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Autore: _swaggie    10/02/2013    5 recensioni
Probabilmente il mio amore non verrà mai ricambiato da quel ragazzo dagli occhi azzurri, ma io sono felice così.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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23.01.11
E' da parecchio tempo ormai che mi piace un ragazzo.
Non è strano alla mia età, lo dicono tutti. Ma per me è più che strano.
L'ultima volta che mi è piaciuto un ragazzo è stato in seconda media, quando mi andava tutto male; avevo perso la mia migliore amica, frequentavo compagnie che non dovevo frequentare, sembravo essere felice quando in realtà non lo ero.
Ero vittima di cyberbullismo, terribile per una ragazzina di soli 13 anni. Stavo male e la mia "migliore amica" di quel periodo non poteva capirmi, io ero solamente la sua ombra, lei non sapeva praticamente nulla di me e io non sapevo nulla di lei, eravamo due perfette estranee ma che nonostante ciò "si volevano bene", almeno credo. Non sono mai riuscita a fidarmi di lei, il suo menefreghismo totale verso i miei confronti influiva nel mio mal essere, se possiamo chiamarlo così, ma  continuavo ad essere sua amica perchè mi sentivo sola.
Completamente sola.
Perché mi sentivo sola? Per le continue delusioni che ricevevo, eravamo tutti dei bambini in quel periodo, la migliore amica che poi ho perso, Evangeline, mi trattava male per modo di dire.
Ricordo che c’era una ragazza abbastanza popolare in classe con me, Evangeline un giorno le è diventata amica, quello è stato il fatidico giorno perché se quella ti diceva fai questo così sarai mia amica tu lo facevi perché volevi a tutti i costi essere sua amica per entrare a far parte di quel gruppetto di ragazze popolari.
Evangeline fece così infatti, quella tizia un giorno le disse che doveva odiarmi per esserle amica.
Per Ev diventarle amica era importante, in quel periodo più importante della nostra amicizia, non ci parlammo più da quel giorno. Io persi la mia migliore amica, mia madre non era mai in casa e il rapporto con lei non era uno dei migliori lo stesso vale per mio padre, le uniche persone che avevo vicino erano assenti.
Completamente sola.
Come un uomo nel deserto.
SOLA.
Ero in uno stato depressivo, e combinazione c’era una ragazza in classe mia che non avevo mai calcolato, anche lei sola. Lei era Jennifer e parlando, parlando diventammo amiche. Stavo bene con lei, ma non mi rendevo conto dello sbaglio che stavo facendo. Tutt’oggi mi pento di quella mia scelta.
Lei era la leader, io ero solo un oggetto. O meglio un cagnolino. Avevo perso la testa, facevo tutto quello che lei mi chiedeva.
“Odia quella perché mi ha risposto male” la odiavo.
“Vieni con me in quella pizzeria perché c’è quel ragazzo che mi piace.” Andavo con lei.
“Vai al bar a prendermi un pacchetto di patatine.” Andavo al bar.
“Mi piace il ragazzo che piace a te, ho più possibilità io di te perciò è inutile che continui ad andare dietro a lui.” Soffrivo inizialmente ma poi smettevo di andare dietro a quel ragazzo.
Ero una specie di schiava ma continuavo ad essere sua amica perché avevo paura di rimanere da sola. Per colpa sua sono diventata vittima di cyber bullismo, su un sito stupido come facebook si possono trovare persone che sono capaci di ucciderti con le parole.
Mi arrivavano insulti impressionanti da persone che avevo si e no visto una volta sola per strada.
E soffrivo.
Piangevo ogni notte non solo per gli insulti che mi arrivavano il giorno ma perché avevo paura che un giorno quella ragazza mi avrebbe odiato per un qualsiasi motivo come faceva con le altre persone. Quegli insulti mi facevano pentire di essere nata, ho tentato anche il suicidio ma non ho mai avuto il coraggio di farmi del male.
Tantissime sere mi sono ritrovata con un coltello in mano, appoggiata al muro a piangere. Tantissime volte volevo buttarmi dal balcone o buttarmi sotto un tir. Nonostante tutto io andavo avanti con il viso pieno di lacrime salate, ma andavo avanti.
Quando è finita la scuola, io sono dovuta partire per l’Inghilterra in vacanza dai miei nonni. Ero felice, aspettavo quel giorno da un anno intero. Sapere che durante l’estate avrei visto i miei nonni era l’unica cosa che mi rallegrava giusto per cinque minuti al giorno. Non so perché ma ho pianto mentre salutavo Jennifer, sarà stata l’atmosfera degli addii. Sembra strano ma è stato davvero un addio.
Nel tempo in cui sono stata via Jennifer si trovò altre amiche, amiche alla sua altezza; belle, mature, popolari, tutte caratteristiche che io non avevo. Quando tornai a Mullingar, Jennifer non era più Jennifer se prima mi “calcolava” minimamente ora non mi calcolava proprio perché c’erano le sue nuove amiche.
Di nuovo sola.
Ho pianto quella sera, di nuovo tutto d’accapo. Ero riuscita a trovare un po’ di pace durante le mie vacanze, ero tranquilla e rilassata; credevo che al mio ritorno sarebbe tutto cambiato in meglio, avevo tante speranze ero felice di tornare dalla “mia migliore amica” e invece mi ritrovai a piangere per l’ennesima volta, pensai che il giorno dopo sarebbe andata meglio, forse Jen si sarebbe ricordata della sua “adorata” Claudia.
La mattina dopo aprì il cellulare, trovai un messaggio dalla persona che non mi sarei mai aspettata; Evangeline.
“Hei ciao Cla, ti va di uscire domani? Magari andiamo a prenderci un gelato. :) xx” diceva.
Ci pensai anche se sapevo già la risposta che le avrei dato, volevo vederla perché mi mancava.
Nello stesso giorno uscii con Jen, le dissi che Evangeline mi aveva chiesto di prendere un gelato con lei. Jen ovviamente non fu d’accordo, quello fu l’unico momento in cui ebbe paura di perdermi.
Finì così il mio rapporto con Jen, non solo per la riappacificazione con Evangeline ma anche per la nuova compagnia di Jen, il suo comportamento con me nell’ultimo anno  e altri problemi minuscoli.
Ed ecco che la mia vita cambiò completamente, non ero più sola. Avevo Evangeline, una vera migliore amica finalmente.
Cancellai con tempo ogni minimo ricordo del mio “periodo buio”, lo chiamo, il ragazzo stronzo che mi piaceva solo per l’aspetto fisico addio. Periodo bimbominchiese addio. Jen addio. Addio ogni piccolo particolare.
Nonostante io abbia cercato di dimenticare tutto, ogni tanto quei ricordi mi ritornano alla mente e capita che mi chiuda in camera a piangere. Capita una volta ogni tantissimi mesi, sono felice ora e non voglio che i brutti ricordi si impadroniscano della mia mente.
Ritorniamo al discorso iniziale, mi è piaciuto davvero solo un ragazzo prima d’ora. Da quel giorno non sono mai più stata attratta da nessun altro ragazzo finchè un giorno il 25 novembre un ragazzo mi colpì particolarmente, un ragazzo che avevo visto più di una volta a scuola ma che probabilmente non avevo visto bene, tutto grazie ad uno sguardo.

Quella Domenica dovevo andare a scuola per una manifestazione contro la violenza sulle donne, ero curiosa di vedere cos’avessero preparato e inoltre una mia amica doveva fare un discorso perciò non potevo perdermela. Andai con Evangeline, arrivammo in anticipo e siccome la manifestazione cominciava più tardi cominciammo a fare discorsi stupidi come nostro solito arrivando a cercare i ragazzi più belli della nostra scuola. Io vidi un ragazzo alto con la chitarra in mano, con un ciuffo biondo da dietro sembrava un bel ragazzo allora lo aggiunsi alla lista.
Quando la manifestazione iniziò quel ragazzo si avvicinò a prendere la chitarra, che aveva precedentemente poggiato ai nostri piedi, mi guardò negli occhi e io non ero più in quella aula magna, non ero più su quel pianeta, non ero più in quella realtà. Scattò una guerra nel mio stomaco, le mie guance probabilmente presero fuoco, non sentivo più il pavimento sotto i miei piedi.
Uno sguardo micidiale.
Con uno sguardo mi aveva fatto quell’effetto, com’è possibile? Non mi aveva mica sfiorato, mi aveva solo guardato negli occhi per uno o due secondi circa.
Dal 25 novembre quel ragazzo mi fa quell’effetto. Ogni giorno affronto il mio stomaco in subbuglio, un suo sorriso mi cambia la giornata in meglio, un suo sguardo mi fa felice. Com’è possibile? Non lo so, non sono quella che crede a pieno nell’amore. Ma tutto questo si può definire amore? Come si può amare una persona che non si conosce del tutto, una persona con la quale non si è mai parlato, una persona di cui si sa solamente il nome? E’ tutto così strano, niente ha più senso in questa realtà.
Le mie amiche mi dicono ogni tanto: “Ma tu non lo conosci affatto, non ci hai mai parlato, non può piacerti così tanto. Lo vedi venti minuti al giorno, non hai nemmeno intenzione di parlargli un giorno, che senso ha tutto questo?” Non hanno tutti i torti ovvio, potrò sembrare strana ma io ho imparato a conoscerlo così con qualche occhiata timida durante la ricreazione, venti minuti al giorno bastano.
So che è un ragazzo d’oro, so che ha un sorriso bellissimo, so che quando ride mi fa la ragazza più felice del mondo, so che quando si arrabbia cerca di non farlo vedere restando indifferente, so che farebbe di tutto per vedere felice il tuo migliore amico, so che non vuole mai essere al centro dell’attenzione anche se a volte si sente realizzato essendolo, so che va sempre in giro canticchiando qualcosa, so che crede di non essere un bel ragazzo solo perché nessuna ragazza gli va dietro come succede ai suoi amici, so che non è normale anche quando cerca di essere la persona più normale di questo mondo, so che è un ragazzo meraviglioso e che quando gli capita di vedermi sa che mi piace eppure non dice nulla e continua a parlare con i suoi amici.
Credo di non aver mai provato un sentimento così forte verso qualcuno, nemmeno verso il primo tipo che mi piaceva; quella era una cotta duratura, questa non mi pare lo sia. Probabilmente il mio amore non verrà mai ricambiato da quel ragazzo dagli occhi azzurri, ma io sono felice così. 

-Amore cosa leggi?-
-Il mio vecchio diario, è strano leggere tutte quelle parole.- Delle lacrime cominciarono a rigare il mio viso coprendo il mio sorriso, Niall mi abbracciò forte baciandomi la nuca.
-Non sai quanto io sia felice di essere qui in questo momento, tra le tue braccia. Hai reso tutto quanto reale, ero rassegnata al fatto che tu non mi avresti mai amato e invece un giorno con la scusa del cellulare rotto hai sconvolto tutta la “mia” realtà.-
-Tu mi hai cambiato la vita, non immagino una vita senza te al mio fianco. Tu mi appartieni ormai.-
-Ti amo ragazzo dagli occhi azzurri che mi ha fatto perdere la testa quel venticinque novembre.-

Un bacio, un bacio che dovrebbe interpretare un ti amo, dalle labbra che avevo desiderato per tanto tempo e che ora mi appartengono.

Angolo autrice.
Ciao a tutti quelli che sono arrivati fin quaggiù. 
Mi sono messa all'opera ed ecco qui una os particolare, essendo questa una specie di biografia. Ebbene sì, la parte del diario è il racconto della mia vita.
Con questo vorrei solo dire che tutti siamo forti, se vogliamo possiamo superare qualsiasi momento difficile della nostra vita. Basta credere che un giorno tutto andrà meglio.
I nomi di persone e di luoghi sono casuali, ho preferito non mettere nomi veri per privacy.
Spero vi sia piaciuta questa os, non saprei più cosa aggiungere perciò alla prossima. xx
_swaggie
  
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