finita la giornata stressante andò nel retrobottega a darsi una rinfrescata al viso

Shan-pu: uff che faticaccia oggi! Non ne posso davvero più

Obaba: dovremmo chiudere per qualche giorno

Shan-pu: nonna! Da quanto sei lì?

Obaba: abbastanza per capire che sei distrutta e che meriti un po’ di riposo

Il campanellino attaccato alla porta suonò, facendo capire che qualcuno era entrato. Shan-pu corse a vedere chi era

Ranma: ciao Shan-pu, scusa l’ora!

Shan-pu: Lanmaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!

Così corse verso il suo amato saltandogli al collo

Ranma: eh – piuttosto imbarazzato – senti non è che potresti prepararmi una cena al sacco per 6? Sai oggi Kasumi è malata perciò…

Shan-pu: e tu vieni qui solo per questo?

Ranma: si, per cos’altro?

Shan-pu: non vieni per vedermi?

Ranma: ma no, che dici!?

Shan-pu: sei uno stupido Lanma!

E tornò nel retro sbattendo la porta in faccia al moretto che rimase lì stupito

Ranma: mannaggia a quella svampita! Chissà che le è preso?! Mo mi tocca pure stare senza cena…

 

 

Casa Saotome-Tendo, solita scena. I due padri a giocare a mah-jong, Nabiki a vedere la tv, Kasumi purtroppo era a letto e Akane tentava di combinare qualcosa ai fornelli

Genma: ahaha arrenditi mio caro Sou, ti ho battuto di nuovo!

Sou: arrenditi tu

E gli gettò addosso una caterva d’acqua gelida che lo fece trasformare in un panda. Sfortunatamente Ranma entrò in quel momento diventando una ragazza

Ranma(ironico): bene, mi ci voleva una rinfrescata…

Genma alzò uno dei sui cartelli che usava per comunicare con scritto “va in cucina e aiuta Akane”. Così, anche se irritato, il ragazzo…ehm…ragazza ci andò

Akane: brutto disgraziato non dovevi portare tu la cena?

Ranma: datti una calmata racchia, non ho potuto!

Akane: e per quale motivo, travestito?

Ranma: perché Shn-pu non me l’ha dato, cretina!

Akane(calmata): come? E perché? Di solito a te fa gli sconti

Ranma: ma che ne so! Si è arrabbiata perché non cercavo lei…

Akane: mah…non so cosa ci trova di tanto attraente in te

Ranma: la stessa cosa che Kuno trova in te

Akane: se è per questo gli piaci anche tu

Ranma(con voce sexy): ma io sono più attraente di te e ho il seno più grosso!

Akane: Ranma ti odioooooooooooooooo!!!

Il ragazzo…ragazza…oh, insomma, Ranma salì al piano di sopra per farsi un bel bagno caldo e riprendere le sue adorate (e perfette^^) forme.

“uffa che rottura quella Akane! Accidenti a lei! E la cosa che mi fa più imbestialire è che a me lei…ah, lasciamo perdere”

 

 

In un altro bagno di un’altra casa, una graziosissima ragazza dai lunghi capelli viola si rilassava tra le bolle di sapone. Qualche lacrima rigava quel viso già bagnato dall’acqua

Lanma…non ti sono mai andata a genio, e questo lo sapevo…però io…io ti amo davvero! Forse rinunciare a te è la cosa migliore?”

 

 

* * * * * * *

 

Il giorno dopo Ranma si stava dirigendo a scuola insieme ad Akane e i due non si parlavano ancora. Stavano lungo la via attaccata al ponte ed erano le 8 in punto. Da un momento all’altro sarebbe dovuta arrivare sparata Shan-pu in bici piombando addosso a Ranma

Ranma: hai intenzione di tenermi il muso a lungo?

Akane: non ti tengo il muso!

Ranma: mah…fai come ti pare – controlla l’orologio – ehi, oggi è in ritardo

Disse girandosi a controllare la strada deserta

Akane: ma chi?

Ranma: Shan-pu…di solito mi si schianta addosso come un bolide

Akane: che c’è, ti manca?

Chiese stizzosa

Ranma: assolutamente! Ci voleva un po’ di pace

Cercò di dire calmo, ma un pochino si sentiva in colpa per il giorno prima. E poi gliene aveva dette di tutti i colori, ma non si era mai offesa

Akane: a me non sembra, dalla tua faccia

Ranma si fermò di botto e notatolo si fermò anche Akane

Akane: e ora che c’è?

Ranma: non ne posso più del tuo tono altezzoso! Non fai che arrabbiarti e lamentarti di tutto! Potrai essere carina quanto ti pare ma i ragazzi detestano quest’atteggiamento

Detto questo si girò e corse verso un’altra strada

Akane: no aspetta RanmaRanmaaa!!!

 

Dopo aver corso per un po’ si rese conto di essere da tutt’altra parte che verso scuola. Così, data ormai l’ora tarda, decise di fare sega a scuola e andare a divertirsi, magari alla sala giochi così si sfogava pure un po’. Ad un certo punto però, notò in un violetto un gruppo di bambini dispettosi che davano fastidio ad un gatto dandogli calci e tirandogli addosso di tutto. Ranma si precipitò da loro

Ranma: ehi marmocchi che diavolo state facendo?

Bambino1: non sono affari tuoi fratello

Ranma: anche se siete piccoli non perdono chi si comporta così

Il ragazzo prese per il colletto quello che sembrava il capo, giusto per spaventarli, poi lo rilasciò e tutti lo guardavano impauriti

Bambino2: cavoli questo è pericoloso, scappiamo!!

Restato solo si pulì le mani

Ranma: tzk…che bimbi presuntuosi – si accorse che il gatto malmenato si nascondeva dietro un bidone – ehi gattino, vieni qui

Il gatto però corse lontano più che poteva e Ranma lo inseguì attraversando strade col rosso e facendo salti mortali, finchè non arrivò ad un vicolo cieco e si accorse del motivo

Ranma: Shan-pu… sei tu vero?

Il gatto si girò ma il ragazzo lo prese prontamente in braccio

Ranma: non devi sforzarti, sei tutta ferita…preferisci che ti porto da un veterinario…etchì, mannaggia alla mia allergia….o da un dottore?

Senza il tempo di scegliere dall’alto qualcuno lanciò un secchio d’acqua calda che finì addosso ai due, solo che Shan-pu ora era completamente nuda

Shan-pu: Lanma lasciami andare!!!

Imbarazzato si levò la maglia restando a petto nudo e la diede all’amica, anche se si sentiva ancora mortificato

Ranma: tieni, copriti!... e scusami se ieri ti ho offeso

La ragazza non rispose ma, seppur piena di ferite, gli passò accanto andando dall’altra parte e sparendo pian piano.

No, non era da lei questo comportamento. Decisamente no! Certo, lo infastidiva quando gli stava appiccicata, ma adesso che lo ignorava si sentiva come se fosse stato stranamente abbandonato.

Per tutta la mattinata girovagò per la città e dopo essersi preso una t-shirt gli venne in mente di controllare come stava Shan-pu, dopotutto era stata malmenata

“e se poi non vuole vedermi? Ma chissene me ne torno a casa…però mi sento un po’ in colpa! E poi aveva uno sguardo gelido che mi preoccupava…ma sì, al diavolo”

Saltando da un tetto all’altro arrivò davanti a “il gatto” ma lo trovò chiuso. Senza farsi scrupoli entrò

Ranma: ehi Shan-pu ci sei?

Obaba: non vedi che è chiuso?

Ranma: vecchia Obaba!

Obaba: ah sei te! Che c’è, perché sei qui?

Ranma:che strano non mi ha chiamato futuro marito” ehm…volevo sapere se Shan-pu

Obaba: si sta qui

Ranma: potrei vederla un attimo?

Obaba: no! Ha detto esplicitamente che non vuole vedere nessuno

Ranma: solo per un secondo, per vedere come sta

Obaba: non insistere ragazzo, è meglio se torni a casa

Dopo aver lievemente annuito il ragazzo uscì dalla porta e fece ciò che gli aveva detto la vecchietta. Mentre stava per svoltare l’angolo si accorse che Mousse stava entrando nel locale

“poveraccio, sicuramente Obaba caccerà anche lui…ecco tra un po’ esce…ehi, perché non si vede ancora? Stai a vedere che…”

Silenzioso come un ladro andò verso il retro del locale dove si trovava la finestra della camera di Shan-pu. Salì in alto con uno scatto felino e guardò all’interno della stanza

Mousse irruppe con innata violenza

Mousse: mia caraaaaaaaaaaaa!! Cosa ti hanno fatto?? Perché sei così rigida??

Shan-pu: ehm…Mousse, quella che stai abbracciando è una statua non sono io!

Mousse: eh? Ah giusto! Ahahah

Anche la ragazza iniziò a ridere e Ranma non riusciva a resistere in quella posizione così cadde all’indietro

“ma perché Shan-pu ride insieme a Mousse? Lei non lo sopporta! Forse ha deciso di rinunciare a me e accettare la sua corte! Ahaha meno male”

E prese a ridere nervosamente fino a che la risata non si spense del tutto per far spazio ad un viso triste e malinconico.

La ragazza che era sicuro di amare lo stava deludendo, e la ragazza da cui si sentiva amato non voleva neanche vederlo. Tutto questo lo faceva sentire estremamente solo.

 

* * * * * *

Dal giorno dell’incidente ne erano passati quattro e Shan-pu si era rimessa del tutto. Era domenica e nonostante il bel sole e le invitanti musichette natalizie che c’erano, Ranma era costretto a casa sopra ad una caterva di compiti di geometria analitica. In questi giorni aveva stranamente pensato troppo ai fatti successi con Shan-pu e si chiedeva e richiedeva se fosse successo qualcosa tra lei e Mousse. Qualcuno bussò alla porta

Akane: ehm…posso?

Ranma: ehi Akane! – chiuse subito il libro – che c’è?

Akane: ecco, io volevo dirti che nonostante tutto, io ti…

Nabiki(entrata come una furia sbattendo la porta in faccia ad Akane ): Ranma c’è sotto Shan-pu! Se è venuta a chiederti i soldi dell’altra volta tu digli che sono partita per le Hawaii

Ranma: cosa?

Di corsa scese le scale, curioso di sapere come mai lei che lo evitava era andata

Akane: grrr maledetta sorella! E ora pure quella cinesina del cavolo! che razza di giornata

 

Sceso di sotto notò che c’era veramente, in piedi nel giardinetto

Ranma: Shan-pu!!!

Shan-pu: oh, Lanma – disse con meno entusiasmo del solito – ciao

Ranma: ciao! – si sentiva inspiegabilmente nervoso – come mai sei qui?

Shan-pu: ecco la maglia che mi hai prestato l’altra volta

Ranma: oh, grazie

Shan-pu: e poi volevo ringraziarti per avermi salvato, e scusarmi se in passato sono stata troppo appiccicosa…

Ranma era rimasto senza parole. Perché ora gli diceva così? Probabilmente aveva deciso di rinunciare completamente a lui

Shan-pu: ora devo andare, grazie di tutto!

Era ormai fuori dal cancello, ma d’istinto il ragazzo la fermò

Ranma: aspetta Shan-pu!

Shan-pu: si? Cosa c’è?

Ranma: ehm…ecco…

Shan-pu: scusa ma devo aprire il ristorante, senza di me non va avanti! Ci vediamo

E come un razzo andò via

 

Dall’altra parte della strada c’era il bambino che aveva importunato Shan-pu da gatta insieme ad un tipo alto e con la voce greve

Bambino: fratellone Daisuke, è lui il ragazzo che voleva picchiarmi. Credo si chiami Ranma Saotome

Daisuke: e chi era quella ragazza?

Bambino: forse la sua innamorata

Daisuke: ma davvero?!

E fece un sorrisetto che non prometteva nulla di buono

 

L’indomani Ranma era pronto per andare a scuola, questa volta accompagnato da Akane con la quale ci aveva fatto mezza pace, e Nabiki che continuava insistentemente a chiedergli di prestarle almeno 5.000 yen. Per liberarsi dalla Tendo avara, prese Akane da una parte facendo finta di doverle chiedere qualcosa

Ranma: scusa ma Nabiki è una sanguisuga col denaro

Akane: lo so, è mia sorella!

Ranma: senti posso farti una domanda?

Akane: che domande…certo

Ranma: ecco, se un ragazzo che ti viene dietro…per esempio Kunosmettesse di starti appresso e si mettesse con una, ti darebbe fastidio?

Akane: no assolutamente! Anzi ne sarei felice, così la smetterebbe di starmi appiccicato. Perché?

Ranma: ehm…è uno sceneggiato che ho visto ieri sera

Akane: ah ok

 

Arrivati a scuola Ranma andò subito da Ucchan

Ranma: ehi Ucchan ti ricordi la scommessa?

Ucchan: uffa si! Eccoti il pranzo a base di Okonomiyaki, contento?

Ranma: certo^^

Neanche il tempo di mettersi seduto che qualcuno sfondò la porta della classe con un solo calcio, spaventando tutti

Daisuke: Ranma Saotome ti sfido!!!!

E indicò il ragazzo con un dito

Ranma: eh? Ancora? Ma che è sta mania di sfidarmi sempre?

Daisuke: fai poco lo spiritoso, io sono campione regionale di karate!

Ranma: bene, mi fa piacere…e da me che vuoi?

Daisuke: vedo che ti piace scherzare! Bene, cambierai idea dopo aver saputo che ho in ostaggio la tua ragazza…è un tipetto piuttosto vivace, mi ha dato parecchio filo da torcere

“la mia ragazza?” pensò agitato “che parli di Akane? No non è possibile, è venuta a scuola con me! e se fosse Ucchan? No, mi ha appena dato gli okonomiyaki! Kodachi è ad Osaka per le gare….oddio, non parlerà mica di Shan-pu?”

Ranma: e lei adesso dov’è?

Daisuke: al sicuro…per ora!

Ranma: brutto bastardo

E gli mollò un cazzotto in faccia. Il ragazzo sorrise massaggiandosi la guancia

Daisuke: perfetto. Vedo che accetti. Ma andiamo in cortile o daremo fastidio…

 

Shan-pu era completamente legata, piena di graffi e ferite, nel ripostiglio della palestra del Furinkan. “Lanma mi dispiace, alla fine ti ho creato problemi come al solito” e una lacrima le rigò il volto

 

I due sfidanti erano pronti al duello. Il cielo si era oscurato (ovviamente il cielo si oscura sempre in questi casi…) e tutta la scuola stava assistendo, compresi Akane Nabiki Kuno e Ucchan.

Akane: ma il tipo lì ha detto che ha in ostaggio la ragazza di Ranma, ma a chi si riferiva?

Ucchan: a me lo chiedi?

Nabiki: ahah sciocchine non l’avete capito?

Kuno: perché tu si?

Nabiki: ovvio

Kuno: e chi è?

Nabiki: se vuoi saperlo sgancia 1.000 yen!

Tutti: -.-

 

Ranma e Daisuke avevano cominciato a battersi ed erano entrambi allo stesso livello. Daisuke aveva provato a dargli un calcio basso, ma Ranma aveva saltato e gliene aveva dato uno in faccia. Poi tentò di dargli un pugno in pancia ma Daisuke si era abbassato e lo aveva colpito. Insomma, così continuarono per un po’. D’improvviso iniziò a piovere ed ecco che l’inevitabile era successo

Ranma: ma porc…che sfiga! Adesso da ragazza mi è più difficile combattere

Kuno(invasione di campo): ragazza col codinooooooooooooooooooooooooo!!!! Ti ho trovato finalmente!

Ranma: Kuno levati dai marroni!

E con un pugno lo fece volare stile Narusegawa

Daisuke: scusa tu, roscetta, che ci fai lì? E il ragazzo che c’era prima?

Ranma: ehm…sono io! Lasciamo perdere e combattiamo

Daisuke: ti hanno fatto una maledizione? – sarcastico – e va bene, con le tette o meno per me è uguale

Come prima erano quasi in parità ma essendo una ragazza Ranma aveva meno forza così dopo una decina di minuti si accasciò a terra

Daisuke: ahaha non fai più lo sbruffone eh, Saotome? Preparati a chiedermi scusa…

Prima che potesse colpirlo, qualcuno da dietro arrivò dandogli una gomitata sulla nuca che lo fece cadere. Una ragazza un po’ malconcia con dei lunghi capelli color lavanda

Shan-pu: nessuno tocca Lanma! Sei un vigliacco ad attaccare le ragazze!

Ranma: Shan-pu come stai?

Corse da lei e le prese le mani, lei arrossì. Tutti li osservavano, anzi LE osservavano, e per questo rimasero un po’ shockati, specialmente il povero Kuno

Shan-pu(levando le mani): pare che questo deficiente fosse il fratello del bambino che hai quasi menato l’altro giorno

Ranma: ah ok

Ci fu un breve momento di silenzio, che venne rotto dalla furba Nabiki che aveva tirato addosso a Ranma un secchio d’acqua calda

Ranma: ma che ti prende scema?

Nabiki(facendo l’occhiolino): se sei una ragazza la scena d’amore perde punti

Entrambi arrossirono. Scena d’amore?

Shan-pu: ehm…io allora vado

E lasciò il Furinkan con Ranma che la guardava andare via sempre più allibito. Non riusciva a distogliere lo sguardo, e il gesto inconscio di Shan-pu di aver ritirato le mani lo aveva ferito.

 

********

 

Il pomeriggio seguente, nel ristorante “il gatto”

Obaba: nipotina c’è una chiamata per te!

Shan-pu: ah si? Di chi si tratta?

Obaba: di tua madre

La cinesina rimase stupita e prese la cornetta. Dopo i soliti convenevoli la madre le fece una proposta e la ragazza riagganciò il telefono.

“andare in Cina da lei?” continuava a ripetersi “mi ha prenotato il biglietto aereo per domani alle 10”

Nella sua mente aveva continuamente le immagini di Ranma, di cui era ancora fortemente innamorata. Forse proprio per questo pensò che partire era l’idea migliore, così riusciva a dimenticarlo più in fretta.

“devo dirlo a Lanma?” prese in mano la cornetta, poi la riposò “tanto non gliene importa”

 

A casa Tendo Saotome c’era un macello. Le due sorelle chiedevano continuamente spiegazioni a Ranma su ciò che era successo, Kasumi cercava di apparecchiare ma i due uomini di casa (ma neanche tanto uomini, visto che uno era un panda) avevano litigato e stavano rincorrendosi come bimbi che giocano ad acchiapparella. Il ragazzo dopo essere riuscito a scrollarsi le due andò a farsi un bagno per dimenticare l’espressione di Shan-pu. Cavoli, ultimamente non riusciva a pensare ad altro! Poteva essere che gli mancava essere corteggiato da lei, ma allora perché non gli mancava Kodachi che era partita già da qualche settimana? Forse si era reso conto di essersi…ah, al diavolo! Lasciò subito quei pensieri uscendo dalla vasca

 

Obaba entro in camera della nipote, che stava facendo le valigie

Obaba: allora hai deciso?

Shan-pu: si, sarà meglio per tutti, credimi nonnina.

Obaba: sei sicura? Non puoi aspettare? Domani è Natale

Shan-pu: ah già il Natale!

Se l’era completamente dimenticato! Da quando aveva conosciuto Ranma aveva sempre desiderato passarlo con lui, ma di sicuro aveva altri progetti. Ad esempio passarlo con Akane a scambiarsi regali e parole dolci!

Obaba: e il ristorante?

Shan-pu: Qui ci penserà Mousse. Gli ho mandato un messaggio per…

Mousse(entrando come un fulmine): Shan-puuuuuuuuuuuuuu!!!!!!!!!! Dimmi che non è vero che parti

Shan-pu: ehi mi hai riconosciuta anche senza occhiali^^! Comunque ti prego, evita le scene tristi ok?

Mousse: sniff..sniff..ok

Shan-pu: bene

Mousse : è per colpa di Ranma vero ?

Shan-pu: ma no

Sorrise ma lui capì benissimo che aveva fatto centro pieno.

Era innamorato di lei fin da piccolo ma sapeva bene di non essere ricambiato. Però a vederla così proprio non ce la faceva

 

 

*******

 

La mattina seguente Ranma, ignaro di tutto dormiva beatamente russando come un porco. Nabiki insieme ad un razzo probabilmente, irruppe nella stanza. Il razzo, che poi si scoprì era Mousse, andò dritto a svegliare il ragazzo

Ranma: ma che…? Yawn che sonnoOoOo

Mousse: idiota svegliati!

E lo schiaffeggiò finché il moretto non si arrabbiò sul serio

Ranma: ehi piantala Mousse che caz*o vuoi da me di prima mattina???

Mousse: Shan-pu parte! Va in Cina si trasferisce

Ranma: cosa?

Mousse: è la verità

A Ranma gli prese un colpo. Si sentiva il cuore stringere e girare la testa

Ranma: beh…beh non mi riguarda

Cavoli Shan-pu in Cina. Per sempre.

Mousse: fa come ti pare…io ti ho solo avvertito. Il volo è alle 10, aeroporto di Tokyo

E così uscì dalla camera. Anche se non voleva ammetterlo era rimasto scosso

Nabiki: e ora cosa farai?

Ranma: i…in che senso?

Nabiki: lei ti piace parecchio o sbaglio?

Ranma: assolutamente no! No no no! Ma che dici?!

Nabiki: oh andiamo Ranma non essere un ragazzino! Ho capito quando ti piaceva mia sorella e ho capito anche questo! Non pensi sempre a lei? Non ti fa male vedere che ti evita?

Ranma: ecco io veramente…

Nabiki: non ti piacerebbe passare il Natale con lei?

Dopo un attimo di riflessione cominciò a spogliarsi

Nabiki: ehi ma che fai?

Ranma: il volo è alle 10 manca solo un’ora devo sbrigarmi

E uscì dalla stanza come Mousse ne era entrato. Però non si accorse che Akane era dietro la porta e che aveva sentito tutto

Akane: allora è vero…

Nabiki: era inevitabile…mi dispiace

Akane: ho sbagliato a trattarlo sempre male, ma ora è troppo tardi!

Nabiki: per tirarti su andiamo a mangiarci un gelato! Ovviamente offri tu

 

Ranma correva come un matto e tutti gli autobus erano strapieni.

merda merda merda devo assolutamente arrivare in tempo!!!”

Arrivato all’aeroporto mancavano solo 10 minuti alla partenza.

Shan-pu si stava preparando per il check-in ed aveva un’espressione tristissima “addio Lanma” pensò e si avviò verso il controllo bagagli.

Correva così tanto che ormai era tutto fracico di sudore e aveva quasi perso le speranze, quando intravide la cinesina

Ranma: Shan-pu!!!

Lei si girò piano ma in mezzo a quella folla non riconobbe nessuno. Il ragazzo allora urlò più forte e riuscì ad arrivare da lei

Ranma: Shanpuanf..ti ho…ti ho trovato finalmente!

Shan-pu: Lanma ma cosa ci fai qui? Oddio sei tutto sudato

Ranma: non rinunciare a me

Shan-pu: cosa?

Ranma: ti prego non rinunciare a me - la ragazza diventò rossa – io credo…credo di essermi innamorato di te

Shan-pu: dici sul serio?

Ranma: si! Non partire proprio adesso, anzi non partire affatto!

Shan-pu: oh Lanma

Iniziò a piangere e gli si buttò al collo. Lui le accarezzò la testa dolcemente

Ranma: passeresti il Natale con me?

Shan-pu: certo! Certo che si

E i due finalmente si baciarono e tutti i presenti che avevano assistito alla scena applaudirono e qualche donna si mise pure a piangere

Ranma: ehm quindi non parti più?

Shan-pu: tu vuoi che resto?

Ranma: ovvio che domande

Si baciarono di nuovo. Avrebbero passato il loro primo Natale insieme…

 

 

 

 

………..::::::::THE END::::::…………….

 

 

 

Allora signore e signori vi è piaciuta la mia prima fic su Ranma???? Come avrete capito adoro la coppia Ranma-Shan mentre odio Akane!!! Mi raccomando ditemi che ne pensate anche cose brutte! Accetto anche critiche dal fan club di Akane (ammesso ke esiste ^^) un bacio a tutti recensiteeeeeeee

  
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