Serie TV > Spartacus
Ricorda la storia  |      
Autore: Silvar tales    08/02/2013    2 recensioni
I nostri compagni si erano ormai stancati di guardarci e pensavano alla loro sorte. Cinque schiavi avrebbero seguito il destino di Nasir, ma a differenza di loro ero sicuro che Nasir avrebbe mantenuto la sua dignità fronte alla morte, che l'avrebbe accolta come una vecchia amica, come una moglie ritrovata.
Infilò nella cintola la mia spada e mi strizzò gli occhi, toccandomi la guancia con dita bollenti.
"Ci vediamo dopo".
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Agron, Nasir
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ambra

Dedicata a Shania.
E lei sa perché.



Aveva legato i capelli, aveva mangiato meno del solito, meno di quella magra razione che ci distribuivano ogni mattina.
Si era lavato le mani una, due, tre volte, pulendo accuratamente le unghie e le dita dal fango.
Notai che era una procedura che faceva spesso quand'era nervoso. E Nasir era nervoso. Sorrideva tra sé e sé come al solito, ma il suo labbro tremava.
Gettò con stizza la sua spada tra la sabbia, notando che era smussata. Cominciò a cercare alla rinfusa tra le spalliere arrugginite, scartando lance, gladi, stiletti...
"Nasir".
Mi intromisi nella sua ansia silenziosa, sollevando la schiena dal muro sudicio cui ero rimasto appoggiato tutto il tempo.
Sfilai dalla cintura la mia spada, e gliela porsi con un cenno.
"Agron, sto per entrare nell'arena..."
"Esatto. Forse potrebbe tornarti utile".
Ci guardammo per un lungo istante carico d'intesa. I suoi occhi neri erano lucidi e allo stesso tempo infiammati da un'eccitazione incolmabile: il brivido del filo della scure appoggiato sul collo.
In qualche modo doveva pur liberare tutta quella furia che innervava ogni centimetro del suo corpo. Mosse due passi verso di me inciampando, poi mi afferrò rudemente la vita con le braccia.
Mi baciò con foga, con denti affamati.
Le mie labbra s'infiammarono all'istante, e così il mio ventre. Le nostre pance erano premute l'una contro l'altra, e non era assolutamente consigliabile avere un'erezione in quel momento. Com'era prevedibile, Nasir iniziò a toccarmi, come se si sentisse obbligato a porre rimedio ad un danno che aveva provocato lui stesso.
Ma, com'era invece imprevedibile, mi lasciò insoddisfatto.
Lasciò le mie labbra con un lungo sospiro, sentii il calore del suo corpo abbandonarmi e inavvertitamente un gemito roco uscì dalla mia bocca.
"Nasir... aspetta..." cercai di deglutire. Avevo la gola secca, come se quel bacio scarno mi avesse prosciugato.
Gli appoggiai una mano sulla spalla e con l'altra gli toccai la schiena muscolosa, seguendo la linea delle scapole, facendo movimenti circolari con il pollice. Sentivo la sua pelle tremare sotto le mie dita.
"Calmo".
Non mi guardò.
Avrebbe combattuto in un terreno molle di sangue, lo sapevamo entrambi. Erano davvero pochi gli eletti che riuscivano a tenere testa a dieci uomini addestrati e a una manciata di bestie cattive e ossute.
Ma avevo fiducia nelle sue capacità. Nasir non era un guerriero comune, non era carne per le iene.
Se pensavo a quella bella pelle sfregiata da zanne e picche, rivoltata e sanguinante, macchiata del bianco delle ossa, mi venivano i brividi. Non perché non avessi contatti con la morte, anzi, ormai era diventata la mia più cara amica tant'ero abituato a vivere in sua presenza. Ma l'idea che il corpo di Nasir potesse esserne corrotto mi rivoltava. Infatti, se mai lui fosse morto prima di me, avrei costruito una pira funebre con le mie mani e dato in pasto le sue membra alle fiamme.
Le stesse fiamme che ora gli accendevano gli occhi che non potevo vedere, le fiamme della morte.
Gli appoggiai le labbra sul collo, serrando le palpebre e annusando l'odore salato della sua pelle umida.
"Guardami". Gli afferrai il polso e lo costrinsi a voltarsi.
Non vi era ombra di paura nel suo volto, oramai era stata mangiata dalla spinta erotica dello scontro imminente. Me ne volli accertare assaggiando nuovamente - forse per l'ultima volta - le sue labbra screpolate. Non erano scosse da alcun tremito, ma erano calde e vogliose di unirsi alle mie per tutta la notte.
"Tu sei forte Nasir, non devi dubitare della tua forza".
"Io non dubito della mia forza", ripeté lui sogghignando. Riusciva ancora a scherzare, ma capivo che era una maschera per alleviare la tensione.
Mi diede un altro bacio, mettendomi una mano dietro al collo e toccandomi i ciuffi corti di capelli sulla cervicale.
"Lo so. Ma usa prudenza, la paura è utile".
I nostri compagni si erano ormai stancati di guardarci e pensavano alla loro sorte. Cinque schiavi avrebbero seguito il destino di Nasir, ma a differenza di loro ero sicuro che Nasir avrebbe mantenuto la sua dignità di fronte alla morte, che l'avrebbe accolta come una vecchia amica, come una moglie ritrovata.
Infilò nella cintola la mia spada e mi strizzò gli occhi, toccandomi la guancia con dita bollenti.
"Ci vediamo dopo".
Non gli sorrisi, ma lo guardai serioso, augurandogli dentro di me l'aiuto di tutti quanti gli dei, bellicosi o venerei che fossero.
"Ragazzo".
Lui si voltò al mio ultimo richiamo, guardandomi con una certa impazienza. Aveva fretta di salire nell'arena, era ansioso di conoscere il suo destino.
Voleva sapere con tutto se stesso se anche quella notte avrebbe avuto un mattino, oppure se sarebbe rimasta eterna, chiusa nella fiamma nera dei suoi occhi incrostati di sangue e sabbia.
"Mi dispiacerebbe se non dovessi tornare".
Nasir annuì con un secco movimento del capo, sostenne il mio sguardo adombrato di timore, mi restituì un'espressione crucciata.
Poi mi voltò le spalle e venne inghiottito dal corridoio.
E io rimasi solo.






Note:
Devo essermi rincitrullita.
Devo ammettere di non aver mai visto una sola puntata di questo telefilm, quindi non so assolutamente nulla sulla trama (a parte che c'è un tale che si chiama Spartacus e che si ribella, ma questi sono ricordi di liceo...) o sul contesto, so solo che questi due ispirano un sesso e un angst tremendo.
E poi sto passando il periodo delle slash (e non, ma soprattutto slash) ambientate in contesti storici - medievali - fantasy, vedi Il Signore degli Anelli, Assassin's creed...
E ho come l'impressione che Agron e Nasir si aggiungeranno alla mia lista di otp.
Mi scuso per le incoerenze che sicuramente ci saranno, anche se ho tentato di rimanere il più possibile su un contesto generico.
Grazie a tutti voi che avete avuto la pazienza e lo stomaco di leggere questa cosa.
   
 
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Spartacus / Vai alla pagina dell'autore: Silvar tales