A beautiful moment
Era già pomeriggio
inoltrato quando la carrozza della
famiglia Darcy varcò i cancelli di Pemberley. Il signor
Darcy era dovuto
partire per un viaggio d’affari improvviso a Londra,
lasciando la moglie
Elizabeth da sola a Pemberley con il figlioletto William e la sua
sorella,
Georgiana.
Normalmente Darcy non sarebbe partito
da solo ma la
situazione richiedeva la sua presenza immediata e non poteva essere
sbrigato
dal suo avvocato e siccome Elizabeth si era sentita poco bene in quel
periodo,
avevano deciso entrambi che lei sarebbe rimasta lì mentre il
marito si occupava
delle faccende a Londra.
Per Darcy che non era più
abituato da quando si era sposato
a rimanere senza la moglie, il soggiorno in città era
sembrato interminabile.
Durante il giorno almeno gli affari l’avevano distolto dalla
nostalgia per la
sua famiglia, ma quando la sera si ritirava a casa, il senso di
solitudine
diventava quasi insopportabile. Gli mancava addormentarsi accanto a
Elizabeth e
svegliarsi la mattina vedendo i suoi occhi brillanti ancora stravolti
dal
sonno, poter fare colazione insieme con lei e poi dopo una giornata
faticosa
rilassarsi insieme davanti al caminetto.
Ma non era solo Elizabeth a
mancargli. Gli mancava anche suo
figlio. William era a un anno di età un bambino molto
sveglio e vispo ed era la
gioia di entrambi i genitori. Aveva preso l’aspetto fisico
dal padre, con
capelli scuri quasi ricci e occhi marrone penetranti. E dalla madre
invece
aveva ereditato la voglia di avventura e la vivacità.
Darcy fu riscosso dai suoi pensieri
dal fermarsi della
carrozza. Finalmente erano arrivati al portone e un lacchè
aprì la porta per
permettere al padrone di scendere dalla vettura. Ad aspettarlo
c’erano la
governante, la signora Reynolds e il maggiordomo, il signor Adams.
“Bentornato, signor Darcy.
Spero il Vostro viaggio sia stato
gradevole,” lo salutò cordialmente la signora
Reynolds. “Non vi aspettavamo di
ritorno che fra alcuni giorni.”
“Sì, grazie,
signora Reynolds. I miei affari si sono
conclusi prima del previsto, così sono partito prima. Dove
sono mia moglie e
mia sorella?”
“Miss Darcy è
andata a far visita ad alcuni amici mentre la
signora Darcy è in giardino con il signorino William. Devo
mandare qualcuno a
chiamarla?”
“No, non
c’è ne bisogno. Andrò io stesso a
cercarli. Per favore,
signora Reynolds, Voi occupatevi di far portare il mio baule nella mia
stanza.”
Con queste parole Darcy
lasciò la governante a occuparsi
delle sue mansioni e andò direttamente nel giardino in cerca
della moglie e del
figlio; era così in ansia di rivederli che neanche si
preoccupò di cambiarsi
abito e rinfrescarsi dal viaggio.
Trovarli fu più facile del
previsto, perché dopo avere fatto
solo alcuni passi nel giardino quando il suono di voci e di risate
giunse alle
sue orecchie. Con un lieve sorriso, che avrebbe sorpreso tutti che
l’avevano
conosciuto prima delle nozze con Elizabeth, si mosse in fretta da dove
proveniva il suono. Uscendo da dietro la siepe vide una vista che gli
riscaldò
il cuore.
Elizabeth stava accovacciata davanti
a William che tentava di
alzarsi in piedi e camminare solo per ricadere di nuovo sul terreno con
un
lieve tonfo. Il bambino stava per rialzarsi e tentare di nuovo di
avvicinarsi
alle braccia aperte della madre, quando Darcy muovendosi
spezzò un ramo. Il rumore
improvviso spaventò gli altri membri della famiglia Darcy,
facendoli voltare di
scatto le facce da dove proveniva il suono.
Vedendo il marito a pochi passi di
distanza, un sorriso
raggiante illuminò il viso di Elizabeth e i suoi occhi
brillarono pieni di
amore e affetto. Mentre William vociò solo,
“papà”, prima di rialzarsi su gambe
instabili e camminando verso il padre.
Arrivando finalmente a portata di
mano dal padre, Darcy lo
prese in braccio ridendo e lodandolo per i suoi primi passi. Era felice
di
avere preso la decisione di tornare prima così non si era
perso i primi passi
del suo erede. Poi diede un leggero bacio a Elizabeth sulla guancia
quando lei
si avvicinò ai due uomini più importanti della
sua vita.
“Sono contenta che tu sia
tornato, Fitzwilliam. Mi sei
mancato.”
“Anche tu mi sei mancata. E
poi non c’è posto migliore, dove
io voglia stare che qui con te e William.”
“Bè, signor
Darcy, a quanto sembra tra sette mesi dovrai
includere un altro membro nella tua lista,” disse Elizabeth
stuzzicandolo.
Gli occhi di Darcy
s’illuminarono di gioia a quella notizia
e abbracciandoli entrambi, pensò che quello fosse il momento
più bello che
avesse mai vissuto nella sua vita.