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Autore: literatureonhowtolose    10/02/2013    1 recensioni
Chi l'ha detto che le storie d'amore devono per forza essere come i film ce le raccontano? Chi l'ha detto che l'amore deve essere la base di una bella relazione? Se io dicessi di aver scoperto un rapporto basato interamente (o quasi) sui "feels", come bisognerebbe metterla?
La storia di due ragazze che hanno sicuramente qualcosa che non va, ma che in questa loro condizione sono riuscite a creare una nuova definizione di "amore", e aspettano solo di riuscire a riscrivere i dizionari del mondo intero mentre cercano di sistemarsi, insieme, a Londra.
Dopo le relazioni fra ragazzi, ragazze, ragazzi e ragazze, fratelli, cugini, vampiri, zombie, alieni e fantasmi un nuovo tipo di rapporto è nato, e credetemi, non volevate che accadesse. L'amore fra fangirls è uscito dalla gabbia prima che si potesse studiare l'effetto che provoca sugli altri esseri viventi, perciò leggete con cautela e non dite che non vi avevo avvisato.
Storia nata con il solo scopo di far ridere, perciò non vi aspettate chissà quale capolavoro di letteratura. Non aggiornerò con regolarità, temo, ma ogni qualvolta mi verrà in mente un episodio divertente state certi che ve lo rifilerò!
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A Morgane, e a chi se no?
 
A Fangirlovestory.
Prologo. 
 
Siete mai stati in una relazione? Quelle strane condizioni in cui due personalità si fondono e finiscono per condizionarsi la vita a vicenda, diventando l’una il motivo per cui andare avanti dell’altra?
Beh, io no. O almeno, non seriamente.
A me è successa una cosa un po’ diversa, come al solito. Del resto, con l’andazzo che ha da sempre la mia vita, cosa potevo aspettarmi? 
Diversità per me è sinonimo di normalità; la mia benedizione è stata trovare una persona con il mio stesso vocabolario.
 
Starring: Francesa Rambaggins,
Morgane Congee
& a shitload of HAWT actors.
 
Primo capitolo.
I ritardi sono il problema di fondo di molte, davvero molte, vite. Non esiste una persona che non sia mai arrivata in ritardo a un qualche appuntamento, che non si sia mai svegliata tardi o che non abbia capito qualcosa a scoppio ritardato, privandosi quindi della possibilità di ribattere. Semplicemente, la vita è un susseguirsi di ritardi, ed io ero quasi riuscita a farmene una ragione.
Quasi.
Infatti, non avevo considerato di poter tardare proprio la mattina del viaggio che avrebbe dovuto determinare se la mia vita fosse ancora degna di essere vissuta o se invece avrei fatto meglio a buttarla nel water e tirare l’acqua. Ripetutamente.
E, a dirla tutta, neanche la mia pseudo-ragazza Morgane l’aveva considerato. Un mucchio di cose non erano state considerate da un mucchio di persone, proprio come Renato Zero non aveva considerato il triangolo.
Ma non è questo il punto della faccenda.
Stavo dicendo, prima che i cantautori italiani (e gli insegnanti di Hogwarts, se capite cose intendo1) si insinuassero nel mio racconto senza che nessuno li avesse invitati, che io e la mia pseudo-fidanzata Morgane eravamo in ritardo. 
Credo che per andare avanti vadano chiariti un paio di punti, però:
1. La mia “pseudo-ragazza” si chiama in tal modo e non “fidanzata uffiale” o roba simile perché la nostra è una relazione totalmente atipica, basata più sui feelings che sui sentimenti. E sì, i feelings e i sentimenti sono due cose diverse. I sentimenti sono quelle cose stupide tipo l’innamoramento, la tristezza, la felicità e così via, i feelings invece sono qualcosa che ti divora da dentro non lasciandoti possibilità di scampo, neanche uno spiraglio piccino picciò, neanche un niente2. E sono in genere provocati dall’esistenza di persone che non fanno bene alla salute, tipo, per esempio, più o meno tutti gli attori britannici esistenti.
2. Un aereo diretto a Londra ci stava aspettando, per farla breve, ma se non ci fossimo date una mossa e un paio di calci in culo a vicenda probabilmente non ci avrebbe aspettate più.
Bene, ora penso di poter tranquillamente continuare senza paura di lasciare indietro dettagli importanti; considerato che non siete, probabilmente, Sherlock Holmes (nel quale, comunque, io believo3) non volevo rischiare di fare questo errore.
Eravamo arrivate al momento pre-viaggio in cui io giravo per casa in cerca di una qualche  inutilissima cosa che in quel momento sembrava di vitale importanza, come una scatoletta di cibo per gatti o un pela carote, per assicurarmi di non aver dimenticato niente, che per la cronaca era anche il momento in cui Morgane di solito si spazientiva. E infatti si spazientì.
«Fra, non so tu, ma io non sto per partire per l’Inghilterra con l’intenzione di diventare pelatrice di carote professionista o gattara esaurita con duecentoventiseimilatre gatti, quindi ora prendi la tua stramaledetta valigia e partiamo
Avete presente quel tono calmo, contenuto e fermo che usano le persone che sono evidentemente sull’orlo di una crisi di nervi per evitare di urlarti in faccia e rischiare di spazzare via circa metà quartiere? Usò quello.
«… ma la valigia pesa. Più di me.» mi lagnai.
Fu questo che la fece esplodere del tutto. Dopo che ebbe finito di avere degli strani tic nervosi all’occhio sinistro si avvicinò, mi si parò davanti e disse, solenne:
«Non posso portarla per te, ma posso portare te.» 4
Dopodiché mi sollevò come se fossi un sacco di patate e trasportò me e il mio fardello fino all’auto, dove ci gettò malamente nei sedili posteriori. Io, dall’alto della mia comodissima posizione, riuscii ancora a dire:
«Le cose sono andate bene sinora, e gran parte della via oscura giace alle nostre spalle. Ma non siamo ancora all'uscita, e vi è ancora molta strada da fare prima di giungere ai Cancelli che si affacciano sul mondo.» 5
In seguito, tutto quello che il mio organismo mi permise di fare fu tirare giù tutti i Castiel6 del mondo, perché la valigia mi era finita sullo stomaco e provavo un dolore atroce.
 

Note.
1 Harry Potter, il solito fatto della somiglianza fra Renato Zero e Severus Piton di cui ormai tutto il mondo è a conoscenza, lulz.
2 QUESTI sono i feelings.
3 “I believe in Sherlock Holmes”.
4 Quasicit. dal Signore degli Anelli, nel momento in cui Sam decide di portare in braccio Frodo considerato che non può portare l’anello per lui.
5 Citazione dal primo libro del Signore degli Anelli, La Compagnia dell’Anello.
6 Riferimento a Supernatural, usato per sviare l‘espressione “tirare giù tutti i santi” onde evitare offese di qualche tipo verso i credenti o cose del genere(…?). E lo che Castiel è un Angelo, ma Santi, Angeli- è la stessa cosa(...).

Angolo di Frodesca Rambaggins ovvero ladeficientechestadietroatuttociò.
Molto bene. Non ho idea di come andrà a finire questa storia, davvero. E' più una specie di raccolta che una vera e propria storia, scriverò quando ne avrò voglia e quasi mai gli episodi saranno collegati, appena questa parte della partenza sarà conclusa. Insomma, è solo una piccola storia con molto poco senso che scrivo per sorridere e per far sorridere la mia Morghi, e anche perché mi pareva un'idea abbastanza originale e non la solita storia trita e ritrita. Ho seri dubbi sul fatto che attirerà qualcuno, ma non so, ci spero! Magari qualcuno riuscirà a capire un po' di più il cuore delle fangirl(...), con questi racconti. E credetimi, il cuore delle fangirl è molto complicato(.....................).
Non credo di aver più nulla da dire, a parte che auguro un buonerrimo compleanno alla mia pseudo-fidanzata, ovvero Morghi, e che spero passi una giornata bellissima con le persone che ama (... anche se non mi vedi ci sono anche io -STRITOLA.-). 
A presto?

FINNtastic.
  
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