Germania Magna arrancava per i suoi boschi innevati, coperto da numerose e profonde ferite, una ciocca di capelli imbrattata di sangue gli scivolò sul viso, lasciando una piccola scia.

Con l'attacco dei Franchi aveva perso tutto, il suo regno, i suoi popoli, la sua terra.

Questa era stata la sua ultima battaglia, non così grande come aveva sperato, avrebbe preferito morire per mano di quel' uomo, ma rimaneva solo un sogno del passato. L'immagine di Roma che gli rivolgeva le spalle con il suo assurdo mantello rosso al vento, gli balenò in testa e sorrise all'idea che presto si sarebbero incontrati di nuovo.

Camminò per l'oscurità selvaggia della sua terra, al suo passaggio era come se la foresta gli facesse spazio, come un ultimo regalo che riconoscesse la sua antica forza.

Non c'era più posto per gli antichi miti e leggende, era giunto il momento lasciare quel mondo agli altri. 

Stremato si appoggiò ad una grande quercia. 

Quella era la fine di una nazione valorosa, fiera, indomita, di colui che aveva vinto molto battaglie contro l'uomo più potente che fosse mai esistito, quello che aveva sconfitto la più grande nazione mai vista, lui che fu in grado di determinarne persino la sorte. 

Ma è così che va il mondo, le nazioni sconfiggono altre nazioni, in un  circolo vizioso di un delicato equilibrio, che esiste da tempo immemore.

 

Alzò gli occhi al cielo, meravigliandosi di quanto tempo fosse passato dall'ultima volta che l'aveva ammirato.

Tre secoli erano trascorsi da quella volta, tre secoli da quell'ultimo colpo.

 

"Tu sei Germania Magna?"

Una piccola voce come vento fra il rami lo richiamò alla realtà.

"Chi sei tu?" 

Un' ombra emerse dall'oscurità, un bambino, lo spirito di una futura nazione come lui, si avvicinò al fiero guerriero.

"Io sarò il tuo erede. Io sarò Sacro Romano Impero."

L'uomo non poté fare altro che sorridere  e chiudere gli occhi, dopo tanti secoli di infinite guerre finalmente riuscì assaporare quell'ultimo istante di pace.

Germania Magna spirò sotto il velo di un cielo invernale, la sua spada conficcata nel terreno innevato accanto al suo corpo, che lentamente si dissolveva sotto i fiocchi, mentre quell'ombra si allontanava nell'oscurità della foresta, per prendere il suo posto nel mondo.

 

Quella notte di Natale del 800 d.C. a Roma Sacro Romano Impero nacque.

 

"Certo che ce ne hai messo di tempo, eh vecchio brigante!"

Nella luce Germania Magna si volse, sorpreso nel sentire quella voce.

"Roma!"

Una grassa e gioiosa risata risuonò nello splendore dell'aria, mentre un assurdo mantello rosso svolazzava davanti ai suoi occhi.

Salve lettori!
Ecco qui  una storia che racconta la fine di Germania Magna a causa dell'invasione dei franchi, nonché della creazione del Sacro Romano Impero da parte di Carlo Magno. Ovviamente qui la fine della nazione germanica é un po' romanzata, immaginado che all'ultimo veda il suo successore come una specie di spirito del futuro, purtroppo non sapendo come nascano le nazioni, me la sono immaginata come un'apparizione.
Bhe diciamo che è una piccola storiella, niente di speciale, solo che mi dispiaceva dopo aver narrato la fine di Roma, non scrivere sul suo secolare nemico.
Se siete arrivati fin qui spero che la storia vi sia piaciuta!
Un caloroso saluto!
Sachi93