Storie originali > Fantascienza
Segui la storia  |      
Autore: JoaoVictor    08/02/2013    1 recensioni
Marcus Martin e i suoi amici, Kayla Johnson e Dylan Parker, devono salvare la Terra dall'attacco del Mago Tizzone. Verranno accompagnati dalla madre di Marcus fino al Campo degli Eroi ma saranno fermati dalla professoressa Dolrm.
Genere: Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Primo giorno alla Mancy School

 
Tutto cominciò così. Sono stato espulso da due scuole perché sono dislessico e iperattivo. La prima volta sono stato espulso perché ho dato fuoco, involontariamente, alla palestra; la seconda perché ho fatto a botte con il figlio del preside rompendogli il naso. Ho promesso alla mia madre che finirò gli studi in questa scuola. Mia madre si chiama Charla Martin, è sposata con Gabe Hustour. Lei è rimasta vedova da mio padre quando avevo tre anni. Lui è morto andando a sbattere contro gli scogli con la sua barca.
Eravamo arrivati alla scuola. C’era un grandissimo cancello con il nome Mancy School. Stava entrando migliaia di ragazzi e ragazze con l’uniforme della scuola, era nero con la figura di un’aquila. Andai in classe con i miei nuovi compagni, sedetti accanto a Dylan che diventammo subito amici. Lui aveva i miei stessi problemi, era dislessico e iperattivo. Aveva il taglio di capelli alla militare ed era abbastanza robusto. La classe ospitava trentacinque ragazzi. Si era già formati vari gruppetti di ragazzi e ragazze ma io e Dylan restammo soli. Conoscemmo tutti i professori ma quella di matematica era davvero odiosa. Si chiamava Dolrm e di sicuro mi odiava. Portava grandi occhiali, i capelli erano lunghi di colore rosso sangue ed era la più alta di tutti gli altri professori. Mi fissava come se avesse combinato qualcosa o per controllare che non facessi qualche guaio.
–  È la prima volta in questa scuola? – chiesi a Dylan.
–  No. Sono stato bocciato l’anno scorso perché non riuscivo a stare attento alla lezione perciò prendevo brutti voti. – rispose.
 
Alle tre del pomeriggio andai a casa e raccontai a mia madre cosa avevo fatto.
–  Ho fatto amicizia con un ragazzo – dissi – si chiama Dylan Parker.
–  Bene. Sono felice per te. – disse mia madre – Vuoi qualcosa da mangiare?
–  Non ho fame. Vado in camera mia.
Pensavo perché la professoressa di matematica mi guardava con occhi maligni. Era odiosa solo con me. Speravo che non mi trattasse male perché finalmente avevo trovato una scuola che mi piaceva ed avevo un nuovo amico che era divertente.
 
Il giorno dopo feci un sogno e mi sembrò di vedere un uomo con i capelli lunghi, seduto su un trono d’oro. Intorno a lui c’erano due ragazze bellissime, avevano i capelli lunghi che brillavano come l’oro ed avevano un vestito color d’oro. Aveva una voce serena e mi disse: "Sbrigati. Devi salvare la Terra. "
Sentii un rumore e mi svegliai. La mamma chiamò. – Marcus, farai tardi.
Stavo ancora pensando alle parole dell’uomo ma non avevano senso. Sarà stata l’immaginazione.
–  Arrivo – riuscii a biascicare.
Mi vestii più in fretta possibile. Cercai di non pensare al mio incubo.
La mamma mi lanciò uno sguardo preoccupato e aggrottò la fronte.
–  Marcus, tutto bene?
–  Sì… sto bene.
Non mi fece altre domande. Mangiai e presi l’autobus per andare a scuola. Era tutto occupato ma in fondo c’era Dylan che mi chiamò per sedere insieme a lui. Non dicemmo nulla per tutto il viaggio perché pensavo a quella voce. "Sbrigati. Devi salvare la Terra."
Facemmo l’ultima fermata prima di arrivare a scuola. Salì una ragazza bellissima. Aveva i capelli biondi ricci e portava gli occhiali. Era alta quanto me. Viveva con i suoi genitori a New York ed era molto intelligente nelle materie scientifiche. Si sedette tra me e Dylan salutandolo.
–  Cosa hai fatto quest’estate? – chiese lei – Sei andato in Messico?
–  No – rispose – Sono rimasto a New York.
Mentre parlava con Dylan la fissavo meravigliato. Sicuramente erano in classe lo scorso anno. Dylan non aveva tanti soldi, viveva in una famiglia povera e non aveva la possibilità di viaggiare.
–  Come ti chiami? – mi chiese.
–  Marcus Martin – risposi – Sono amico di Dylan.
–  Io mi chiamo Kayla Johnson.
Andammo in classe. Scoprii che Kayla è stata bocciata perché aveva brutti voti ma era la prima della classe nelle materie scientifiche. La prima ora avevamo la professoressa di matematica e il tempo sembrava non passasse più. La professoressa Dolrm mi continuava a fissare come se mi stesse minacciando. Stava iniziando a farmi paura.
–  La odio – disse Kayla – Tentò picchiarmi lo scorso anno in una gita che abbiamo fatto a Washington ma non nessuno mi credete.
Rimasi zitto. Perché la professoressa Dolrm tentò picchiare Kayla? Alla fine dell’ora andammo nel laboratorio di chimica e la mia compagna era Kayla. Fece tutto lei perché non capivo niente. Era davvero brava. Finì il lavoro in pochi minuti. L’ora dopo andammo in officina e feci coppia con Dylan. Creammo uno scudo resistente al fuoco e prendemmo il massimo voto. A fine giornata andammo tutti a casa. Stava piovendo forte e vidi Dylan sotto la pioggia che andava a casa. Ero in macchina con la mamma e ci fermammo accanto a lui.
–  Vuoi un passaggio? – chiesi.
–  Ehm… sì grazie.
L’accompagnammo al centro di New York poi andammo a casa. Stava piovendo fortissimo e arrivati a casa mi addormentai subito. Sognai un’altra volta quell’uomo e questa volta aveva una voce terrorizzata. "Non abbiamo tempo. Ti stiamo aspettando! Sbrigati!"
Svegliandomi, mi sembrò di vedere un’ombra guizzare sul vetro, una sagoma umana.
Volevo dire alla mamma ma non avrebbe creduto nel mio sogno e si sarebbe preoccupata per me. Arrivai a scuola e raccontai il sogno a Dylan e Kayla. Mi dissero che anche loro avevano fatto lo stesso sogno e non sapevano cosa significasse.
–  Ho paura – disse Dylan – Sta per succedere qualcosa alla Terra.
–  Stai calmo – rispose Kayla – Non dite niente a nessuno.
–  Ha detto che dobbiamo sbrigarci – dissi – Ma dove?
La professoressa Dolrm passò vicino a noi e sentii un ghiaccio salire lungo la schiena. – Avete fatto un brutto sogno ragazzi?
–  Lasciaci in pace! – esclamò Kayla.
–  State attenti ragazzi. Mi vendicherò.
Andò via. Per tutta la giornata pensai alle parole della professoressa Dolrm. "Mi vendicherò."
Dopo scuola siamo andati a casa mia per discutere del sogno. Mia madre ci preparò dei biscotti con tè caldo. Non avevamo risposte al nostro sogno e tantomeno alle parole della professoressa Dolrm.
–  Di cosa parlate ragazzi? – chiese mia madre.
Sapevo che non potevo parlare con nessuno del nostro sogno ma mi fidavo di mia madre.
–  Abbiamo fatto lo stesso sogno la scorsa notte. C’era un uomo che diceva di sbrigarci perché la Terra era in pericolo.
Mia madre chiuse gli occhi. Aveva le lacrime che scendeva sulle guance. Poi si alzò piangendo come una bambina di tre anni. Era terrorizzata.
–  Perché piangi? – chiesi a mia madre.
–  Non ti voglio perdere figliolo. – disse mia madre piangendo.
Anche Kayla e Dylan si emozionarono e non riuscirono a trattenere le lacrime.
–  Perché mi dovresti perdere? – chiesi – Resterò sempre con te.
–  Tu sei nato per salvare la Terra dall’attacco di Tizzone. La profezia dice che tra amici dovranno combattere insieme per distruggere il male sulla Terra.
–  Chi è Tizzone? – chiese Dylan.
–  Il Mago più potente mai esistito fino ad ora. – rispose Kayla.
–  Come fai a sapere? – chiesi sbalordito.
–  Ho trovato dei libri nella biblioteca di casa mia. Il suo potere dipende da un anello con un rubino potente.
La mamma annuì.
–  Marcus, la Terra è nelle tue mani. – disse la mamma singhiozzando – Ti devo portare alla Field Heroes. Andiamo.
Salimmo in macchina e partimmo come un razzo. Non sapevo dove si trovasse la Field Heroes ma ero ancora meravigliato che dovessi salvare la Terra. Kayla e Dylan erano seduti dietro e stavano dormendo. La mamma disse che la profezia riguardava tre ragazzi, perché proprio noi? Guardai la mamma che era concentrata sulla strada ma vidi una lacrima che scendeva sulle guance.
–  Perché dobbiamo salvare la Terra?
–  Figliolo, tuo padre è un ex eroe. È morto provando a salvare la Terra. È considerato un Dio nel Campo degli Eroi. – disse mia madre con una voce serena.
Mio padre era un ex eroe. È morto salvando la Terra. Entrammo in una foresta e mi spaventai. Kayla e Dylan dormivano ancora. C’era una centinaia di mucche che non ci lasciavano passare. Mia madre iniziò a tremare e fece inversione di marcia. Non capivo perché stavamo ritornando indietro. Poi sentii una botta fortissima e ribaltammo. Kayla e Dylan si svegliarono e scappammo. Mia madre era rimasta bloccata dalla cintura di sicurezza. Provai a liberarla ma lei mi spinse dicendo di scappare. Non volevo lasciarla da sola ma i miei amici mi presero e mi portarono via correndo. Non capivo cosa era successo. Perché ribaltammo?
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantascienza / Vai alla pagina dell'autore: JoaoVictor