Piccola nota: La storia inizia proprio nell'ultima scena che vede come protagonisti Klaus e Caroline nella 4x13 mentre lui le sta facendo bere il suo sangue!!!






Lui mi accarezzava i capelli mentre il sapore dolce del suo sangua entrava in me scivolando dalla mia gola e mettendo a tacere il dolore assillante che, fino a pochi istanti prima, mi stava consumando.

-Mi dispiace Caroline- lo sentii sussurrare mentre si sistemava più comodamente sul divano, col il mio corpo ancora adagiato sul suo.

Continuai a bere cercando la salvezza tra le braccia del nemico.

Quando mi sentii meglio allontanai la mia bocca dal suo braccio ma non mi spostai.

Nessuno dei due disse niente, lui continuava ad accarezzarmi i capelli ed io contro ogni logica rimanevo immobile, rimanevo appoggiata a lui che mi stringeva.

Ero preda di una sensazione che non sapevo definire ma che mi spingeva a rimanere così, con lui. Lo odiavo eppure forse in quel momento lo odiavo un pò meno.

-Grazie per avermi salvata- sussurrai con voce flebile.

-Prego, tesoro-

 Qualcosa nell'intonazione della sua voce mi riportò alla realtà: noi eravamo nemici.

-Questo non cambierà nulla- mormorai girandomi verso di lui per incontrare il suo sguardo.

 I suoi occhi non erano più lucidi come li ricordavo, forse li avevo solo immaginati, forse erano stati frutto di un'allucinazione.

-lo so- disse lui squadrandomi con un sorrisetto malizioso.

Solo allora mi accorsi della posizione equivoca nella quale ci trovavamo. Per girarmi mi ero quasi messa a cavalcioni su di lui e i nostri visi erano separati da pochissimi centimetri.

Mi alzai come scottata.

Lui rise del mio gesto e del rossore che automaticamente colorò le mie guance.

-Sono felice che tu ti stia divertendo- protestai ironica.

-Non arrabbiarti dolce Caroline, con le guancie arrossate sei ancora più bella-

Io non dissi nulla, mi limitai a fulminarlo con lo sguardo.

-Visto che, se tutto va secondo i vostri piani....- l'ironia nelle sue parole era palpabile-....io posso considerarmi un uomo morto....e non dimenticare che ti ho appena salvato la vita...-

-Sei stato tu a modermi- puntualizzai.

-vero- disse lui sbrigativamente come se fosse un semplice dettaglio, del tutto trascurabile -voglio farti una semplice domanda Caroline, l'unica condizione che pretendo è che tu sia sincera-
 
-Sentiamo-

-Quello che hai detto prima...- si bloccò un attimo fissandomi negli occhi. Entrambi sapevamo esattamente a cosa lui si riferisse -L'hai detto solo per salvarti??-

Tentennai, neanch'io sapevo perchè avevo detto quelle cose. Avevo visto un lato umano in Klaus e sì, mi aveva colpita, ma non avevo mai ammesso, nemmeno con me stessa, che avrei voluto dimenticare le cose orribili che aveva fatto. Ma forse una piccollissima parte di me....Basta Caroline!!!!!

-Se così fosse?? Mi ucideresti??-

-No- disse lui con una sincerità disarmante -se c'è una cosa che ho capito oggi è che non riuscirei a lasciarti morire-

Lui mi guardò, ora toccava a me.

-L'ho detto perchè tu mi salvassi- ammisi e lo vidi irrigidirsi -ma non ho mentito....credo davvero che ci sia umanità in te..........anche se la nascondi decisamente bene- aggiunsi con una smorfia.

Lo vidi sorridere e non potei fare a meno di sorridere con lui......Poi mi ripresi. Stavo quasi dimenticando chi avevo difronte. Lui era Klaus!

-.....Non ho detto che perdono quello che hai fatto- aggiunsi e vidi il suo sorriso spegnersi -Non posso perdonarti-

-Non merito il tuo perdono Caroline, non te l'ho mai chiesto- disse lui venendo a pochi passi da me -neanche tu saresti in grado di salvarmi-

Pochi centimetri ci separavano e il mio cuore morto accelerò i suoi battiti come capitava sempre quando lui si avvicinava troppo, mi rendeva nervosa.

-Tutti possono essere salvati..- mormorai. Neanch'io sapevo quello che stavo dicendo. La coerenza non era decisamente il mio forte!

-sei l'unica da cui mi farei salvare- la sua voce era profonda e il suo respiro s'infranse sul mio viso. Eravamo di nuovo vicini, troppo vicini.

MI allontanai di scatto -devo andare-

-Nessuno ti trattiene, tesoro-

Lo guardai confusa -Quindi lasci andare il tuo unico ostaggio con la consapevolezza che presto troveranno la cura e ti uccideranno??-

-Ti stai forse preoccupando per me, love??-

-No- sbottai -ma......non vuoi lottare? provare a salvarti??- Lui mi fissava con un sorrisetto ironico e decisamente fastidioso -lascia perdere- dissi prima di girarmi.

 Stavo per abbandonare la sua prigione trasparente quando mi sentii afferrare per un polso. Mi girai e ritrovai il suo viso  di nuovo a pochi centimetri dal mio.

-Nel caso fosse davvero giunta la mia fine- sussurrò.

Senza un minimo di preavviso le sue labbra catturarono le mie.

Provai a respingerlo ma lui mi trattenne. La sua presa era decisa ma le sue labbra accarezzavano le mie in una dolce richiesta. Non c'era violenza malgrado mi stesse trattenendo a sè. Voleva una resa, non voleva costringermi, le sue labbra si muovevano sulle mie con dolcezza, accarezzandole e assaggiandole.

Tenevo una mano sul suo petto per allontanarlo eppure sentivo ogni mia determinazione sciogliersi, la mano che doveva spingerlo via iniziò ad accarezzare il suo petto....la mia mente l'odiava ma il mio corpo non sembrava appoggiarla, non in quel momento...la sua mano, che prima mi tratteneva, iniziò a vagare sul mio corpo, accarezzando la mia spina dorsale, indugiando sulla curva dei miei fianchi.

Non so come mi ritrovai a schiudere le labbra lasciando che la sua lingua incontrasse la mia.

Ricambiai il bacio in un attimo di pazzia e le mie mani afferrarono i suoi capelli attirandolo verso di me. Lo volevo più vicino. Mi sentivo preda di un desiderio mai provato, un desiderio pericoloso quasi quanto il diavolo che mi stava baciando con una passione disarmante.

Quando afferrò i lembi della mia maglia, sentii il mio fiato spezzarsi....non avrei fatto resistenza...ma....

Un rumore....dei passi....il ritorno della ragione...

 Entrambi ci staccammo di scatto, ritrovandoci a un paio di metri di distanza.

Rimanemmo in silenzio e ansanti. Il mio respiro era corto e il mio cuore batteva veloce.


-Caroline- Tyler sorridente entrò nella stanza e mi abbracciò, mi lasciai cullare nella sua stretta famigliare ma sentivo ancora addoso gli occhi di Klaus.


Cos'avevo fatto?? Perchè??


-Che scena commovente- eslcamò Klaus.

Io e Tyler ci staccammo, girandoci in direzione del nemico.

Klaus era rivolto verso di noi ma il suo sguardo era solo per me, come una condanna implacabile che mi ricordava il mio attimo di follia.

Tyler teneva un braccio intorno alla mia vita -Grazie- disse rigido rivolgendosi a Klaus poi prendendomi per mano mi trascinò via.

Lo seguii senza farmi pregare, avevo bisogno d'aria, eppure arrivata alla porta non resistetti alla tentazione di girarmi.

Klaus mi fissava ostinatamente mentre mi rivolgeva un sorriso malizioso e compiaciuto.

Mi voltai, sentendomi stranamente su di giri. Lo odiavo, ne ero certa, come si era permesso di baciarmi??

Indignata abbandonai quella casa.

Era stato solo un attimo di debolezza, un momento di follia, questo continuavo a ripetermi, ignorando quello strano calore che mi infastidiva all'altezza del cuore.










Note:

Ciaoooo, vedendo la puntata non ho potuto fare a meno di scrivere qualcosa su di loro....Amo troppo Klaus e il suo rapporto con Caroline.

E' solo un tentativo scritto di getto dopo aver visto la puntata, spero che vi abbia fatto piacere leggerla e che non faccia troppo schifo!!

Vi ringrazio per aver letto questa mia piccola storia, non so bene come definirla, all'inizio doveva essere solo ono-shot, ma adesso credo che la continuerò, mi sono divertita a scriverla =) Secondo voi faccio bene???

 Se avete voglia lasciatemi una piccola recensione per farmi sapere com'è venuta e magari per farmi sapere se, secondo voi, dovrei continuarla.


Grazie per l'attenzione, ora vi lascio in pace, a presto!!!!!!!!