I Gatti in Giappone fanno 'nyan'.

Ogni volta che entrava in quella casa, Rika si sentiva una vera principessa.  Alla fine dell'FFI, lei e Edgar si erano ripromessi di tenersi in contatto, poiché si erano dimostrati in ottimi rapporti. Perciò, quando la Urabe aveva deciso di passare le sue vacanze nella lontana Inghilterra, era sempre la benvenuta a Villa Valtinas.  “Faccia come se fosse a casa sua, miss” Le diceva il galante inglese ogni volta che l'amica gli faceva visita. E così la ragazza si lasciava trasportare dall'eleganza che dominava all'interno della dimora.

Ciò che più le ispirava regalità nella villa, oltre alle enormi sale in cui quasi ci si poteva perdere e alle porcellane ben conservate nelle mensole, era il modo in cui il beato Charles se ne stava spaparanzato tranquillo sui cuscini. Costui era nient'altro che il fiero gatto soriano di Edgar, tanto pigro quanto amichevole. Rika non era una grande amante degli animali, ma Charles le faceva sempre venire voglia di avvicinarsi per qualche coccola. Peccato che quel giorno il micio preferisse starsene per i fatti suoi, andandosi a nascondere al calduccio sotto al letto del padrone di casa.

“E dai, bel gattone, vieni qui!” Lo chiamava lei, che non aveva intenzione di mollare la sua idea di accarezzarlo “Esci da lì! Nyan, nyan!”

“...Che cosa stai dicendo?”

Rika sobbalzò, quasi convinta che il gatto le stesse parlando. Invece era semplicemente Edgar, stupito di ritrovarsela ai piedi del suo letto. Si chinò vicino a lei, guardandola curioso.

“Oh, sei tu” Sospirò la giapponese, sollevata “Sto chiamando il tuo gatto, non vuole uscire da lì...”

“Questo lo vedo... Hai fatto dei versi molto strani, però...”

“Versi? Ho solo miagolato per attirare la sua attenzione!”

“Quello era un miagolio?” Lo sguardo del britannico si fece ancora più stranito “I gatti in Giappone dicono 'nyan'?”

“Ma certo, è ovvio! Pensaci tu, visto che sei tanto bravo!”

“Come desideri” Si schiarì la voce “Come on out, Charles. Meaow!”

“'Meaow'?!”

La giovane scoppiò in una fragorosa risata, sentendo il peculiare miagolio emesso da quella voce inglese. Sentendosi offeso, Edgar la prese per un polso. Pur non stringendo molto forte, la ragazza si sentì minacciata, ma al contempo quasi protetta... Neanche lei sapeva spiegare come.

“Cosa c'è di strano in 'meaow', se permetti?”

“Ma come, non è evidente?” Recuperò la sua sicurezza “E' difficile da pronunciare, no? Tante vocali a casaccio, sembra quasi uno sbadiglio! 'Nyan' è più conciso, non trovi?”

“Potrà anche essere come sostieni, ma Charles è un gatto inglese. Meaow, Charles, meaow.”

Trattenendo le risate, Rika osservò attentamente il movimento delle labbra del ragazzo. La bocca si apriva per bene, compiva una specie di rotazione e poi si piegava, come in un bacio. Magari fu per quello che, di impulso, le labbra di lei fecero lo stesso movimento per poi finire sulle sue. Fu troppo tardi quando si accorse di quel che aveva fatto. Si staccò con uno scatto.

“C-Comunque trovo ancora che 'nyan' sia meglio!”

“Ma no...” Delicatamente le prese la testa e la riavvicinò alla sua “Quel tuo 'meaow' era decisamente piacevole.”

Le loro labbra si toccarono di nuovo, ma quella volta rimasero vicine più a lungo. Perfino Charles uscì dal suo nascondiglio per ammirare tale dimostrazione di affetto, degnandoli anche di un “meaow” di approvazione. O forse era un “nyan”. Poco importava, alla fine.

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“Oh, un'autrice nuova che scrive EdRika!”

Se questo è stato il vostro pensiero, mi dispiace davvero deludervi. Ebbene, sono sempre la solita FrozenFlame, che in passato è stata Polaris_ e prima ancora Yuki_Hoshibe (ma all'epoca mi limitavo a leggere, quindi non potete ricordare quel nickname). Adesso invece mi ripresento come Sølveig, (qui scritto senza la o con la barra in mezzo perché EFP non vuole) ossia “raggio di sole” in antico norreno... Ma rimango sempre la solita Ursy sclerotica.

Dunque, sì. Ho mal di pancia e ho avuto anche la febbre. Sono uno straccio parlante da mercoledì sera, ma mi hanno detto che la malattia stimola la creatività. Ed è verissimo, dato che mentre stavo rielaborando il secondo capitolo di '...Ew.' mi è venuta voglia di scrivere questa shot (sono 550 parole senza contare il titolo, non so se conta come shot o se è ancora una flashfic). Perché, diciamocelo, Edgar e Rika sono magnifici insieme e io ho finalmente l'occasione di scrivere qualcosa di het e l'headcanon di Charles il gattone inglese è nella mia testolina avariata da troppo tempo. Inoltre, amo le case mastodontiche come quella che ho immaginato per Edgar, quindi almeno per i prossimi cinque minuti sono fiera di quello che ho scritto.

Prima di lasciarvi, mi faccio pubblicità. Se volete seguirmi su Libroinfaccia Facebook, cercate “Sølveig EFP” e mipiacizzate, magari salutandomi in bacheca. Mi farebbe piacere :3

Ok, ora concludo davvero. Avrete prestissimo mie notizie purtroppo.

Ciacciao!

Sølveig.