09/02/2013
5 recensioniDomenica , 7 febbraio 2013.
Caro diario appena comprato senza nome,
sono Kelly, piacere..mi sto davvero presentando ad un diario?
..comunque, in questo momento sono in treno per andare a Doncaster, il mio ragazzo è nato lì.
In realtà, l'ho conosciuto a Londra al terzo anno di liceo, ora siamo quasi alla fine del quarto anno. Non so come abbia fatto ad arrivare a questo discorso,
ma di solito mi piace raccontare di come ci siamo conosciuti e di come mi sono innamorata di lui. Lui si è accorto di me solo qualche mese fa..a dir la verità otto mesi fa.
Comunque, sto andando a Doncaster perchè Louis (così si chiama il mio ragazzo) mi ha chiamata dicendo che doveva darmi una notizia importante, ma non mi ha detto riguardo cosa..
Sono arrivata, il treno si è appena fermato mandandomi a sbattere con il finestrino. Ah, non chiedermi come sto, penso che mi sia partito un dente.
Chiudo il diario e mi massaggio la guancia congelata che è appena andata a copulare con col finestrino mentre aspetto che mi si liberi un passaggio per scendere in mezzo a tutte quelle persone. Cinque minuti. Dieci. Un quarto d'ora. No, ora basta.
Mi alzo e, senza volerlo, do una borsata ad un signore che voleva superarmi.
“Louis?”
“Sono di qua” Johannah non è in casa, e neanche Lottie, né Daisy e Phoebe, né Felicite. E' seduto sul divano con il suo piccione di plastica in mano..quello da affrontare è un problema grosso. Mi siedo accanto a lui.
“Piccola..”
“Che succede? Vuoi lasciarmi? Ti ho stancato? Vuoi scoparti il piccione? Dimmelo subito e tolgo il disturbo, ti prego”
“Il piccione?” alzando il ginocchio, fa cadere Kevin a terra e mi guarda.
“Assolutamente no, Kel, ma che ti prende?”
“E allora che problema c'è?”
“C'è che soffro di sdoppiamento di personalità, Kelly”
“Cosa? Sdoppiamento di personalità?”
“Ma che stai dicendo? Chi sei tu? Da dove sei venuta fuori?”
“Come chi sono? Sono Kelly, la tua ragazza!”
“La mia cosa? Io non ho la ragazza!”
“Louis, mi stai prendendo in giro per caso?”
“Chi è Louis adesso? Io sono Adam”
“No. No, tu sei Louis. L o u i s, capisci? Sai leggere il labbiale? LOUIS.”
“Adam. A d a m”
“Louis”
“Adam”
“Louis, ho detto”
“Adam”
“Ad..eh no, Louis”
“Smettila di cercare di convincermi di questa teoria a dir poco sciocca e inutile”
“Ma come cazzo stai parlando?”
“Come sei scurrile!
“Questo non è essere scurrili, è essere visibilmente scioccati.
“Io avrei detto, questa situazione mi disturba.
“Minchia, sono fottuta”
“Ancora peggio” colta da un impeto di rabbia e in pieno shock scocco uno schiaffo nella guancia destra del povero Louis/Adam.
“Perchè l'hai fatto?”
“Adam o Louis?”
“Chi è Adam? Mi tradisci?”
Sempre Domenica, 7 febbraio, 2013.
Caro diario senza nome,
vado a buttarmi dal balcone.
vado a buttarmi dal balcone.