Amici per
sempre
Era
un pomeriggio afoso al parco giochi di Konoha dove un
bambino biondo,all’incirca di sette
anni,osservava dallo scivolo, (la sua torre speciale),il tramonto, mentre
giocava a fare il ninja con i suoi amichetti.
-Shikamaruuu!!!-
-Choji è ora di andare!-
Si sentirono le voci dei propri genitori chiamare da lontano.
-Ci vediamo domani,Naruto!-
I due bambini lo salutarono e andarono dai rispettivi padri che li attendevano
per far ritorno a casa,dove avrebbero trovato uno squisito pranzetto preparato
dalla loro mamma.
-Uf…Beati loro!E adesso io da solo che faccio?-
Calciò una pietra avviandosi verso casa dove ad aspettarlo non
c’era nessuno,nessuno che gli preparasse una cena adeguata,nessuno per
fargli compagnia.
Si voltò verso il sole che si stava inabissando nel lago sotto di lui e
si accorse di un bambino dall’aria molto triste,starsene
sul pontile ad ammirare l’acqua.
Lo guardò per un po’ domandandosi chi era e come mai non era a
casa dai suoi genitori vista l’ora tarda. Non indugiò oltre e fece
ritorno a casa.
Il mattino seguente lui e i suoi amici erano di nuovo al parco a giocare al
solito gioco.
Salì sullo scivolo da dove poteva guardare tutto e di nuovo vide il
bambino dai capelli corvini sul pontile.
-Ma chi è quello?- Gli sfuggì il pensiero dalle labbra.
-Quello?- Domandò Shikamaru.
-Si,anche ieri era lì da solo-
-è Sasuke Uchiha,un bambino un po’
strano…- Ammise Choji.
-Mah….so che ha perso da poco i genitori…- Nara salì sullo
scivolo per guardarlo.
-Anche lui non ha i genitori?- Chiese incredulo il biondino.
-Hei Naruto che hai?- Interrogò Shika vedendolo d’improvviso molto triste.
-Perché sta lì da solo?Perchè non viene a giocare con
noi?-
Si preoccupò vedendo quel povero bambino abbandonato da tutti.
-Noi bambini non dobbiamo preoccuparci di queste cose. Su,continuiamo
a giocare!- Sorrise l’Akimichi facendo fatica a
salire sullo scivolo.
-Hai ragione!- Esclamò Shikamaru.
-Ma lui….è solo come me….- Farfugliò Naruto.
Ripresero a giocare per tutta la mattinata finché i genitori non vennero
portando via gli amichetti dell’Uzumaki che
rimase da solo a fissare quel Sasuke Uchiha immobile
seduto sul molo.
-Itachi….Perchè?- Lacrime scese fin troppe volte su quel faccino
pallido ma angelico.
Guardava il suo riflesso nell’acqua e si sfogava nel pianto.
Poi,come in un tentativo di abbracciare la propria
immagine si tuffò nel lago.
-Ma che accidenti fa?!- Si allarmò Naruto spettatore da lontano della
scena.
Subito corse sul pontile e si tuffò alla ricerca del bambino.
Lo vide affondare nell’oscurità dell’acqua. Lo prese per
mano e con gran fatica riuscì ad uscire dal lago portandolo in spalla.
-Hei?- Lo stese per terra iniziando a scuoterlo.
Il moro aprì lentamente gli occhi cominciando a tossire e a sputando
acqua.
-Ti senti bene?-
Sasuke aprì completamente gli occhi trovandosi quelli azzurri di Naruto
fissi su di lui.
Mugugnò mettendosi a sedere.
-Ciao- Sorrise l’Uzumaki.
-Chi sei tu?- Chiese scontroso.
-Mi chiamo Uzumaki Naruto-
-è tardi,non dovresti esser dalla mamma?!-
Naruto gli sorrise ancora.
-Io non ho la mamma-
L’Uchiha sgranò gli occhi meravigliato
non vedendo nessuna traccia di tristezza a quell’affermazione.
Il biondo si alzò in piedi porgendo una mano al bambino imbronciato per
aiutarlo ad alzarsi.
[Non sei solo,puoi affrontare la vita e i tuoi
problemi con l’aiuto di qualcuno che ti tenderà sempre la propria
mano,perché per lui sei speciale,per lui sei il suo migliore amico.]
Accettò quella mano di conforto sorridendo a sua volta dopo molto tempo.
[E vedrai,che le preoccupazioni e i timori e i dubbi si allevieranno se avrai
accanto qualcuno ad offrirti il proprio aiuto.]
-Mi chiamo Sasuke Uchiha-
-Bene Sasuke Uchiha,da oggi noi saremo per sempre
amici- Socchiuse gli occhi,inarcò le labbra e tese il mignolo in segno
di promessa al suo nuovo amico.
Egli a sua volta fece lo stesso promettendo di essergli amico per sempre.
Entrambi ora non erano più soli avevano trovato qualcuno uguale a loro.
Avevano scoperto insieme l’amicizia e dimenticato la solitudine.
Come fratelli si avviarono a casa tenendosi teneramente per mano nella speranza
di mantenere la promessa fatta quel giorno.
-Ora non sei più solo. Te l’ho promesso,saremo
per sempre amici……..-
-Io e te come fratelli-